In data 20 ottobre scorso, si è svolto un viaggio culturale a Venosa e Melfi in occasione della “Sagra della Varola” in interclub tra Altamura-Gravina, Venosa, Melfi e Rotarian Gourmets.
Il gruppo del Club di Altamura-Gravina e dei Rotarian Gourmets ha raggiunto Venosa in autobus, dove ha incontrato i soci dei Club di Venosa e Melfi; l’incontro, nel segno dell’amicizia e collaborazione rotariana, è stata l’occasione per rinsaldare i rapporti tra i club e passare insieme una giornata all’insegna del sapere, della conoscenza e del divertimento.
La mattinata se pur uggiosa e fresca, ha consentito comunque al numeroso gruppo di partecipanti di far visita agli scavi della Venosa antica e di epoca romana e antecedente.
Venosa, patria del poeta latino Quinto Orazio Flacco e del madrigalista rinascimentale Carlo Gesualdo da Venosa, è uno dei Borghi più belli d’Italia, in cui il tempo scorre tra passato e presente.
In Piazza Orazio svetta la statua dedicata ad Orazio, uno dei maggiori poeti dell’epoca romana, situata nei pressi di quella che potrebbe essere stata la sua abitazione.
Su un altopiano compreso tra due valli e circondata da una rigogliosa vegetazione e numerose alture, Venosa si rivela in tutta la sua bellezza; di particolare interesse la “Chiesa Incompiuta” ed il Castello, al cui interno abbiamo potuto ammirare la maestosità dell’architettura federiciana ed un museo ricco di contenuti che ripercorrono la vita e la storia della città.
A conclusione della visita tutto il gruppo si è spostato presso il Ristorante “Ganea” a pochi passi dal Castello, dove in allegria e cordialità si è tenuto il lunch.
Il pranzo si è concluso con la consegna dei gagliardetti rotariani e il classico taglio della torta.
Nel pomeriggio tutti si sono spostati a Melfi dove era in corso la Sagra della Varola.
Melfi è la città federiciana per eccellenza; è stata Capitale del regno normanno, ruolo politico conferitole dall’Imperatore Federico II di Svevia. L’Imperatore scelse il Castello normanno-svevo come residenza estiva e nelle foreste del Vulture praticava la falconeria, il suo hobby prediletto. La città federiciana ha una cinta muraria unica in Italia meridionale, circondata interamente da antiche mura normanne con torrioni di avvistamento. Patria dell’Aglianico del Vulture DOC, Melfi è uno scrigno di bellezze culturali e sacre da scoprire ma anche di tradizioni come la “Sagra della Varola”.
Anche a Melfi il gruppo ha visitato il Castello, la Chiesa Madre e si divertito gironzolare per il centro storico dove era in corso la “Sagra della Varola” Il piccolo borgo era gremito di tanti visitatori e gente locale; le sue viuzze erano piene di bancarelle e spazi dedicati alla vendita di castagne e caldarroste preparate sul posto che tutti hanno avuto modo di assaporare insieme ad un bel bicchiere di vino locale.
In tarda serata, dopo i calorosi saluti tra soci e ospiti dei Club, il gruppo di Altamura-Gravina e Rotarian Gourmet, ha fatto rientro ad Altamura, appagato della bella giornata trascorsa insieme, contento di aver visitato posti bellissimi ed aver gustato le prelibatezze locali.
Altamura-Gravina, 20 Ottobre 2024
Commissione Comunicazione e News














anche nella condivisione di valori e nella celebrazione di un cammino comune verso un futuro migliore.
Il Progetto di service, svolto nell’ambito dell’impegno per le nuove generazioni, è stato interamente finanziato da Soci rotariani e svolto con il diretto impegno dei Soci stessi.

Club Rotary di Potenza, Melfi e Potenza “Torre Guevara” hanno inteso promuovere un’attività di service nei confronti delle nuove generazioni che preveda la formazione dei docenti, in una prima fase, e degli allievi, in una seconda fase, delle scuole superiori delle aree di pertinenza dei Club. La formazione dei docenti sarà svolta da ricercatori Universitari dell’Università della Basilicata e del Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo.
Il Rotary Club di Melfi con la cooperazione dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza – UOC Oncologia Critica Territoriale, Cure Domiciliari e Palliative, fornirà dei dispositivi di telemedicina per l’assistenza dei degenti nelle Case di Riposo del territorio del Vulture Melfese. Nello specifico, in data 20 settembre p.v. il club donerà la prima stazione mobile alla Casa di Riposo San Vincenzo de Paoli di Melfi.
Un approccio di questo tipo consentirà l’ottimizzazione dei tempi e delle risorse della Sanità Pubblica e, al tempo stesso, migliorare lo standard di assistenza per gli Ospiti delle Case di Riposo. Ad esempio, il risparmio nei tempi di viaggio e/o trasporto per eventuali ammalati permetterà di aumentare il numero di ospiti monitorati oltre che aumentare la qualità del monitoraggio e la eventuale “taratura” e “personalizzazione” delle cure e terapie da realizzare. Il risultato atteso dall’attuazione di questo progetto sarà, nel breve termine, l’aumento del monitoraggio dei degenti mentre, nel medio periodo, sarà il raggiungimento di un più alto standard di assistenza per i residenti delle Case di Riposo coinvolte.
l Rotary Club di Melfi con la partecipazione del Cluster Lucano Automotive, Confindustria di Basilicata e ANFIA, associazione nazionale di filiera dell’industria automobilistica, ha inteso promuovere un’attività di service che coinvolga le nuove generazioni per la formazione all’imprenditorialità dei giovani diplomandi.


In Occasione della Giornata Internazionale della Donna i Club di Melfi e Foggia si sono riuniti per una serata all’insegna della “Leadership Femminile”. Durante la serata, presso la Cantina Terra dei Re in risonerò in Vulture, si è discusso del ruolo delle donne nelle terre dell’Aglianico del Vulture, in presenza della sig.ra Grazia Fusco Responsabile Amministrativo della Cantina, della dott.ssa Francesca Di Lucchio Presidente del Parco Regionale del Vulture, della dott.ssa Lucia Fierri, formatrice distrettuale del Distretto 2120. La discussione è stata moderata dalla Segretaria del Club di Melfi Rossella Brenna. Duante la serata, il socio fondatore del Club di Melfi, Francesco Corona, ha presentato i risultati di alcuni studi da lui svolti in merito alle figure di tre donne del passato che hanno saputo emergere nel loro tempo, senza il concetto di “quote rosa” ma con le sole capacità e con il coraggio delle proprie azioni.