Tag: rotaract

Service del Rotary e dell’Auser Molfetta in Albania a favore degli anziani. Inaugurato un centro a Koplik (Scutari)

, , , , , ,

Concluso il service del Rotary e del Rotaract Club di Molfetta in Albania con l’apertura di un centro per anziani in collaborazione con l’Auser, l’associazione nazionale che si occupa dell’invecchiamento attivo.
Il progetto si colloca nelle aree di intervento del Rotary International per l’alfabetizzazione e l’educazione di base e dello Sviluppo economico e comunitario, per il quale il Club di Molfetta ha anche ottenuto una sovvenzione distrettuale Rotary Foundation.
A tal fine il Rotary ha ritenuto opportuno ed efficace, per il raggiungimento degli obiettivi del service, aprire un centro nella città di Koplik (a 18 km da Scutari) per realizzare direttamente sul posto, con il coinvolgimento della comunità locale, le iniziative per l’invecchiamento attivo, per la formazione permanente e per la diffusione della cultura del volontariato, soprattutto attraverso la partecipazione dei giovani in un impegno a favore degli anziani.
I presidenti delle due Associazioni Rotary Club Molfetta, Felice de Sanctis e Auser, Sebastiano Gadaleta, sono stati accolti calorosamente con grande entusiasmo e gratitudine dagli anziani del posto il giorno dell’inaugurazione, perché in Albania non esiste un sistema di volontariato che si occupi di loro con la possibilità di tenerli impegnati e attivi durante le loro giornate. Alla inaugurazione ha partecipato anche il sindaco della città di Koplik, Per Tonin Marinay, con il responsabile dell’Ufficio lavoro, Rasim Demaj. Il sindaco ha tenuto a sottolineare l’importanza del progetto per i cittadini albanesi, definendo “una grossa opportunità” l’apertura di questa sede, sia, ovviamente, per gli anziani, sia al fine di corroborare i legami tra Italia ed Albania.
Prezioso è stato, altresì, l’aiuto offerto dal rappresentante della Chiesa Cattolica locale Per Artan Seli, che, assieme al gruppo Parrocchiale che si occupa di volontariato e solidarietà, ha collaborato nella buona riuscita del progetto.
E altrettanto importante si è rivelato l’incontro con l’Imam di Koplik che, oltre alla massima e cordialissima ospitalità, ha voluto esprimere grande e concreta disponibilità a collaborare, in rete, con la Chiesa Cattolica e le istituzione cittadine per la buona riuscita del progetto.
All’inaugurazione hanno partecipato anche la delegata di zona del Distretto Rotaract 2120, Nadi Demaj e la referente del progetto per l’Auser, Virginia Fiumefreddo.
L’apertura del centro consentirà al Rotary, in collaborazione con il Rotaract (che ha l’obiettivo di costituire anche un club in quella città), di organizzare sul posto corsi di italiano e di informatica oltre che contribuire alla programmazione di pratiche e iniziative finalizzate a favorire l’invecchiamento attivo e il consolidamento della cultura del volontariato. Inoltre, l’apertura di un punto di riferimento logistico in quel paese contribuirà a migliorare il grado di efficacia e di efficienza, in termini di distribuzione alle popolazioni interessate, delle iniziative di raccolta di beni e delle iniziative di solidarietà effettuate nella nostra comunità a favore di quelle popolazioni, che qualche anno fa sono state colpite dal terremoto e stanno faticosamente riprendendosi da quella tragedia.

Il DGN Vincenzo Sassanelli socio onorario del Club di Molfetta

, , , , , ,

Una serata colma di spirito di servizio, organizzata dal Rotary Club Molfetta dal titolo “La Rotary Foundation… praticamente”, che ha visto come ospite speciale Vincenzo Sassanelli, socio del Rotary Club Bari, già membro di più di un Direttivo Distrettuale e DGN.
Una breve introduzione, a cura del Segretario del Club Molfetta Vito Valente, ha permesso ai presenti di comprendere appieno la portata dell’impegno rotariano dell’ing. Sassanelli: socio dal 2003, è stato membro della task force per le costruzioni del Rotary International, operando non solo in tutta Europa, ma anche in Asia e Africa, ottenendo per il suo lavoro numerose onorificenze.
Ed è per il suo impegno costante e costruttivo profuso nel Distretto, nonché per la vicinanza mostrata negli anni al Club che il Presidente Felice de Sanctis ha avuto il piacere di rendere Vincenzo Sassanelli Socio Onorario del Rotary Club Molfetta. Sassanelli, commosso, ha ringraziato calorosamente parlando del suo forte legame con il Club, al quale ha riconosciuto forte valenza culturale ed impegno sociale, ma anche un occhio attento ai giovani.
La conferenza è proseguita con la relazione di Sassanelli sulla Rotary Foundation: dalle origini ad oggi, l’Associazione è molto cambiata in organizzazione e gestione delle risorse finanziarie, ma una cosa fondamentale è sempre stata chiara sin dagli albori, ovvero che la mission fosse quella di offrire il proprio tempo e le proprie risorse per la comunità. Negli anni anche le aree di intervento si sono ampliate, inglobando non solo pace tra i popoli e prevenzione di conflitti, ma anche alfabetizzazione e diffusione di istruzione di base, prevenzione e trattamento di malattie, sanificazione ed igiene dell’acqua, sviluppo economico di comunità e supporto alle cause di salvaguardia dell’ambiente.
Dopo una dettagliata illustrazione sulle cifre che la Fondazione Rotary utilizza per sovvenzionare piani globali, la relazione dell’ing. Sassanelli si è conclusa con l’orgoglio di aver contribuito alla sensibile diminuzione dei casi di poliomielite nel continente africano e l’augurio che “si torni a mettere il ‘noi’ davanti all’io, perché noi esseri umani non abbiamo mai funzionato da soli: insieme è rumore e fragore.”
Il presidente del Rotary Club Molfetta Felice de Sanctis ha inoltre colto l’occasione per consegnare il distintivo di Benefattore della Rotary Foundation al socio e segretario del Club Vito Valente per il suo impegno disinteressato, il suo generoso appoggio e l’affetto profuso alla Fondazione, qualità riconosciute anche a livello distrettuale.
Ed in questa serata di riconoscimenti, Felice de Sanctis ha voluto fare un dono a livello personale omaggiando il Rotaract Club Molfetta con campana e martelletto, simbolo di ordine e di guida saggia del Club, utile per segnare inizio e termine delle assemblee dei soci, di cui il Club era sprovvisto. Il presidente del Rotaract Pietro Minervini, accompagnato dalla Delegata di Zona Senada Demaj, ha ritirato con piacere il dono, ringraziando de Sanctis per questo gesto pieno d’affetto e vicinanza al Club a nome di tutti i ragazzi che ne fanno parte, coi quali si è riuscito ad instaurare rispetto ed amicizia anche al di fuori delle iniziative rotariane.

Annamaria Leone: vi racconto il mio Ryla – Esperienza di connessioni, amicizie, leadership

, , , ,

“La qualità che penso mi caratterizzi maggiormente è l’ascolto, e grazie a questa esperienza ho potuto metterla molto in pratica per migliorarmi”: così esordisce Annamaria Leone, studentessa di Scienze e Tecniche Psicologiche, vincitrice del Premio Rotary Scuola e di un posto all’interno del programma Ryla (Rotary Youth Leadership Awards), nonché volontaria presso parecchie realtà locali volte al migliorare la qualità della vita degli utenti.
La ascoltiamo come relatrice all’evento organizzato dal Rotary Club Molfetta dal titolo “Vi racconto il mio Ryla”, tenutosi il primo aprile presso la sala congressi del Pàlato Bistrot, dopo una breve introduzione a cura del Presidente Rotary Felice de Sanctis. È interessante vedere come un’esperienza mirata allo sviluppo delle doti da leader ed alla formazione di legami interpersonali riesca a fornire questi nuovi strumenti in un concentrato di emozioni, ed è forse questo mix perfettamente bilanciato ciò che rende questa esperienza unica nel suo genere.


Nonostante la sua riservatezza appena visibile sotto un’esplosione di grinta, Annamaria Leone si districa tra i racconti della sua intensa settimana di formazione, in cui le persone hanno fatto la differenza. Ci riporta, infatti, alcuni degli incontri pieni di spunti di riflessione: da lezioni frontali di leadership tenute dal coach Marco Rotella, a visite nel porto di Bari tra storia e attualità guidata dal prof. Ugo Patroni Griffi, per passare poi al racconto della maestosa Cattedrale di Bari tenuto dal Priore don Francesco Lanzolla, ed infine all’esperienza da imprenditore locale di Alessio Lorusso, CEO e fondatore di Roboze (azienda produttrice di stampanti 3D).
Non sono mancate anche occasioni di condivisione con i suoi colleghi; Leone ci spiega, infatti, che i partecipanti sono stati divisi in piccoli gruppi che avrebbero sviluppato un progetto a partire da uno dei temi di leadership trattati, per poi presentarlo con il supporto visivo di un file Power Point. “Eravamo a corto di idee per il nostro progetto – ci dice – e ne avevamo discusso per gran parte della cena. Ma quella sera, in un momento quasi di sconforto, ci è giunta l’idea illuminante. Ci siamo detti è quella giusta, parleremo della Torre di Pisa come metafora degli errori che portano all’unicità e al progresso.” Perché un buon leader è in grado di riconoscere l’errore, ammetterlo senza punirlo ed infine trovare un modo per migliorarlo; un po’ come è successo con la Torre di Pisa quando, una volta riconosciuto, l’errore è stato accolto come sfida e implementato, rendendo questa costruzione unica. In fondo, non è l’errore una forma molto umana di conoscere il mondo?


Annamaria Leone prosegue il suo discorso dichiarando di aver imparato molto dalla collaborazione con i suoi compagni di squadra, poiché ognuno di loro ha un background diverso e ci ha messo il del suo, arricchendo il progetto di nuovi punti di vista. Inoltre, confessa che essere ‘costretta’ ad interfacciarsi con persone che non conosceva per non rimanere isolata l’ha spinta a mettersi in gioco ed uscire dalla sua comfort zone, ma anche a saper rispettare le differenze quando la convivenza diventava più difficile.
Nello spazio dedicato agli interventi, alla domanda posta da Felice de Sanctis ‘Cosa ti è rimasto di questa esperienza, dal punto di vista umano oltre che da leader?’ Leone afferma: “Dal Ryla ho imparato che l’errore è importante perché ci accomuna tutti nella vita quotidiana, per questo bisogna saperli riconoscere anche in ambito aziendale senza condannarli. E poi, ho realizzato che i limiti insormontabili spesso sono solo autoimposti, che le buone idee sono spesso quelle che arrivano per caso e la gentilezza inaspettata può svoltare la giornata. Credo inoltre che le persone giuste forse sono proprio quelle che ci sembrano troppo diverse da quello che crediamo di essere”.
La relazione di Annamaria Leone si conclude con l’augurio che altri giovani possano entrare in contatto con il mondo del Rotary ed avere una grande opportunità come quella che ha avuto lei, mentre noi non possiamo che complimentarci e ringraziarla per averci permesso di viaggiare un po’ tra i meravigliosi racconti di questa avventura emozionante ed estremamente formativa che è il RYLA, attraverso i suoi occhi gentili e colmi di emozione e (forse) con un pezzettino di Rotary nel cuore.

Bari, interclub dedicato alla lingua italiana con Mirabella e Bellini

, , , , , ,

Una folta presenza di soci, come non si vedeva da tempo, ha premiato l’interclub organizzato dal RC Bari Castello insieme a RC Bari, RC Bari Sud, RC Bari Mediterraneo e Rotaract. Argomento sempre di attualità, quello sull’uso della nostra lingua, trattato con arguzia e dovizia di esempi dai due relatori, Pasquale Bellini e Michele Mirabella.

Gli Italiani, esordisce Bellini, usano non più di 700 parole nel loro linguaggio quotidiano.

Ci sono parole (come, ad esempio, “sussiego”) che non pronunciamo mai, fa notare Mirabella, il quale, con la sua consueta verve, ci ricorda che noi uomini non siamo come gli animali e non abbiamo una lingua innata (un cane non deve imparare ad abbaiare), ma dobbiamo studiarla e impararla e, perché no?, arricchirla e amarla.

Una penuria di lessico, sottolinea Mirabella, equivale ad una penuria di idee e un deperimento della lingua porta inequivocabilmente ad un deperimento della civiltà. La lingua, dunque, va difesa e accuratamente tramandata, con una attenzione particolare anche al vernacolo (a “rischio di estinzione”) e a quelle espressioni dialettali che sono sempre uno specchio di culture e abitudini locali assolutamente da custodire.

La ricchezza del linguaggio si ottiene amandolo, ci ha ricordato Mirabella, che non ha mancato di criticare l’eccessivo e spesso immotivato uso di anglicismi ( basti pensare ai vari lockdown e green pass, giusto per citare alcuni termini usati e abusati in questo ultimo periodo, senza dimenticare il job’s act e la spending review….).

Non poteva mancare un accenno ai terribili eventi di guerra in Ucraina, e magistralmente M. Mirabella, interpretando i sentimenti dei soci presenti, ha espresso solidarietà al popolo ucraino ed ha ricordato che la grande casa del Rotary sarà sempre vicina a quelli che soffrono.

Su richiesta dello stesso Mirabella, si è terminato l’interclub sulle note dell’inno della Ucraina.

Francesco Giordano

Afghanistan, i Governatori ai soci Rotary: «No iniziative isolate, facciamo rete per essere utili»

, , , , , , ,

I quattordici Governatori del Rotary d’Italia hanno sottoscritto un appello ai 40 mila soci per invitarli a muoversi come corpo unico nelle iniziative che saranno adottate in favore dei cittadini afghani in fuga dalla repressione talebana.

Di seguito, il testo integrale della lettera.

«Carissime Socie e carissimi Soci di tutti i Club dei 14 Distretti italiani del Rotary International,

la tragedia in atto in Afghanistan ci colpisce profondamente come uomini e donne liberi e ancora più come Rotariani, scuotendo le nostre coscienze.

Non possiamo non considerare le evidenti responsabilità del mondo occidentale del quale facciamo parte. In Afghanistan sono operativi tre Club Rotary: uno a Kabul, un secondo ad Herat (attualmente presieduto da una donna), un terzo a Jalalabad. Non occorre aggiungere nulla sulla sorte a cui possono andare incontro questi rotariani che si trovano a condividere in toto i nostri valori in una terra “sbagliata”, così come sulla sorte di tanti Afghani che hanno combattuto accanto agli occidentali per la difesa dei diritti dell’uomo e della donna, forse traditi dagli stessi che avevano fatto loro credere che avrebbero continuato a vivere in uno stato democratico dopo il ritiro delle forze militari occidentali.

Per noi Governatori, così come sicuramente per tutti voi, è un dolore enorme con il quale conviveremo a lungo; siamo tutti fortemente preoccupati soprattutto per il destino delle donne, delle ragazze e dei bambini afghani; non dimentichiamo il Focus di quest’anno del P.I. Shekhar Mehta (“Empowering girls”), oggi più di prima (e non sembrava possibile) quanto mai attuale: il sostegno a queste persone deve essere una nostra priorità assoluta.

Come Rotary International, tutti noi 14 Governatori in carica dei Distretti di Italia, San Marino e Malta, abbiamo inviato al Presidente del Consiglio una lettera aperta nella quale abbiamo affermato la totale disponibilità dei 14 Distretti italiani, a fare tutti insieme qualcosa di concreto, insieme alle istituzioni nazionali ed europee e ad altre associazioni di servizio, una volta che siano concessi dei corridoi umanitari sui quali ovviamente non possiamo in alcun modo incidere, ma possiamo solo aspettare che vengano prese le giuste, si spera, decisioni a livello politico nazionale ed europeo.

Interventi dei singoli rotariani o di Club in questa delicata fase potrebbero rivelarsi scarsamente efficaci; solo con un’unica voce del sistema Rotary potremo avere ascolto ed intervenire per aiutare concretamente i profughi afghani.

Per il momento possiamo solo continuare a seguire, con iniziative varie, le altre calamità naturali (in alcuni casi con il concorso dell’uomo), che purtroppo hanno colpito alcune regioni italiane, alcuni stati europei e da ultimo la Repubblica di Haiti con un devastante terremoto: quanta sofferenza c’è nel mondo!!!

Tornando alla tragedia afghana, sarà invece determinante dare la giusta ed efficace partecipazione e il supporto a programmi nazionali e internazionali di accoglienza e di inserimento di tutte queste persone e delle loro famiglie, a mano a mano che i corridoi umanitari avranno dato loro la possibilità di entrare in Italia, una volta terminato il periodo di quarantena obbligatoria per la pandemia Covid.

In quel momento avremo l’opportunità di impegnarci con tutte le nostre forze per l’inserimento sociale e il sostegno di queste famiglie e potremo anche contare sull’aiuto di tutti i rotaractiani dei 14 Distretti. Particolarmente efficaci potrebbero essere la ricerca di appartamenti sfitti di rotariani per dare subito a loro un tetto per dormire; una prima raccolta fondi per provvedere al loro sostentamento (sicuramente non mancheranno sussidi nazionali e/o comunitari); l’inserimento nel mondo del lavoro: molti di loro avranno titoli di studio e competenze specifiche, altri no, ma contando su 39.000 rotariani, tra i quali molti imprenditori ed industriali, non sarà un’impresa disperata trovare per alcuni di loro una opportunità di lavoro, sempre in accordo e nell’ambito di programmi istituzionali di accoglienza e sostegno.

Allora sì che i Club ed i 14 Distretti italiani, sia del Rotary che del Rotaract, avranno dimostrato nei fatti la solidarietà ed avremo così tutti quanti onorato l’impegno di “servire per cambiare vite”».

I 14 Governatori italiani
Luigi Viana – Distretto 2031
Silvia Scarrone – Distretto 2032
Manlio Alberto Grassi – Distretto 2041
Edoardo Gerbelli – Distretto 2042
Sergio Dulio – Distretto 2050
Raffaele Caltabiano – Distretto 2060
Fernando Damiani – Distretto 2071
Stefano Spagna Musso – Distretto 2072
Gabriele Andria – Distretto 2080
Gioacchino Minelli – Distretto 2090
Costantino Astarita – Distretto 2101
Fernando Amendola – Distretto 2102
Gaetano De Bernardis – Distretto 2110
Gianvito Giannelli – Distretto 2120

Translate »