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Il Rotary Club San Severo festeggia i suoi primi 60 anni

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Fondato nel 1962 su iniziativa di un gruppo di professionisti e di imprenditori di San Severo e delle limitrofe cittadine del nord Tavoliere il Rotary Club di San Severo è stato il primo club di servizio della zona ed uno dei primissimi non solo della Capitanata ma di tutta la Puglia.

La ricorrenza è stata celebrata nella serata del 2 aprile con una manifestazione che si è tenuta nel teatro “Giuseppe Verdi” di San Severo alla presenza di autorità civili e militari oltre ovviamente alle massime autorità rotariane ed a molti ospiti.

Ai saluti del presidente del club, dr. Vincenzo Manuppelli, ha fatto seguito – con una relazione del past president avv. Mauro Valente – che partendo dagli anni della fondazione ha ripercorso quanto operato dal club in favore dei giovani, della cultura e più in generale della società sia sul territorio sia in favore di popolazioni lontane meno fortunate.

Ha portato il suo saluto e gli auguri di tutti i rotariani di Puglia e Basilica il Governatore del Distretto 2120 prof. avv. Gianvito Giannelli che, con la sua presenza, ha voluto dare lustro all’evento.

Una targa ricordo è stata consegnata ai discendenti dei soci fondatori ancor oggi presenti nel club, al decano del club prof. Gerardo Sabella, al past. Governor dr. Alfredo Curtotti ed ai componenti del suo staff dell’epoca Grazioso Piccaluga e avv. Romando De Luca, nonché alla presidente degli “Amici della Musica”, prof. Gabriella Orlando.

.E’ seguito un concerto in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica di San Severo, associazione fondata 53 anni fa proprio su iniziativa del club; il concerto ha visto sul palco Michele Mirabella e l’Orchestra Lirico Sinfonica di Capitanata diretta da Benedetto Montebello con un pregevole cast lirico: in programma il “Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini presentato in forma semiscenica.

Pier Carlo Pazienza

L’ing. Vito Bellomo al Rotary Club Molfetta: lo Spazio al servizio della collettività

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«Lo spazio ha sempre esercitato un grande fascino sull’uomo e lo esercita ancora anche se per buona parte non è più avvolto dal mistero. Grazie alla scienza oggi sappiamo molto di più di quando i primi uomini ammiravano estasiati ma anche impauriti il cielo chiedendosi cosa ci fosse dietro e dentro il sole e la luna visibili ad occhio nudo. Poi sono venute le ricerche spaziali che hanno contribuito a ridurre il mistero che ci circonda. I primi viaggi nello spazio hanno fatto il resto. Ma in tutto questo scenario si sono inseriti i satelliti artificiali (sembra ce ne siano oltre 4.000 in orbita) e la loro importanza è fondamentale per lo studio della stessa realtà terrestre e per il nostro benessere. La curiosità in questa materia non manca. E ci domandiamo a cosa serve davvero tutto questo Spazio? Così come una stanza può essere osservata da infinite angolazioni o condizioni luminose anche il settore spaziale può essere declinato in varie sfaccettature, espressioni delle molteplici finalità di satelliti, sonde e missioni spaziali».

Questo il discorso con cui il Presidente del Rotary Club Molfetta, Dott. Felice de Sanctis ha inaugurato la serata dedicata al tema dello Spazio, organizzata come di consueto presso Pàlato Bistrot. La parola è poi passata a Vito Bellomo – socio del Rotary Club di Molfetta ed esimio ingegnere aerospaziale – che ha condotto i presenti a valutare l’effettivo valore aggiunto del settore spaziale rispetto al benessere della società civile e a comprendere come lo Spazio possa essere di “Servizio” verso la Collettività.

L’illustre relatore è partito dallo spiegare cosa sia un satellite, ovvero un oggetto lanciato nello spazio che orbita attorno a qualcos’altro: può essere naturale come una luna o artificiale. Un satellite artificiale viene messo in orbita attraverso l’ausilio di un razzo a cui viene attaccato e che si stacca una volta raggiunta la posizione corretta. I satelliti artificiali vengono anche utilizzati per esplorare altre parti del nostro sistema solare tra cui Marte, Giove e il Sole. Ma non solo.

È stupefacente venire a conoscenza di quante funzionalità abbiano e in quanti settori trovino applicazione: da quello meteorologico a quello militare, dalle telecomunicazioni al monitoraggio e ottimizzazione dell’attività agricola.

Ad esempio, i satelliti meteorologici scorrono in un flusso costante di dati, segnalandoci una miriade di fatti da tutto il mondo. Le informazioni trasmesse riguardano la temperatura, le precipitazioni, la velocità del vento e i modelli di nuvole. I meteorologi usano queste informazioni per predire il tempo soprattutto per individuare forti tempeste prima che diventino pericolose. Ciò offre alle persone la possibilità di rifugiarsi dai tornado e di evacuare le aree sul percorso degli uragani.

Per non parlare del grande contributo nell’ambito delle comunicazioni: in questo caso il satellite funge da relè per i segnali da un punto all’altro della Terra. Questi satelliti sono in genere geosincroni, ovvero sono messi in orbita in modo tale da trovarsi sempre sullo stesso punto. I satelliti per le comunicazioni gestiscono segnali telefonici, comunicazioni mobili e radio da nave a terra. Trasmettono anche segnali televisivi e radio dal punto di trasmissione alle stazioni in tutto il paese.

Un’altra importante funzione dei satelliti è esplorare e mappare la Terra e altri pianeti. Molti satelliti sono dotati di telecamere che catturano immagini fisse e video della superficie del pianeta. Sono comuni anche le immagini a infrarossi che mostrano modelli di caldo e freddo. Gli scienziati usano le immagini satellitari per tracciare i cambiamenti in luoghi difficili da raggiungere, come le calotte polari.

Di fatti – come ha spiegato Bellomo – la missione ESA Cheops, ad esempio che ha avuto il compito di indagare sugli esopianeti ha scoperto la deformazione di un esopianeta, offrendo così nuove informazioni sulla struttura interna degli stessi. Il pianeta, noto come WASP-103b si trova nella costellazione di Ercole ed è stato deformato dalle forti forze di marea tra il pianeta e la sua stella ospite WASP-103 che è circa 200 gradi più calda e 1,7 volte più grande del Sole.

Da non sottovalutare è anche la funzione dei satelliti nel settore agricolo. Oggi vengono utilizzati per controllare lo stato di salute delle colture, “catturano” la luce solare riflessa da piante e suolo e l’analizzano per determinare parametri come l’indice di vigore. Conoscere con esattezza il fabbisogno territoriale e dosare la quantità di acqua piuttosto che di fertilizzante in funzione di variabili che arrivano dal territorio con l’Internet delle cose, ma anche dai dati satellitari, evitare di fertilizzare in caso di piogge imminenti ad esempio, permette di migliorare l’efficienza e ridurre i costi.

Le immagini satellitari consentono agli agricoltori di controllare da remoto numerose attività agricole mentre la tecnologia legata alla Global Navigation Satellite Systems permette una facile individuazione e movimentazione dei mezzi verso i punti di interesse. Allo stesso tempo le comunicazioni via satellite sono importanti per la Smart Agriculture in tutti i contesti che prevedono forme di automazione e di robotica applicate ad esempio alla comunicazione macchina-macchina in aree in cui le reti terrestri convenzionali non sono adeguate o accessibili.

L’innovazione e la ricerca scientifica possono giovare molto al mondo delle piccole imprese agricole del meridione italiano, spingendo verso una nuova era di innovazione, occupazione e produzione delle nostre potenzialità agricole.

La serata è terminata con i saluti dell’assistente del Governatore, Costantino Fuiano e con le domande dei presenti.

 

Manfredonia e turismo, binomio possibile

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“Manfredonia e turismo, binomio possibile”: il RC Manfredonia incontra Enzo D’Onofrio
Manfredonia e turismo, binomio possibile

Quando a parlare di turismo è l’avv. Enzo D’Onofrio, già Presidente ed attuale Socio onorario del Club di Manfredonia, non ci si annoia mai e soprattutto non si smette mai di imparare.

La sua verve e la sua sottile vena ironica, unite a una lunga esperienza maturata nel settore e al desiderio di tenersi sempre aggiornato e informato (vezzo che non lo ha abbandonato nemmeno dopo la fatidica età della pensione) ne fanno la persona con le competenze e la visione necessarie perché Manfredonia possa dar corso all’idea di sviluppo turistico sostenibile che da tempo rincorre e che vorrebbe volano principale dell’economia cittadina.

117mo anniversario della costituzione del Rotary International avvenuta il 23 febbraio 1905 a Chicago.

Per 10 anni direttore dell’Azienda di soggiorno e turismo di Manfredonia e reggente di quella di Vieste e Foggia, docente di economia del turismo presso l’Università di Foggia, per diversi anni console del Touring Club Italia, autore di pubblicazioni e articoli, D’Onofrio è stato relatore a un  incontro organizzato dal Rotary Club in occasione del 117mo anniversario della costituzione del Rotary International avvenuta il 23 febbraio 1905 a Chicago.

Il presidente Saverio De Girolamo ha ringraziato i numerosi ospiti presenti, tra cui il giovanissimo vicesindaco Giuseppe Basta, l’assessora al bilancio Antonella Lauriola, il presidente del Gal Daunofantino Michele D’Errico, il console TCI in carica Michele De Meo, la direttrice del Museo Nazionale Castello Svevo Angioino di Manfredonia Annalisa Treglia, Marina Tomaiuolo, Antonello D’Ardes e Rossella Angelillis, Giuseppe e Rossella Tedeschi, Domenico Zerrella, Dirigente Scolastico dell’Ist. Compr. “Don Milani”, e socio del Rotary Club Benevento.

vicesindaco Giuseppe Basta

“Da parte dell’amministrazione comunale – ha detto il vicesindaco nel portare i saluti del Primo cittadino, della Giunta e del Consiglio – c’è ampia disponibilità a recepire ogni suggerimento utile e a considerare le migliori proposte da incanalare nel progetto di sviluppo di questa città che per noi deve avere una forte connotazione turistica. Stiamo già muovendoci in questa direzione e nonostante le risorse siano davvero scarse, abbiamo avviato una serie di lavori che riconsegnano decoro alla città: dalla pulizia sistematica delle strade al potenziamento delle condotte di raccolta delle acque meteoriche, dalla potatura degli alberi trascurata da anni alla manutenzione del verde pubblico.

E sono molto utili ed opportuni i suggerimenti e le sollecitazioni che ci giungono da parte di cittadini attivi e attenti al proprio territorio quali i soci di questo Rotary Club”.

CONVERSIONE ECOLOGICA: STILI DI VITA SOSTENIBILI

In un momento in cui i mass media sono continuamente focalizzati sulla guerra russo ucraina dopo il lungo periodo della pandemia da Covid 19, il Rotary Club Altamura Gravina ed il Club Inner Wheel di Altamura hanno organizzato un importante incontro per tornare ad argomenti lontani dalle crisi belliche e sanitarie.
Il convegno che si è tenuto nella serata di venerdì 1 aprile 2022 presso la bellissima struttura del Teatro Mercadante di Altamura, ha visto la partecipazione di un folto gruppo di soci dei due club e di ospiti oltre che di studenti delle scuole medie superiori di Altamura accompagnati da diversi docenti.
Nei giorni precedenti l’incontro era stato annunziato su Facebook con la pubblicazione di una locandina che riportava oltre alla indicazione dei relatori chiamati a discutere del tema anche l’intento specifico posto a base del convegno: “Ogni nostra azione e scelta sia improntata a soddisfare i bisogni dell’umanità del presente senza compromettere le esigenze delle future generazioni. Creare valore a beneficio della collettività”.
In apertura dei lavori sono stati portati i saluti a tutti gli intervenuti dalla segretaria dell’Inner Wheel Eugenia Santoro, dalla Presidente del club di Altamura Lucia Forte, dal Segretario del Rotary Club di Altamura Gravina Nicola Lomurno insieme al Presidente Nunzio Loizzo.
Successivamente la moderatrice dell’incontro Prof.ssa Irene Martino ha presentato i relatori invitati, leggendo il loro curriculum, ed ha introdotto l’argomento richiamando la recente disposizione prevista dalla legge costituzionale n. 1 del 11 febbraio 2022 che ha modificato l’art. 9 della Costituzione che, con l’introduzione del secondo comma ora recita “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
Inoltre ha ricordato che la stessa norma ha modificato anche l’art. 41 della Costituzione che ora recita:
“L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”.
In particolare la prof.ssa Martino ha evidenziato che solo ora, dopo tanti anni dalla formulazione della Costituzione Italiana, i legislatori hanno dato specifico rilievo alle questioni ambientali per cui diventa importante affrontare tali argomenti come è stato deciso dalle associazioni che hanno organizzato il convegno.
Entrando nel merito dell’incontro, il primo relatore è stato Nicola Colonna, Ricercatore senior della Divisione Biotecnologie e Agrindustriale dell’ENEA il quale si è soffermato a parlare dell’influenza del cibo sull’economia e sul cambiamento climatico, a seconda delle scelte che vengono operate, nonché dell’importanza del suolo e delle azioni di protezione dello stesso oltre che dell’acqua e dell’energia.
Successivamente l’intervento di Andrea Conte, team leader del Centro comune di ricerca della Commissione europea ( JRC) si è soffermato sulle   interconnessioni  della demografia e delle politiche economiche nella determinazione delle scelte ambientali.
Considerato che un ruolo di rilievo ricoprono anche gli investimenti economici, il dr. Enrico Zulpo, Relationship Manager della società Amundi, nonché docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha parlato dell’affidabilità dell’impresa in funzione della sua sostenibilità.
Da ultimo il sacerdote don Mimmo Natale, Direttore Pastorale, Sociale e del Lavoro, focalizzando il termine “ conversione” che ha un particolare rilievo nel campo religioso, ha ribadito l’importanza dell’etica anche nelle determinazioni dell’ecologia e dell’ambiente, richiamando anche l’Enciclica di Papa Francesco “Laudato sii”.
La serata si è conclusa con alcuni question time proposti dai presenti ai quali i relatori hanno fornito risposte esaurienti.
Domenico Montemurno

Il critico d’arte Pietro Marino al Rotary di Molfetta ricorda i 50 anni dell’Accademia di Belle Arti di Bari

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Molfetta città di cultura, d’arte, di avanguardia, Molfetta e l’Accademia delle Belle Arti di Bari, un fil rouge. Vi è un legame tra la nostra città è l’Accademia delle Belle Arti di Bari. Nel cinquantesimo anniversario della sua fondazione, l’Accademia rivela la sua inossidabile giovinezza, innovazione, vivacità, le stesse che caratterizzano la città di Molfetta. E’ questo il leitmotiv della serata promossa dal Rotary Club di Molfetta in occasione della presentazione del libro “Diari dell’Arte Levante – Bari 1960-1980” (ed. Gangemi).I primi 20 anni dell’Accademia sono raccontati nel volume scritto da Pietro Marino, autore del libro, critico d’arte, giornalista e docente dell’Accademia, testimone della storia contemporanea, come afferma il dott. Felice de Sanctis, presidente del Rotary Club di Molfetta, che ha introdotto la serata, “un testimone che a novanta anni ha deciso di non andare ancora in pensione”.Critico, docente, Pietro Marino, continua Felice de Sanctis, ha la capacità di coniugare tradizione e innovazione. E non sarà un caso se come Pietro Marino, anche artisti come Gaetano Grillo, Michele Zaza, Salvatore Salvemini, Natale Addamiano, Franco Valente siano nati a Molfetta, città di grandi aspirazioni artistiche, alla realizzazione delle quali hanno contribuito Beniamino ed Elena Finocchiaro.

“Ero un giovane giornalista mentre Pietro Marino era vice direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, entrambi accomunati dalla stessa immutata passione per questo affascinante mestiere”, dichiara il de Sanctis.

L’equiparazione dell’Accademia a facoltà universitaria, con la L. 508/99 ha segnato la svolta, potenziando l’attività di ricerca dell’Accademia, ha ricordato Giancarlo Chielli, attuale Direttore Accademia Belle Arti di Bari, e questo volume, continua, nasce come forte segnale su come deve agire un’istituzione nel campo della ricerca.

L’Accademia di Bari è punto di convergenza tra il territorio e le avanguardie culturali e Pietro Marino, secondo Gaetano Centrone, docente dell’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino, grazie ad una visione profonda e ampia, tesse una rete per costruire un tessuto culturale tra l’Accademia di Bari e la città di Molfetta.

Occorre essere spettatori non disinteressati e non distratti, dichiara l’autore del volume poiché tutta l’arte è sempre arte contemporanea, testimone cioè del proprio tempo.

Come un’opera concettuale, afferma Gaetano Centrone, la scrittura di Pietro Marino è segno, dice quello che occorre affermare con parole appropriate, con note di pura emozione nel racconto della nascita dell’Accademia.

Il prof. Pietro Marino, nel suo eloquio, conferma di non utilizzare eufemismi e ribadisce che è errato considerare l’arte come forma di intrattenimento. Il capoluogo per anni è stato considerato la Milano del Sud per la sua vivacità artistica ma la Pinacoteca provinciale “Corrado Giaquinto”, è priva di un direttore. Alla sua guida vi è un funzionario facente funzioni. Di chi è la colpa? Perché non investire in una struttura che ha ospitato mostre illustri?

Un volume storico che è anche autobiografia artistica di un maestro. La cultura è considerata da sempre un optional. La cultura non dà da mangiare diceva il ministro Tremonti che non rimase il solo ad affermarlo. Anche Barak Obama esortava a studiare materie economiche. Che ne sarà della nostra storia, dei nostri artisti? Uno sguardo disincantato ma non disilluso quello del maestro Marino, prospettico, propositivo mai nostalgico ma sempre proiettato alla diffusione della cultura artistica non come prerogativa di un’élite ma popolare, di massa, democratica, per tutti.

Perché l’arte è pane, è nutrimento.

il Rotary Club di Cerignola e la valorizzazione degli edifici storici di Cerignola

Nuovo service del Rotary Club di Cerignola in favore della Cultura e del Territorio : il 19 febbraio 2022 , in piazza  Duomo, il presidente del Rotary Club Cerignola, dott . Francesco Dibiase, insieme a una nutrita rappresentanza di soci del club, ha presentato il nuovo service finalizzato alla ricognizione e valorizzazione del patrimonio storico culturale cittadino ai rappresentanti dell’ Amministrazione Comunale, alla cittadinanza e alle scolaresche convenute . La cerimonia di apposizione delle targhe illustrative, organizzata con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura della Città di Cerignola, è stata avviata in piazza Duomo con l’ apposizione, da parte del presidente Dibiase, di una targa illustrativa al palazzo ( 1861 ) della benefattrice Donna Marianna Manfredi. Il vasto corteo dei presenti si è poi diretto verso la parte più antica della città per l’apposizione di altre 2 targhe a Palazzo Chiomenti e a Palazzo Cirillo, entrambi del XVIII secolo. Obiettivo del service è quello di valorizzare segni e testimonianze che permettano di leggere e riconoscere la storia e l’identità dei luoghi urbani della città di Cerignola. La schedatura dei palazzi è stata effettuata con il contributo scientifico del dott. Angelo Disanto, che ha fornito notizie inedite e preziose tratte da documenti storici conservati nel suo archivio storico fotografico.

https://www.cerignolaviva.it/notizie/il-rotary-club-di-cerignola-presenta-un-progetto-per-valorizzare-il-patrimonio-culturale-della-citta/

Rotary Club Cerignola: sabato 19 febbraio verranno apposte targhe a tre palazzi storici della città

Il Rotary Club di Melfi incontra le donne

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L’immagine della bandiera Ucraina con i suoi vividi colori azzurro e giallo, lacerata, a brandelli, squarciata dall’ombre cupe della tregenda della guerra e della morte, è stata la cornice suggestiva dell’incontro, promosso dal Presidente Nicola Piccolo che ha espresso il senso del service con profonda e plastica evidenza nel Manifesto.
L’evento, tenutosi il giorno 18 marzo 2022 preso la sede Rotariana, Relais La Fattoria di
Melfi, si inserisce nell’ampio progetto di un service “Per le donne dell’Ucraina”, sottolineato dal
Presidente Piccolo che ha ringraziato il Club per aver risposto con immediatezza e generosità ai
bisogni emergenti delle donne ucraine ed il socio Domenico Saraceno per essere stato
interprete di questa gara di sentita solidarietà con il Presidente della Gigi Ghirotti, Antonio
Maglione.
Il Presidente Rotariano offre l’immagine visiva del BUS TO UKRAINE, автобус в
Україну, operazione di grande umanitarismo, per la immediata partenza di un autobus, colmo
di beni di prima necessità, e per l’accoglienza in Italia ed in Basilicata di ben 45 donne e
bambini.

Il socio emerito Rotariano Domenico Saraceno, ex Presidente della Ghirotti, sottolinea le
profonde ragioni umanitarie di un’operazione che palesa un substrato morale e civile ed il
Presidente attuale della Ghirotti Antonio Maglione ricorda con visibile commozione il viaggio
compiuto di persona, l’alta dignità delle donne ucraine e la profonda amarezza per non aver
potuto accogliere sull’autobus per ragioni di sicurezza una madre implorante per la salvezza dei
quattro figli.
La commozione si è accentuata con la testimonianza di Lyudmyla Cherniak, Milla, che
evoca con voce franta l’orror che incombe e le intense emozioni vissute dal suo popolo,
esprimendo gratitudine al Presidente Piccolo per la gioia intensa della presenza della figlia e dei
nipoti nella cittadina di Atella, accolti con atmosfera festosa quasi a cancellare ogni ombra di
tristezza.
La serata, che ha trovato il suo nucleo fondante nel coronamento del service, si è
arricchita di altri momenti rilevanti che hanno assunto carattere di singolarità.
È emerso l’Universo Femminile nella sua bellezza, nel suo vigore morale ed impegno
professionale, leitmotiv sotteso alla serata, come precisa il Presidente Piccolo.
Ha catturato i numerosi presenti la bellezza viva, autentica della giovane Gabriella
Bagnasco, classificatasi al secondo posto al concorso di Miss Italia, immagine di una bellezza
non statica, ma ricca di sentire, animata dalla forza e dal vigore dell’anima e della mente.
Gabriella Bagnasco si contraddistingue non semplicemente come un’estetica icona, ma
come un soffio vitale di bellezza che travolge per l’autentica purezza e per l’intelligenza del
pensiero. Il nutrito pubblico ha espresso il suo unanime tributo alla giovane melfitana, a cui
auguriamo un fulgido futuro professionale.
Dopo la parentesi leggiadra le donne del Rotary di Melfi hanno espresso, attraverso la voce
della Preside Giuseppina Cervellino, componente del Direttivo del Rotary e Presidente
dell’Università delle tre età di Rionero, una forte riflessione di carattere storico, culturale
sull’unicità e diversità della donna nella tradizione occidentale ed orientale, un ricco excursus,
ravvivato da immagini storiche di donne esemplari, europee, italiane, lucane, siriane, iraniane e
pakistane, una galleria di donne di ogni tempo, ricche di epos, di vigore eroico e di pathos di
umana sofferenza con una rinnovata vicinanza all’humanitas sofferta e dolente delle donne
ucraine.La serata si è conclusa con l’intervento di una giovane dottoressa, socia del club, Rossella
Brenna, impegnata sul versante politico, sociale, anche prettamente rotariano nella
realizzazione di un altro Service importante e significativo contro lo spreco alimentare. Con il
suo attivismo, scaturito dalla lezione politica, la Dott.ssa Brenna pone in evidenza la sua
riflessione sulla non realizzata democrazia paritaria, ribadendo la rilevanza di una cultura
paritaria, fondata sulle competenze, di cui la donna è detentrice, fautrice di sviluppo reale.
Un grande plauso per l’impegno profuso per le Donne dell’Ucraina al Presidente del
Rotary di Melfi, Nicola Piccolo, che con la tesoriera Ida Perillo ha posto in essere la felicissima
orchestrazione di una serata eccezionale.
Un’altra immagine femminile ha impreziosito la serata, la voce vibrante della Prof.ssa
Grazia Lombardi che, accompagnata dal maestro Agostino Lorusso, ha offerto al nutrito
pubblico esibizioni di alto livello artistico, musicale, creando un’atmosfera, pregna di intense
vibrazioni ed emozioni senza tempo, che hanno rinnovato il senso dell’eternità della musica e
dell’arte.

Fuga da un amore malato

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“Fuga da un amore malato”:

il punto sul fenomeno dei femminicidi in un incontro organizzato dal Rotary di Manfredonia con il magg. Zago e l’avv. Pieri

I 119 femminicidi commessi in Italia nel 2021 ci rivelano un trend di nuovo in crescita.

Erano stati 117 nel 2020 e 109 nel 2019, primo anno in controtendenza rispetto ad un terribile 2018 che ne aveva fatti registrare ben 141. In questo inizio di 2022 gli omicidi volontari di donne (che rappresentano circa il 40% di tutti gli omicidi commessi nel Paese) segnano un lieve calo ma stalking e violenze sono in aumento, non di rado commesse dinanzi ai figli, bambini che andranno incontro a disturbi emotivi e comportamentali.

Per affrontare più da vicino questo drammatico tema, il Rotary Club Manfredonia ha invitato il Magg. Pier Giuseppe Zago, Comandante della Compagnia C.C. di Manfredonia e l’Avv. Francesca Pieri, del Foro di Perugia, vicepresidente dell’associazione “Il coraggio della paura” e coordinatrice del Dipartimento pari opportunità A.I.G.A. sezione di Perugia, come relatori all’incontro organizzato in occasione della giornata dell’8 marzo, dal titolo “Fuga da un amore malato”.

La tutela delle donne e il problema della discriminazione e della violenza di genere in tutti i suoi aspetti sono diventati una priorità nell’Agenda del Governo e dell’attività del Parlamento che nel 2019 ha promulgato la legge n.6 nota come ‘codice rosso’.

L’Ordinamento italiano ha aggiornato l’elenco dei reati di cui al codice penale inserendo specifiche ipotesi delittuose come la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (nuovo art. 583-quinquies c.p.), la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate, altrimenti noto come Revenge porn.

l’aggravamento della risposta sanzionatoria per reati come i maltrattamenti in famiglia e il considerare persona offesa il minore che assiste ai maltrattamenti subiti dal genitore la cui presenza, prima, costituiva mera aggravante.

Ma aiutare le donne significa altresì accompagnarle nel percorso di uscita dalla violenza, favorendone l’indipendenza economica che sovente è uno degli elementi che maggiormente pesano sulla decisione di rimanere in un rapporto di coppia malato “perché non avrebbero i mezzi per assistere se stesse e i propri figli”.

Numeri che impongono di tenere la guardia alta, sia sotto il profilo della prevenzione che della repressione, e di investire sull’informazione organizzando incontri nelle scuole e lanciando campagne mirate a rimuovere ostacoli socio-culturali.

Occorre fare molta attenzione – hanno concordato i relatori- ai cosiddetti reati spia della violenza di genere.

Atti persecutori, maltrattamenti contro familiari e conviventi, violenza sessuale: campanelli d’allarme da non sottovalutare perché in generale caratterizzano la progressione criminosa che può culminare con un omicidio.

Rispetto ad essi sembrano in aumento le denunce: un dato che ci fa sperare che cresce la consapevolezza che l’omertà, il silenzio e l’accettazione a subire molestie, umiliazioni, aggressioni fisiche e psicologiche, restrizioni di vario genere che portano la vittima all’allontanamento da amici e persino parenti, trasformano la vita in una prigionia”.

Tra gli strumenti a disposizione, il numero di pubblica utilità 1522 nato con l’obiettivo di sviluppare, in linea con la Convenzione di Istanbul, un’ampia azione di sistema per l’emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne.

Gli ospiti e i relatori hanno molto apprezzato la nostra iniziativa, manifestando vivo compiacimento per il continuo impegno da parte del Rotary per la soluzione dei problemi della collettività.

XXX Giornata del Malato

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XXX Giornata del malato

Interclub della zona 3
il Rotary Club di San Severo  organizza un importante evento Interclub a cui parteciperanno il Club Gargano, San Giovanni Rotondo e Manfredonia, con l’adesione anche del Lions Club San Severo.

L’evento, che si terrà il 10 febbraio, celebra la trentesima Giornata Mondiale del Malato e prevede un Concerto dell’”Hator Trio” insieme con la soprano Catia Palermo presso la Chiesa dello Spirito Santo di Torremaggiore.

La giornata mondiale del malato nasce nel 1992 per volontà di Papa Giovanni Paolo II.

Per incoraggiare le persone a pregare per coloro che soffrono e per chi si occupa di alleviare le sofferenze del malato.

La prima celebrazione si è svolta l’11 Febbraio del 1993 e la data è stata scelta in quanto coincide con la festa cattolica di Nostra Signora di Lourdes.

E’ un giorno in cui le persone di tutto il mondo interrompono le loro occupazioni per pregare per i sofferenti e per coloro che li curano.

Il Governatore in visita al RC Manfredonia

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La visita del Governatore rappresenta senza dubbio l’evento più solenne ed importante per la vita dei Club, non solo perché occasione di bilancio delle iniziative intraprese e di quelle da realizzare ma anche e soprattutto perché essa suggella spesso una condivisione d’intenti.

L’incontro con il Governatore vuol dire rinnovo di una intesa, di un patto tra il Club e la grande famiglia che è il Rotary International. La presenza del Governatore sottolinea appunto che il Club, per quanto impegnato nella propria realtà territoriale, non è mai solo, ma è compartecipe di una straordinaria organizzazione che fa del mondo la sua casa.

Carissimo Governatore,

il Rotary Club Manfredonia augura a Te il più caloroso e sincero “BENVENUTO”.

Oggi è una giornata di festa per tutti noi, perché abbiamo la possibilità di condividere la passione, la partecipazione e il lavoro che ha animato il nostro Club durante questi primi mesi dell’anno sociale in corso, facendoci guidare dalle indicazioni del Presidente Internazionale Shekhar Mehta e tuoi.

La Comunicazione, il Territorio e la Sostenibilità ci hanno indirizzati verso modelli progettuali coerenti.

L’intensa e proficua discussione pomeridiana ha fornito a tutto il Club ulteriori spunti di riflessione per vivere il Rotary guardando avanti. Il racconto della Conferenza presidenziale a Venezia ci ha dato stimoli e modalità operative per continuare ad operare nell’unico interesse degli ideali del Rotary.

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