Categoria: Gennaio

IL ROTARY CLUB DI MELFI APPROVA LA REVISIONE DEL PIANO STRATEGICO PLURIENNALE

Il Rotary Club di Melfi, nell’ambito della sessione di programmazione di medio periodo, ha approvato l’aggiornamento del piano strategico pluriennale del Club.

Lo strumento di pianificazione è stato redatto dopo un’analisi SWAT dello stato del Club e delle comunità locali entro cui questo svolte le proprie azioni di filantropia. Ciò ha permesso di identificare i punti di forza ed i punti di debolezza del Club, oltre alle Opportunità e dei Rischi insiti nelle comunità di appartenenza.

Lo strumento, condiviso dai Presidenti Eletti, Nominati e Designati, oltre che al Direttivo in carica ed all’intera Assemblea dei Soci, permetterà di promuovere progetti di Service che possano avere un maggiore impatto garantendo una continuità nel medio periodo e che possano sfruttare i punti di forza dell’Effettivo del Club.

Nell’ambito della stessa Assemblea, i Soci hanno approvato anche la designazione del Direttivo di Club per l’anno Rotariano 2024-25.

IL R. C. PUTIGNANO E LA SHOAH : IL DOVERE DELLA MEMORIA CHE CI AIUTA AD ESSERE LIBERI

“Il Rotary è moltissimo impegnato per i giovani, per la prevenzione dei conflitti e per la promozione della pace- ha informato gli studenti dell’Istituto Superiore Dell’Erba di Castellana Grotte l’ing. Francesco Mercieri, presidente del Rotary club Putignano Trulli e Grotte- obiettivi che si raggiungono attraverso la consapevolezza di cosa è la guerra”. In questo la ragione dell’intervento rotariano in tale scuola, scelta per distinzione, sul territorio, di vivacità e di cultura storica oltre che scientifica. “Non dobbiamo dimenticare quello che l’uomo ha potuto fare perché ciò possa non ripetersi più”, ha osservato la prof.a Giovanna Moccia che, nelle veci della preside Teresa Turi, ha fatto presente che il giorno della memoria del 27 gennaio serve per ricordare, per non dimenticare Auschwitz e gli orrori della guerra, nel timore, come dicono gli ultimi superstiti e Liliana Segre, che domani si dimentichi quanto accaduto. Il prof. Osvaldo Buonaccino D’Addiego, una vita di docente e di vicepreside nell’Istituto Tecnico Pertini di Turi, ha portato agli studenti le sedici testimonianze di superstiti che egli ha raccolto nel libro “La staffetta della memoria”. Il padre, soldato in difesa del proprio Paese, arrestato in Grecia per non aver aderito al governo nazista di Salò, deportato in Germania a Buckow, – ha raccontato – salvo per aver bevuto acqua di pozzanghera e mangiato carne di topo e bucce di patate prese dalla spazzatura del campo, ogni giorno ha ripetuto al figlio “Prego tanto che voi non vediate e non subiate quanto ho visto e subito io”. I giovani che vivono solo il presente, egli ha affermato, poco amano la storia ma con l’ausilio di un filmato, di qualche fotografia e di alcune testimonianze di superstiti, ha fatto loro sicuramente apprendere come nel cuore della civile Europa, negli anni quaranta del secolo scorso, proprio nella terra dove è nato il Romanticismo, la grande musica di Beethoven e di Mozart, è nato quello che è stato definito “l’inferno sulla terra”. Egli ha quindi, fatto un parallelismo con quanto sta succedendo in Ucraina, i cui cittadini certo non immaginavano fino a qualche mese fa, di vivere una esperienza simile, feroce, tragica. “L’uomo diventa cattivo e crudele- egli ha detto -quando perde la forza della ragione. Allora prevale la brutalità e l’egoismo”. Quindi ha fatto vedere un filmato da lui stesso composto, con scene crude e molto forti, delle quali ha chiesto perdono. La storia della tragedia sinteticamente parte dalla promulgazione delle leggi razziali, con una escalation di decreti giunti anche fino alla difesa della razza italiana; lunghi treni merci che hanno deportato nei campi di concentramento e di sterminio ebrei rastrellati quotidianamente, comunisti, omosessuali, prigionieri di guerra, zingari, intellettuali; fame, freddo e fumo (di morte) che li hanno uccisi quasi tutti; cadaveri di uomini e di donne molto dimagriti, trascinati con una ruspa nelle fosse e bruciati. I superstiti, ha spiegato D’Addiego, non sono riusciti subito a far conoscere le loro testimonianze per timore di non essere creduti. Si è dovuto attendere gli anni novanta perché questo accadesse. “La mente umana non è in grado di capire il male assoluto perpetrato ai danni di undici milioni di cittadini”, ha constatato. Ha poi riferito le testimonianze da lui raccolte dai superstiti fatti venire a Turi fin dall’anno duemila. Tra queste ha colpito gli studenti quella di Pietro Terracina, sopravvissuto ad Auschwitz, che ha raccontato come sui lager non volavano uccelli per quanto era impregnata di morte l’aria. Elisa Springer che portava con sé una videocassetta, durante la visione non alzava mai lo sguardo da terra perché quel “signore” ripreso non era degno di essere visto: era il dott. Death, chirurgo assassino che fa più paura di un horror: iniettava acqua e poliomelite nelle vene delle vittime per “vedere l’effetto che fa”; definito anche dottor morte” per l’efferatezza e la crudeltà dei suoi esperimenti. Salomone Venezia che ha riferito di un bimbo sopravvissuto al seno della madre che lo allattava mentre ella moriva per i gas, il cui vagito fu ascoltato da un ufficiale SS che lo afferrò e gli sparò in faccia: cattiveria pura! Alberto Mieli, di corporatura robusta, costretto dai nazisti a lanciare in aria i bimbi afferrati per le gambette sui cui corpi essi si esercitavano al tiro a segno: vera crudeltà! Sami Modiano che ha raccontato che il padre, intuendo quanto stava accadendo, ha esclamato al figlio: “Qualunque cosa accada, non perdere mai la tua dignità”. La dignità di una persona sta soprattutto nel rispetto dell’altra persona: solo così si è degni di vivere insieme alle altre persone.
Pietro Gonnella

IL R. C. PUTIGNANO DONA UN “INCUBATORE C02” AL “DE BELLIS” DI CASTELLANA GROTTE

Lunedì  30 gennaio, presso l’IRCCS di Castellana Grotte, ha avuto luogo la cerimonia di consegna di un “incubatore CO2” all’ospedale da parte del Rotary Club Putignano Trulli e Grotte. Presenti alla cerimonia il dott. Vincenzo Del Vecchio, presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica; il prof. Gianluigi Giannelli, direttore scientifico; il dott. Roberto di Paola, direttore sanitario; la dott.a Rosalba D’Alessandro, biologa; la dott.a Giovanna Campanella, oncologa; l’ing. Francesco Mercieri, presidente del Rotary; l’ing. Vincenzo Sassanelli, governatore incoming Rotary di Puglia e Basilicata; il preside Pietro Gonnella, vicepresidente del Rotary; vari soci del club e vari medici e ricercatori. Si tratta di un “incubatore a CO2” che permetterà all’IRCCS, dove la ricerca è di tipo biomedico e che applica i principi della biologia e delle scienze naturali alla pratica clinica, una correzione dello stile di vita dei pazienti che valorizzi la nutrizione a base di alimenti del territorio. Gli studi preclinici a Castellana avvengono “in vitro” ed anche “in vivo” ed hanno come scopo quello di valutare l’attività antinfiammatoria ed antiossidante di alcuni nutraceutici estratti da alimenti di consumo abituale e derivanti dal territorio, come le arance ed alcune erbe spontanee tipo la portulaca. L’incubatore CO2 permetterà di studiare estratti di questi alimenti su modelli sperimentali “in vitro”, quindi su colture cellulari, per saggiarne le proprietà sul metabolismo lipidico ed epatico. Quindi la grande sfida dell’IRCCS di Castellana sta nella possibilità di sostituire, almeno in parte, in futuro, l’impiego di alcuni farmaci con una correzione dello stile di vita che valorizzi la nutrizione a base di alimenti del territorio. Il direttore scientifico dott. Gianluigi Giannelli, ha spiegato che lo studio di queste cellule avviene nell’incubatore in condizioni costanti di sterilità, di temperatura e di umidità. Nel laboratorio si lavora come in periodo di pandemia in reparto Covid, in condizioni che ricordano una sala operatoria, 365 giorni l’anno, ventiquattro ore su ventiquattro. Occorrono molti ricercatori, egli ha informato, perché più essi sono nella ricerca, più c’è la possibilità che ad uno di essi venga l’idea giusta della scoperta. “Uno strumento scientifico- egli ha concluso- che era fondamentale già da due anni e che ora arricchisce il laboratorio, grazie al Rotary”. Egli infine ha auspicato che, in futuro, l’IRCCS ed il Rotary facciano rete così che ciò costituisca un valore aggiunto per il territorio. Il presidente del CIV, dr. Vincenzo Del Vecchio, ha affermato che dietro questo dono c’è la “speranza” che il Rotary dona all’IRCCS ed al laboratorio del reparto oncologico. “Grazie al Rotary di Putignano- egli ha aggiunto- che, al fine di supportare la ricerca scientifica in campo gastroenterologico, ha donato questo incubatore al laboratorio di oncologia sperimentale del De Bellis. Si tratta dell’ennesima testimonianza di solidarietà nei confronti del nostro Istituto da parte del Rotary che ringrazio nelle persone del suo presidente, ing. Mercieri e del loro governatore in pectore, ing. Sassanelli”. Infatti, egli ha ricordato i doni precedenti di due apparecchi per processare i tamponi Covid, di mascherine e di arredi di allestimento della sala dei donatori di organi. Il governatore prossimo ing. Sassanelli, dopo aver evidenziato che il De Bellis è una realtà di eccellenza del nostro territorio, ha affermato che aiutare nella ricerca l’IRCCS vuol dire aiutare tutti quanti noi ed il nostro territorio. Il presidente del Rotary, ing. Mercieri, ha fatto presente che è un orgoglio suo e di tutti i soci del club aver potuto consegnare questo dono, in collaborazione con il distretto di Puglia e di Basilicata, ad una realtà scientifica e medica che cura i cittadini di tutti i nove paesi che fanno capo al club di Putignano. Il dr. Del Vecchio ha anticipato che prestissimo sarà completata la ristrutturazione dell’auditorium da trecento posti, stile anfiteatro, che verrà trasformato in Centro congressi che, con l’incubatore da oggi in dotazione nel proprio laboratorio, saranno le due realtà più grandi della zona. Ha auspicato infine che con il Rotary vengano ivi organizzati convegni divulgativi, anche sulla educazione alimentare. Chicca finale: ha assicurato che, presto, verrà ripristinata la mensa aziendale.
Pietro Gonnella

IL ROTARY CLUB PUTIGNANO SUL TEMA DELLA FINANZA E DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE

Interessante incontro l’altra sera, 26 gennaio, a Dimora Mazzaro, dove il Rotary club Putignano Trulli e Grotte ha affrontato il tema, molto attuale, della finanza e dello sviluppo sostenibile. Moderato dallo stesso presidente del Rotary, ing. Francesco Mercieri, il dibattito ha visto intervenire il dott. Enzo Ruini, manager fiorentino della Banca Generali, istituto leader nel private banking, ex manager Fideuram; il dott. Massimiliano Auditore, associate director della Vontobel Asset Management di Milano; il dott. Alessandro Luglio, consulente napoletano dell’Area sviluppo delle imprese della Warrant Hub, ex manager Unionfidi Piemonte. Il presidente Mercieri, nella sua introduzione, ha definito “sviluppo sostenibile” quello che “soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”; un vero e proprio patto intergenerazionale, dunque. “Se abbastanza intuitivamente – egli ha continuato – si riesce a collegare questo tipo di sviluppo con la cosiddetta transizione energetica, passaggio dai combustibili fossili alle varie forme di energia rinnovabile, non altrettanto intuitivamente si comprende il nesso con la finanza”. Per rispondere alla domanda cosa “centri” la finanza con lo sviluppo sostenibile (due termini poco conciliabili tra loro), i tre esperti del settore invitati hanno illustrato questa tematica. “La finanza è un argomento che fa parte della nostra quotidianità – ha esordito il dr. Ruini – ; essa non è una moda. La finanza o meglio, gli investimenti, sono da considerarsi sostenibili se si conoscono le performances ed il rischio e se tutta l’economia del momento si muove in un’ottica di sostenibilità”. La finanza purtroppo, secondo Ruini, è sempre stata considerata come un qualcosa di poco sostenibile. Importante oggi, la transizione energetica: un diverso modo di produrre ed un diverso modo di consumare. Tra i rischi che oggi si corrono ci sono, senza dubbio, quelli climatici che portano aumento delle temperature, malattie nuove, desertificazione e scomparsa di terre costiere. Per combatterli occorrono investimenti immensi. Il dott. Auditore ha informato che tra i contributi che possono dare le società di asset management c’è senz’altro quello degli investimenti sostenibili (sicuramente non quelli per le armi); per esempio, quelli per renderci non più dipendenti dal gas russo e soprattutto quelli green. Il dott. Luglio, invece, ha parlato di PNRR e di Next Generation EU: profitto, crescita e lavoro devono essere assolutamente sostenibili; gli investimenti nell’ambito del PNRR devono avere, come condizione imprescindibile, che non devono arrecare danni significativi all’ambiente e che la loro sostenibilità sia misurabile. Le aziende sostenibili sono sicuramente più quotate in borsa, secondo Luglio e potranno ricevere maggiori investimenti da parte di gruppi finanziari, quanto più innovativi e sostenibili sono i loro progetti. La finanza agevola molto, secondo Luglio, con premialità, i progetti di aziende che tengono in conto la legalità della produzione, l’impegno alla eliminazione della disparità di genere e la transizione ecologica-energetica-ambientale (minori emissioni, minori consumi…) privilegiando la circolarità del prodotto, il suo “eco-design”. Anche la sua “riparabilità”- ha aggiunto il presidente- perché esso non vada “abbandonato” presto. Per Ruini la Banca Generali, per mission aziendale, guida moltissimo gli investitori ad orientarsi tra gli investimenti sostenibili ed è anche in grado di “misurare” e far conoscere i rischi. Nel dibattito successivo è stato ribadito, in alcuni interventi, che gli investitori vogliono sapere chiaro come vengono investiti i loro capitali e se l’azienda, cui essi sono stati affidati, sappia fare con competenza, il proprio mestiere; se sa dare garanzie ed assicurare un guadagno. Il dott. Ruini ha concluso osservando che, se è vero che la transizione ecologica non si può fare senza la finanza, è altrettanto vero che essa non si fa se ognuno di noi non modifica i propri comportamenti (prendere il bus anziché l’auto, spegnere le luci inutili…).
Pietro Gonnella

IL ROTARY CLUB VENOSA ADERISCE ALLA RACCOLTA DEL BANCO FARMACEUTICO

Giunta al terzo anno l’adesione del rotary club Venosa e dei soci  come volontari per la raccolta del Banco Farmaceutico.
Rinnovato entusiasmo e partecipazione la solidarietà e le sue tante espressioni.
Partecipiamo la testimonianza della socia Donatella che commenta così la sua esperienza da volontaria :”Con molto piacere manifesto la mia ammirazione ed il mio ringraziamento per la pronta disponibilità e la grande generosità da parte di tutte le persone avvicinate dai volontari rotariani in farmacia, una di autentica espressione di solidarietà” una intera settimana di possibilità nell’acquistare i farmaci che sono stati acquistati  presso le⚕️ Farmacia Bagnoli e ⚕️Farmacia San Rocco.
I medicinali saranno consegnati all’ente beneficiario la cooperativa sociale IL FILO D’ARIANNA.
Ringraziamo tutti i nostri soci per la disponibilità e sensibilità.
Donatella, Marco, Franca, Michele, Maria, Carmela, Clementina, Gianteo, Stefania, Roccaldo, Enzo, Aurelio

TUTELA DELLA TRANSUMANZA, IMPEGNO COMUNE DEL CLUB UNESCO DEL VULTURE E R. C. VENOSA

A Venosa presso l’Hotel Orazio bello e partecipato l’appuntamento organizzato dal Rotary Club Venosa con il Club per l’Unesco del Vulture , in cui si è affrontato il tema della transumanza, Patrimonio Immateriale dell’Umanità, una delle tradizioni più antiche d’Italia.
“Valorizzare il patrimonio culturale legato alla transumanza comporta un ripensamento dell’attuale rapporto tra uomo e natura. In risposta all’evidente cambiamento climatico, la pastorizia transumante si configura quale pratica che rispetta l’equilibrio dell’ecosistema e la salvaguardia della biodiversità, riconoscendo ai pastori il ruolo di custodi dell’ambiente.
Pertanto, la tutela di questa antica pratica deve prendere il via dalla creazione di sinergie con le comunità che vivono quotidianamente le aree interne e montane.” Ha così spiegato nel suo intervento l’antropologa Maria Silvia Possidente coinvolgendo tutti i presenti in questa pratica dalle mille sfaccettature.
La serata è proseguita con la presentazione del libro di Emilio d’Andrea scrittore, poeta di Barile che ha dialogato con Vito Bochicchio socio rotariano ed esperto in agricoltura sociale. Un romanzo dalle mille sfumature “Tutti i colori dell’arcobaleno la Transumanza perduta” in cui il messaggio della speranza è determinate in un contesto tra storia, cultura, dolore, drammaticità, riscatto e voglia di sognare. l’autore ha deliziato i presenti recitando qualche sua poesia in omaggio alle tradizioni lucane.
Non sono mancati momenti ufficiali come la firma del protocollo d’intesa tra i rispettivi presidenti di club Michele Cervellino del Rotary Club Venosa e Rosa Centrone del Club per l’Unesco del Vulture, sottoscrivendo e suggellando le tante attività già svolte in passato e insieme condividendo le moltissime finalità e intenti. I due club si dicono pronti a mettere in campo attività che valorizzino i territori e la loro straordinaria cultura.

IL R.C. ALTAMURA GRAVINA E LE NUOVE FRONTIERE DELLA CHIRURGIA PLASTICA

LA CHIRURGIA PLASTICA DAGLI INNESTI ALLA SUPERMICROCHIRURGIA

Nel rispetto della eterogeneità degli argomenti trattati dai programmi mensili che variano da quelli letterari a quelli musicali, da quelli comportamentali a quelli legali, il Rotary Club Altamura Gravina ha indetto un incontro di natura medico scientifica nella serata di lunedì 16 gennaio 2023.
L’incontro che si è tenuto presso la Biblioteca Finya di Gravina in Puglia è stato intitolato “ La chirurgia plastica dagli innesti alla supermicrochirurgia” ed ha visto come relatori il Prof. Michele Maruccia , Professore Associato presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari e la dottoressa Margherita Carretta, medico estetico e figlia del socio Nicola Carretta, con la partecipazione, in qualità di moderatore, del socio Loreto Gesualdo, Professore Ordinario di Nefrologia presso l’Università degli Studi di Bari oltre che Presidente della Scuola di medicina presso la stessa Università nonché Presidente della Fondazione Italiana del rene.
In apertura la segretaria del Club Dott.ssa Maddalena Maggi ha rivolto il saluto ed il ringraziamento della partecipazione oltre che ai relatori, a tutti soci ed alla Presidente della “Fidapa” Avv. Antonietta D’Ecclesis, di “ Donne In”, Teresa Carretta, alla Responsabile dell’Istituto di Libera Cultura di Antonio Iervolino, Clementina Stacca ed al Vice Sindaco del Comune di Gravina in Puglia Dott. Filippo Ferrante
Successivamente il Presidente Prof. Vincenzo Cipriani ha ringraziato anche lui i partecipanti e relatori, presentando questi ultimi con la lettura di un breve curriculum.
Nella sua relazione il Prof. Maruccia, coadiuvato da una serie di slides contenenti particolari fotografie, ha introdotto l’argomento, specificando che la chirurgia plastica, disciplina affascinante che si occupa delle forme e delle funzioni, trova le sue origini nell’antichità. Infatti in numerosi trattati egizi, indiani e dell’impero romano la chirurgia plastica svolge un ruolo centrale quando si parla di chirurgia.
Attualmente il chirurgo plastico viene considerato come colui che si occupa esclusivamente di chirurgia o medicina estetica, quando, in realtà, secondo il prof. Maruccia, la chirurgia estetica è solo una parte della disciplina chirurgica.
Dopo vari riferimenti della chirurgia plastica anche per attività antitumorali, il prof. Maruccia ha ricordato che il centro di microchirurgia di Bari rappresenta un centro di riferimento per la chirurgia della mano e dell’arto inferiore nel trattamento dei traumi da ferite complesse a vere e proprie amputazioni con la possibilità di reimpiantare un dito piuttosto che una mano completamente amputati con un ritorno all’attività quotidiana e soprattutto lavorativa di tali pazienti.
La seconda relazione, dopo la presentazione del moderatore Prof. Loreto Gesualdo, è stata svolta dalla dottoressa Margherita Carretta, medico estetista, secondo la quale con la medicina estetica si può dire che 60 anni sono i nuovi 40 anni. In sostanza a 50 e 60 anni si è ancora persone molto dinamiche mentre i cinquantenni sono considerati giovani. Non sono più pensionati senza slanci emotivi come qualche decennio fa ma donne e uomini in prima linea nel lavoro e nelle questioni familiari. Tuttavia, secondo la dottoressa Carretta spesso sentirsi “ giovani” cozza con l’effettivo aspetto fisico e allora si cerca una soluzione per riuscire a preservare un po’ di giovinezza, rivolgendosi agli studi di medicina estetica. Infatti grazie alla medicina estetica si riescono ad attuare protocolli di ringiovanimento, intervenendo in più aree del volto ma resta importante, da parte del medico estetico, suggerire ai pazienti di avere un corretto stile di vita, un’alimentazione sana e l’utilizzo di cosmetici adatti a rallentare il trascorrere del tempo.
In conclusione la dottoressa Carretta ha affermato che “ solo amando e prendendosi cura quotidianamente della propria pelle, è possibile renderla sana e valorizzarne la bellezza.
In chiusura di serata è intervenuto il vice sindaco del Comune di Gravina in Puglia Dott. Filippo Ferrante che a nome dell’Amministrazione Comunale ha ringraziato il Rotary Club Altamura Gravina per aver organizzato un incontro scientifico molto importante.
Domenico Montemurno

IMPRESA E PNRR: IL R.C. FOGGIA INCONTRA IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA

Improntata a chiarezza e concretezza la piacevolissima conversazione che il Socio Ivano Chierici, Presidente reggente di Confindustria Foggia, ha tenuto con i Soci Rotary Club Foggia nel corso di un caminetto svoltosi il 26 gennaio presso la Sala Conferenze del “San Francesco Hospital” sul tema: “L’impresa tra crisi economica e PNRR. Che fare concretamente per il rilancio della città?”.

Dopo il consueto rituale e la consegna di una targa ricordo all’imprenditore e socio Paolo Telesforo da parte del Past President Paolo Agostinacchio, il Presidente Giuseppe Mammana, al termine di una breve presentazione, ha dato la parola al massimo esponente della locale sede di Confindustria che ha dapprima compiuto un’ampia disamina della situazione economica di una Capitanata afflitta non soltanto dalla grave crisi economica ma anche da quella delle istituzioni istituzioni (come comprovano i limiti nella presentazione dei progetti relativi al PNRR), passando poi nella seconda parte della serata a commentare appunto i dati della Puglia e della provincia di Foggia.

Sin dal dopoguerra, il Territorio di Capitanata (una grande provincia-regione, terza in Italia)  “pur ricco di risorse e con una vocazione spiccatamente agricola con una superficie al primo posto in Italia”, è sempre stato relegato ai margini a causa della mancanza di cooperazione nella trasformazione dei prodotti  e nella creazione di  una filiera produttiva. 

Soltanto nel recente passato si sono registrate iniziative volte ad una adeguata valorizzazione di queste eccellenze del comparto agricolo. Oggi entrano in gioco elementi fondamentali per lo sviluppo: la logistica e le opportunità ZES ed il progetto GEOCHEM di Manfredonia. 

Secondo Chierici, Manfredonia si avvia a diventare il più grande porto industriale dell’Adriatico tra Ortona e Brindisi, ma occorrerà ripristinare il collegamento ferroviario dal porto alla stazione di Foggia. La ZES (Zona Economica Speciale), corredata da un sistema logistico intermodale unitamente alle attività di servizi previsti dal progetto GEOCHEM, potrà  così attrarre investimenti e fare da traino per lo sviluppo.

Analogo discorso vale per l’aeroporto “Gino Lisa” ed il turismo, con quest’ultimo – ha osservato il Presidente di Confindustria – che deve pensare ad una destagionalizzazione così come avviene nel Salento, Costa Amalfitana e riviera romagnola.

Un elemento negativo di cui tener conto nello sviluppo del Territorio è rappresentato dagli effetti gravissimi delle infiltrazioni mafiose che hanno anche provocato scioglimenti di amministrazioni comunali con evidenti contraccolpi in tema di progettualità per le opere del PNRR.

Nell’introdurre così la seconda parte dell’incontro, il relatore si è soffermato con osservazioni e considerazioni sul “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” e l’impatto in Puglia ed in Capitanata dove il totale complessivo degli investimenti ammessi raggiunge la cifra di 1,811 miliardi di Euro.

Nella ricca e circostanziata disamina delle graduatorie emerge, salvo rari casi, come gli importi degli investimenti ammessi nelle varie graduatorie per Foggia e provincia siano lontani da quelli di altre province pugliesi, arrivando ad essere addirittura pari a zero per i “Piani urbani integrati” e per il programma “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica”, nonché facendo registrare l’assoluta quanto singolare assenza di progetti nella città di Foggia nel “Piano Asili Nido”.

Dopo l’apprezzatissimo intervento del relatore, Micky de Finis, tra il serio ed il faceto, ha proposto interessanti riflessioni che sono state estese nel successivo dibattito da acute osservazioni di Paolo Agostinacchio, da Paolo Telesforo (sua l’attenzione rivolta verso la Sanità e l’avvertenza che il PNRR non è un regalo), da Gianluigi Prencipe (CCIAA Foggia)  e Tommaso Petrosillo (Ingegnere informatico Asl Foggia). 

Chiosa finale da parte del Presidente del Rotary Club Foggia, Giuseppe Mammana, che ha auspicato per il Territorio un definitivo riscatto da passività e stato di rassegnazione per puntare  alla riconquista di un ruolo centrale nei collegamenti tra sud e nord e tra sud ed ovest dell’Italia utilizzando come volani di sviluppo il nodo ferroviario, il porto industriale di Manfredonia e l’aeroporto “Gino Lisa”.

Michele Chiarello

ROTARY CLUB SAN SEVERO. “CORSO DI GIOCOLERIA” PER L’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “CITTA’ DEI COLORI”

Il progetto “Diversità, Equità e Inclusione (DEI)” del Rotary International si propone di considerare, e far considerare, tutte le persone con dignità e rispetto, permettendo loro di far sentire la propria voce e offrendo opportunità eque di amicizia, servizio e leadership.

I rotariani vogliono e si aspettano che il Rotary sia un’organizzazione diversa, equa e inclusiva; sono impegnati a creare ambienti di sostegno che promuovano la comunicazione aperta e l’apprendimento condiviso; i problemi di diversità, equità e inclusione sono rilevanti a livello globale; le dinamiche, le storie e le strutture che creano disuguaglianze e pregiudizi si possono trovare in tutto il mondo anche se l’esperienza del Rotary può essere diversa da Paese a Paese.

Il Rotary Club di San Severo, nell’ambito dell’impegno del R.I. per il progetto DEI, ha voluto affiancare l’Associazione di Volontariato “La Città dei Colori”, benemerito sodalizio che opera da oltre un decennio nella tutela dei diversamente abili della Diocesi di San Severo e nella promozione del loro benessere con momenti ludici, di condivisione, di svago e attività di laboratorio quali cucito, cucina, pittura, teatro, ballo, orto biologico, arte presepiale, ecc. ecc.

“La Città dei Colori” ha già realizzato nei mesi passati un corso di CLOWNERIE – con la collaborazione dei “Mimatti Dottor Clown”, altra benemerita associazione di volontariato per la CLOWTERAPIA – cui hanno partecipato circa 40 ragazzi oltre a molti familiari e volontari dell’Associazione; il corso di “GIOCOLOLERIA” si pone quindi come logico sviluppo e completamento al fine di costruire reti di socializzazione mediante il gioco.

La CLOWNERIE e la GIOCOLERIA – espressioni principi dell’arte circense – mirano a dare ai ragazzi la possibilità di crescere in armonia fornendo loro qualcosa che li accompagni per tutta la vita in termini di confidenza con se stessi e con gli altri; nel circo ogni abilità, soprattutto se strana e/o diversa, è fonte di ricchezza e di abolizione di ogni emarginazione.


Il corso di GIOCOLERIA, interamente sponsorizzato dal R.C. di San Severo con una apposita raccolta fondi, vede la partecipazione di circa 20 ragazzi e di alcuni volontari; tenuto da Paolo Ciavarella – dell’associazione TESSITURE CULTURALI – prevede 24 ore di lezioni pratiche in presenza, articolate in 12 settimane, e si concluderà con una performance prevista per il 16 aprile presso l’auditorium della parrocchia “Divina Provvidenza”, dove l’Associazione trova ospitalità per tutte le sue attività.

La presentazione del corso, avvenuta domenica 11 gennaio, ha visto la partecipazione delle presidenti del R.C. San Severo e della Città dei Colori – prof.ssa Linda Lenza e dr.ssa Grazia Villani – e del dr. Ciro Niro, presidente della Commissione DEI del R.C. San Severo; calorosa la partecipazione dei ragazzi, delle loro famiglie e di numerosi soci dei due sodalizi.

Pier Carlo Pazienza

IL ROTARY CLUB SAN SEVERO DA 39 ANNI I PREMIA I MIGLIORI STUDENTI

Il Rotary Club San Severo, anche quest’anno, ha premiato gli studenti che hanno conseguito la maturità 2021/22 con il massimo dei voti (100 e 100/lode), nelle scuole superiori delle città che ricadono nel perimetro del sodalizio rotariano Sanseverese. Il premio, intitolato alla memoria di Antonio Piacquaddio, consiste in tre borse di studio da 500 Euro, andate in sorteggio tra tutti i ragazzi presenti alla cerimonia di consegna degli attestati, che si è tenuta nella sala del Cinema Cicolella, a San Severo. “Il Rotary Club ha come impegno istituzionale, quello di riconoscere e valorizzare le nuove generazioni – ha esordito a l’Attacco, l’attuale presidente, Linda Lenza -. Per questo ha indetto, in continuità, la 39^ edizione del ‘Premio Rotary – Antonio Piacquaddio’ rivolta a tutti gli studenti degli istituti secondari di 2º grado del territorio del nostro Club che, nell’anno scolastico 2021/22, hanno conseguito il diploma di maturità con il massimo dei voti (100 e 100/lode).

Nel corso della cerimonia abbiamo consegnato a tutti i partecipanti oltre 167 pergamene e l’assegnazione di tre premi di 500 €, esclusivamente ai presenti alla premiazione. Il premio Rotary è diventata una giornata ricca di emozioni, alla presenza del Sindaco di San Severo, Francesco Miglio e dell’assessore all’Istruzione di Torremaggiore, Lucia Di Cesare. Relatrice dell’evento, la giovane ricercatrice ‘Phd’ Lucia La Sala, di San Marco in Lamis. Tanti i presenti anche per testimoniare in modo convinto che la cultura rende liberi”. Le conclusioni della presidente Linda Lenza: “Quando vorremo che tutti i ragazzi che andranno a studiare fuori dal nostro territorio, possano ritornare ad arricchirlo con la loro esperienza, visto che già questi anni hanno rappresentato un chiaro percorso di merito. Perché la maturità non è la somma dei voti delle varie materie ma rappresenta la personalità e l’impegno degli studenti”. Le tre borse di studio sono andate a: Eva Tartaglione; Emilia Biuso; Francesca Pilla. Come in ogni edizione, il Rotary indica, come esempio al sacrificio nello studio e alla meritocrazia, un padrino o una madrina. L’edizione 39 ha visto come madrina, Lucia La Sala, ricercatrice presso l’IRCCS MultiMedica, PST (Polo Scientifico Tecnologico) di Milano. Tra i tanti progetti, l’isolamento di un micro Rna, nello specifico il miR-21, individuato come possibile “marker” predittivo del diabete. Lo studio porta la sua firma.

Beniamino PASCALE (pubblicato su “l’Attacco del 10 gennaio 2023)

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