Categoria: Maggio

IL ROTARY CLUB CANOSA ACCOGLIE LA RELIQUIA DI ROSARIO LIVATINO

, , , ,

Il Rotary Club Canosa, con la collaborazione e l’ospitalità della Parrocchia Gesù Liberatore di Canosa di Puglia, dell’Oratorio ANSPI San Giovanni Bosco, dell’Ufficio Diocesano per i Problemi Sociali ed il Lavoro della Diocesi di Andria e del Rotaract Club Canosa di Puglia, nonché con il Patrocinio del Comune, ha organizzato la prima edizione di “Semi di Legalità”

Si è trattato di un appuntamento spontaneo, nato dall’accoglienza della reliquia di Rosario Angelo Livatino, considerato Beato per la Chiesa Cattolica, ucciso a soli 37 anni lungo la vecchia “Strada degli Scrittori”, a pochi chilometri da Agrigento.

La camicia insanguinata del “Giudice Ragazzino”, così chiamato dalle cronache, è stato l’ottimo pretesto per una tre giorni di attività partita il 21 e conclusasi il 23 maggio, dedicata al rispetto per etica e legalità; capisaldi per “creare Speranza nel Mondo”, proprio partendo dalla comunità in cui esprime il suo spirito di servizio il Rotary canosino.

Mercoledì 22 i locali della parrocchia hanno ospitato il dott. Domenico Airoma, procuratore di Avellino, che ha dialogato della figura di Rosario Livatino assieme a Paolo Farina, scrittore e dirigente scolastico già ospite quest’anno del Club.

Successivamente sono stati premiati i ragazzi delle scolaresche degli Istituti (di I e II Grado) della città che hanno partecipato al concorso artistico-letterario finalizzato a sensibilizzare i giovani alle tematiche trattate, permettendo loro di conoscere persone che hanno sacrificato la propria vita per degli ideali di giustizia ed onestà.

Giovedì 23, come ogni anno, in corrispondenza della via eponima, si è onorata nel contesto – appannaggio del Rotaract – la memoria di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli uomini della loro scorta, uccisi nella Strage di Capaci nel 1992.

A concludere il grande successo ottenuto nei vari appuntamenti, che hanno visto la presenza costante di più rappresentanti di altre associazioni del territorio, dei supporter, del Comune – con il sindaco, Vito Malcangio -, delle scuole, delle Forze dell’Ordine, delle testate giornalistiche anche di carattere nazionale (su tutte, ANSA e La Gazzetta del Mezzogiorno) e di tanti cittadini, lo spettacolo della Compagnia Lu.Pa. “Come ho conosciuto Rosario Livatino”; un monologo (a cura di Luca Luongo con protagonista Federico De Luca) che ha trattato l’omicidio del giovane magistrato da molteplici punti di vista con innegabile sensibilità.

È difficile però riassumere tre giornate impegnative, così come è impossibile descrivere l’impatto emotivo di una visita “particolare”, condotta con devozione dal postulatore don Gero Manganello, supportata e voluta con convinzione dai presidenti Leonardo Mangini (RC Canosa), Antonio Ventola (RAC Canosa), Dario Scaiola (Oratorio ANSPI “San Giovanni Bosco”) e dal parroco della Chiesa di Gesù Liberatore, don Michele Pace.

IL ROTARY CANOSA PER “LE DONNE DELLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI”

, , ,

Nella mattinata dello scorso venerdì 24 maggio, immediatamente dopo “Semi di Legalità”, il Rotary Club Canosa ha consegnato, ai ragazzi del plesso distaccato dell’IISS “L. e G. De Nittis”, le copie del libro “Le donne della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” (ed. Manni) scritto dalla giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno Enrica Simonetti e voluto fortemente da Maria Gabriella Caruso, consorte del Governatore del Distretto 2120 – Puglia e Basilicata, Vincenzo “Sax” Sassanelli, come particolare service dell’Anno rotariano in via di conclusione.

Si è deciso di rivolgere la pubblicazione principalmente alle nuove generazioni, al fine di divulgare le conquiste della donna nella società, con otto esempi virtuosi provenienti da contesti differenti e quindi appartenenti a classi, gradi, religioni, Stati e culture diverse. Un compromesso positivo che ha portato, ormai 75 anni fa, alla stesura della Dichiarazione.

Ma non è mai abbastanza ed è necessario continuare a sostenere le battaglie ed il ruolo sociale delle donne tramite l’esempio da loro rappresentato. Assieme al presidente del Club canosino, Leonardo Mangini, a condividere il messaggio – che unisce più vie d’azione rotariane, dalla ricerca della pace allo sviluppo delle nuove leve pur di “Creare Speranza nel Mondo”, motto internazionale del Rotary – hanno contribuito Cristina Saccinto, nella duplice veste di referente della sezione del “De Nittis” e di assessore alla Cultura del Comune, e Maria Angela Petroni, assessore alle Politiche Sociali. Ne   è seguito un confronto utile agli alunni, in quanto a cultura e crescita personale.

Per il Rotary è stato anche pubblico pretesto per ringraziare le due amministratrici che, nel corso dell’anno, hanno spesso coinvolto e reso protagonista il Club in più eventi, come – tra i vari – “Premia la Cultura” (che ha permesso la partecipazione delle scolaresche locali alla Stagione teatrale) o le conferenze sulla memoria della Shoah e del ricordo delle Foibe; oppure invitandolo attivamente a più appuntamenti destinati alla figura femminile (su tutti, la tre giorni dedicata a “Posto Occupato” con l’ideatrice dell’iniziativa – peraltro appoggiata anche dal Distretto 2120, oltre che dal Club in ogni occasione -, Maria Andaloro).

R.C. FOGGIA E SCUOLA. CONCLUSO IL SERVICE SULLA CORRETTA NUTRIZIONE

Martedì 16 maggio, presso l’Aula polifunzionale delI’ Istituto Comprensivo “Parisi- De Sanctis” di Foggia è stato concluso il Service “Nutrire ed educare nel contrasto allo spreco alimentare, per la prevenzione dell’ obesità adolescenziale e del diabete giovanile e nel rispetto di una agricoltura sostenibile”, proposto dal Rotary Club Foggia nelle classi seconde della scuola media negli scorsi mesi di marzo e aprile.

Sono intervenuti alla Tavola Rotonda conclusiva, il Governatore del Distretto 2120 Nicola

Maria Auciello e il Presidente del RC Foggia Giuseppe Mammana, il Dirigente Scolastico dott. Alfonso Rago con il suo staff di presidenza, il delegato al Service per i club Saverio Catalano e numerosissimi genitori, studenti e docenti oltre ai rotariani del Club.

Con grande attenzione sono stati ascoltati i relatori che hanno riassunto le tematiche trattate nel corso dei loro incontri con i ragazzi sottolineando l’importanza di condividerle con i genitori per permettere un percorso condiviso con l’ obiettivo di una sana alimentazione e del benessere psico fisico dei nostri ragazzi.

Il primo intervento della biologa nutrizionista, la dott.ssa Francesca Menanno, seguita del dott. Gianfranco Maffei, primario del reparto di neonatologia e terapia intensiva neonatale, che ha focalizzato l’ attenzione sulla prevenzione dell’ obesità sin dalla più tenera età. E’ seguito l’intervento del dott. Giancarlo Dicaro, farmacista che ha trattato il tema della nutraceutica. La prof.ssa Rizzi, esperta di scienze motorie ha sottolineato l’mportanza dell’ attività fisica, soprattutto aerobica nella perdita di peso ed ha illustrato le fasi delle attività motorie incluse nel progetto. Quindi il Prof. Pasquale Castello, agronomo, che ha trattato l’argomento dell’ agricoltura circolare e sostenibile. Infine il tema dello spreco alimentare (dal quale sono stati originati numerosi elaborati dei ragazzi), che è stato trattato dalla prof.ssa Antonella Quarato, orientatore alla salute con particolare riguardo alla alimentazione.

Al termine, oltre a consegnare un attestato a tutti gli studenti partecipanti e un riconoscimento ai relatori, sono stati premiati i vincitori del Concorso “Rotaryuniamoci per nutrirci meglio e fare un bidone allo spreco”.

Felicissimi i ragazzi dei premi hanno commentato e lasciato le loro impressioni.

Un altro segno importante lasciato dal Rotary nel mondo della scuola.

Michele Chiarello

IL R.C. FOGGIA INDAGA LA RELAZIONE TRA IL MEDICO E LA PERSONA

Dopo aver prestato il patrocinio all’Ordine dei Medici di Foggia che ha organizzato l’interessante convegno sul tema “La relazione che cura: aspetti clinici, psicologici e letterari”, il Rotary Club Foggia, presieduto da Giuseppe Mammana, ha anche inteso intitolare una conviviale all’argomento “La relazione tra il medico e la persona” che ha visto relatori il chirurgo Costanzo Natale, il neonatologo Gianfranco Maffei ed il neurologo Angelo Graziano.

La serata, svoltasi il 31 maggio 2023 nell’elegante Hotel Cicolella, si è aperta con gli inni ed i tradizionali saluti alle autorità rotariane presenti a cominciare da un commosso ricordo del PDG Sergio Di Gioia scomparso alcuni giorni prima.

E’ seguita la cerimonia di cooptazione di una nuova Socia: la dott.ssa Sabina Di Biase, ginecologa, presentata dalla Prefetto Distrettuale Monica Bonassisa che ha dato lettura del lusinghiero curriculum della neo socia prima che quest’ultima pronunciasse la formula di rito e quindi ricevesse la spilletta da parte del Presidente Mammana.

La prima relazione, sul tema “Lo stato dell’arte”, è stata tenuta da Costanzo Natale che si è avvalso dell’ausilio di slide per una disamina storica del cambiamento nel tempo della relazione “medico-paziente”, ma anche attualizzata nel contesto dell’era della globalizzazione, attraversando periodi storici tra tecnica (anamnesi, esame obiettivo, ispezione, palpazione, percussione, auscultazione) e progresso della medicina che oggi mette in campo una strumentazione di diagnostica di alta precisione e di sicura affidabilità. 

“C’è da rilevare – ha osservato l’illustre Prof. Natale, Past President del Club – il fatto inconfutabile che la medicina sta acquistando in tecnologia ciò che ha perso in umanità. C’era una volta il medico condotto.” Ma  sarà proprio così?, dice interrogandosi  il relatore che conclude “Il malato vuole essere ascoltato, domanda di essere compreso, aspetta di essere toccato, chiede un sorriso di benevolenza per fare scorta di fiducia e coraggio”. 

Molto apprezzata la successiva relazione condotta dal neonatologo Gianfranco Maffei, anch’egli Socio del Rotary Club Foggia. Il primario dell’ Unità di Neonatologia del Policlinico Riuniti di Foggia ha trattato il tema “All’inizio della vita”, soffermandosi in particolare sul dialogo talvolta difficile con i genitori (i quali, peraltro, sono spesso in contraddizione tra loro) a causa di comprensibili reazioni emotive, e concludendo che “l’intelligenza artificiale riesce a fare diagnosi ma non a comunicare”.

Infine l’intervento  del neurologo Angelo Graziano che ha trattato l’argomento “Medico e paziente in cinema e Tv” mediante la proiezione di spezzoni di film e di videoclip di serie televisive a rappresentare, tra finzione e realtà, il ruolo del medico e la figura del malato. Quindi una carrellata di ricordi di cineteca a cominciare da “Il dottor Zivago” del 1965 al “Medico della mutua” del 1968 interpretato dall’eccezionale Alberto Sordi, alla fortunata serie televisiva “Dottor House” (2004-2012), citando il classico di antologia “Il dottor Semmelweis” (1924) dello scrittore e medico francese Celine che rivoluzionò il mondo scientifico dell’epoca, per finire con il saggio del neurologo inglese Oliver Sacks dal titolo “Risvegli” (1973), entrambi successivamente fonti di ispirazione per film di successo.

In chiusura le conclusioni del Presidente Giuseppe Mammana, medico psichiatra, che ha annodato le specificità degli interventi con il filo dell’inscindibile quanto fondamentale relazione interdipendente tra il medico e la persona.

Michele Chiariello

IL CASO PANUNZIO. IL R.C. FOGGIA PER UN FUTURO DI RISCATTO SENZA MAFIA

Alle ore 22,40 del  6 novembre 1992 il mortale agguato all’imprenditore edile Giovanni Panunzio che si era opposto alle richieste estorsive della criminalità organizzata. Per la città di Foggia rappresentò la dura presa d’atto che ormai la mafia aveva svoltato allargando, con i suoi tentacoli, il dominio sul territorio.

Sul caso Panunzio, la giornalista Michela Magnifico  in questi anni ha dedicato indagini, inchieste e servizi che l’hanno convinta a scrivere un libro: “6 novembre 1992. Il coraggio di un uomo”.

E’ stato più spunto di conversazione e di confronto sul tema della criminalità di stampo mafioso la sintetica presentazione tenuta dall’autrice nel corso di una seguitissima conviviale svoltasi il 17 maggio 2023   presso il Rotary Club Foggia con il titolo di fondo  “Guardare al passato per immaginare un altro futuro”.

Dopo l’apertura della serata, il Presidente Mammana ha dato la parola a Massimo Lucianetti (già Procuratore Generale presso il Tribunale di Potenza), all’epoca inquirente alla Procura di Foggia, che ha esordito attribuendo grande coraggio anche alla giornalista Michela Magnifico, una donna intraprendente e dinamica, pronta a denunciare senza paura.

L’ ex magistrato, con consueto forbito linguaggio talvolta piacevolmente ironico, con lucida memoria ha ricordato date e nomi di quei giorni in cui la città di Foggia seguiva il susseguirsi delle vicende che ruotavano attorno alla discussione ed all’approvazione del P.R.G. in Consiglio Comunale, quella sera interrotto, in  pieno svolgimento, dall’arrivo della tragica notizia dell’assassinio dell’imprenditore edile Giovanni Panunzio. A parte la Commissione Antimafia, nell’immediatezza del fatto, non si  vide nessuno dell’autorità centrale, una Foggia dimenticata da tutti ha riaffermato con forza Lucianetti dando poi la parola all’autrice del libro.

Michela Magnifico si è soffermata sul periodo storico della città di  Foggia e sul ruolo della famiglia Panunzio, ancora oggi impegnata a divulgare messaggi di legalità. Poi ha raccontato la figura chiave del testimone Mario Nero, ponendo acute riflessioni sul senso civico di un uomo coraggioso, primo testimone di giustizia contro la mafia foggiana. Un uomo che ha avuto improvvisamente la vita stravolta nell’ambito del programma di protezione che lo ha costretto ad esiliare, con altra identità, in diverse località segrete,  dando così un taglio netto di crudele separazione dalla vita sino ad allora vissuta, dalle amicizie condivise, dagli affetti della famiglia, dalla sua città fino a quel momento a causa di una pura casualità perché si era trovato sulla stessa strada dell’autore del grave fatto di sangue mentre fuggiva dal luogo dell’omicidio. Mario Nero morirà prematuramente ai primi di gennaio 2021. Ora riposa in pace nel cimitero di Orta Nova, città natìa.

A proposito del coraggio di Mario Nero, da Lucianetti definito un vero uomo con la “U” maiuscola, l’ex Procuratore ha citato alcuni episodi riferibili a margine della complessa indagine che ha poi consentito di identificare il sicario che uccise l’imprenditore Giovanni Panunzio.

In chiusura l’intervento del Presidente Mammana che si è dapprima soffermato sull’espansione della criminalità mafiosa contrassegnata dalla strage del “Bacardi”, ed ha poi ammonito di “guardare al passato per immaginare un altro futuro”.

In chiusura il Presidente del Rotary Club Foggia, Giuseppe Mammana, ha consegnato al Past President Paolo Agostinacchio una targa da parte della regista Virginia Barret in segno di gratitudine per aver supportato  il progetto “Noi mecenati per te” a sostegno degli artisti del docufilm “Laudato Creato”.

Michele Chiariello

PROGETTO SPORT E INCLUSIONE SOCIALE DEL R.C. FOGGIA UMBERTO GIORDANO

SPORT E INCLUSIONE SOCIALE

Lunedì 29 maggio, si è concluso presso l’I.T.E.T. Notarangelo/Rosati il progetto di inclusione e integrazione sociale SPORT E INCLUSIONE SOCIALE, promosso dal Rotary club Foggia “U. Giordano”, presidente Renato Clemente Martino, in collaborazione con ASD ELPIS (Associazione Sportiva Dilettantistica). Progetto interessante e di valenza sociale poiché basato sull’inclusione e integrazione per persone con disabilità. Trattasi di una proposta culturale per creare e radicare sul Territorio esperienze sportive inclusive significative e stimolare la considerazione di sé e della propria esistenza.

Finalità del Progetto è stata trasmettere nella comunità scolastica il messaggio fortemente educativo che lo Sport è un veicolo di inclusione, partecipazione e aggregazione sociale, nonché uno strumento di benessere psicofisico e di prevenzione.

Nel progetto sono state coinvolte le Classi Prime di Istruzione Secondaria 1° grado dell’IC Dante Alighieri e IC Zingarelli Da Feltre, che si sono esibite negli Sport  di Pallavolo e Pallacanestro, mentre hanno svolto il ruolo di ARBITRI gli alunni dell’ITET Notarangelo/Rosati.

Un sentito ringraziamento, da parte del presidente  Renato Clemente Martino, alla coordinatrice delle attività Floriana De Vivo, che ha saputo coinvolgere egregiamente alunni e docenti in un clima di amicizia e salutare benessere.

La proposta rotariana, ha dichiarato il Presidente  Martino, da uomo di Sport e Delegato Provinciale CONI, vuole rappresentare un salto di qualità netto sul terreno dell’inclusione e della riconquista della valenza sociale e formativa dello Sport attraverso un uso nuovo ed innovativo della prassi motoria e sportiva.

Un sentito ringraziamento è stato espresso anche dal Presidente CIP, Giuseppe Pinto, che ben volentieri ha partecipato all’evento complimentandosi per l’iniziativa di alto spessore inclusivo.

A conclusione della manifestazione Maria Buono, Responsabile Commissione Progetti del Club, ha consegnato una Targa  alle due Dirigenti Scolastiche per la condivisione del Progetto nonchè Attestati di Merito ai docenti.

 

IL ROTARY CLUB PUTIGNANO ALLA RISCOPERTA DEGLI ANTICHI MESTIERI E AL MUSEO DEL CARNEVALE

IL ROTARY ALLA RISCOPERTA DEGLI ANTICHI MESTIERI ED AL MUSEO DEL CARNEVALE
Alla riscoperta degli antichi mestieri. Dopo il riparatore dei “canteri rotti” e degli ombrelli, della produzione della “faldacchea” a Turi, della macellazione della carne nei macelli comunali il Rotary, la scorsa settimana, guidato dal prof. Pietro Sisto, ha visitato, rigorosamente nel centro storico, molto apprezzato per l’occasione, l’antica bottega dell’unico coriandolaio, Vincenzo Lombardi. Ex lavoratore, per più di un ventennio, della produzione di calzature; quando tutto il settore è entrato in crisi negli anni Settanta per l’avvento della gomma, egli si è reinventato un lavoro. Con una fustella ed un martello, incoraggiato dalla nuova abitudine di lanciare coriandoli di carta al carnevale di Putignano, ha cominciato a fare coriandoli ad uno ad uno (per “scemitudine” egli ha detto), con una pazienza certosina fuori del comune. Poi ha acquistato una macchina usata e da allora ha cominciato a produrre coriandoli per rivenderli ai turisti, per rifornire i carristi, i rivenditori di bancarelle e le manifestazioni carnevalesche di tutta la Puglia ed anche a Napoli. Muoversi nel sottano, laboratorio ma anche ex sua abitazione, non è stato facile. Tutte le pareti sono tappezzate da foto ed articoli che testimoniano la sua storia e quella dell’Italia, dagli anni Sessanta ad oggi. Ma anche scaffali stracolmi di cataloghi di agenzie viaggi, di quotidiani, di riviste, di vecchie cartelline… Egli ha preso un martello ed ha cominciato a picchiare, cadenzato, sulla fustella. Meraviglia… i coriandoli cadono ad uno ad uno (“Per fare una busta occorreva una giornata e mezza?”, ha osservato un socio. Poi ha acceso la famosa macchina, dalle dimensioni di un vecchio computer e via… con un rumore martellante, ora più velocemente, escono tondini di carta che, successivamente passati al setaccio per eliminare la polvere e mischiati con altri di diverso colore, vengono deposti in busta, pronti per… essere lanciati! Cosa che ha fatto il presidente, ing. Francesco Mercieri (che di Putignano non è) che, assai divertito, ha “imbiancato” le signore ed i soci. Quindi ci si è spostato di un centinaio di metri ed in una stretta stradina di pietra, vicini alla Chiesa di San Pietro, ecco la bottega del “seggiolaio”, riparatore di sedie. Ci accoglie Giacomo ed il padre Elia Impedovo che, dagli anni Sessanta, riparano sedie di tutti i tipi. Anche qui lo spazio è angusto e, stretti tra enormi rotoli di fili di paglia, di grandi barattoli di colla, tra presse e banchi pieni di attrezzi vari e tra sedie rotte ed in riparazione, ascoltiamo la storia di questi mirabili artigiani che ci danno una dimostrazione del loro lavoro: con pazienza e mano ferma, si intrecciano, filo per filo, paglia di Vienna, canna d’India, bambù, paglia prestampata con buchi, carta pressata. Ci dicono che occorrono molte ore per impagliare un fondo di “seggiola” ma che, alla fine, la soddisfazione di aver recuperato una sedia, a volte antica, vince la fatica e la stanchezza degli occhi. Pochi passi, il tempo di ammirare la maestosa facciata della Chiesa Madre di San Pietro, il prezioso rosone, il portale a sesto acuto con lo stemma pontificio (la tiara con due chiavi incrociate) ed i portalini, tutti oggetto di restauro ad opera del Rotary negli anni 2001 e 2002 (presidenti il dott. Giuseppe Crupi ed il compianto Pinuccio Vinella), ed eccoci davanti al palazzo del principe Romanazzi Carducci che, recuperato a nuova vita, oggi accoglie anche il “museo del carnevale e della cartapesta”. Prima della visita, il presidente ing Francesco Mercieri, ha osservato, compiaciuto, come il Rotary si porti anche nella comunità, obiettivo del suo anno di servizio; come anche la valorizzazione delle antiche tradizioni che “contengono molte buone pratiche cui dovremmo ispirarci per progettare il nostro futuro”. Il prof. Pietro Sisto, ha dato qualche notizia sull’artigianato tradizionale della cittadina. Egli ha riportato lo studio di Vitangelo Morea che, nel 1832, scrisse la “Statistica della città di Putignano”. Secondo lo studioso, dagli inizi dell’ottocento, “la cittadina ha cominciato a distinguersi in tutta la provincia, per l’industria, l’attività, la vivacità e l’ingegno degli abitanti e che si fa desiderare per agricoltura e per arti meccaniche e di mestieri. Le donzelle del comune sono richieste dal vicinato per la loro bellezza e per la loro morale ed economia domestica”. La vita industriosa e commerciale degli artigiani ha fatto attribuire loro il titolo di “olandesi in Puglia”. Egli riporta l’esistenza di una cereria, “accreditatissima per la schiettezza e precisione dei lavori”; la diffusione, nelle campagne, dell’allevamento delle api; la presenza di quattro tintorie che dipingono ogni colore su lana, lino, canapa e cotone; di cinque trappeti, frantoi e la produzione di scarpe, di forbici per la potatura, di coltelli, anche a serramanico. Il grande sviluppo di Putignano – ha continuato il prof. Sisto – si è avuto nei primi del Novecento con le fabbriche di Nardone, di Contegiacomo, di Serio e di Mummolo e poi, dagli anni Cinquanta, con la confezione degli abiti da sposa ad opera delle sorelle Luisi, che danno il via a quest’altro settore. “La bottega dell’impagliatore di sedie e quella della produzione dei coriandoli sono il simbolo di questo patrimonio di manualità di creatività che andrebbe tutelato meglio” secondo il prof. Sisto. “La grandezza del carnevale di Putignano e dei suoi carri non potrebbe esistere senza questa tradizione artigianale, senza la straordinaria capacità di lavorare il legno, il ferro, la carta…”. Il primo carro allegorico fu realizzato nel 1936 in concomitanza con la conquista dell’impero di Etiopia da parte di Mussolini. Realizzato proprio da due artigiani che lavoravano e riparavano sedie di Vienna. L’utilizzo dei coriandoli – ha informato il prof. Sisto – deriva dal lancio, in antichità, a carnevale, di ogni cosa, anche disdicevole e di cattivo gusto; poi si diffuse il lancio di confetti, nel cui interno c’era il seme molto profumato del coriandolo. Poiché il lancio violento, anche di confetti, poteva essere pericoloso, nacquero i coriandoli di carta che ottemperavano alle nuove norme sanitarie. Il Museo del carnevale, nasce finalmente dopo varie vicissitudini, preceduto dall’ esperienza di un museo “diffuso”. Il prof. Sisto ha ricordato come il Rotary, alcuni anni fa, presidente il dott. Vito Fanelli, ha dato un notevole contributo per la realizzazione di questo museo che, infine, è diventato stanziale e permanente, nella degnissima sede del Palazzo del Principe. Direttore non poteva non essere incaricato proprio il prof. Pietro Sisto che tanto si era speso in passato e che ha messo a disposizione tante foto e tanti documenti e testimonianze. Sulla parete scorrono le immagini storiche del periodo artigianale ed industriale della cittadina, realizzate dallo stesso prof. Sisto e dal compianto prof. Giuseppe Dambruoso. Quindi la visita del museo, nato dalla collaborazione tra Comune, Fondazione di carnevale e Centro di ricerca e studi su maschera e satira. Il carnevale di Putignano è qui, con carri in miniatura, pupi, grandi fotografie, antichi bandi e manifesti d’epoca. Nelle bacheche, domande di partecipazione degli anni Quaranta, vecchi articoli della Gazzetta del Mezzogiorno. I documenti forse più interessanti sono quelli del periodo del fascismo: una fotografia dell’elefante realizzato dai fratelli impagliatori Pugliese che, con una rete da pollaio, realizzarono la sagoma del grande animale nel cui interno c’erano dei bambini che soffiavano i coriandoli per farli uscire dalla proboscide; esso celebrava la nascita dell’impero di Mussolini in Etiopia. Ancora una foto della rappresentazione della raccolta dell’oro per la patria. Dunque il carnevale, da festa di contestazione e di polemica nei confronti del potere si era trasformato a strumento di propaganda del potere stesso. Immagini anche della “festa della candelora o dell’orso”; dell’ “Accademia delle corna”; dei riti del “giovedì”; della “estrema unzione del carnevale”. Manufatti di Armando Genco, il più grande maestro cartapestaio degli anni Sessanta e Settanta, come il “cacciatore”. Ancora, “lasciapassare” per coloro che abitavano sul corso, a causa della chiusura del percorso. Pannelli usati per le propaggini. Tante miniature di carri effettuate da chi vince il primo premio. C’è anche il Farinella del 1953 del grafico Mimmo Castellano. Anche il Farinella realizzato da Armando Genco che vinse un apposito concorso bandito dal Comitato negli anni Settanta: un contadino con un sacchetto di farinella, con in testa gli attributi maschili. Non poteva mancare un’immagine di “U baresìdd”, uno dei più grandi interpreti del nostro carnevale che, per anni, fino alla sua morte, si è vestito da vecchia con una rocca ed il fuso per dire ai presenti “ricordatevi che dovete morire”. Infine, il laboratorio della cartapesta con stampi, colla, carta ed arnesi. Alla fine in tutti interesse, fascino,stupore, sorpresa.
Pietro Gonnella

L’ATTENZIONE COSTANTE DEL ROTARY CANOSA PER LE NUOVE GENERAZIONI: IL MONDO DEL LAVORO CON UNA PROSPETTIVA DIFFERENTE

, , , , , ,

Sicuramente una mattinata diversa quella che ha impegnato i ragazzi all’Auditorium dell’IISS “L. Einaudi” di Canosa di Puglia lo scorso mercoledì 24 maggio 2023.

L’intento di “Next Step: il futuro dopo la scuola”, conferenza tenutasi nell’ambito del service Distrettuale “Il Rotary al servizio delle nuove generazioni per lo sviluppo del territorio”, era difatti quello di instradare e dare suggerimenti ai giovani che si avviano non solo nella prosecuzione del percorso di studi, ma anche direttamente nell’ambito del lavoro post-diploma.

Lapalissiano rimarcare quanto l’attenzione alle Nuove Generazioni sia annoverabile tra i principali obiettivi del Rotary, di cui rappresenta una delle vie d’azione. Il Club di Canosa impiega su questi temi le proprie energie ormai da diverso tempo, con continuità di anno in anno, al fine di arricchire le risorse relative alla comunità in cui si agisce.

Antonio Martellotta, presidente di Club, nei suoi saluti ha voluto spronare i ragazzi ad un miglioramento continuo e sulla stessa linea motivazionale ha continuato Mauro Robbe, già presidente e delegato per il Rotaract nell’occasione (in sostituzione di Giuseppe Vitrani). Antonio Braia, imprenditore lucano, presidente della commissione coordinatrice del service e Governatore designato del Distretto 2120, in collegamento da remoto non si è limitato a descrivere l’opera del Rotary in tale ambito, ma ha ripercorso la propria gavetta trentennale. Ultima ma non ultima in questa lista, la Dirigente Scolastica dell’Istituto ospitante, Brigida Caporale, ha invece incentrato l’intervento sull’importanza del passaggio dal mondo scolastico a quello del lavoro.
L’esperienza degli imprenditori locali, però, ha sicuramente destato maggiore curiosità tra i presenti, stimolandoli ad un successivo dibattito: Luigi Parrilla, Responsabile di Filiale dell’Agenzia per il lavoro Staff S.p.A., ha consigliato – in virtù delle sue competenze – i metodi migliori per emergere durante un colloquio o nel presentare un curriculum vitae. Peter Schirone (1946 s.r.l. e Schirone Optical Group s.r.l.) e Nunzio Margiotta (Apulia Food s.r.l.; socio del RC Canosa) hanno presentato le loro imprese, rendendosi disponibili anche ad aprire le sedi a studenti ed insegnanti. Entrambi hanno incoraggiato gli ascoltatori ad inseguire passioni ed interessi di ciascuno, senza dimenticare come sacrificio e impegno possano portare, anche dal nulla, a conseguire grandi risultati.
È stata, dunque, l’ennesima dimostrazione pratica atta a presentare – tra l’altro con la partecipazione di una rappresentanza di Giunta e Consiglio comunale di Canosa – eccellenti realtà capaci di creare occasioni, regalare speranze e garantire un futuro, fondato sul Lavoro come da Costituzione, a chiunque creda nel territorio su cui operano.

IL RC FOGGIA UMBERTO GIORDANO CONCLUDE IL PROGETTO “NATI PER LA BELLEZZA”

Quando la Bellezza diventa realtà. Mercoledì 10 Maggio, nell’I.C. Da Feltre-Zingarelli di Foggia si è brillantemente concluso il Progetto di Lettura e Scrittura creativa “RACCONTIAMO LA BELLEZZA –La bellezza è il futuro dei bambini”, promosso dal Rotary club Foggia “U. Giordano”, presidente Renato Martino, e curato dalla dott.ssa Chiara Gentile, esperta in Letteratura per l’Infanzia. Il percorso, incentrato sulla Bellezza, ha trattato la sublimità della Bellezza per giungere alla Pace, attraverso albi illustrati d’Autore, testi di poesia e piccole storie, cercando di raccontare, con l’aiuto dei libri, che cosa significhi essere “pacifici” nella vita quotidiana. L’obiettivo d’insegnare a compiere piccoli gesti di amicizia e accoglienza, a capire il valore della gentilezza, a superare i propri egoismi, è stato pienamente raggiunto nei cinque intensi incontri in cui alunni e docenti si sono cimentati in laboratori creativi per “lasciare traccia” di ciò che hanno ascoltato e imparato.

Destinatari del Progetto gli alunni delle Classi Primarie 1^A, 1^B, 1^C del Plesso Ordona Sud del I.C. Zingarelli-Da Feltre che, nell’evento conclusivo, alla presenza dei genitori, hanno illustrato il percorso svolto alla ricerca della Bellezza nella Pace, nell’Amicizia e nella Natura, completandolo con una mostra fotografica “Scatti di Bellezza” in cui hanno ritratto volti, animali, fiori, dimostrando di aver recepito il messaggio che la Bellezza si esprime nella quotidianità, cogliendo la dolcezza dello sguardo della mamma, la carezza di un amichetto, la delicatezza di un fiore.  Grande emozione ha coinvolti tutti i partecipanti nella consapevolezza che la Bellezza va curata per non contaminare l’innocenza dei bambini. Il Rotary club Foggia “U. Giordano” ha voluto esprimere il proprio apprezzamento all’impegno della Scuola con la collocazione di una Targa e la piantumazione di due Alberi da frutta e un cespuglio di Mirto.

Enorme soddisfazione ha espresso la Presidente Commissione Progetti, Maria Buono, promotrice dell’iniziativa che, da docente, ha sempre sostenuto il valore della lettura come formazione culturale e umana.

R.C. MANFREDONIA. DELITTI IN PRIMA PAGINA: COSA SI E’ DETTO

MAGISTRATURA, AVVOCATURA E STAMPA A CONFRONTO NEL CONVEGNO DEL RC MANFREDONIA SUL
RAPPORTO TRA MAGISTRATURA E STAMPA

Delitti in prima pagina: cosa si e’ detto dunque.

Un tema caldo e stimolante ha visto riuniti esponenti di spessore del mondo del diritto e del giornalismo in
un convegno organizzato dal RC Manfredonia, ieri 18 maggio presso il regio Hotel Manfredi.

Il tema del convegno infatti, partendo dalla riflessione sul libro del dott. Edmondo Bruti Liberati “Delitti in
prima pagina- La giustizia nella società dell’informazione” si è incentrato sul rapporto tra Magistratura e
Stampa, dando ampio spazio ai vari punti di vista.
Dopo i saluti del segretario del Club Pasquale Frattaruolo e del Presidente Lorenzo Mantuano, è intervenuto
l’avv. Giulio Treggiari, Presidente della Camera Penale di Capitanata che ha sottolineato come un imputato
subisca due volte la pena prima durante il processo e poi nell’eventualità della condanna ma che una terza
pena sia inflitta dal processo mediatico che lascia traccia indelebili.

Ha ricordato il diritto all’oblìo e soprattutto il diritto del rispetto della dignità della persona che spesso viene
calpestato dal proliferare di immagini e titoloni di stampa.

Tutta la discussione ruota intorno al sottile confine tra la dignità della persona e il dovere di cronaca.

Ha portato poi i saluti dell’Unione degli avvocati di Manfredonia, l’avv. Claudia Foglia ed è poi intervenuta
Patrizia Piemontese, nella duplice veste di impeccabile prefetto del RC Manfredonia ma, soprattutto, di
referente alla legalità del Club. La Piemontese ha ricordato la grande attenzione che il Rotary presta al tema
della legalità e come questo inglobi tutte le sette vie d’azione del Rotary International per condurre
all’obiettivo finale che è quello del conseguimento della pace attraverso la comprensione tra i popoli e la
risoluzione dei conflitti. Ha anche ricordato il precedente appuntamento con l’etica e legalità del Club con il
Forum distrettuale del 1 aprile scorso sullo scottante tema del Caporalato. Da avvocato e studiosa  del Diritto,                                                                                                                                        ha introdotto la serata con un approfondimento puntuale e pertinente.

Il moderatore l’avv. Stefano Pio Foglia, Presidente dell’Unione delle Curie di Puglie

non ha avuto un ruolo semplice e, dando “un colpo al cerchio e uno alla botte” si è mantenuto in perfetto equilibrio tra due posizioni
in contrasto tra loro, pur d’accordo su alcuni punti fondamentali; quella del Presidente dell’Ordine degli
avvocati, avv. Gianluca Ursitti e quella del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Consiglio regionale di
Puglia, il dott. Pietro Ricci.
Il primo, pur riconoscendo una responsabilità a qualche avvocato in cerca di visibilità, riconduce ad un
discorso sul rispetto della dignità dell’uomo e soprattutto, nella fase delle indagini preliminarI
all’inopportunità della pubblicazione di documenti fondamentali per la costruzione della prova (che avviene
solo in dibattimento). Ricollegandosi a quanto detto in precedenza dall’avv. Treggiari, ribadisce la nocività
della spettacolarizzazione dei processi e dell’interpretazione da parti di attori di intercettazioni che spesso
non sono ripulite da riferimenti ad eventi della vita personale dei protagonisti che nulla c’entrano con
l’oggetto d’indagine. Ciò provoca una lesione permanente nella vita di soggetti che, spesso, dopo anni di
indagini e processi, risultano completamente estranei alle vicende.

Si sente sulla sedia dell’imputato, il Presidente dell’Ordine Pietro Ricci

che sottolinea come spesso le notizie arrivino ai media direttamente dagli avvocati o dalla Procura ma anche si sofferma sul diritto di cronaca e di
informazione. Fa anche un mea culpa sul cattivo giornalismo e cita come esempio il programma Le Iene, i cui
giornalisti per continuare a collaborare con il programma, si sono dovuti dimettere dall’Ordine dei giornalisti.
Presa la parola, l’autore del libro Edmondo Bruti Liberati, già Procuratore della Repubblica di Milano e
membro del CSM, con eloquio accattivante e gradevole, riassume per le linee principali gli argomenti del libro
ma si sofferma ad esempi tratti dalla sua esperienza con particolare riguardo alla comunicazione.                                                                                                                                                            

Ricorda che le informazioni alla stampa sono affidate esclusivamente al Procuratore

che, nella sua opinione, dovrebbe essere a disposizione dei giornalisti per chiarimenti in modo che non ci siano distorte interpretazioni. Si dice
più favorevole alla Conferenza stampa che al comunicato stampa proprio perché soggetto a diverse chiavi di
lettura, alcune fuorvianti.
D’altro canto, interviene un giornalista, la legge Cartabia ha rimarcato l’impossibilità da parte dei giornalisti
di ricevere le informazioni su indagini e processi mentre, sui social, dilagano notizie e fake di ogni tipo.
Anche Massimo Levantaci, autorevole giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, pone l’attenzione sulla
differenza tra la carta stampata e l’autorevolezza di alcune testate e il dilagare di testate on line prive di
deontologia.

Il dott. Massimo Lucianetti, già Procuratore della Repubblica di Potenza e in veste di Presidente della
Commissione Distrettuale Etica e Legalità del Distretto 2120 del Rotary International,

attraverso aneddoti di vita professionale vissuta, sottolinea l’importanza di censurare atteggiamenti invasivi dell’immagine e della
privacy.
Un dibattito ricco e appassionato, rispettoso dei vari punti di vista che ha evidenziato le responsabilità di
tutte le parti ponendo l’attenzione su un tema importante e scottante e che, come riassunto nelle conclusioni
del Prof. Antonio Nasuti, già segretario generale della città di Bari e professore a. c. di Diritto Amministrativo
dell’Università, deve focalizzare la sua attenzione principalmente sul rispetto della dignità della persona.

https://www.facebook.com/rotaryclubmanfredonia.it

Translate »