Categoria: RC FASANO

R.C. FASANO. CONSEGNATA LA PAUL HARRIS AL SOCIO ONORARIO M° FABIO MASTRANGELO

Una delegazione di soci del Rotary Club Fasano, guidata dalla presidente Titti Ferrara e dal past president Maximiliano Galizia, ha incontrato il socio onorario del Club, M° Fabio Mastrangelo, noto direttore d’orchestra di San Pietroburgo, in occasione della sua venuta a Bari per un concerto sinfonico al Teatro Petruzzelli. L’incontro, particolarmente festoso, ha avuto luogo nel foyer del teatro al termine del concerto. Nell’occasione al Maestro è stata consegnata l’onorificenza rotariana della Paul Harris Fellow.

PER CHI SUONA LA CAMPANELLA? IL ROTARY FASANO PER LA RIPRESA IN SICUREZZA DELLE ATTIVITA’ SCOLASTICHE

La scuola italiana riapre dopo il lockdown, dovuto alla pandemia del SARS-COV2, e lo fa in piena drammatica emergenza organizzativa e didattica. Così il Rotary Club Fasano, che vanta una lunga tradizione di interazione con il mondo della scuola, alla vigilia della ripresa delle lezioni in aula si è posta la domanda: “Per chi suona la campanella?” Ne è nato, per volontà della presidente Titti Ferrara, che per anni ha svolto il ruolo di dirigente scolastico, un progetto, che da quella domanda ha preso il nome, diretto soprattutto ai più piccoli e vulnerabili, i bambini delle prime classi della Scuola Primaria, ai loro docenti e alle famiglie.

Il progetto di servizio, che ha voluto anticipare le disposizioni ministeriali relative allo sportello di ascolto, ha inteso – come precisato dalla presidente Ferrara – “spostare il focus dal problema del distanziamento, delle mascherine sì/no, banchi monoposto, aule troppo piccole etc., pure centrali nella lotta al contagio, ad un aspetto su cui poco si dibatte: le conseguenze psicologiche del trauma poststress e anche sul delicato compito di mediatori che docenti e genitori sono chiamati a svolgere nel complesso percorso che conduca i minori ad elaborare il lutto e rientrare nello spazio sociale”. Siamo infatti in presenza di minori sui quali il lockdown ha certamente avuto effetti pesanti sul piano emotivo e relazionale. “La nuova situazione – ha aggiunto la presidente – ha privato gli scolari della dimensione relazionale-affettiva, della socialità, della ritualità, della possibilità di contatti diretti, tutte parti integranti della crescita personale e della costruzione della propria identità e ha esasperato quel fenomeno che Crepet definisce ‘anoressia digitale’”.

Il progetto del Rotary mette in campo gratuitamente “per l’attività di formazione di docenti e genitori, sia per la realizzazione di laboratori emozionali per i bambini, secondo il metodo EMDR” la professionalità delle psicologhe dott. Antonietta Mancini e dott. Mariangela Demola, nonché, per quanto concerne gli aspetti sanitari, quella del dott. Maximiliano Galizia, anestesista e rianimatore, past president del Club di Fasano.

Il progetto è stato presentato a Fasano giovedì 10 settembre, alle docenti della prima classe della Scuola Giovanni XXII, alla presenza della dirigente scolastica Federica Celeste Gennari. E’ stato un incontro che ha consentito, anche grazie all’intensa partecipazione dei presenti, di evidenziare non solo l’apprezzamento generale verso l’iniziativa del Rotary, ma la sua stretta aderenza alle esigenze reali e critiche che la scuola, come istituzione e soprattutto come comunità è chiamata ad affrontare in questa drammatica “prima volta”. Il dott. Galizia ha svolto una brillante e motivante illustrazione degli aspetti sanitari (sia sotto il punto di vista scientifico che sotto quello comportamentale) connessi al virus e alla sua contagiosità, che purtroppo gli ultimi dati danno in ripresa. Molte le domande e puntuali le risposte. Si prosegue lunedì 14 settembre alla presenza delle due psicologhe e con la calendarizzazione dei loro interventi. Nell’occasione il Rotary ha consegnato al plesso scolastico alcune colonnine per il gel disinfettante.

Quale sanità per il post Covid? Interessante tavola rotonda al RC Fasano

IL ROTARY CLUB FASANESE HA RESO OMAGGIO AI 170 MEDICI MORTI DURANTE LA PANDEMIA

E AI SANITARI DEL TERRITORIO IMPEGNATI NELLA LOTTA AL CORONAVIRUS

Con una serata di particolare intensità emotiva, svoltasi presso il Gazebo dell’Hotel Sierra Silvana a Selva di Fasano, il Rotary Club Fasano ha inteso rendere omaggio agli operatori sanitari impegnati nel corso della pandemia del Covid 19: un omaggio, come ha avuto modo di sottolineare  la Presidente del sodalizio, Titti Ferrara, ai medici – generosi e fedeli testimoni, fino al sacrificio personale, del loro giuramento -, ma anche “alla maggioranza silenziosa che ha assicurato al Paese i servizi essenziali in una situazione limite”, che ci hanno consentito di incontrare “l’eroismo della normalità” interpretato da un “eterogeneo universo umano” in cui alcuni hanno deciso di “essere uomini facendo ciò che è giusto”. In questo spirito è toccato al past Presidente Maximiliano Galizia, a nome del Rotary International, consegnare la massima onorificenza rotariana, la Paul Harris Fellow, in ricordo dei 170 medici italiani morti nel corso della pandemia, al Presidente nazionale della Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e egli Odontoiatri, dott. Filippo Anelli.

La serata tuttavia – come ha ribadito la Presidente Ferrara –  ha voluto essere anche un momento di riflessione affinché, nell’autenticità dello spirito costruttivo del Rotary, la pandemia possa diventare anche una opportunità per la costruzione di un futuro sistema di sviluppo e di benessere all’insegna di una “democrazia del bene”. In tal senso la serata ha previsto una interessantissima tavola rotonda sul tema “Medici eccellenti, sanità malata? Quali prospettive per il post Covid”, moderata dai giornalisti Angelo Di Summa e Francesco Pepe, che ha visto come protagonisti d’eccezione lo stesso dott. Filippo Anelli, il prof. Pier Luigi Lopalco, Coordinatore delle Emergenze Epidemiologiche della Regione Puglia, e il dott. Felice Spaccavento, della task force della Protezione Civile della Regione Puglia per l’Emergenza Covid 19. È stato un dibattito che che consentito di affrontare, con rigore scientifico ma anche con affabilità giornalistica, un’ampia gamma di approfondimenti su tematiche di estrema attualità connessi al tema della pandemia tuttora in corso e a quello del disegno di una futura sanità non più in grado di farsi cogliere di sorpresa da un evento pur così imprevedibile: una sanità che riequilibri il rapporto tra pubblico e privato, a vantaggio del primo, e quello tra medicina ospedaliera e medicina territoriale. Sottolineata la necessità non solo di sviluppare al massimo la medicina territoriale, ribadendo la centralità del medico di famiglia, ma anche offrendo tutte le strutture  intermedie in grado di provvedere ai soggetti più fragili. L’unica certezza è che la sicurezza non può essere una concessione ma un diritto costituzionalmente garantito del cittadino. La ricerca comune ha affrontato pure delicati temi etici connessi all’esercizio della professione sanitaria in situazione emergenziale di carenze di dispositivi terapeutici. Qui il Presidente Anelli, richiamando una riflessione in corso con i medici rianimatori, ha preannunciato un arricchimento del codice deontologico, comunque nella salvaguardia del diritto costituzionale all’uguaglianza dei cittadini. Non sono nemmeno mancati nel confronto temi rilevanti come il ruolo della scienza e della  corretta comunicazione del rischio, soprattutto istituzionale, perché si realizzi un vero empowerment del cittadino attraverso l’adozione del metodo scientifico. Al termine della tavola rotonda sono seguiti dei riconoscimenti da parte del Rotary. La Paul Harris Fellow è stata consegnata dal past Presidente Galizia al dott. Domenico Pastore, “per aver saputo unire grande competenza professionale, senso del sacrificio e umanità”. Infine targhe di riconoscenza per il loro impegno durante il periodo del Covid sono state consegnate a medici del territorio: Dino Arnese, Pasquale Di Bari, Maximiliano Galizia, Massimo Leone, Francesco Loliva, Alberto Mavilio, Francesco Mileti, Giuseppe Pace e al rappresentante della Croce Rossa, Roberto Posado.

Al RC Fasano per la prima volta un donna Presidente

Passaggio delle consegne al Rotary Club Fasano. La nuova presidente Titti Ferrara ha ricevuto il “martelletto” e il collare dal presidente uscente, Maximiliano Galizia. È iniziato così l’anno sociale 2020-2021, un anno particolarmente importante per il sodalizio perché avvia il Club verso la celebrazione del suo mezzo secolo di vita. Il Rotary Club Fasano infatti vide la luce il 3 luglio del 1971.

Si è trattato anche di un inizio fortemente simbolico, in quanto, per la prima volta, la carica di presidente è andata a una donna.

Prima di cedere le insegne, tuttavia, è toccato al presidente 2019-2010, Maximiliano Galizia relazionare sullo stato del Club, un Club “vivo e sveglio nonostante il lockdown”. La relazione infatti ha sancito la particolarità di un anno di lavoro, in realtà rimasto dimezzato per via dell’emergenza Covid. Così all’elenco delle pregevoli e comunque numerose attività svolte è seguito quello di quelle avviate o solo programmate, ma rimaste inespresse. Tuttavia, come ha sottolineato il presidente Galizia, non è mai venuto meno lo spirito rotariano, “uno spirito che supera ogni  evento e che soffia sulla qualità, più che sulla quantità, dello stare insieme”. “L’emergenza anzi – ha continuato – ci ha reso più sensibili nella riprogrammazione degli interventi di servizio alla comunità”. E qui ha ricordato in particolare l’intervento in buoni pasti per le famiglie più in difficoltà e la dotazione, in favore degli istituti scolastici di Fasano e Locorotondo, di colonnine per il gel disinfettante per le mani.

Al termine della sua relazione il presidente Galizia ha consegnato ad alcuni personaggi la Paul Harris Fellow, la massima onorificenza rotariana. Fra gli insigniti, presenti alla cerimonia, Piero Pugliese, benemerito dell’Arma dei Carabinieri, per venti anni al servizio, senza mai negarsi a nessuno, e i soci del Club Donato Labbate, Leonardo Panzetta, Francesco Bagorda e Angelo Di Summa. In precedenza l’onorificenza era stata pure conferita al M° Mastrangelo. Invece è stato solamente annunciato il conferimento dell’onorificenza rotariana al medico Domenico Pastore e ai medici italiani che hanno compiuto il sacrificio estremo, quello della propria vita, in occasione dell’emergenza Covid. Per decisione condivisa dei due presidenti, la consegna delle due ultime PHF sarà effettuata nel corso di un’apposita cerimonia a fine mese.

Effettuato il passaggio, ha preso la parola la nuova presidente, Titti Ferrara, già dirigente dei Licei di Ostuni. Titti Ferrara ha enunciato le linee di fondo di quello che sarà il suo impegno nell’anno sociale 2020-2021. Centrale sarà la sfida “all’emergenza educativa sociale e economica” del post-Covid, una sfida da accettare “a ripartire dalla scuola” e dalle nuove generazioni. Da qui l’annuncio di iniziative di affiancamento e formazione per docenti genitori e alunni e attività laboratoriali, ma anche di azioni, di concerto con l’Università del Salento, per la crescita di una coscienza europeistica nei ragazzi, da inserire eventualmente nei programmi di scambi rotariani. Altri temi centrali saranno quello ambientale e quello della valorizzazione turistica e culturale dei siti di Egnathia e Lama d’Antico. L’incoraggiamento del Governatore del distretto rotariano 2120, Giuseppe Seracca Guerrieri, è stato portato, a chiusura dell’incontro, dall’assistente dello stesso Governatore, Gianmichele Pavone.

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