Tag: RC Manfredonia

Truffe a danno degli anziani

Truffe a danno degli anziani

L’equipe del Comando carabinieri di Manfredonia, comandati dal Mag. PierGiuseppe Zago, dedicata alla sezione truffe ha evidenziato molte tecniche fraudolente e subdole messe in pratica da malviventi per truffare persone, perlopiù anziane, e sottrarre a costoro beni materiali.

Al di là del danno economico è emerso un danno morale ancora più difficile da accettare e sopportare. Ampia gratitudune e apprezzamento sono stati manifestati a favore del continuo e attento lavoro svolto dal Comando CC di Manfredonia.

PASSAGGIO DI CONSEGNE NELLA FLOTTA ITALIA SUD-EST DELLA IYFR

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PASSAGGIO DI CONSEGNE NELLA FLOTTA ITALIA SUD EST DELLA IYFR

Passaggio di consegne fra commodori della flotta italia sud est della iyfr la fellowship Rotariana degli appassionati dello yachting, ovvero della nautica da diporto.

Si è tenuta a Manfredonia il 15 Luglio scorso la cerimonia di Passaggio di Consegne fra Commodori della nostra Flotta Italia Sud Est della IYFR, International Yachting Fellowship of Rotarians. Questo Passaggio avviene ogni due anni, essendo tale la durata usuale delle cariche nella IYFR. Le insegne di Commodoro della Flotta sono passate dal Commodoro uscente Giuseppe Vergine a quello subentrante Sandro D’Onofrio.

E’ diventato Vice Commodoro il nostro Ascanio Carlucci. La carica di Contro-Commodoro è invece elettiva, e per nostro grande privilegio ha accettato tale designazione e tale impegno il nostro amico, PDG, e noto uomo di mare, Gianvito Giannelli. Egli inizia così una “carriera” che lo porterà fra quattro anni alla Carica di Commodoro della Flotta. Il tutto sotto la alta supervisione del Commodoro della Regione Italia, il nostro Giuseppe Garrisi.

La serata, ospitata nella bella struttura del Regiohotel di Manfredonia,

è iniziata, dopo l’Alzabandiera, con i graditi saluti istituzionali degli enti da sempre operosamente presenti, da parte del Presidente del Club Manfredonia (e nostro Mariner) Lorenzo Mantuano, del Comandante in Seconda della CP-Guardia Costiera, CF F. Palombella e del Past President della Lega Navale Italiana di Manfredonia, Luigi Olivieri.

E’ seguita poi una breve descrizione accompagnata da immagini sulla presenza e sulla portata della Fellowship IYFR nel mondo, ed in particolare sulla nostra Flotta e le sue molteplici attività.

Il Commodoro uscente Giuseppe Vergine ha salutato e ringraziato tutti i soci, ed in particolare i componenti della sua “Squadra”, per il lavoro svolto insieme negli ultimi due anni.

Alla fine il Commodoro Regionale Garrisi ha proceduto alla “investitura” apponendo le nuove spalline con tre stelle al Commodoro Sandro D’Onofrio, con due stelle al Vice Commodoro Ascanio Carlucci, e con una stella al Rear-Commodoro Gianvito Giannelli. Anche le spalline del Past Commodoro sono cambiate: rimangono a tre stelle, ma queste sono d’argento e non più d’oro.

Sono stati proiettati gli auguri in video del Governatore Sassanelli, del Vice Commodoro Internazionale Carlo d’Amore, dagli USA, e per lettera del Commodoro Internazionale, la cara Angela Mesistrano dall’Uruguay.

Il nuovo Commodoro Sandro D’Onofrio ha brevemente illustrato la sua visione:

-attività legate alla nautica, alla navigazione, all’aumento delle proprie conoscenze in campo nautico, ed alla convivialità relativa, come mezzo di rafforzamento dell’amicizia che ci lega tutti;

– Praticare e Promuovere elevati standard di marineria;

– Far conoscere e propagandare la nostra Fellowship;

– Partecipare ove possibile ad eventi della Regione Italia e almeno della Area; 

-Tenere sempre presente la Operazione Plastic Free Waters;

– Rimanere vigili e guardarsi in giro, per individuare, o almeno non lasciarsi sfuggire, occasioni di fare qualcosa di buono, nel senso Rotariano, e Iforiano!

Tutto ciò su una solidissima base, imprescindibile e irrinunciabile, di etica e di impostazione sempre “adamantina”;

-la vita e la vitalità della flotta è la vita e la vitalità degli squadroni.

E’ stata presentata la nuova squadra, con riconferme come per il Segretario Ascanio Carlucci e per il Tesoriere Giuseppe Vergine, il Regalia Officer Luciano Sambogna, e con nuove nomine per i Capitani di Squadrone.

Su decisione del Commodoro sono stati nominati Quattro nuovi SQC: 

Squadrone Gargano: Saverio de Girolamo

Bari: Rita Attanasio

Brindisi: Giuseppina Scarano

Taranto: Luciano Sambogna (riconfermato)

Lecce: Antonio Coluccia.

Notiamo che per la prima volta vi sono due donne a ricoprire questo ruolo (è di buon auspicio)!

Designati anche due nuovi HAM (Harbour Master, cioè la persona di riferimento per il porto di competenza) nei Mariner Pasquale Frattaruolo (porto di Manfredonia) e Franco Lisco (porto di Brindisi), con consegna di spalline, attestato e insegne da parte dei rispettivi Squadron Captain Saverio De Girolamo e Giuseppina Scarano.

Prima delle conclusioni ha chiesto la parola il CF Palombella, che ha voluto graziosamente fare dono al nuovo Commodoro di un cappellino della Guardia Costiera, indossato dai comandanti delle loro vedette o altri mezzi nautici.

La cerimonia ha avuto il suo epilogo con le “Conclusioni” pronunciate dal Commodoro della Regione Italia Giuseppe Garrisi, che ringraziamo per la partecipazione e peer l’apprezzamento espresso!

La conviviale che ha fatto seguito ha continuato, o anche rafforzato, la bella atmosfera creatasi nel corso della serata.

Un caloroso ringraziamento a tutti i partecipanti per il loro sostegno e per l’essenziale contributo alla qualità e alla gradevolezza della manifestazione.

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R.C. MANFREDONIA. DELITTI IN PRIMA PAGINA: COSA SI E’ DETTO

MAGISTRATURA, AVVOCATURA E STAMPA A CONFRONTO NEL CONVEGNO DEL RC MANFREDONIA SUL
RAPPORTO TRA MAGISTRATURA E STAMPA

Delitti in prima pagina: cosa si e’ detto dunque.

Un tema caldo e stimolante ha visto riuniti esponenti di spessore del mondo del diritto e del giornalismo in
un convegno organizzato dal RC Manfredonia, ieri 18 maggio presso il regio Hotel Manfredi.

Il tema del convegno infatti, partendo dalla riflessione sul libro del dott. Edmondo Bruti Liberati “Delitti in
prima pagina- La giustizia nella società dell’informazione” si è incentrato sul rapporto tra Magistratura e
Stampa, dando ampio spazio ai vari punti di vista.
Dopo i saluti del segretario del Club Pasquale Frattaruolo e del Presidente Lorenzo Mantuano, è intervenuto
l’avv. Giulio Treggiari, Presidente della Camera Penale di Capitanata che ha sottolineato come un imputato
subisca due volte la pena prima durante il processo e poi nell’eventualità della condanna ma che una terza
pena sia inflitta dal processo mediatico che lascia traccia indelebili.

Ha ricordato il diritto all’oblìo e soprattutto il diritto del rispetto della dignità della persona che spesso viene
calpestato dal proliferare di immagini e titoloni di stampa.

Tutta la discussione ruota intorno al sottile confine tra la dignità della persona e il dovere di cronaca.

Ha portato poi i saluti dell’Unione degli avvocati di Manfredonia, l’avv. Claudia Foglia ed è poi intervenuta
Patrizia Piemontese, nella duplice veste di impeccabile prefetto del RC Manfredonia ma, soprattutto, di
referente alla legalità del Club. La Piemontese ha ricordato la grande attenzione che il Rotary presta al tema
della legalità e come questo inglobi tutte le sette vie d’azione del Rotary International per condurre
all’obiettivo finale che è quello del conseguimento della pace attraverso la comprensione tra i popoli e la
risoluzione dei conflitti. Ha anche ricordato il precedente appuntamento con l’etica e legalità del Club con il
Forum distrettuale del 1 aprile scorso sullo scottante tema del Caporalato. Da avvocato e studiosa  del Diritto,                                                                                                                                        ha introdotto la serata con un approfondimento puntuale e pertinente.

Il moderatore l’avv. Stefano Pio Foglia, Presidente dell’Unione delle Curie di Puglie

non ha avuto un ruolo semplice e, dando “un colpo al cerchio e uno alla botte” si è mantenuto in perfetto equilibrio tra due posizioni
in contrasto tra loro, pur d’accordo su alcuni punti fondamentali; quella del Presidente dell’Ordine degli
avvocati, avv. Gianluca Ursitti e quella del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Consiglio regionale di
Puglia, il dott. Pietro Ricci.
Il primo, pur riconoscendo una responsabilità a qualche avvocato in cerca di visibilità, riconduce ad un
discorso sul rispetto della dignità dell’uomo e soprattutto, nella fase delle indagini preliminarI
all’inopportunità della pubblicazione di documenti fondamentali per la costruzione della prova (che avviene
solo in dibattimento). Ricollegandosi a quanto detto in precedenza dall’avv. Treggiari, ribadisce la nocività
della spettacolarizzazione dei processi e dell’interpretazione da parti di attori di intercettazioni che spesso
non sono ripulite da riferimenti ad eventi della vita personale dei protagonisti che nulla c’entrano con
l’oggetto d’indagine. Ciò provoca una lesione permanente nella vita di soggetti che, spesso, dopo anni di
indagini e processi, risultano completamente estranei alle vicende.

Si sente sulla sedia dell’imputato, il Presidente dell’Ordine Pietro Ricci

che sottolinea come spesso le notizie arrivino ai media direttamente dagli avvocati o dalla Procura ma anche si sofferma sul diritto di cronaca e di
informazione. Fa anche un mea culpa sul cattivo giornalismo e cita come esempio il programma Le Iene, i cui
giornalisti per continuare a collaborare con il programma, si sono dovuti dimettere dall’Ordine dei giornalisti.
Presa la parola, l’autore del libro Edmondo Bruti Liberati, già Procuratore della Repubblica di Milano e
membro del CSM, con eloquio accattivante e gradevole, riassume per le linee principali gli argomenti del libro
ma si sofferma ad esempi tratti dalla sua esperienza con particolare riguardo alla comunicazione.                                                                                                                                                            

Ricorda che le informazioni alla stampa sono affidate esclusivamente al Procuratore

che, nella sua opinione, dovrebbe essere a disposizione dei giornalisti per chiarimenti in modo che non ci siano distorte interpretazioni. Si dice
più favorevole alla Conferenza stampa che al comunicato stampa proprio perché soggetto a diverse chiavi di
lettura, alcune fuorvianti.
D’altro canto, interviene un giornalista, la legge Cartabia ha rimarcato l’impossibilità da parte dei giornalisti
di ricevere le informazioni su indagini e processi mentre, sui social, dilagano notizie e fake di ogni tipo.
Anche Massimo Levantaci, autorevole giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, pone l’attenzione sulla
differenza tra la carta stampata e l’autorevolezza di alcune testate e il dilagare di testate on line prive di
deontologia.

Il dott. Massimo Lucianetti, già Procuratore della Repubblica di Potenza e in veste di Presidente della
Commissione Distrettuale Etica e Legalità del Distretto 2120 del Rotary International,

attraverso aneddoti di vita professionale vissuta, sottolinea l’importanza di censurare atteggiamenti invasivi dell’immagine e della
privacy.
Un dibattito ricco e appassionato, rispettoso dei vari punti di vista che ha evidenziato le responsabilità di
tutte le parti ponendo l’attenzione su un tema importante e scottante e che, come riassunto nelle conclusioni
del Prof. Antonio Nasuti, già segretario generale della città di Bari e professore a. c. di Diritto Amministrativo
dell’Università, deve focalizzare la sua attenzione principalmente sul rispetto della dignità della persona.

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Delitti in prima pagina

R.C. MANFREDONIA. DELITTI IN PRIMA PAGINA: GIUSTIZIA E SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE

DELITTI IN PRIMA PAGINA: GIUSTIZIA E SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE

Delitti in prima pagina

La giustizia nella società dell’informazione

               “Alla giustizia chiediamo trasparenza, ma la comunicazione non si improvvisa.

                Alla stampa chiediamo notizie ma anche rispetto della dignità delle persone e della funzione giudiziaria. Spettacolarizzazione dei processi, magistrati affetti da protagonismo… le insidie non sono poche.

                Nelle odierne società democratiche, percorse da differenti fattori di crisi, la magistratura ha un ruolo fondamentale. E’ dunque necessario che il “quarto potere” eserciti un controllo critico sul “terzo potere”. (Bruti Liberati)

      La pubblicità del processo potrebbe essere un aspetto cruciale per garantire la sua correttezza. Grazie alla modernità, l’informazione può raggiungere un pubblico molto più vasto rispetto a quello presente in aula di giustizia. Tuttavia, se l’informazione diventa pregiudiziale, distorcendo la realtà del processo, rischia di unirsi alle voci della folla che richiedono giustizia sommaria e immediata, creando un effetto di linciaggio mediatico che danneggia sia gli imputati che i giudici.

Naturalmente, esistono molte gradazioni e comportamenti possibili e desiderabili per coloro che si occupano di fare informazione e che interagiscono con il processo.

L’obiettivo dovrebbe essere fornire un’informazione accurata ed equilibrata, senza compromettere la correttezza e l’imparzialità del processo stesso.

Pur nella diversità dei ruoli – ci ricorda l’autore – questa semplice regola accomuna nello stesso dovere chi accusa, chi giudica e chi informa, intellettuali chiamati ad operare in partibus infidelium con professionalità, scrupolo di verità ma senza smarrire mai il rispetto e l’umana compassione verso le persone. (di Nello Rossi direttore di Questione Giustizia)

Lo scopo del Rotary Club Manfredonia è anche quello di favorire un sano confronto dialettico tra le parti. Tutto ciò ci ha indotti ad organizzare una tavola rotonda tra gli stakeholders con lo scopo di condividere le legittime istanze presentate dalle due parti per venerdì 19 Maggio p.v. dalle ore 18.00 presso il Regio Hotel Manfredi.

L’evento è accreditato, ai fini della formazione continua, sia per gli Avvocati che per i Giornalisti iscritti ai rispettivi Ordini professionali.

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Ambasciatore

IL R. C. MANFREDONIA ALLA SCOPERTA DELLA VITA DEL DIPLOMATICO

Qual è la vita del Diplomatico?

La carriera diplomatica suscita forte attrazione e fascino. Solitamente, nell’immaginario collettivo, è associato a un lavoro fatto di viaggi, di relazioni con i dignitari esteri e massime autorità istituzionali, di cocktail informali e piacevoli pranzi e cene.

Ma è davvero questa la vita del diplomatico? A spiegare quali sono i compiti, le responsabilità, i doveri e, ovviamente, i piaceri di un console o di un ambasciatore è stato Josè Luis Dicenta Ballester (Dicenta è il cognome ereditato da un trisavolo veneto emigrato a Palma de Mallorca) ospite del Rotary Club di Manfredonia che, tra i soci, annovera i genitori di sua moglie Tania D’Onofrio Karadzic.

Desaparecidos

Lo ha fatto nella lingua che egli chiama ‘itagnol’, un misto tra l’italiano e lo spagnolo col quale non solo è riuscito a farsi comprendere perfettamente dall’uditorio, ma è anche riuscito piacevolmente a intrattenerlo arricchendo il racconto di fatti ed avvenimenti storici, talvolta vissuti in prima persona come con la dolorosa vicenda dei desaparesidos, con divertenti aneddoti e curiosità riferiti alla sua lunga e sfavillante carriera ‘diplomatica’ inaugurata nel giugno 1968 come segretario dell’ambasciata di Spagna a Santo Domingo, lo stesso incarico che lo porta a Tripoli e a Parigi prima della nomina a console a Buenos Aires nel 1976.

New York

Subito dopo è a New York come consigliere dell’ambasciata spagnola negli Usa dove cura i rapporti con la stampa. Alla fine dell’82 torna a Madrid chiamato dall’allora ministro degli affari esteri che lo vuole direttore generale di gabinetto. Nell’85 lascia il ministero per la nomina ad ambasciatore a Lima, nell’88 lo è a Praga e nel ‘92 a Bogotà. Nel 1993 è vice ministro, segretario di stato per l’America Latina e la cooperazione internazionale. Torna a rivestire la carica di ambasciatore in Messico per poi essere nominato console generale a Zurigo e a seguire Los Angeles. Dal 2005 al 2007 è ambasciatore di Spagna presso il Quirinale.

America Latina

All’America Latina e alla difesa e promozione delle lingue e culture latine nonché del rispettivo patrimonio culturale, è dedicata l’attività che attualmente continua a svolgere in campo internazionale, mettendo a disposizione la sua solida esperienza, le affinate capacità e il suo immutato e innato interesse per il mondo e ciò che vi accade.
“Senza conoscenza non c’è rispetto. I miei familiari consideravano una stranezza la scelta di un lavoro che mi avrebbe condotto lontano dal paese natio, perché di solito si preferisce restare piuttosto che andare. Questa professione mi ha consentito di conoscere persone, usanze, tradizioni, culture e, dunque, di alimentare in me interesse e rispetto. Se fossi dimasto a Palma tutto questo non sarebbe accaduto”.

Emozioni tra il pubblico

E’ stato chiaro a tutti che l’Ambasciatore ha condiviso momenti storici che per molti partecipanti sono stati vissuti attraverso i libri di Storia.

Ecco la risposta alla domanda iniziale: Qual è la vita del Diplomatico.
E dopo aver rimirato con stupore la piccola riproduzione di stele daunia donatagli in ricordo dell’incontro rotaryano insieme al gagliardetto, l’ex ambasciatore di Spagna ha ringraziato il presidente Lorenzo Matuano e tutto il Rotary Club Manfredonia per la squisita accoglienza, e il prefetto avv. Patrizia Piemontese per il messaggio di benvenuto che la stessa ha voluto pronunciare in spagnolo, reminiscenza di antichi studi legati ad un master.

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CONVEGNO DEL R. C. MANFREDONIA SUL TEMA “SICUREZZA SUL LAVORO, TRA PRESENTE E FUTURO”

Il convegno organizzato dal Rotary Club Manfredonia il 4 Novembre u.s. su “Sicurezza sul lavoro, tra presente e futuro”, è stato un momento di approfondimento e aggiornamento su un tema – come lo ha definito il prof. Stefano Olivieri Pennesi – “di grande attualità e gravità”.

Raffaele Castriotta, nella duplice veste di ispettore del lavoro e consigliere Fondazione D’Antona, ha sapientemente moderato i lavori che hanno preso il via dopo il saluto del presidente del Rotary, Lorenzo Mantuano.

Antonella Di Modugno, direttrice dell’Ispettorato di Foggia

nel far presente che nel 2015 è stato istituito l’Ispettorato Nazionale del Lavoro – INL e assegnati all’Ispettorato pieni poteri ispettivi e vigilanza in tutti i settori e non più soltanto all’edilizia, ha ammesso che è stato necessario colmare un vuoto di esperienza di quasi 40 anni e che ad oggi, per un territorio così esteso, gli organici sono sottodimensionati. “Nel 2022, in Capitanata, abbiamo attenzionato i comparti maggiormente a rischio col risultato di 3 milioni di euro in sanzioni e il doppio delle attività sospese per gravi irregolarità per lavoro nero, ma stiamo anche puntando molto sulla diffusione della cultura della legalità: dopo il protocollo d’intesa con prefettura, questura, carabinieri, stiamo per definire un accordo con l’Ufficio scolastico territoriale per poter parlare con gli studenti che domani diverranno imprenditori o lavoratori”.

Matteo Ariano, presidente di Fondazione prof. D’Antona

“I dati servono a capire la grandezza di certi fenomeni e quelli dell’Inail sulle aperture di infortuni  fotografano l’Italia Paese in Europa con più morti sul lavoro, circa 3 al giorno.

Come intervenire? Più controlli e più ispettori in giro, più tecnici della prevenzione nelle Asl, contrastare la fuga di tanti giovani che rinunciano alla P.A. dove gli stipendi sono più bassi, investire di più in prevenzione e formazione, una rappresentanza sindacale che non abbassi la guardia sulle tutele dei lavoratori. Infine, una Procura che si occupi solo di problematiche di lavoro”.

Stefano Guerra, direttore amministrativo di Euroambiente,

azienda che si occupa di sicurezza nei luoghi di lavoro e leader nella formazione, ha aperto una riflessione anche sul tema e sull’entità dei costi ‘sociali’ da sostenere per infortuni e malattie professionali, che costituiscono il 5% del PIL: “domandiamoci quanto costa fare sicurezza e quanto costa non farla”.

Carla Costantino, segretario confederale Cisl territoriale Foggia

“Gli infortuni sul lavoro nella provincia di Foggia nel 2021 sono stati 4223 di cui 22 mortali. Intervenire rappresenta un imperativo” ha detto , confermando la pressione esercitata dal sindacato sul Prefetto per l’istituzione di un tavolo permanente.

Ivano Chierici presidente di Ance Foggia

La recrudescenza di infortuni nel settore dell’edilizia probabilmente è probabilmente dovuta ai bonus e all’incremento degli occupati. Ma noi siamo convinti che sul fronte della formazione c’è ancora tanto da fare”.

Prof. Stefano Olivieri Pennesi, docente all’Università Tor Vergata e dirigente nazionale INL

Le conclusioni sono state tracciate dal Prof. che ha passato in rassegna diversi elementi di un tema che ha definito di grande attualità e gravità. Ha parlato di gestione del rischio, della necessità di intervenire sui comportamenti errati che il lavoratore talvolta assume per velocizzare l’esecuzione aumentando di contro la probabilità di infortunio, e di correggere quegli atteggiamenti sociali che tendono a sottovalutare i rischi.

Servono leggi e organi di controllo ma serve anche la cultura del lavoro, la condivisione delle esperienze pregresse. “La sicurezza non si improvvisa, si costruisce”.

Gianni Rotice Sindaco di Manfredonia

nella vita ingegnere e imprenditore, ha chiuso la serata con un messaggio che è andato oltre il saluto istituzionale da Sindaco: “sulle misure di sicurezza e prevenzione degli infortuni la tecnologia va avanti ma molto occorre ancora fare sul piano culturale e della formazione. In questo divario il buonsenso può svolgere un ruolo importante”.

IL R. C. MANFREDONIA E IL FORUM DISTRETTUALE SUL TEMA “CAPORALATO TRA PRESENTE E FUTURO”

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Caporalato tra presente e futuro
Una scelta molto coraggiosa quella del Rotary Club Manfredonia, sostenuta dal Governatore del Distretto 2120 del Rotary International Nicola Maria Auciello, di trattare il tema scottante del Caporalato in un Forum distrettuale svoltosi il giorno 1 Aprile nel Centro Conferenze del Regio Hotel Manfredi.
La politica
Una scelta anche un po’ diversa dal solito quella di mettere in campo tutte le voci, quelle della politica, ospite d’onore il vice ministro della Giustizia On. Sen. Francesco Paolo Sisto in collegamento da Palermo, e la presenza dei parlamentari On. Giandiego Gatta e Giandonato La Salandra, membri della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati. 
Gli Amministratori
Affiancati a quelle degli amministratori, presente il Sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice, il vice presidente del Consiglio Regionale Raffaele Piemontese che, impegnato a Bari per il Congresso regionale del PDI, ha affidato ad una lettera molto circostanziata i suoi saluti e la testimonianza dell’impegno della Regione nell’affrontare le problematiche relative a questo tema.
Il neo Presidente dell’Amministrazione provinciale Giuseppe Nobiletti ha sottolineato come solo assicurando sostenibilità ambientale e sostenibilità economica si possa arrivare ad una sostenibilità sociale.
I Rappresentanti di categoria
Per chiudere con i rappresentanti di categoria Damiano Gelsomino presidente della Camera di Commercio Foggia e di Union camere Puglia, e ha dato voce anche ai rappresentanti di categoria, i sindacati con Carla Costantino, Segretario generale UST Cisl Foggia, Filippo Schiavone Presidente Confagricoltura Foggia e Saverio Ficca società di consulenza S.C.I. Network Group.
Dopo i saluti del Segretario distrettuale Antonella Quarato, il testimone è passato a Miky Dè Finis, attento e competente moderatore.
Il Procuratore Capo

La parola anche a chi la legge deve farla rispettare con l’intervento molto appassionato, chiaro ed efficace del Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, Ludovico Vaccaro che con una lucida e approfondita analisi ha evidenziato le problematiche e le cause del caporalato, sottolineando anche le difficoltà degli imprenditori agricoli.

Non è mancato l’intervento dell’arcivescovo della Diocesi di Manfredonia San Giovanni Vieste, Padre Franco Moscone, come ama farsi ancora chiamare che ha ricordato, mutuando il pensiero da Papa Francesco, come “ non siamo tutti sulla stessa barca, alcuni viaggiano su yacht di lusso e altri su barconi che affondano ma siamo tutti nella stessa tempesta”.

Ha chiuso la preziosa testimonianza di una giovane imprenditrice agricola, Maria Luisa Terrenzio che con il padre Giovanni gestisce l’azienda Prima Bio e che ha fatto una scelta di filiera etica NO CAP.

Il Rotary
Il contributo rotariano è scaturito dalla voce di Massimo Lucianetti, già Procuratore Generale della Repubblica e socio del Rotary Club Foggia, nonché Presidente della Commissione Distrettuale Giustizia del Distretto 2120 che ha citato il canto sesto del Paradiso ricordando come sarebbe necessario eliminare “il troppo e il vano”.

Importante anche l’intervento dell’Istruttore distrettuale il Past Governor Giuseppe Seracca Guerrieri e fondamentale quello del Governatore del Distretto 2120 Nicola Maria Auciello che ha ricordato la sua provenienza dal territorio di Capitanata e la sua origine contadina dicendosi, quindi, molto coinvolto dal te ma e facendo appello a maggiori controlli.

I temi affrontati sono stati molteplici ma tutti collegati fra loro.
Si è partiti dalla Legge 199 del 2016, commentata da Gatta e La Salandra, mai risultata adeguata e più orientata al sistema punitivo e infarcita di burocrazia e perciò si rende necessaria una direzione per riformarla.
E’ stata sottolineata l’importanza di esportare il brand Puglia o Capitanata e non parlare sempre di caporalato e agromafia, il nostro territorio è il primo per le colture di uva da vino, broccoletti, asparagi e spinaci ed è questo che va valorizzato.
Si è parlato ( Lucianetti) di tutelare le condizioni dei lavoratori ma anche quella degli imprenditori agricoli, dell’importanza di fissare prezzi minimi ( Vaccaro) e migliorare le condizioni degli immigrati nei ghetti ma anche della necessità di confrontarsi in modo equo con le aziende della grande distribuzione.
Il viceministro Sisto
facendo riferimento ad una sentenza del 7 marzo 2023, ha commentato la risposta sanzionatoria ricordando l’articolo 36 della Costituzione sulla tutela della dignità umana. Ha assicurato la presenza di un tavolo permanente sul caporalato insieme al Ministro del lavoro e ha lanciato l’idea di una proposta di legge per defiscalizzare i costi della sicurezza sul lavoro.
Le criticità nel sistema
Si sono anche evidenziate le criticità nel sistema che maggiormente alimentano il caporalato, in particolare quello dei trasporti. Si chiedeva Saverio Ficca che gestisce una società di consulenza, se sia più costoso per un’azienda agricola acquistare un pulmino per rendere autonoma la manodopera o se permettere al“ caporale” di gestire la cosa. Omettendo le implicazioni di natura legale ed etica.
Tanto altro da raccontare, condensato dalla testimonianza di chi ha avuto il coraggio di attivare un sistema ecosostenibile e NO CAP nella sua azienda, un esempio di buone pratiche che possono attivarsi in tutto il nostro territorio per cambiare le cose.
Il Governatore
Prima delle conclusioni del Governatore, a sorpresa il saluto del neo eletto Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Foggia che, socio del RC Foggia e pur non ancora insediato ufficialmente come ha ricordato, ha voluto portare il suo personale saluto e quello dell’Università, ricordando l’importanza della Facoltà di agraria sul territorio e assicurando la sua volontà di collaborazione con le attività rotariane.
Un plauso quindi al Rotary Club Manfredonia, al suo Presidente Lorenzo Mantuano e al comitato organizzatore: Pasquale Frattaruolo, Patrizia Piemontese, Sandro D’Onofrio e Saverio de Girolamo nonché ad Antonio Tosco, Assistente del Governatore anche per l’impeccabile organizzazione nell’elegante e accogliente Sala Congressi del Hotel Regio Manfredi.

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LA ZONA 3 DEL DISTRETTO 2120 CELEBRA IL ROTARY DAY

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LA ZONA 3 DEL DISTRETTO 2120 CELEBRA IL ROTARY DAY
118° Compleanno del Rotary International
Il Rotary Club Manfredonia ha ospitatto i Club di Gargano, San Giovanni Rotondo e San Severo
per festeggiare l’anniversario con la presenza del Governatore del Distretto 2120 Nicola Maria Auciello e dell’A.d.G. Antonio Tosco.
Piacevole serata di Interclub per festeggiare a Manfredonia il 118 genetliaco del nostro sodalizio.
Ogni Club ha raccontato un aspetto saliente dell’attività del Rotary International e del proprio Club.
Il Governatore ha onorato la serata ed ha colto l’occasione per ricordare che il Rotary è formato da Socie e Soci di azione, condividendo
un filmato sul recentissimo terremoto in Turchia e Siria, chiedendoci di onorare il compleanno con una donazione per acquistare le Shelter box – strumenti
per la potabilizzazione dell’acqua.
Una frugale cena e la torta finale hanno suggellatto il patto di Amicizia tra i Soci ed i Club della zona 3.

Manfredonia e turismo, binomio possibile

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“Manfredonia e turismo, binomio possibile”: il RC Manfredonia incontra Enzo D’Onofrio
Manfredonia e turismo, binomio possibile

Quando a parlare di turismo è l’avv. Enzo D’Onofrio, già Presidente ed attuale Socio onorario del Club di Manfredonia, non ci si annoia mai e soprattutto non si smette mai di imparare.

La sua verve e la sua sottile vena ironica, unite a una lunga esperienza maturata nel settore e al desiderio di tenersi sempre aggiornato e informato (vezzo che non lo ha abbandonato nemmeno dopo la fatidica età della pensione) ne fanno la persona con le competenze e la visione necessarie perché Manfredonia possa dar corso all’idea di sviluppo turistico sostenibile che da tempo rincorre e che vorrebbe volano principale dell’economia cittadina.

117mo anniversario della costituzione del Rotary International avvenuta il 23 febbraio 1905 a Chicago.

Per 10 anni direttore dell’Azienda di soggiorno e turismo di Manfredonia e reggente di quella di Vieste e Foggia, docente di economia del turismo presso l’Università di Foggia, per diversi anni console del Touring Club Italia, autore di pubblicazioni e articoli, D’Onofrio è stato relatore a un  incontro organizzato dal Rotary Club in occasione del 117mo anniversario della costituzione del Rotary International avvenuta il 23 febbraio 1905 a Chicago.

Il presidente Saverio De Girolamo ha ringraziato i numerosi ospiti presenti, tra cui il giovanissimo vicesindaco Giuseppe Basta, l’assessora al bilancio Antonella Lauriola, il presidente del Gal Daunofantino Michele D’Errico, il console TCI in carica Michele De Meo, la direttrice del Museo Nazionale Castello Svevo Angioino di Manfredonia Annalisa Treglia, Marina Tomaiuolo, Antonello D’Ardes e Rossella Angelillis, Giuseppe e Rossella Tedeschi, Domenico Zerrella, Dirigente Scolastico dell’Ist. Compr. “Don Milani”, e socio del Rotary Club Benevento.

vicesindaco Giuseppe Basta

“Da parte dell’amministrazione comunale – ha detto il vicesindaco nel portare i saluti del Primo cittadino, della Giunta e del Consiglio – c’è ampia disponibilità a recepire ogni suggerimento utile e a considerare le migliori proposte da incanalare nel progetto di sviluppo di questa città che per noi deve avere una forte connotazione turistica. Stiamo già muovendoci in questa direzione e nonostante le risorse siano davvero scarse, abbiamo avviato una serie di lavori che riconsegnano decoro alla città: dalla pulizia sistematica delle strade al potenziamento delle condotte di raccolta delle acque meteoriche, dalla potatura degli alberi trascurata da anni alla manutenzione del verde pubblico.

E sono molto utili ed opportuni i suggerimenti e le sollecitazioni che ci giungono da parte di cittadini attivi e attenti al proprio territorio quali i soci di questo Rotary Club”.

Fuga da un amore malato

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“Fuga da un amore malato”:

il punto sul fenomeno dei femminicidi in un incontro organizzato dal Rotary di Manfredonia con il magg. Zago e l’avv. Pieri

I 119 femminicidi commessi in Italia nel 2021 ci rivelano un trend di nuovo in crescita.

Erano stati 117 nel 2020 e 109 nel 2019, primo anno in controtendenza rispetto ad un terribile 2018 che ne aveva fatti registrare ben 141. In questo inizio di 2022 gli omicidi volontari di donne (che rappresentano circa il 40% di tutti gli omicidi commessi nel Paese) segnano un lieve calo ma stalking e violenze sono in aumento, non di rado commesse dinanzi ai figli, bambini che andranno incontro a disturbi emotivi e comportamentali.

Per affrontare più da vicino questo drammatico tema, il Rotary Club Manfredonia ha invitato il Magg. Pier Giuseppe Zago, Comandante della Compagnia C.C. di Manfredonia e l’Avv. Francesca Pieri, del Foro di Perugia, vicepresidente dell’associazione “Il coraggio della paura” e coordinatrice del Dipartimento pari opportunità A.I.G.A. sezione di Perugia, come relatori all’incontro organizzato in occasione della giornata dell’8 marzo, dal titolo “Fuga da un amore malato”.

La tutela delle donne e il problema della discriminazione e della violenza di genere in tutti i suoi aspetti sono diventati una priorità nell’Agenda del Governo e dell’attività del Parlamento che nel 2019 ha promulgato la legge n.6 nota come ‘codice rosso’.

L’Ordinamento italiano ha aggiornato l’elenco dei reati di cui al codice penale inserendo specifiche ipotesi delittuose come la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (nuovo art. 583-quinquies c.p.), la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate, altrimenti noto come Revenge porn.

l’aggravamento della risposta sanzionatoria per reati come i maltrattamenti in famiglia e il considerare persona offesa il minore che assiste ai maltrattamenti subiti dal genitore la cui presenza, prima, costituiva mera aggravante.

Ma aiutare le donne significa altresì accompagnarle nel percorso di uscita dalla violenza, favorendone l’indipendenza economica che sovente è uno degli elementi che maggiormente pesano sulla decisione di rimanere in un rapporto di coppia malato “perché non avrebbero i mezzi per assistere se stesse e i propri figli”.

Numeri che impongono di tenere la guardia alta, sia sotto il profilo della prevenzione che della repressione, e di investire sull’informazione organizzando incontri nelle scuole e lanciando campagne mirate a rimuovere ostacoli socio-culturali.

Occorre fare molta attenzione – hanno concordato i relatori- ai cosiddetti reati spia della violenza di genere.

Atti persecutori, maltrattamenti contro familiari e conviventi, violenza sessuale: campanelli d’allarme da non sottovalutare perché in generale caratterizzano la progressione criminosa che può culminare con un omicidio.

Rispetto ad essi sembrano in aumento le denunce: un dato che ci fa sperare che cresce la consapevolezza che l’omertà, il silenzio e l’accettazione a subire molestie, umiliazioni, aggressioni fisiche e psicologiche, restrizioni di vario genere che portano la vittima all’allontanamento da amici e persino parenti, trasformano la vita in una prigionia”.

Tra gli strumenti a disposizione, il numero di pubblica utilità 1522 nato con l’obiettivo di sviluppare, in linea con la Convenzione di Istanbul, un’ampia azione di sistema per l’emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne.

Gli ospiti e i relatori hanno molto apprezzato la nostra iniziativa, manifestando vivo compiacimento per il continuo impegno da parte del Rotary per la soluzione dei problemi della collettività.

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