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Pillole di vita di un rotariano. Serata al Rotary Club Trani

Pillole di vita di un rotariano è il nome scelto dal nostro Presidente, Pasquale Vilella, per l’evento svoltosi nella sede sociale del Club. Con perfetta aderenza al titolo, la serata ha visto diversi momenti di vita specificatamente rotariana. Erano presenti il Governatore Gianvito Giannelli,  i PDG Sergio Sernia con la consorte Maria Grazia, Beppe Volpe e il Presidente del Rotary Club Barletta Vito Colucci con la consorte Rosa. In esordio di serata, il Presidente ha elencato i festeggiamenti previsti, incluso quello per il riconoscimento  ricevuto dal ristorante Il Melograno, nostra sede, da parte dell’importante Guida Michelin. Dopo i saluti di rito del Segretario Mario Fucci alle autorità rotariane e la lettura del curriculum personale e rotariano del PDG Sergio Sernia, gli è stata conferita la targa con la certificazione della nomina a Socio Onorario del nostro Club con la dizione: il Rotary Club Trani s’onora di nominare Sergio Sernia Socio Onorario, rotariano esemplare che con autentico spirito di servizio, ha partecipato in maniera significativa alle attività del nostro Club. Siamo poi passati al conferimento dei premi alla fedeltà, il primo dei quali è andato a Sabino Giuliano, per i suoi 50 anni di affiliazione. È stata poi la volta di Riccardo Infante, al quale è stato conferita la targa commemorativa per i suoi 40 anni di appartenenza al Club. Infine, Amerigo Maggi ha ricevuto la targa commemorativa per vent’anni di appartenenza al Club. E’ poi avvenuta la premiazione dei benefattori: in primis, Mario Fucci come Major Donor e socio della Bequest Society. Allo stesso modo, il Presidente del Rotary Club Barletta Vito Colucci, anche gli Major Donor e membro della Bequest Society. Sono stati poi premiati come benefattori: Elisabetta Papagni, Achille Cusani, Mario Fucci, Ninuccio Giorgino, Pietro De Luca Tupputi Schinosa, Giacomo Vania e Pasquale Vilella. Il Governatore Gianvito Giannelli ha concluso la serata riallacciandosi a quanto detto da Sergio sulla Conferenza presidenziale nella quale il nostro Distretto ha conseguito un particolare successo essendosi rivelato il primo in Europa come numero di Soci benefattori e per la raccolta di €30000 in favore dell’Ucraina. Parlando della serata, Gianvito ha lodato Sergio per le sue doti di empatia giustamente riconosciute con la nomina a Socio Onorario e si è detto particolarmente lieto del senso di appartenenza sottolineato dal Fidelity Day. La serata si è quindi conclusa in un’atmosfera particolarmente coinvolgente e di grande soddisfazione per tutti i partecipanti.

Il Club Venosa per la prevenzione dentale in età adolescenziale con il Progetto “Sorrisi PreviDenti”

Giornata all’insegna della prevenzione e cura orale per tutte le prime classi della scuola secondaria di primo grado dell’ IC Carlo Gesualdo da Venosa.
Una collaborazione virtuosa tra Rotary Club Venosa e AIO (Associazione Italiana Odontoiatri), infatti, tutti gli odontoiatri di Venosa hanno sposato da subito la volontà di mettersi a disposizione dei più piccoli per fargli conoscere tutti i requisiti per una buona prevenzione e cura orale.
La promozione della salute, specie se mirata ai più piccoli, compresa quella orale, è un fattore di crescita socioculturale e deve basarsi su interventi multidisciplinari con il coinvolgimento non solamente dei ragazzi, ma anche degli insegnanti e genitori.
Il lavoro svolto dai Dottori Teresa Asciutto, Antonio Dichirico, Tommaso Gammone, Giuseppe Lorusso e Saverio Pescuma è stato interessante ed esauriente riguardo alla prevenzione e al trattamento delle principali malattie del cavo orale. “L’entusiasmo e la generosità ha generato la volontà di un prossimo progetto con una strategia mirata e volta a coinvolgere il maggior numero possibile di utenti in età evolutiva.” ha detto il Presidente Francesco Caputo.
Belli i momenti di confronto, di domande e di gioia  da parte dei 110 ragazzi che hanno ricevuto dentifrici e spazzolini.

     

 


     

Primo Trimestre di attività per lo Sportello Donna Mariangela Latorre

Per il 25 novembre Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne il Rotary Club Venosa è al fianco delle donne per riaffermare la propria volontà a combattere ogni disparità di trattamento e tutto ciò che impedisce la parità dei diritti.
A Potenza, la Presidente di Associazione Telefono Donna – Potenza, Cinzia Marroccoli , ha presentato il report annuale delle attività dell’Associazione: e purtroppo i numeri hanno confermato  un’emergenza che  non tende a diminuire.
Primo trimestre per lo sportello di ascolto di Venosa promosso dal RCVenosa in collaborazione con l’Associazione Telefono Donna e il  Comune di Venosa, una sinergia che cerca di aiutare e mettersi al servizio delle donne: presenti alcune volontarie  e la coordinatrice dello lo Sportello donna, intitolato a  Mariangela Latorre, Teresa Asciutto.

ROTARYUNIAMOCI facciamo un bidone allo spreco

Ogni anno  buttiamo o scartiamo 1/3 di tutto l’utile all’alimentazione umana, ovvero 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, che ogni anno potrebbero sfamare circa 3 miliardi di persone.
Quando buttiamo il cibo, non scartiamo solo, quella specifica scatoletta di tonno o fetta di carne, ma anche tutte le risorse utilizzate per produrli, un problema economico ed ambientale ma anche “etico” se si pensa che sono 4 milioni gli Italiani  costretti a chiedere aiuto per poter mangiare. Nel 2020, un numero praticamente doppio rispetto all’anno precedente.
L’attenzione  nei confronti di tale problematica nasce dal bisogno di affermare che la dignità di chi è meno fortunato di noi passa anche dal trattare con rispetto ciò che abbiamo senza sprecarlo; per questo il RCVenosa ha aderito al progetto di Educazione Ambientale ”

, volto alla sensibilizzazione degli studenti e delle famiglie, con la finalità di ridurre gli sprechi alimentari, avere impatto sull’ambiente e le risorse naturali ed incoraggiare comportamenti responsabili volti alla cultura del dono e della solidarietà.
Al progetto hanno partecipato tutte le seconde classi della scuola media dell’ I.C. Carlo Gesualdo da Venosa. I nostri soci Vito Bochicchio, Rossella Centrone e Giusy Dinardo insieme al responsabile del progetto del distretto Roatry 2120 Mino dell’ Orco hanno  sensibilizzato gli studenti sul fenomeno dello spreco alimentare, aumentato la consapevolezza del valore del cibo e di quanto sia importante ridurre lo spreco alimentare e diffuso buone pratiche per ridurre gli sprechi, in particolare a casa e in mensa soprattutto per intervenire sulle cause di tali disuguaglianze sociali. Un bel calendario di appuntamenti che ha coinvolto tanti ragazzi che si sono rilevati interessati attenti e motivati.

Briganti tra Cerignola e Melfi

Briganti tra Cerignola e Melfi – a spasso nella nostra Storia con il dott. Franco Corona . Questo l’accattivante tema dell’incontro interclub organizzato a villa Demetra, a Cerignola, in modalità mista ( in presenza e in remoto ), il 25 febbraio 2022 dal Rotary Club Cerignola con il club di Melfi, di cui il relatore è socio. Una storia tutta del Sud, quella della Questione Meridionale e del Brigantaggio, che accomuna i due territori, fatta oggetto dell’ analisi storica e sociologica, puntuale ed acuta, del relatore, resa ancora più intrigante perchè presentata con documenti per lo più inediti, oggetto di una prossima pubblicazione. Un tema, quello del brigantaggio, che ha suscitato il vivo interesse dal pubblico e che ha animato poi la parte interattiva ( anch’essa in modalità mista ) con il relatore e i presidenti dei due club ( Francesco Dibiase per il club Cerignola e Nicola Piccolo per il club di Melfi ).

 

 

“IL PIANETA BLU” Settimana del mare

IL PIANETA BLU

Settimana della cultura del Mare
“Il pianeta blu”: Rotary Club Manfredonia e Guardia Costiera incontrano gli alunni delle primarie

Nell’interessante e variegato programma di iniziative per la “Settimana della cultura del mare”, fortemente voluta e promossa dal MIUR e dalla Direzione Marittima di Puglia e Basilicata, si è svolta anche una conferenza dibattito con gli alunni di quarta e quinta della primaria del Comprensivo Ungaretti-Madre Teresa di Calcutta di Manfredonia, alla quale hanno preso parte e collaborato il personale della Guardia Costiera, il Rotary Club Manfredonia e l’Associazione IYFR (sodalizio internazionale dei Rotariani appassionati di mare e di nautica).

I temi affrontati sono stati in particolare la funzione del mare, l’inquinamento da rifiuti di plastica subito da mari, oceani e corsi d’acqua in genere, nonché il salvataggio della vita umana in mare.

La manifestazione si è aperta con il saluto di benvenuto agli oltre 100 scolari pronunciato dal Segretario del Rotary Club, Pasquale Frattaruolo, che ha poi passato la parola al Dirigente scolastico, Francesco Di Palma, e al Presidente del Club, Saverio de Girolamo.

Ad illustrare gli argomenti sono intervenuti il socio Sandro D’Onofrio, segretario internazionale dell’operazione Plastic Free Waters della IYFR, e il Luogotenente della Capitaneria di Porto Guardia Costiera Umberto Leone, comandante di unità navali adibite in particolare alle operazioni di salvataggio.

Sia nel corso che al termine della narrazione, accompagnata da avvincenti filmati e presentazioni, i ragazzi hanno rivolto domande e fatto osservazioni che la dicono lunga sul livello di conoscenza (grazie al lavoro di preparazione svolto dalle insegnanti) e di senso di responsabilità.

Alla conclusione della conferenza il Rotary Club Manfredonia ha fatto dono di una borraccia in acciaio a ciascun alunno presente facendo seguito, con i fatti, a quanto ottimamente spiegato dai relatori sulla necessità di adottare misure che portino alla riduzione dei rifiuti tramite la sostituzione degli oggetti in plastica “usa e getta” con altri più duraturi.

Il Rotary, da sempre impegnato nella tutela e salvaguardia ambientale, ha raccolto dagli alunni l’impegno a “ridurre, riusare e riciclare” tutti gli oggetti in plastica che per vari motivi utilizzano nella loro quotidianità: il modo migliore per rispettare e festeggiare il Mare.

Loreta Colasuonno – una donna, una donna tra le Istituzioni

Venerdi 11 marzo 2022 incontro del club a villa Demetra con Loreta Colasuonno, vicequestore della Polizia di Stato di Cerignola, cittadina onoraria della città di Cerignola, e socia onoraria del Rotary Club di Cerignola, figura istituzionale nota ed apprezzata per le sue capacità professionali e qualità personali . La serata, dedicata alle Donne, è trascorsa in un clima di cordiale informalità, ed ha visto presenti, oltre ai soci, il Sindaco della città di Cerignola, avv . Francesco Bonito, il capitano Federico Sallusto, comandate della Compagnia CC di Cerignola, e Michele Dalessandro, vice comandante del Corpo di Polizia Locale di Cerignola, che hanno portato anche la loro testimonianza della presenza femminile nei rispettivi ambiti lavorativi. Conduttore ed intervistatore il presidente del club, Francesco Dibiase, che ha fatto ripercorrere all’illustre ospite, alla luce della sua sensibilità di donna, la sua esperienza umana e professionale in un territorio socialmente difficile .

 

 

 

Il Rotary Club di Cerignola e le Malattie rare – serata di beneficenza e musica con raccolta fondi

Il Rotary Club di Cerignola e le Malattie Rare : questo il tema della serata musicale organizzata dal club di Cerignola a villa Demetra, storica e prestigiosa sede sociale, con l’ Associazione Culturale Filantropica Musicale di Cerignola. Le malattie rare, che, con il loro carico di sofferenza e disagio per il paziente, sono tra noi ma risultano sconosciute ai più, sono l’oggetto principale della  ricerca degli operatori sanitari dell’Unità Operativa di Genetica Medica dell’ IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. La serata, resa possibile con il concorso di sponsors privati ed istituzionali ( RC Umberto Giordano, Inner Wheel di Cerignola e Foggia ), dop o i saluti istituzionali del presidente del club, dott. Francesco Dibiase, e del col. Michele Miulli, presidente ell’Ass.Cul.Fil.Mus., ha preso l’avvio con l’intervento del dott. Vito Sollazzo, direttore dell’U.O. UTIC – Cardiologia del P.O.” G. Tatarella ” di Cerignola, che ha dato ampia relazione sulla rete assistenziale istituzionale delle malattie rare in Puglia. Hanno fatto seguito gli interventi del dott. Marco Castori e della dottoressa Carmela Fusco, rispettivamente responsabile dell’ UOC di Genetica Medica e dirigente biologa presso la stessa Unità Operativa dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di S. Giovanni Rotondo, che hanno parlato del loro lavoro, lontano dalle luci dei riflettori ma prezioso per le comunità , e della necessità di meglio operare con l’ausilio di supporti tecnologici sempre all’avanguardia. Dopo la parentesi di riflessione sulle malattie rare la serata è proseguita con la parentesi musicale, che ha visto il maestro Francesco Raddato accompagnare al pianoforte la soprano Ripalta Bufo ed il tenore Pantaleo Metta ( tutti e 3 sono giovani talenti cerignolesi ) che hanno deliziato i presenti con alcune tra le arie liriche più celebri del repertorio classico . A fare da degno complemento l’esibizione del talentuoso fisarmonicista Mimmo Cavallo e, in chiusura, la moderna e virtuosa parentesi affidata alla Black Davis Band . Conduttore della serata Luigi Marinelli . Il ricavato della serata è stato devoluto dal club di Cerignola all’ Unità Operativa di Genetica Medica e contribuirà all’acquisto di un PC ad elevate prestazioni per le analisi ” in silico “, indagini complementari utili per definire l’eventuale significato patogeno di una mutazione genetica. A questa somma è stata aggiunta, da parte del Rotary Club di Cerignola, la donazione del monitor per lo stesso PC.

https://www.lanotiziaweb.it/?s=Rotary+beneficenza&doing_wp_cron=1649834674.1433401107788085937500

 

Femminicidio, un dramma in crescita. Al Rotary di Molfetta il Prefetto e il Procuratore Aggiunto di Bari

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Confinate in condizione di prigioniere in casa, annientate, mandate all’ospedale e – in alcuni casi, più gravi – al cimitero. Per mano di mariti, compagni, familiari e conoscenti, per lo più. La lunga lista di maltrattamenti, abusi, violenze fisiche o psicologiche e stupri condotti sulle donne in quanto donne non rappresenta un insieme di fatti isolati.

Oggi, infatti non si parla più di “uxoricidio”, termine in cui la radice latina uxor (moglie) limitava il significato del termine all’uccisione di una donna in quanto moglie o, più in generale all’uccisione del coniuge. La coniatura del termine “femminicidio” ha consentito, invece di identificare l’uccisione di una donna in quanto tale e nel suo significato più ampio. Non a caso la sociologia ha iniziato a parlare di “femminicidio” – al singolare – anche in quanto “annientamento morale della donna e del suo ruolo sociale”. E i dati degli ultimi decenni confermano una tendenza irriducibile.

Le ferite lasciate da questo fenomeno lasciano traccia nelle statistiche nazionali, nei verbali della polizia, segnano cicatrici nelle vittime, nelle madri, nei padri e tramandano fragilità indelebili ai figli. Sono 89 al giorno le donne vittime di reati di genere in Italia e nel 62% dei casi si tratta di maltrattamenti in famiglia. Nello specifico, relativamente al periodo 1° gennaio – 20 marzo 2022 sono stati registrati 57 omicidi con 19 vittime donne di cui 18 uccise in ambito familiare/affettivo: di queste, 13 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner.

Rispetto allo scorso anno si nota un lieve incremento nell’andamento generale degli eventi (da 51 a 57) mentre risulta in diminuzione il numero delle vittime di genere femminile (da 21 a 19). Di questo e molto altro si è discusso durante il convegno organizzato dal Rotary Club di Molfetta e dall’Ordine degli Avvocati di Trani, “I mille volti di femminicidi e violenza di genere: problema sociale in crescita”.

L’incontro – organizzato nell’Auditorium dell’Istituto Mons. Bello di Molfetta – si è aperto con l’intervento del presidente del Rotary Club, Felice de Sanctis che dopo i consueti saluti di rito ha introdotto i presenti all’argomento, riportando un dato sconcertante: in Italia ogni due giorni si consuma un femminicidio con una maggiore incidenza di casi nelle regioni del Nord come Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto. Un abominio, questo che trova le sue radici in un fenomeno culturale e razziale in cui prevale la gelosia sulla fiducia, il possesso sull’amore, la violenza sul rispetto. Un fenomeno – come ci ha tenuto a specificare de Sanctis – che potrebbe di certo essere ridotto anche con investimenti importanti in tutti quei settori che supportano le donne che hanno il coraggio di denunciare: dai centri antiviolenza alle strutture socioassistenziali sino al potenziamento delle Forze dell’Ordine. Servirebbe anche – come ha spiegato durante il suo interevento l’avv. Marina Tangari, consigliera dell’Ordine Avvocati Trani – diffondere la cultura della legalità, del dialogo affinché attecchisca nella nostra società l’idea che a prescindere dal sesso, dall’età, dalla religione l’essere umano fonda il suo essere “umano” sul reciproco rispetto. Sicuramente di passi avanti ne sono stati fatti tanti passando una società patriarcale a una moderna attraverso uno dei segnali più importanti quale l’abolizione – il 5 settembre 1981- del delitto d’onore e del matrimonio riparatore. Ma è chiaro che le leggi da sole non sono sufficienti se alla base non c’è una educazione e una cultura adeguate che si facciano scudo a tutela della dignità dell’altro fuori da ogni paura. Ed è proprio fuori dalla paura che si può rinascere e riappropriarsi della propria vita. Ed il primo passo è sicuramente denunciare, anzi avere il coraggio di denunciare chi impunemente mette in pericolo la propria vita.

E da questo punto di vista, Molfetta è una città molto attenta e sensibile a questo tipo di tematiche tanto da fondare – come ha ricordato Luisella De Pietro, assessore alle Politiche del Lavoro e alle Politiche attività per i giovani e per le donne – il Centro antiviolenza “Annamaria Bufi”, gestito dall’associazione Pandora. Associazione che tra l’altro aveva mosso già in primi passi in questa direzione – come ha specificato l’avv. Valeria Scardigno, presidente del Centro – creando uno sportello di donne al servizio di vittime di violenza o stalking.

Quasi che la vita di una donna – come ha sottolineato la dott.ssa Antonella Bellomo, Prefetto di Bari – valga meno di quella di un uomo. Una domanda retorica che purtroppo di retorico non ha nulla. Anzi dal 9 agosto 2019 all’8 agosto 2020 si sono registrati 2.526 casi riguardanti le nuove fattispecie introdotte dalla legge 69/2019. In particolare, sono stati denunciati 718 casi di Revenge Porn, 56 di lesioni permanenti al viso, 11 di costrizione o induzione al matrimonio e 1.741 violazioni di provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. La percentuale delle vittime donne varia a seconda dei reati: 81,62% per il Revenge Porn, 24,07% per i casi di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, 63,64% in caso di costrizione o induzione al matrimonio e il 76,07% riguarda le violazioni di provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

E poi ci sono anche i cosiddetti “reati spia” che riguardano tutti quei delitti che sono indicatori di violenza di genere, espressione dunque di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica diretta contro una donna in quanto tale come ad esempio gli atti persecutori o stalking, i maltrattamenti contro familiari e conviventi e le violenze sessuali. Nel periodo gennaio-settembre 2020 l’andamento dei reati spia e` stato altalenante, con numeri comunque inferiori rispetto a quelli dello scorso anno. Questa diminuzione, tuttavia, soprattutto nel primo periodo di lockdown sembrerebbe riconducibile alla difficoltà per le donne, dovuta anche alla presenza costante del partner in casa di raggiungere i luoghi idonei ad accoglierle e di presentare eventuali denunce/querele. In questo periodo, infatti molti centri antiviolenza hanno registrato una complessiva diminuzione delle chiamate.

Concetti ripresi anche durante l’interevento del dott. Giuseppe Maralfa – Procuratore Aggiunto e coordinatore del pool “codice rosso” della Procura di Bari – che ha portato i presenti lungo lo snodo evolutivo della giurisdizione in materia di tutela delle donne, partendo dall’entrata in vigore il 9 agosto 2019 della legge n. 69/2019 nota come “Codice Rosso”. Un provvedimento questo rafforzare la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica e di genere, inasprendone la repressione tramite intereventi sul codice penale e su quello di procedura penale. Forme di maltrattamento e brutalità spesso perpetrate per motivi futili: nel 2019, il 30% delle donne sono state uccise per motivi passionali (contro il 16% ne 2020), mentre il 29% per lite/futili motivi. Nel 2020, invece, l’omicidio per lite/futili motivi è quello predominante (40%).

L’età predominante delle vittime dei partner è 25-34 anni (l’82,4%), seguita dalle 35-44enni (78,9%), le 55-64enni (70%) e le 45-54enni (65%). Solo le 18-24enni sono uccise in eguale misura da partner, parenti e persone a loro sconosciute (tutte nel 33% dei casi).  Al contrario, i maschi di tutte le età, fatta eccezione dei minorenni e degli anziani, sono uccisi prevalentemente da persone non conosciute dalla vittima.

A concludere la serata, gli interventi programmati della presidente della Fidapa, Mari Diolini e della presidente della Consulta Femminile Marta Vilardi. Un ringraziamento speciale va al Dirigente Scolastico, prof. Maria Rosaria Pugliese che ha accolto con interesse l’invito del Rotary Club di Molfetta, fornendo la location per il convegno e dando ai presenti – attraverso il suo intervento – uno spiraglio di luce su come la formazione, l’educazione e l’istruzione possano formare uomini e donne migliori affinché l’abominio della violenza possa essere arginato. O quantomeno questo è l’auspicio.

A concludere l’interessante seminario è stato l’assistente del Governatore del Distretto 2120 Costantino Fuiano.

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