Categoria: Novembre

ROTARY CLUB MELFI – ROTARY YOUTH SKILLS DINNER

Il Rotary Club di Melfi in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore “G.Gasparrini” ha ospitato sei rotazioni americani, dei Club promotori il Reunited Culture Fund (Rotary Cildren Fund) per la promozione delle eccellenze studentesche presenti sul territorio.

Nello specifico, presso la sede dell’Istituto ad indirizzo alberghiero i giovani studenti cuochi hanno mostrato le loro competenze nell’accoglienza, dall’accompagnamento turistico fino alla promozione delle eccellenze gastronomiche. Infatti, presso il ristorante didattico dell’Istituto gli ospito hanno potuto valutare le capacita degli allievi e valutare la possibilità di promuovere uno scambio culturale ospitando i giovani come “ambasciatori della cultura italiana” nelle proprie comunità ed istituzioni.

Il progetto si fonda sulle linee di azione del Rotary per la promozione delle nuove generazioni e per lo sviluppo comunitario.

Truffe a danno degli anziani

Truffe a danno degli anziani

L’equipe del Comando carabinieri di Manfredonia, comandati dal Mag. PierGiuseppe Zago, dedicata alla sezione truffe ha evidenziato molte tecniche fraudolente e subdole messe in pratica da malviventi per truffare persone, perlopiù anziane, e sottrarre a costoro beni materiali.

Al di là del danno economico è emerso un danno morale ancora più difficile da accettare e sopportare. Ampia gratitudune e apprezzamento sono stati manifestati a favore del continuo e attento lavoro svolto dal Comando CC di Manfredonia.

LO SVILUPPO ECONOMICO AL CENTRO DEL RC CANOSA

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Si è tenuta venerdì 17 novembre, al foyer del Teatro “R. Lembo” di Canosa di Puglia la conferenza, promossa in interclub dal Rotary di Canosa con i RRCC Cerignola, Valle dell’Ofanto e l’e-Club Federico II, avente come tema lo sviluppo economico comunitario, uno degli obiettivi del Rotary International, dal titolo “Economia reale per la prosperità territoriale – Nuove forme di imprenditoria turistica”.
In introduzione dei lavori, dopo gli onori alle bandiere e saluti di rito, il presidente Leonardo Mangini ha ricordato la ricorrenza del centenario dei Rotary Club in Italia, onorata dall’unione tra i quattro Club della zona Terre Ofantine e sottolineata anche dagli altri presidenti (Giacomo Triglione per il RC Valle dell’Ofanto, Benedetto Laforgia per il ReC Federico II e, come delegati, Cinzia Del Corral e Giovanni Esposito per il RC Cerignola) e dall’Assistente del Governatore Lucia Cinque.

La relazione di Antonio Martellotta (consulente finanziario e past president del nostro Club) era incentrata sul reciproco uso quotidiano di “beni quotati” da parte di chiunque: a loro volta, questi ultimi possono essere sfruttati per migliorare la qualità della vita e di eventuali investimenti.

Percorso, questo, calzante e concretizzato dall’azione di Saverio Russo (imprenditore e socio del RC Cerignola) che ha illustrato la sua esperienza creando dal nulla, e attingendo tramite il suo “know-how”, un albergo diffuso in pieno centro storico di Canosa che possa servire da esempio per altri imprenditori in un regime (si auspica prossimo) di sana concorrenza.

Presenti alla conferenza, oltre a numerosi soci dei quattro Club e rappresentanti di associazioni, anche l’assessore alla cultura del Comune di Canosa di Puglia, Cristina Saccinto, che ha patrocinato l’evento e concluso i lavori complimentandosi con l’opera costante del Rotary e dei singoli operatori.
È stata l’occasione, altresì, per consegnare il riconoscimento di “socio dell’anno” per il Club di Canosa al tesoriere Giampaolo Matarrese e annunciare alla cittadinanza il conseguimento dell’attestato internazionale per quanto svolto per la lotta alla poliomielite, con annesso ringraziamento ai ragazzi del Rotaract Club Canosa per la collaborazione rinnovata pure quest’anno.

CONVEGNO DEL R. C. MANFREDONIA SUL TEMA “SICUREZZA SUL LAVORO, TRA PRESENTE E FUTURO”

Il convegno organizzato dal Rotary Club Manfredonia il 4 Novembre u.s. su “Sicurezza sul lavoro, tra presente e futuro”, è stato un momento di approfondimento e aggiornamento su un tema – come lo ha definito il prof. Stefano Olivieri Pennesi – “di grande attualità e gravità”.

Raffaele Castriotta, nella duplice veste di ispettore del lavoro e consigliere Fondazione D’Antona, ha sapientemente moderato i lavori che hanno preso il via dopo il saluto del presidente del Rotary, Lorenzo Mantuano.

Antonella Di Modugno, direttrice dell’Ispettorato di Foggia

nel far presente che nel 2015 è stato istituito l’Ispettorato Nazionale del Lavoro – INL e assegnati all’Ispettorato pieni poteri ispettivi e vigilanza in tutti i settori e non più soltanto all’edilizia, ha ammesso che è stato necessario colmare un vuoto di esperienza di quasi 40 anni e che ad oggi, per un territorio così esteso, gli organici sono sottodimensionati. “Nel 2022, in Capitanata, abbiamo attenzionato i comparti maggiormente a rischio col risultato di 3 milioni di euro in sanzioni e il doppio delle attività sospese per gravi irregolarità per lavoro nero, ma stiamo anche puntando molto sulla diffusione della cultura della legalità: dopo il protocollo d’intesa con prefettura, questura, carabinieri, stiamo per definire un accordo con l’Ufficio scolastico territoriale per poter parlare con gli studenti che domani diverranno imprenditori o lavoratori”.

Matteo Ariano, presidente di Fondazione prof. D’Antona

“I dati servono a capire la grandezza di certi fenomeni e quelli dell’Inail sulle aperture di infortuni  fotografano l’Italia Paese in Europa con più morti sul lavoro, circa 3 al giorno.

Come intervenire? Più controlli e più ispettori in giro, più tecnici della prevenzione nelle Asl, contrastare la fuga di tanti giovani che rinunciano alla P.A. dove gli stipendi sono più bassi, investire di più in prevenzione e formazione, una rappresentanza sindacale che non abbassi la guardia sulle tutele dei lavoratori. Infine, una Procura che si occupi solo di problematiche di lavoro”.

Stefano Guerra, direttore amministrativo di Euroambiente,

azienda che si occupa di sicurezza nei luoghi di lavoro e leader nella formazione, ha aperto una riflessione anche sul tema e sull’entità dei costi ‘sociali’ da sostenere per infortuni e malattie professionali, che costituiscono il 5% del PIL: “domandiamoci quanto costa fare sicurezza e quanto costa non farla”.

Carla Costantino, segretario confederale Cisl territoriale Foggia

“Gli infortuni sul lavoro nella provincia di Foggia nel 2021 sono stati 4223 di cui 22 mortali. Intervenire rappresenta un imperativo” ha detto , confermando la pressione esercitata dal sindacato sul Prefetto per l’istituzione di un tavolo permanente.

Ivano Chierici presidente di Ance Foggia

La recrudescenza di infortuni nel settore dell’edilizia probabilmente è probabilmente dovuta ai bonus e all’incremento degli occupati. Ma noi siamo convinti che sul fronte della formazione c’è ancora tanto da fare”.

Prof. Stefano Olivieri Pennesi, docente all’Università Tor Vergata e dirigente nazionale INL

Le conclusioni sono state tracciate dal Prof. che ha passato in rassegna diversi elementi di un tema che ha definito di grande attualità e gravità. Ha parlato di gestione del rischio, della necessità di intervenire sui comportamenti errati che il lavoratore talvolta assume per velocizzare l’esecuzione aumentando di contro la probabilità di infortunio, e di correggere quegli atteggiamenti sociali che tendono a sottovalutare i rischi.

Servono leggi e organi di controllo ma serve anche la cultura del lavoro, la condivisione delle esperienze pregresse. “La sicurezza non si improvvisa, si costruisce”.

Gianni Rotice Sindaco di Manfredonia

nella vita ingegnere e imprenditore, ha chiuso la serata con un messaggio che è andato oltre il saluto istituzionale da Sindaco: “sulle misure di sicurezza e prevenzione degli infortuni la tecnologia va avanti ma molto occorre ancora fare sul piano culturale e della formazione. In questo divario il buonsenso può svolgere un ruolo importante”.

IL R. C. MOLFETTA AL SERVIZIO DELLA VITA. DONATO UN ECOGRAFO AL CONSULTORIO FAMILIARE DIOCESANO

Da tempo impegnato attraverso importanti service sul territorio a coltivare e diffondere il messaggio rotariano, il Rotary Club di Molfetta si è reso promotore di una importante iniziativa destinata ad avere carattere duraturo e notevole impatto sociale per la comunità: la donazione di un ecografo al locale Consultorio Familiare Diocesano “Angelica Mancini”.

Il Consiglio Direttivo dell’anno rotariano 2022 – 2023 del club, presieduto dal Prof. Francesco Allegretta, ha da subito iniziato attività di programmazione delle attività sul territorio, al fine di rafforzare e continuare l’importante opera di radicamento e promozione del club a servizio della collettività.

I dirigenti del club, quindi, hanno manifestato volontà di sostenere fattivamente il Consultorio Diocesano, importante realtà impegnata sul territorio, e di rafforzarne i legami, anche al fine di creare sinergie positive. 

Da più di 40 anni, infatti, il Consultorio diocesano di Molfetta svolge percorsi di educazione all’affettività, alla relazionalità e sessualità per adolescenti e genitori, oltreché incontri di preparazione al matrimonio, corsi per genitori in attesa, incontri sulla paternità e maternità responsabile per neogenitori ed incontri su tematiche educative. 

Il Consultorio offre, inoltre, consulenze gratuite nel campo psicologico, pedagogico, legale, medico oncologico, senologico e ginecologico.

Il progetto è stato realizzato con l’ausilio dell’Ospedale Generale Regionale Miulli di Acquaviva delle Fonti ed in particolare del Governatore dell’importante Ente ecclesiastico S.E. Mons. Giovanni Ricchiuti e del direttore amministrativo dott. Nicola Messina, che si sono resi ben volentieri partecipi del progetto ed hanno fornito il loro supporto, la loro opera ed i mezzi necessari. 

Nel pomeriggio di sabato 26 novembre 2022, quindi, in Molfetta, ha avuto luogo la cerimonia di consegna dell’ecografo alla presenza del Governatore del Distretto 2120 Prof. Ing. Nicola Maria Auciello il quale si è detto molto soddisfatto della scelta di questo service da parte del Club di Molfetta, perché la salute materna ed infantile rientrano nelle aree di intervento dell’Associazione a livello internazionale e l’ecografo potrà essere utile a migliorare la situazione di tante famiglie. 

L’evento è coinciso con la visita del Governatore al Club di Molfetta, che in quest’anno rotariano compie 50 anni, essendo stato fondato nel 1972 su iniziativa del dott. Pasquale Laganara unitamente ad alcuni professionisti.

Durante la riunione dei dirigenti del club con il Governatore si è fatto il punto sull’attività del club e sono stati illustrati i progetti in corso e quelli futuri. 

Il Governatore si è complimentato per l’attività svolta ed ha spronato tutti ad essere sempre più fattivi ed operosi, nel solco di un impegno che affonda le sue radici in decenni di storia e in ossequio ai valori rotariani che animano la vita dei club e l’agire quotidiano di tutti i soci.  

Angelo GADALETA

“END POLIO NOW”: ROTARY E ROTARACT DI PUTIGNANO ILLUSTRANO IN COMUNE IL PROGETTO “END POLIO NOW”

“END POLIO NOW”: L’IMPEGNO DEL ROTARY E DEL ROTARACT ILLUSTRATO AL COMUNE
Il 25 novembre scorso, nella sala consiliare del Comune di Putignano, ha avuto luogo un incontro sulla poliomelite: “END POLIO NOW”, promosso dal Rotary Club Putignano Trulli e Grotte e dal Rotaract Club di Putignano, con il patrocinio del Comune di Putignano. Alla presenza di un attento pubblico, tra cui anche il giudice di pace dr. Tiziana Gigantesco, il sindaco Luciana Laera, si è detta particolarmente contenta che i due club di servizio di Putignano abbiano scelto un luogo istituzionale, come la sala consiliare, per dibattere un tema molto sensibile ed attuale ed ha auspicato una continua collaborazione con i due club anche per altre tematiche. Ella ha anche aggiunto di apprezzare molto tutto quello che Rotary e Rotaract fanno per il territorio e, ricordando che in tale giorno ricade la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha affermato che, così come ci vuole tanto rispetto per le donne, soprattutto per quelle più fragili, così occorre rigoroso rispetto ed attenzione per tutti coloro che sono affetti da disabilità e problematiche varie. Il presidente del Rotaract club, Antonietta Conforti, ha evidenziato la continua e proficua collaborazione tra Rotary e Rotaract per tanti interventi benefici sul territorio e per l’impegno contro i grandi problemi che affliggono il mondo, come la poliomelite. Francesco Mercieri, presidente del Rotary, ha confermato che l’incontro ha come fine quello di aumentare la consapevolezza dell’esistenza di questa terribile malattia che si trasmette per contaminazione e di sensibilizzare l’opinione pubblica a contribuire alla lotta. Egli ha ricordato come il Rotary nel mondo tanto si sia prodigato in tale lotta, con l’intento di eradicare del tutto la malattia dalla ”faccia della terra”, giungendo a vaccinare due miliardi e mezzo di bambini, anche con medici rotariani. Oggi tale impegno massiccio ha molto ripagato -ha rassicurato- tanto che solo in Afghanistan ed in Pakistan la malattia ancora resiste parzialmente. Infatti dal 1979 il Rotary ha iniziato, con tutti i club sparsi in ogni Paese, una grande raccolta fondi riuscendo nel primo anno a vaccinare sei milioni di bambini. Nel 1985 viene lanciata la campagna “Polio Plus”, la più grande iniziativa privata nel settore della sanità pubblica. Nel 1988 l’Organizzazione mondiale della Sanità e l’UNICEF si uniscono al Rotary ed insieme viene lanciata la campagna “Global Polio Eradication”, anche perché in tale anno si contano più di 350 mila casi di polio in 125 Paesi. Nel 2009 al Rotary si affianca la Fondazione Bill e Melinda Gates e nel 2011 vengono accolte tante celebrità e grandi personaggi pubblici, tra cui tanti premi Nobel per la pace che, coordinati e guidati dal Rotary ,lanciano la campagna “BASTA COSI’ POCO” …per eradicare la polio. Viene raccolto un miliardo di dollari per le vaccinazioni e finalmente l’India esce dal novero dei paesi contagiati. Oggi, quando già si riteneva che la malattia fosse stata debellata del tutto, essa è tornata a minacciare il mondo dopo alcuni allarmanti rilevamenti a New York ed in Gran Bretagna; tanto da indurre il presidente internazionale del Rotary, Jennifer Jones, a stanziare ulteriori 150 milioni di dollari per aumentare il proprio impegno. Anche il Rotaract, in tutti questi anni, si è sempre affiancato a queste iniziative. Il dott. Vito Fanelli, rotariano e specialista di malattie infettive, ha spiegato scientificamente cosa è la poliomelite. Essa – ha detto il dr. Fanelli- è una patologia virale acuta ed estremamente contagiosa che può colpire i nervi del sistema nervoso centrale e provocare forme temporanee o permanenti di paralisi dei muscoli del corpo. La sua diffusione avviene maggiomente nei mesi estivo-autunnali. A causare la poliomelite è un enterovirus chiamato “poliovirus” la cui trasmissione, tra gli esseri umani, avviene soprattutto per via oro-fecale, specie in quei Paesi, come quelli africani, dove le condizioni igienico-sanitarie sono molto precarie. Per i malati di poliomelite, l’interessamento del sistema nervoso centrale può avere esito fatale. Fortunatamente però, questo fenomeno è molto raro (riguarda circa il sei per cento dei casi) mentre è molto più comune la forma “lieve” della malattia, quella in cui il poliovirus si limita ad invadere l’intestino. Purtroppo – ha affermato il dr. Fanelli – non esiste ancora una cura specifica contro tale malattia. I pazienti quindi, devono aspettare cha la patologia faccia il suo decorso affidandosi unicamente ai trattamenti sintomatici, pianificati sulla base della gravità della infezione. La mancanza di una cura specifica dà, necessariamente, una estrema rilevanza alla prevenzione. Per prevenire la poliomelite, la vaccinazione è il mezzo più efficace in assoluto. La bassa incidenza attuale della malattia è frutto di un programma di eradicazione iniziato dal Rotary nel 1979 e poi, dal 1988, anche dall’OMS e dall’UNICEF. Tale programma, che consiste nella vaccinazione di massa, è stato così efficiente – ha fatto notare il dott. Fanelli – che ha portato ad una riduzione dei casi di polio del 99 per cento. Secondo le statistiche, il numero dei casi mondiali di polio è sceso da 350 mila degli anni Ottanta a soli 42 nel 2016. Recentemente, in Afghanistan, i Talebani hanno reso obbligatoria la vaccinazione a tutti i bambini del Paese. Rimane quindi, qualche criticità nel solo Pakistan. Tuttavia- ha rassicurato il dr. Fanelli – “la fine della poliomelite è davvero vicina”. Il tennista Salvatore Caputo, atleta professionista del Circolo Tennis di Nardò, disabile quasi da bambino, è stato un vero testimonial della terribile malattia. Con simpatia e coraggio, dalla sua sedia a rotelle, ha emozionato il pubblico con la sua storia e si è detto lui stesso molto emozionato per essere ritornato, sia pure per qualche ora, nella città di Putignano dove, ventidue anni fa, ha partecipato ad un torneo di tennis per disabili presso il Centro sportivo “La Quercia”, del quale ha vividi ricordi e conserva amicizia e stima di molti tennisti del paese. Egli ha spiegato che un giorno, quasi all’improvviso, ha notato che le sue gambe non si muovevano. Ospedale di Lecce, la diagnosi crudele, la disperazione sua ma soprattutto dei suoi genitori. Da allora la sua vita è cambiata radicalmente. Egli ha, tuttavia, trovato la forza di andare avanti, con una gamba più magra e più debole dell’altra, consumando scarpe su scarpe per l’incedere irregolare. “E’ stato molto difficile andare avanti, non solo per la sofferenza ma anche per la disabilità e qualche volta, per la mancanza di rispetto degli altri. Ho anche avuto un incidente stradale che ha acuito ancora di più il mio problema. Oggi ho una certa età (53 anni) ma, da giovane, dicono che ero bello, con gli occhi azzurri ed i capelli ricci. Tante ragazze mi si avvicinavano e mi ben guardavano, convinte che il mio problema fosse la conseguenza di un incidente stradale. Ma quando venivano a sapere che ero malato dall’infanzia, quasi tutte si allontanavano, ritirando affetto ed attenzione. Io capivo e mi mortificavo. Se facevo il “furbo” mi mostravano attenzione ed affetto, se ero “sincero”, diventavano fredde. Qualche volta ho fatto il furbo”. Egli ha affermato che, grazie allo sport, ha avuto grande voce: è stato campione regionale della sua disciplina. Per giocare in sicurezza ha detto che si legava con dei nastri alla sedia per non cadere. Ha cominciato a girare per tanti paesi, in Italia ed all’estero, per diffondere il suo messaggio ed elevare il suo grido di aiuto per tutti coloro che si trovano nella sua condizione. Ha saputo di genitori che, nella sua terra, il Salento, si sono rifiutati di vaccinare i propri figli e che “proprio l’altro giorno, il tribunale di Lecce ha obbligato un genitore alla vaccinazione del figlioletto”. Nella sua vita ha conosciuto “una cara amica, che ora non c’è più, con il polmone di acciaio, alla quale riusciva a parlare per il tramite di uno specchio e la cui storia è diventata un film con Carol Alt. “Bisogna guardare a chi sta meglio di te – ha affermato – ma anche a chi sta peggio, per trarre conforto e coraggio. Io poi, ho anche sofferto della sindrome “post polio”, dopo tanti anni che mi ero ammalato, con dolori agli arti ed ai muscoli, senso di freddo, affanno e difficoltà di concentrazione.” Egli ha anche reso noto che, intanto, si è sposato; che ha un figlio ventiseienne, che frequenta i vecchietti del suo paese perché lo “rispettano molto” al contrario dei giovani, che spesso ha avuto problemi con i circoli, alcuni dei quali ritengono che le sedie a rotelle rovinino i campi di gioco. Ha concluso rendendo noto che ,da alcuni anni, ha intrapreso una intensa attività di divulgazione della conoscenza della malattia, organizzando veri e propri tour in Italia ed all’estero, presso le scuole, le associazioni e le varie amministrazioni, anche comunali, anche con l’intento di raccogliere fondi, anche di pochi euro che, messi insieme, potranno aiutare i bambini africani a ricevere il vaccino. A tale punto il sindaco Luciana Laera gli ha dato un arrivederci perché intende organizzare un percorso comune di sensibilizazione sul tema a Putignano ed anche nei paesi vicini.
Pietro Gonnella

I CLUB DI VENOSA, MATERA E MELFI PARLANO DI RESILIENZA INNOVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO

Una mattinata davvero ricca di spunti e di approfondimenti quella del 5 novembre presso Aula Magna Istituto Comprensivo” Ernesto Battaglini”- Venosa
Le fonti di energia rinnovabile sono fonti energetiche non soggette ad esaurimento perché naturalmente reintegrate in una scala temporale umana tramite processi fisici, come avviene per la luce solare, il vento, il ciclo dell’acqua, le maree, le onde e il calore geotermico, o chimici, come avviene per la biomassa, ne hanno parlato i nostri ospiti vere eccellenze lucane nei campi della Meccanica dell’agricoltura dell’ingegneria
un focus che ha visto al centro il tema della
#Resilienza #Innovazione e valorizzazione del #capitaleumano nel mondo che cambia”
Un Grazie va ai
Rotary Club Venosa
Rotary Club Matera
Rotary Club Melfi
Ai presidenti Michele Cervellino Giovanni De Lorenzo Rosaria Cancelliere e loro soci intervenuti e per aver voluto questo appuntamento con i giovani studenti.
Domande curiosità e perplessità sono state evidenziare proprio da loro i giovani imprenditori del futuro.
Diciamo grazie per la disponibilità alla
Dirigente scolastica IISS Battaglini Maria Luisa Longo ai ragazzi delle IV e V e al corpo docente
Grazie alla Sindaca.
Marianna Iovanni
Grazie al assistente del Governatore distretto 2120
– Giovanni Navazio
Grazie ai relatori
Antonio Braia
Marco Saraceno
Francesco Iantorno
per l’illuminato scenario raccontato e vissuto.
Grazie A Valerio Lorusso per aver coniugato le fila delle relazioni.
Rossella Centrone (RC Venosa)
      

AL ROTARY DI PUTIGNANO L’”AGGIUSTA CANTERE RUTTE (ROTT)”

AL ROTARY L’AGGIUSTA CANTERE RUTTE (ROTT)
Spensierato, divertente, emozionante. Tre aggettivi per dare una idea dell’incontro culturale che il Rotary club di Putignano trulli e grotte, nell’ambito del tema dell’anno “Valorizzazione delle tradizioni e sviluppo sostenibile” ha organizzato e svolto venerdi scorso, 4 novembre, presso l’Agriturismo Pedone. Il presidente del Rotary, Francesco Mercieri, ha presentato ed illustrato un altro mestiere, ormai definitivamente scomparso nei nostri paesi, quello di l’“aggiusta cantr rott o rutte”. Fino agli anni cinquanta tantissimi erano i recipienti di creta o di terra cotta, in uso nelle nostre famiglie, per contenere olio, vino, acqua, cibo vario ed anche per lavare i panni, le stoviglie…qualche volta piccoli capolavori, eseguiti con grazia, tramandati di generazione in generazione. “A capasedde”: “u capasone”; “a cantaredde”; “u ciccenate”; “u prise”; “a tiedde”; “a pignate”; “u pignatidde”; “a coppe e a coppetedde”; “u piatte”… Qualche volta, disgraziatamente, essi si rompevano. Quando accadeva ciò, si assisteva ad una specie di tragicommedia in famiglia che finiva “con il caricare di santa ragione il colpevole” per essere stato maldestro o disattento. Colui che “metteva a posto”, aggiustava, questi oggetti, era “l’aggiusta cantr rutte o rott”. Egli, fino agli anni cinquanta, nei nostri paesi passava ogni giorno per le strade e gli incroci lanciando il suo “grido formidabile e solenne”: “Aggiustame u caaaaaaaaaataridde rutte!”. Questo personaggio, ha ricordato Mercieri, portava con sé, a tracolla, una cassetta nella quale c’erano un trapano a corda, adatto per la creta, pinze, fili di ferro, il cemento, un barattolo, un piccolo cucchiaio da muratore, il “triangolo” per affilare il trapano, il martello ed altro. Non sempre si poteva aggiustare l’oggetto rotto, specie se in più pezzi o sgretolato. In caso positivo, egli si sedeva per terra e con lentezza e maestria, eseguiva il suo lavoro sotto lo sguardo dei curiosi. Con il trapano a corda faceva dei buchi a destra ed a sinistra “da spaccazze”; vi faceva passare del filo di ferro i cui capi li attorcigliava e li stringeva con una tenaglia. Quindi coagulava in un barattolo acqua e cemento e con il cucchiaio spalmava il tutto tra i punti e la fessura. In alcuni giorni, hanno riferito i più anziani, egli guadagnava molto; in altri meno o niente. Con il passare del tempo questo mestiere è scomparso, soprattutto con l’avvento gigantesco della plastica che ha sostituito tutto. Prima, ha ricordato ancora il presidente Mercieri, la cui economia era di tipo “circolare” e molto più sostenibile, la semplice riparazione di un piatto che poteva essere usato ancora per molti anni, per il prezzo che l’artigiano richiedeva, era sempre meno costosa che comprarne uno nuovo. Durante la serata il sig Francesco Mastrangelo, ultrasettantenne di Putignano e coltivatore diretto, con la passione di riparare capasoni, vasi e piatti di terra cotta, ha effettuato una dimostrazione di come prima, si riparava un oggetto rotto, con tanto di trapano originale a corda, tra “l’amarcord” dei meno giovani e la grande curiosità dei più giovani. “L’oggetto riparato – egli ha assicurato – durava poi di più perché si faceva più attenzione a non romperlo di nuovo”. Mentre fuori lampeggiava paurosamente, tuonava e pioveva a dirotto, il sig. Angelo Salatino, ultraottantenne di Noci, appassionato suonatore di fisarmonica, ha accompagnato tutto l’incontro con musiche e canti di una tradizione antica.
Pietro Gonnella

R. C. SAN SEVERO. GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Il R.C. di San Severo ha voluto dedicare al tema una “SERATA TRA AMICI” con “MUSICA E PAROLE” di Antonella Corna, poetessa ormai affermatasi in varie manifestazioni nazionali ma che nell’occasione ha voluto spaziare anche in altri aspetti artistici.

Presentata dal Presidente, Linda Lenza, l’artista ha introdotto il tema con la sua poesia “VESTITA DI LUCE” cui sono seguite alcune considerazioni sulla poesia e sui poeti nella società contemporanea.

E’ seguita la lettura di alcune sue liriche, nonché – in portoghese – di alcuni versi della poesia “NON SI MUORE MAI” accompagnati dalla proiezione della stessa quale video-poesia vincitrice del Premio Sinestetica 2021 (visibile su YOUTUBE); ed ancora la proiezione di alcune immagini di opere ritraenti “IL BACIO” cui l’artista ha abbinato alcuni versi di suoi componimenti.

Infine uno spazio dedicato alla musica ed al canto con la presentazione del nuovo brano – in uscita il 26.11.2022 sugli stores digitali – dal titolo “IN OGNI TEMPO” scritto dall’artista in collaborazione con Nazzario D’Errico – che ha curato anche la musica – con l’arrangiamento e la produzione di Sergio Rubino; il brano è in concorso al Premio Lucio Dalla, Decennale, a Roma nei giorni 1,2 e 3 dicembre prossimi.
Pier Carlo Pazienza

VESTITA DI LUCE
Non lo so
dove potrò indossare
la mia veste di luce
il mio amore dice…
che potrei…
disturbare.

Ma la veste rifulge ed io la indosserò.

Sfrontata spiegherò al vento le mie parole

ancora una volta parole spezzate,
parole sbranate, àfone, come lenzuola sbiancate
e lontane.

Eppure Rifulge!

Per questo farò cose potenti con la mia veste di luce.

Sarà un abito acceso che brucia nel petto
mai vinto
dall’antica paura che è mia, è tua
di sembrare una piccola cosa

“una cosa da niente”
una piccola donna accecata
dalla folgore sacra dei suoi stessi talenti.

Ma Io Risplenderò

e non domanderò dove potrò sostare
vestita di luce
né quanto potrò piacere alla gente
o a un amore indolente

“un amore”

che all’ombra ripara i suoi oscuri pensieri dal torrido sole.

Antonella Corna
Poesia d’apertura dedicata alla sensibilizzazione sul problema della violenza contro le donne, data in omaggio a tutti gli uomini presenti in sala

R. C. FOGGIA. FOCUS SUI MINORI E ADOLESCENTI

I comportamenti trasgressivi e antisociali degli adolescenti sono una grande fonte di preoccupazione per genitori, insegnanti ed educatori. I problemi sono stati acuiti in conseguenza della pandemia da COVID a causa dei ripetuti lockdown che hanno provocato la riduzione della frequenza scolastica unitamente all’interruzione della rete sociale con ripercussioni sulla salute mentale dei bambini e degli adolescenti.

L’argomento è stato al centro di una interessante tavola rotonda nel corso di una conviviale, organizzata dal Rotary Club Foggia presieduto da Giuseppe Mammana, sul tema: “Minori ed adolescenti: stili di vita, patologie ed antisocialità”.

All’incontro, svoltosi il 23 novembre presso la Sala “Casa Freda”, hanno partecipato in veste di relatori il dott. Giuseppe Ronzino (G.I.P. presso il Tribunale di Foggia, la dott.ssa Anna Nunzia Polito (Direttore della S.C. di Neuropsichiatria dell’infanzia ed adolescenza del Policlinico di Foggia) ed il giornalista Roberto Parisi. Dopo gli inni ed il consueto cerimoniale rotariano alla presenza del Governatore del Distretto 2120 Nicola Maria Auciello, il Presidente Mammana – che in quanto psichiatra sul tema è un eminente studioso – ha invitato la dott.ssa Raffaella Cicco, Presidente della Commissione “Contrasto violenza di genere” del Rotary Club Foggia, ad interloquire nella parte introduttiva.

 La Cicco ha accennato all’attuale preoccupante situazione ed ha invitato ad approfondite riflessioni senza perdere di vista l’importanza di valori di cui i giovani devono essere portatori.

Parola quindi al primo relatore, il dott. Giuseppe Ronzino, G.I.P. presso il Tribunale di Foggia. Il magistrato, nel compiere una panoramica ricca di dati dal punto di vista giudiziario quando cioè risultino già emerse le segnalazioni di reato (purtroppo più numerosi nel reflusso post pandemia), ha rimarcato come la famiglia rappresenti nella società il principale avamposto per evitare che i giovani possano arrivare a delinquere, ricercando invece un modello positivo fondante su legalità e rispetto nei confronti di società, ambiente, persone e cose.

Il successivo intervento, quello della dott.ssa Anna Nunzia Polito (Direttore della S.C. di Neuropsichiatria dell’infanzia ed adolescenza del Policlinico di Foggia), è stato incentrato sulle fasi post-pandemia, distinguendo tra isolamento e solitudine, quest’ultima aggravata per le assenze di genitori e di coetanei e la scuola venuta meno come cronologia dei ritmi dei giovani. La Polito si è poi soffermata sui dati in incremento delle ospedalizzazioni e degli accessi in regime di urgenza per instabilità emotiva, disturbi post-traumatici da stress, dell’umore, crisi d’ansia, alterazioni sonno/veglia, simulazioni di patologie, disturbi alimentari, ed ha concluso esortando i genitori a relazionarsi maggiormente con i figli per capire i loro interessi.

Il terzo relatore, il giornalista Roberto Parisi, ha posto alcune riflessioni sugli stili di vita dei giovani adolescenti che nella fascia di età 13/15 anni sono maggiormente esposti a rischi di devianze a causa di una diffusa insoddisfazione. In merito – secondo il relatore – le responsabilità sono attribuibili al venir meno di capisaldi come famiglia, scuola, chiesa e sport.

 E’ seguito un ricco dibattito che ha registrato interessanti spunti di riflessione portati da Raffaella Cicco (attenzione quando la noia si trasforma in senso di inutilità), Antonella Quarato (l’esempio deve partire dal mondo degli adulti), Costanzo Natale (la salvaguardia di valori è sacrosanta anche di fronte al mutare dei tempi), Micky de Finis (paghiamo l’assenza di politiche pubbliche per la famiglia), Renato Martino (lo sport insegna le regole della vita, ma mancano gli impianti sportivi), Luigi Miranda (il disagio, che non riguarda soltanto i giovani, si sviluppa nell’alveo della depressione latente), Gabriella Marciello (la pericolosa malattia del nichilismo), Massimo Lucianetti (potenziamento dei canali di formazione di etica).

 

Quindi l’intervento conclusivo del Presidente Giuseppe Mammana che, richiamandosi ai punti salienti delle relazioni, ha espresso vivo compiacimento per le trattazioni.

Infine la chiusura con il Governatore del Distretto Rotary 2120, Nicola Maria Auciello che, dopo aver ricordato con commozione la figura dello scomparso PDG Renato Cervini (presente la figlia Nicol), ha sottolineato le rilevanti attività svolte dal Rotary negli ambiti di prevenzione e di formazione.

 

Michele Chiariello

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