R. C. PUTIGNANO. GUERRA E PACE IN UCRAINA: CONFERENZA DI GEOPOLITICA DEL ROTARY

“Ogni guerra ha un principio ed una fine. Non nasce gradualmente. Si scatena in un momento preciso come una catastrofe. La si vede venire da lontano. Può essere provocata dal cambiamento di una qualunque variante in un processo di equilibrio”. Così il generale Pasquale Preziosa in una seguitissima conferenza all’Aeroporto militare del 36° Stormo di Gioia del Colle, organizzata dal Rotary club Acquaviva-Gioia del Colle con l’ausilio del presidente del Rotary club di Putignano, ing. Francesco Mercieri e di quelli di Molfetta, Altamura-Gravina, Matera, Bari Alto e Rutigliano. “Guerra e pace in Ucraina; riflessioni geopolitiche”, il tema che il generale Preziosa, già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana; Direttore dell’Osservatorio Permanente sulla Sicurezza, costituito dall’Eurispes in collaborazione con la D.N.A. e docente di Geopolitica della Sicurezza, ha illustrato ad una vasta platea nell’Aula Magna dell’aeroporto, costituita da militari, rotariani e giornalisti. L’evento è stato organizzato in occasione del centenario dell’Aeronautica Militare Italiana. L’illustre ospite è stato presentato dal Col. Massimiliano Pomiato, comandante del 36° Stormo Caccia che ha fatto presente come uomini ed aerei a Gioia sono sempre pronti ed in allerta per decollare, in qualunque momento e con qualsiasi tempo, per difendere i cieli italiani. Gli onori di casa sono stati fatti dal presidente del Rotary Club di Acquaviva-Gioia del Colle, dott. Elia Masi di Putignano. Così come l’Occidente parla, a proposito dell’invasione russa, di violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale – ha detto il gen. Preziosa – così la Russia parla di perdita di fiducia nel multilateralismo e di aggressione finanziaria ed economica dell’Occidente che distrugge i benefici della globalizzazione e la sopravvivenza della Russia stessa. Il 24 febbraio 2022 è deflagrata, in maniera eclatante, l’architettura della sicurezza in Europa. La guerra inizia quando uno dei due contendenti perde il livello di deterrenza. Gli USA, negli ultimi anni, hanno perso il controllo della sicurezza con l’avvento dei missili ipersonici russi che non possono attualmente essere “parati” sufficientemente dal loro sistema antimissile. Inoltre, con l’entrata nella Nato dei paesi europei dell’Est e con la promessa anche dell’Ucraina, la Russia si è sentita minacciata nei propri interessi vitali ed ha reagito. Prima con l’annessione della Georgia e della Crimea, ora con l’invasione dell’Ucraina. Il problema serio per noi è chi difenderà l’Europa, visto che non abbiamo un esercito europeo, un sistema comune di difesa e di sicurezza per garantirci un futuro di pace. Non certo la Cina che, nella sua apparente ed interessata neutralità, in realtà è dalla parte della Russia per rafforzare la politica di contenimento degli USA e per la questione di Taiwan. Ne’ si sa fino a che punto può farlo l’America e la Nato. C’è poi il problema della unità strategica dell’attuale Europa: infatti c’è grande insofferenza degli stati dell’Est a seguire la Germania e gli stati centrali; tanto è vero che essi si dicono pronti a resistere da soli alla minaccia russa e si ribellano all’ortodossia europeista. Inoltre, Finlandia, Danimarca, Svezia e Norvegia hanno rivelato di aver gettato le basi per la costruzione di una flotta aerea unificata per proteggere i cieli nordici. L’Europa purtroppo, dopo il secondo conflitto mondiale, non ha raggiunto alcuna autonomia strategica: per la difesa dipende dagli USA; per l’economia dipende dalla Cina; prima della guerra in Ucraina essa aveva sviluppato una strategia di forte dipendenza energetica dalla Russia, nonostante molti segnali premonitori di incertezza geopolitica. “La guerra non restaura i diritti ma ridefinisce i poteri”, ha teorizzato Hannah Arendt. La Russia quindi – secondo il gen. Preziosa – mira ad imporre nuovi poteri, aiutata dalla Cina, contro gli USA . Poi si ridefiniranno i diritti. Attualmente la guerra è in fase di stallo e non si risolverà nel breve periodo. Per vincere una guerra occorre la ferma volontà di combatterla ed i Russi, con il bombardamento dei civili e delle loro case, mirano a fiaccare proprio questa volontà ucraina. Le elezioni americane del 2024 potrebbero riaprire scenari poco piacevoli per l’Europa visto che il candidato presidente Trump ha affermato di essere in grado di fermare la terza guerra mondiale in 24 ore e nel suo passato mandato non è stato “amico” e benevolo con l’Europa. Oggi tutti i contendenti pensano di poter vincere questa guerra ma, l’eventuale vittoria, sarà una perdita per tutti gli attori in gioco: per L’Unione Europea che presenta le prime separazioni strategiche tra la vecchia e la nuova Europa; per l’Italia, ritenuta corresponsabile dalla Russia; per l’Ucraina, già disastrata; per la Russia che ha mostrato tutte le sue debolezze militari e logistiche; per gli USA che hanno abbassato il loro livello di scorte e di armamenti. La guerra prolungata – ha affermato il gen. Preziosa – sta trasformando la Russia in una potenza “ancellare” della Cina; gli Stati Uniti sono bloccati in Europa, a molta distanza dal nuovo epicentro della contesa nel Pacifico; la Cina ha invece, imparato a sfruttare gli eventi a proprio favore con acquisti di materie prime a buon prezzo. C’è poi l’incognita che una intensificazione significativa dei combattimenti a favore degli Ucraini o una “controffensiva”, come si vuol chiamarla, potrebbe spingere i Russi ad utilizzare le armi nucleari. “Attualmente manca il senso dell’urgenza della pace”. Nemmeno Papa Francesco potrà fermare il disastro il quale, pessimisticamente, ha da tempo intuito che la guerra in Ucraina ha innescato inconsapevolmente “la terza guerra mondiale a pezzi”.
Pietro Gonnella

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