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La violenza tra i giovanissimi, tavola rotonda promossa dal RC Foggia

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La violenza dei giovani trae origine da un malessere sociale sempre più diffuso, nel contempo si registra la totale assenza di adeguate politiche sociali ed educative. E’ quanto emerso dalla conferenza organizzata dal Rotary Club Foggia e svoltasi on line il 27 gennaio 2022 sul tema “La violenza dei giovanissimi a Foggia, come affrontarla?”, con la partecipazione di qualificati relatori che hanno sviluppato un articolato dibattito con le loro approfondite riflessioni.

Dopo il rituale cerimoniale rotariano, ha aperto i lavori il Presidente On.le Paolo Agostinacchio che, motivando il tema portato all’attenzione dell’opinione pubblica in seguito alla recrudescenza del fenomeno della delinquenza anche minorile nella nostra città, ha espresso la forte preoccupazione “per un problema che, oltre a creare pregiudizio per la sicurezza dell’intera comunità, rappresenta un pericoloso bivio per devianze che finiscono con l’incrementare le fila della delinquenza organizzata”, ed ha poi aggiunto che “il Rotary non può rimanere indifferente rispetto al perpetuarsi di episodi di violenza mentre scontiamo la continua erosione del fronte educativo per mancanza di esempi ed a causa di un recupero educativo sempre enunciato ma mai attuato”.

Moderati dall’Avv. Saverio Catalano, sono seguiti gli interventi dei qualificati relatori che con le loro approfondite riflessioni hanno offerto motivazioni e soluzioni.

La Dott.ssa Alfonsina De Sario (Commissario Capo – Funzionario Responsabile Ufficio Minori della Questura di Foggia) ha trattato l’argomento “Ragazzi contro. L’attività di contrasto della Polizia di Stato”, distinguendo le violenze compiute dai minori di età 10/17 anni e della commistione molto pericolosa con giovani di età più adulta, del collocamento delle cosiddette “baby gang” ed il fenomeno del cyber bullismo che agisce da detonatore, citando infine l’elevato caso degli abbandoni scolastici.

A seguire, il Dott. Giuseppe Tucci (Sociologo e Coordinatore USSM di Foggia) si è intrattenuto sugli aspetti delle “Manifestazioni devianti dei giovani interrogano il mondo adulto”, sottolineando che le riflessioni vanno estese anche al comportamento e quindi alle responsabilità del mondo degli adulti. E qui si innesta la pressochè totale latitanza dei servizi a rimarcare la grande disattenzione verso le problematiche e le necessità dei giovani. Il relatore si è infine soffermato sulla giustizia riparativa che offre la possibilità di riscattarsi a causa degli errori commessi, sulle attività di volontariato e l’auspicio di un coordinamento territoriale con un tavolo permanente al fine di mettere a fuoco le attenzioni da rivolgere in modo credibile ai nostri ragazzi.

La Dott.ssa Adelaide Minenna (Psicologa, Psicoterapeuta, Criminologa Giudice Onorario Tribunale per i minorenni di Bari) ha svolto un’ampia disamina su “Deviazione minorile e rieducazione comportamentale”, sostenendo che i comportamenti deviati hanno alla base una grave forma di disagio psicosociale, a volte perché sottoposti a condizioni di pregiudizio, spesso per rapporti disfunzionali in famiglia e/o per carenze affettive. La relatrice ha poi tracciato l’iter del processo penale minorile e della cosiddetta MAP (messa alla prova responsabilizzante).

Infine diagnosi e terapie formulate dal Dott. Giuseppe Mammana (Psichiatra, Psicoterapeuta, Direttore Istituto LIFE) che ha parlato di “Nichilismo, antisocialità e breakdown giovanile. Che fare?”. Agganciandosi alle tesi del filosofo e psicoanalista Umberto Galimberti, il relatore ha sostenuto che, oltre alla povertà economica e culturale, “i giovani stanno male non per le solite crisi esistenziali, bensì soffrono per un ospite inquietante che penetra nei loro sentimenti e fiacca la loro anima: il nichilismo”, ed ha poi aggiunto che “quello che vediamo è la punta dell’iceberg; da non sottovalutare la questione del sommerso, la reazione civile appare blanda rispetto alla latitanza totale delle politiche sociali ed educative, i piccoli delinquenti diventeranno i futuri criminali”.

Chiosa finale del Presidente Agostinacchio: Ancora una volta il Rotary Club Foggia si è inserito in linea diretta con le azioni da svolgere per affrontare problematiche che investono il Territorio, come quelle sempre più gravi della violenza dei giovani, e rinnova l’invito per meditati approfondimenti circa azioni parallele famiglia-scuola”.

L’Avv. Catalano, nel ruolo di moderatore, ha poi accolto le richieste di interventi da parte dell’Avv. Marco Scillitani, della Prof.ssa Antonella Quarato e dell’Avv. Giulio Treggiari (quest’ultimo anche nelle vesti di Assistente del Governatore) che hanno arricchito il dialogo con spunti di riflessione e con casi pratici attraverso racconti di episodi accaduti.

Infine le conclusioni del Governatore del Distretto Rotary 2120, Prof. Avv. Gianvito Giannelli, che, dopo aver rivolto un plauso al Presidente Agostinacchio per l’attenzione del Rotary Club Foggia nell’affrontare con ruolo propositivo importanti problematiche, si è inserito con puntuali ed efficaci considerazioni circa “il malessere economico e sociale spesso alla base di episodi di bullismo che poi sfociano in più severe devianze a causa della crisi del principio di autorità e della carenza di figure di riferimento”.

 Michele Chiariello

“TRADIZIONE E FUTURO”, ESSENZE DELLA FESTA DEGLI AUGURI AL ROTARY CLUB FOGGIA

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Nello spirito del motto adottato dal Presidente dell’anno rotariano 2021-2022, anche la Festa degli Auguri di Natale del Rotary Club Foggia, svoltasi il 17 dicembre presso la Sala Ricevimenti “Corte Corona”, è stata improntata a “Tradizione e futuro”, come efficacemente e con grande sentimento auspicato dal Presidente Agostinacchio che ha indirizzato ai soci una significativa lettera, bella e ricca di contenuti utili per spunti di riflessione.

L’elegante serata, aperta secondo il protocollo rotariano, è proseguita con i saluti alle autorità rotariane presenti (il PDG Sergio Di Gioia, l’Assistente del Governatore Giulio Treggiari con la moglie Antonella Quarato – Socia nonché componente dello Staff del Governatore, il DGE Nicola Auciello con la coniuge Anna, la Presidente dell’Inner Wheel Foggia Irene Bonassisa con il marito Gianni Campanella, anch’egli socio).

Il Presidente Agostinacchio ha poi dato la parola al Past President Francesco Corvelli che, rimanendo in tema di “tradizione”, ha esibito e consegnato al commosso Camillo Maruotti un “reperto storico”, risalente al 1998, il cosiddetto “Rotario visitante” (compilato appunto da Francesco Corvelli in qualità di segretario del Rotary Club Foggia, all’epoca presieduto da Sergio Di Gioia) a nome del Socio Francesco Maruotti (padre di Camillo) che con la moglie si recò in visita al Rotary Club di Santo Domingo della Vista per donare a quella comunità, per conto della propria famiglia, una statuetta raffigurante Padre Pio. Il documento, controfirmato e restituito, attesta appunto tale avvenimento.

Di seguito, il Presidente Paolo Agostinacchio, nel richiamarsi ai contenuti della sua lettera ai soci, ha fatto riferimento alla serata dello scorso 9 dicembre e così citato: “il professore Gregorio Vivaldelli si è soffermato sulla “Selva Oscura” e sul superamento delle difficoltà da parte di ciascuno di noi, indicando il percorso verso Maria nella cantica del paradiso; con dotta argomentazione sulla incarnazione di Dio con la nascita di Gesù”, proseguendo poi con la riflessione “Stiamo vivendo ancora, purtroppo, il triste periodo della pandemia, che, se pure limitata negli effetti della vaccinazione, continua a mietere vittime; la “Selva Oscura” dei nostri tempi caratterizzata da emergenza sanitaria e economica” e che “Il Santo Natale, che non è soltanto festa liturgica, assume in questo contesto un significato particolare di speranza per il futuro: la speranza che viene dalla fede ed è riposta in Dio, che si è fatto uomo, facendosi carico delle nostre debolezze e superandole con l’alto messaggio divino”, e nella conclusione dicendosi certo “che dal Natale trarremo speranza e forza per affrontare i disagi del momento, certo, auguro serenità e un felice trascorrere delle festività a tutti voi e alle vostre famiglie”.

Parole che rappresentano la sintesi delle problematiche e delle relative difficoltà del momento, insieme all’impegno di tenere sempre viva la fiamma della speranza, seguendo così il percorso “Tradizione e futuro”, speranzosi nei migliori auspici portati dal nuovo anno ormai vicino, come augurato dal Presidente a Socie e Soci ed alle rispettive famiglie.

E’ seguito l’intervento di Giulio Treggiari, Assistente del Governatore del Distretto 2120 Gianvito Giannelli, per conto del quale ha rivolto il messaggio augurale per le prossime festività (contestualmente ricambiato da tutto il Rotary Club Foggia) ed ha anche rinnovato il ringraziamento personale e della moglie Lilly per la splendida serata trascorsa il 9 dicembre presso il teatro “Umberto Giordano” con il Prof. Gregorio Vivaldelli in occasione della manifestazione per il 700° anniversario della morte di Dante abbinata alla raccolta fondi pro campagna internazionale “End Polio Now”.

Giulio Treggiari, infine, ha illustrato l’iniziativa “Green Lottery”, indetta dal Distretto 2120 “Puglia-Basilicata” e dalla Fondazione Rotary, fundraising finalizzato al Fondo Annuale Programmi della Fondazione Rotary.

Prima del brindisi e lo scambio degli auguri, il dono di un simbolo del Natale alle ospiti. Infine la serata è proseguita con la tradizionale conviviale ed i gradevoli intermezzi musicali della violinista Dea De Feo accompagnata dal dj. Alex.

Michele Chiariello

 

SERATA AL ROTARY CLUB FOGGIA CON GREGORIO VIVALDELLI E LA LOTTA CONTRO LA POLIO

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La divinità di Maria ed insieme la sua umanità fuse in un appassionante ed appassionato racconto del Prof. Gregorio Vivaldelli sul palcoscenico del teatro “Umberto Giordano” durante una bellissima manifestazione svoltasi il 9 dicembre 2021 ed organizzata dal Rotary Club Foggia per ricordare i 700 anni dalla morte del sommo poeta, abbinando l’evento culturale alla raccolta fondi per la campagna internazionale per l’eradicazione della poliomelite “End Polio Now” della Rotary Foundation come illustrato – dopo i ringraziamenti ed i saluti formulati alle autorità rotariane, civili e religiose ed ai presenti tutti – nel discorso di apertura del Presidente Paolo Agostinacchio che con raffinato eloquio ha rappresentato il padre della Patria e della lingua italiana autore dell’opera definita capolavoro della letteratura mondiale, citandone alcuni significativi passi tratti dal Canto VI del Purgatorio.

Ha poi dato la parola al Governatore del Distretto Rotary 2120, Gianvito Giannelli, che ha espresso elogi per la brillante duplice iniziativa in una serata condotta dalla impeccabile Antonella Quarato – in perfetta sintonia nel ruolo di presentatrice dell’evento su un tema “elevato e sublime” – che si è anche avvalsa della proiezione di un video per una breve descrizione della campagna internazionale giunta quasi al successo conclusivo.

Un evento dedicato alla Donna, come riportato dal titolo “Donna, se’ tanto grande”, ed in particolare alla Madre (Maria nella Divina Commedia presente nelle tre Cantiche) attraverso un percorso compiuto da Dante che nel suo cammino viene accompagnato da tre guide: Virgilio, Beatrice e San Bernardo di Chiaravalle.

Il Prof. Vivaldelli, per la seconda volta ospite del Rotary Club Foggia nel prestigioso teatro “Giordano”, descrive partendo dalla “selva oscura” dove aleggia la paura per mancanze di prospettive e di speranze e con ciò collegandosi a fenomeni, sentimenti e stati emotivi provocati dalla recente pandemia da Covid a dimostrazione che contenuti e significati della Divina Commedia sono sempre attuali. Così l’esortazione a farsi aiutare per uscire da questa “selva oscura”, superare le nostre fragilità ed essere migliori di quanto lo siamo oggi, avere il coraggio della speranza e guardare con fiducia al futuro.

Anche nel Purgatorio è descritta la presenza di Maria, bellezza della bellezza, modello di virtù, in contrapposizione di esempi di vizi. Così il Prof. Gregorio Vivaldelli, biblista e saggista di fama internazionale, prosegue la narrazione con riferimenti alla vita reale quando racconta delle sette cornici (che rappresentano i peccati capitali) per superare le quali l’uomo deve capire come liberarsi dal vizio di ciascuna cornice e che “tutto ciò che percepiamo senza fare fatica è priva di valore”.

Infine, volando di cielo in cielo del Paradiso, Dante rivela di invocare mattina e sera “la rosa, il bel fiore (Maria) in che il verbo divino in carne si fece”, quindi immergendosi nella grande bellezza della preghiera che San Bernardo rivolge alla Madre di Dio, custode di misericordia, pietà e magnificenza, nell’ultimo canto del Paradiso. Qui il Prof. Vivaldelli, continuando anche ad avvalersi della proiezione di immagini di opere pittoriche e scultoree brillantemente commentate per rendere più aderente la visione alla descrizione dei riferimenti, si sofferma sui sublimi versi poetici e teologici: “Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio”, ad attestare il valore dell’eternità nel grembo di Maria.

L’approdo del viaggio di Dante è la libertà cercata, esaudita con la visione della Trinità, con Vivaldelli che chiude e urlando incita: “Buon cammino a tutti!”.

Conclude il lungo applauso di un pubblico grato che porta a casa riflessioni su cui vale la pena soffermarsi più frequentemente.

Michele Chiariello

VISITA DEL GOVERNATORE GIANVITO GIANNELLI AL ROTARY CLUB FOGGIA

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Quando sono a Foggia è come essere a casa mia. Esordendo con queste parole, il Governatore del Distretto Rotary 2120 “Puglia-Basilicata”, Gianvito Giannelli, ha riscaldato i cuori dei Soci del Rotary Club Foggia (incontrati nella programmata visita al Club la sera dell’11 novembre 2021), quando nell’aria già si percepiva forte emozione per la coincidenza della data con quella del 22° anniversario del crollo del palazzo in Viale Giotto dopo che, in apertura di serata, nel discorso introduttivo di benvenuto, il Presidente Paolo Agostinacchio (all’epoca della tragedia era Sindaco della città) ha ricordato, non senza commozione, il triste drammatico evento che provocò 67 vittime, rimarcando come “la città di Foggia diede grande prova di compostezza ed esemplare agire con azioni colme di generosità” allora più volte sottolineato dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, accorso a Foggia sulle macerie nell’immediatezza dei fatti e successivamente per la celebrazione dei solenni funerali.

Ma a toccare le corde dell’emotività anche altri passaggi del perfetto intervento “a braccio”, compiuto con consueta eleganza e forbito linguaggio dal Presidente Agostinacchio, come il richiamo alle nostre radici, il risveglio dell’orgoglio dell’appartenenza ed altri temi sociali, soffermandosi poi sulle linee programmatiche 2021/2022. “Il Rotary Club Foggia – ha proseguito – ha individuato due itinerari da percorrere: uno, identitario, riguardante il versante storico-culturale della Comunità, uno riferito a problemi e possibili soluzioni”, precisando anche che “il contributo rotariano non può ovviamente concorrere con Enti ed Istituzioni ai fini dell’attuazione di interventi vari, ma può essere diretto a proporre, a realizzare importanti spunti di riflessione su materie, su problemi, contando sul recepimento di indicazioni e strategie da parte di chi per legge ha il dovere di operare”.

Infine, prima di passare la parola al Governatore, il Presidente Agostinacchio si è richiamato alla motivazione del motto “Tradizione e futuro”, da lui scelto per il corrente anno rotariano, perché si potrà progredire soltanto con il concorso di idee e la forte collaborazione tra il nuovo che avanza innovando ed il passato ricco di esperienze.

Nel prendere la parola, il Governatore Gianvito Giannelli, dopo aver ringraziato il Presidente Agostinacchio per le affettuose parole di benvenuto e salutato le autorità rotariane presenti (PDG Sergio Di Gioia, DGE Nicola Auciello e l’impareggiabile Assistente Giulio Treggiari) con le rispettive consorti, nonché Socie e Soci intervenuti, ha ripetuto che a Foggia si sente circondato da tanto affetto ed ha accennato ripercorrendo le significative tappe della sua carriera di docente (dal 1995 al 1998) presso l’Università di Foggia che ebbe, tra i costituenti del Consorzio per l’ateneo a Foggia, tra gli altri, il Presidente Agostinacchio ed alcuni rotariani come Saverio di Jorio ed i professori Costanzo Natale ed Antonio Pellegrino,

Il Governatore si è poi detto compiaciuto per la costante vitalità dello storico Rotary Club Foggia, fondato nel 1954, sempre attivo su tutti i fronti e che lo scorso anno, nonostante le problematiche legate alla pandemia, si è classificato al primo posto per numero di nuove cooptazioni, aggiudicandosi quindi il Premio appena istituito che, nell’occasione dell’incontro con il Governatore, è stato consegnato al Past President Luigi Miranda.

Gianvito Giannelli si è anche soffermato sui ricchi contenuti dei programmi tracciati dalle Commissioni (con i cui Presidenti si era già intrattenuto nel tardo pomeriggio, unitamente al Presidente Agostinacchio ed al Consiglio Direttivo) per una analisi delle relazioni che vedono “il Rotary Club Foggia incubatore di idee e progetti miranti a scuotere il temporaneo assopimento della città, mantenendo forte i legami di collaborazione con scuola ed università, nonché i rapporti con i settori delle imprese e dell’economia”.

Il Governatore ha quindi chiuso citando il motto “Servire per cambiare vite” del Presidente del Rotary International Shekhar Mehya e concludendo con il proprio “Ogni giorno ne vale la pena”, non senza un’ulteriore esortazione con le parole di Paolo Agostinacchio fatte “con il lievito dell’agire positivo”.

Infine, la moglie del Governatore, Lilly Ginefra, ha presentato i suoi Service: il primo per la dotazione di un defibrillatore in tutti i Tribunali del Distretto Puglia-Basilicata, unitamente alla formazione del personale di cancelleria per l’utilizzo corretto di tali apparecchiature, il secondo – condiviso con l’associazione dei governatorati Rotary d’Italia – consistente nell’istituzione del Premio Speciale nella gara Hacktool tra Interactiani e Rotaractiani d’Italia.

È seguito il tradizionale scambio dei gagliardetti ed il dono al Governatore di una effige in argento riproducente le “Tre Fiammelle”, simbolo della città di Foggia.

Michele Chiariello

 

 

 

 

 

 

RETROSPETTIVA DI FOGGIA DAL ‘500 AL ‘700 IN UNA CONVERSAZIONE DEL PROF. SAVERIO RUSSO AL ROTARY CLUB FOGGIA

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Nell’ambito delle iniziative culturali del Rotary Club Foggia, il Prof. Saverio Russo, Ordinario di Storia Moderna presso l’Università Di Foggia, ha tenuto una raffinata conversazione con i Soci ed ospiti sul tema “Foggia dal Cinquecento al Settecento (ed oltre)”.

La conferenza, tenutasi giovedì 14 ottobre 2021, ha registrato la presenza di numerosi partecipanti che hanno apprezzato l’attenta e puntuale descrizione cronologica della vita della città di Foggia, tra pregi e difetti, in un’epoca di grandi contraddizioni come quelle che frequentemente viviamo oggi.

In sede di presentazione il Presidente Paolo Agostinacchio si è richiamato al suo motto “Tradizione e Futuro”, nel corrente anno rotariano filo conduttore delle iniziative del Club che nella circostanza dell’evento ha anche cooptato due nuovi Soci: i dottori Mario Affatato e Francesco Paolo Affatato che hanno avuto l’onore di vedersi appuntare la spilletta rispettivamente dal PDG Alfredo Curtotti e dal PDG Sergio Di Gioia.

Prima di introdurre l’illustre relatore, il Presidente Paolo Agostinacchio ha ringraziato le Autorità rotariane intervenute, i Soci e gli ospiti, soffermandosi sulle iniziative poste in essere sulla base dei principi del servire e dell’amicizia rotariana. Poi, entrando nell’argomento della serata, ha evidenziato che “quanto è avvenuto in quei secoli non può non aver contribuito alla civiltà ed alla formazione di aspetti di costume nella storia della nostra comunità daunia”.

Il Prof. Saverio Russo, dopo aver citato le riflessioni di Vincenzo Salvato ed Antonio Ventura sulla storia della città di Foggia, ha svolto una sintetica panoramica descrivendo, da par suo, le fasi della crescita demografica dal 1468 (nuova sede della Dogana, all’epoca Foggia era più piccola di Lucera) al 1595 quando arrivò a contare oltre cinquemila abitanti, prima della tragedia della peste del 1596 che provocò duemila vittime, risalendo a seimilaottocento abitanti a fine secolo, diecimila nel 1721, diciottomila nel 1794 e ventimila agli inizi del 1800 (sorsero i primi borghi S. Antonio e S. Francesco Saverio).

“In quegli anni la città cresce di abitanti forestieri – ha ricordato il Prof. Saverio Russo – con oltre il 50% dei capifamiglia provenienti dalle zone baresi e campane, preminentemente avellinesi e salernitane. Purtroppo la Provincia intera non ha il controllo mercantile e quindi risulta più utile agli altri che a se stessa: dal commercio del grano a quello degli animali, formaggi, aglio, salnitro e sale; terra di servizio per altri territori. Tutto sfugge agli operatori locali, come all’epoca riferisce Camillo Porzio al Vice Re di Napoli, a beneficio degli abitatori forestieri che raggiungono strabilianti livelli di ricchezza, poi dirottati verso i loro luoghi d’origine. Quindi, nel 1727, Girolamo Calvanese descrive l’inizio di una mobilità in ingresso con la stabilizzazione di famiglie che entrano a far parte dell’élite, mentre l’attenuarsi della pressione ottomana favorisce i traffici lungo l’Adriatico, dando rinnovato impulso mercantile”.

Ma il risultato è stato sempre quello che la provincia di Foggia sia rimasta terra di servizio di altri territori come il Regno di Napoli, di enti ecclesiastici e di cardinali fiorentini. L’elargizione di titoli di Marchese ha finito con il privilegiare il modo di vivere di rendita (per pochi) invece di favorire il mercanteggiare che avrebbe accresciuto il benessere (di molti).

Racconti e riflessioni di uno spicchio di storia della città di Foggia, presentati con necessaria sintesi per i ristretti tempi a disposizione, che hanno ricondotto a considerare una parte del passato non disgiunto dal presente.

Prima delle conclusioni affidate all’Assistente del Governatore, Giulio Treggiari (“la piacevole conversazione del Prof. Saverio Russo ci lascia parole di fiducia e di speranza per il futuro”), il Presidente Agostinacchio ha espresso le felicitazioni del Club per l’Attestato Presidenziale conseguito per il raggiungimento di tutti gli obiettivi – nonostante le difficoltà Covid – anche lo scorso anno rotariano guidato dal suo predecessore Luigi Miranda.

Michele Chiariello

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