Blog

Le linee programmatiche del Presidente del Rotary Club di Molfetta, Felice de Sanctis, illustrate ai soci e al Governatore Giannelli in una serata in amicizia sul mare

, , ,

Serata in amicizia in terrazza sul mare alla villa del Presidente del Rotary Club di Molfetta, Felice de Sanctis, per illustrare le linee programmatiche di questo anno sociale.

Un incontro informale, ma importante, anche per la presenza del Governatore del Distretto 2120, avv. Gianvito Giannelli.

Il Club di Molfetta sta attraversando un momento difficile sia per l’elevata età media dei soci, sia per la perdita di alcuni di loro, complice anche la pandemia, ma anche per demotivazione, incomprensioni e ver meno di quello spirito di amicizia che p il fondamento di tutte le Associazioni e del Rotary in particolare.

Ecco perché tra gli obiettivi di quest’anno ci sarà anche quello di far crescere l’effettivo, come ci chiede anche il presidente internazionale Shekhar Mehta.

Con la crescita dell’effettivo si aumenta anche l’amicizia che consolida il gruppo e lo rende più attrattivo all’ingresso di nuovi amici. E in questa serata è presente anche l’ing. Vito Bellomo, ingegnere aerospaziale e potenziale nuovo socio, che ha cominciato a frequentare il club per conoscerne le finalità.

Altro obiettivo è il coinvolgimento del Rotaract, con la partecipazione anche alle decisioni e con l’inserimento nel direttivo: una strada che il presidente Felice de Sanctis intende percorrere.

Passando quindi ai progetti, in primo luogo verrà data importanza al Ryla. Invieremo il giovane studente che risulterà primo al premio scuola, a questa esperienza dalla quale i nostri giovani sono tornati tutti entusiasti e arricchiti sul piano della formazione professionale e nella costruzione di una leadership. 

Tra i progetti c’è anche quello dell’accoglienza che si svilupperà sul territorio e anche fuori, vedi la citata Albania. E il logo scelto dal presidente si richiama a questo tema. Il motto: “accogliere per condividere in amicizia” si spera possa essere condiviso come sintesi di un progetto che, anche realizzare in parte, sarebbe già un grosso risultato.

Si stanno studiando alcune iniziative in merito, anche in collaborazione con altre associazioni per contribuire a superare, nella nostra dimensione, questa umanità in guerra, questo egoismo diffuso (anche dai social), dove crescono le individualità, ma anche le solitudini.

L’integrazione di etnie diverse è possibile: anzi, appartiene a quel pacco di progetti che costituiscono la sfida più drammatica per la sopravvivenza della nostra civiltà. La comunicazione con culture altre, insomma, non è un’utopia, né uno sterile sospiro di sognatori. Del resto, non dimentichiamo che anche la storia del nostro Paese è fatta di integrazioni di culture diverse.

L’altro obiettivo è quello della formazione dei dirigenti che il Distretto sta portando avanti con impegno e continuità.

Non dimentichiamo la Fondazione Rotary, con la richiesta di una sovvenzione distrettuale per il progetto Albania, che ci auguriamo possa essere accolta, anche in considerazione della qualità del progetto, ma anche della difficile situazione finanziaria del Club, che, accanto alle risorse umane, ha bisogno di risorse finanziarie per portare avanti i suoi progetti.

Ecco perché cercheremo di avviare un piano finanziario che permetterà una efficace gestione dell’amministrazione del Club.

Non mancheranno gli incontri culturali, anche con la partecipazione di illustri personaggi della vita politica, economica e sociale italiana e che serviranno anche a dare visibilità al Rotary e a migliorare le pubbliche relazioni del Club, anche sui media.
Ecco i temi a grandi linee di quest’anno, cominciando dalla continuazione del progetto del Social market solidale in collaborazione con la Diocesi, che sta crescendo di anno in anno, anche grazie alla presenza di alcuni soci che fanno volontariato all’interno di questa realtà. Lo screening oculistico per i bambini figli delle famiglie bisognose del Social market, per i quali verrà completata la donazione di occhiali da vista, già avviata dal presidente precedente Felice Spadavecchia.

Ambiente, legalità, il dopo pandemia, Scuola, sanità, il mondo che verrà, il futuro del Sud anche alla luce del Recovery fund, le nuove schiavitù e la parità di genere, anziani come risorsa e non come problema, il futuro dei giovani: quali professioni in un mondo in cui cambia profondamente il lavoro, sviluppo del territorio ed educazione alimentare.

Nei progetti vanno inseriti anche quelli individuati dal presidente della commissione Michele de Pinto: la donazione di giochi per la scuola dell’infanzia, la riqualificazione della piazza Paul Harris, oggi semi abbandonata, gli incontri sul Pulo neolitico, sul tema della sicurezza e del sistema penitenziario italiano, la ricerca scientifica e universitaria, il nuovo porto commerciale, il ritorno accelerato delle Pmi e i relativi rischi di ripresa e sostenibilità, la giornata mondiale dell’acqua.

Il Governatore Gianvito Giannelli ha concluso la serata sottolineando le straordinarie opportunità che il Rotary può offrire alle nostre Comunità, incidendo sulla vite di ogni persona che possa essere coinvolta dal nostro agire; perché, come rotariani, siamo chiamati a servire per cambiare vite.

Ai giovani del Rotaract ha rivolto l’augurio di buon lavoro: “essi costituiscono una risorsa importante ed è nostro compito aiutarli al meglio a sviluppare le loro grandi potenzialità”.

Il governatore ha ricordato che occorre considerare le situazioni di bisogno sociale delle comunità non come un problema da risolvere, ma come opportunità da cogliere per sopperire alle necessità altrui e cambiare le vite degli altri, come ci ricorda il nostro Presidente Internazionale, Shekhar Mehta.

Nel suo discorso di apertura alla Assemblea Internazionale di Orlando, Mehta, infatti, ha invitato tutti quanti a riscoprire le la gioia e la magia del servire, consapevoli che ciascuno può compere azioni straordinarie e che anche un piccolo gesto può cambiare le vite degli altri. “Servire per cambiare vite” è il motto che ci deve essere di pungolo nel nostro agire e di criterio di selezione delle iniziative del Rotary.

E’ necessario, quindi, i bisogni delle Comunità e impostare progetti di servizio sostenibili, essere il più possibile inclusivi con i soci e le comunità di appartenenza, nonché con le pubbliche istituzioni, con il mondo della scuola e dell’università, e condividere i risultati con una sana e corretta informazione.

Peraltro, non va dimenticato che la alfabetizzazione e la istruzione di base devono essere considerati un beneficio cui tutti hanno diritto a prescindere dall’età, cosicché non riguardano solo i più giovani; al contrario, il bisogno cui il Rotary può e deve sopperire riguarda proprio quelle fasce della popolazione mondiale che non hanno potuto godere di una adeguata formazione sin dalla giovane età. Come dice il nostro Presidente Internazionale Shekhar Mehta, nessuno deve essere lasciato indietro.

“L’alfabetizzazione nel senso ampio che ho appena enunciato, non costituisce solo un obiettivo ormai raggiunto ed acquisito. Non è così in Italia, nonostante ci possiamo considerare un paese relativamente privilegiato, meno che mai in ambito internazionale dove non solo l’alfabetizzazione è ben lungi dal ritenersi un obiettivo scontato ma, in alcune realtà, non è nemmeno un valore universamente condiviso, come dimostrano recenti accadimenti”.

L’avv. Gianvito Giannelli ha apprezzato il service che il Club di Molfetta ha avviato in Albania, a favore degli anziani, in collaborazione con l’Auser. Un service in cui è impegnato anche il Rotaract sul fronte dell’alfabetizzazione.

Il Governatore Gianvito Giannelli, il presidente Felice de Sanctis, Anna Palombella vedova del Pdg Luigi e l’assistente del governatore Costantino Fuiano

ECOLOGIA AMBIENTALE IN ARCHITETTURA-PRIMO INCONTRO RC FOGGIA GIORDANO

, ,

‘OLTRE IL PAESAGGIO: LA RELAZIONE TRA UOMO, ARCHITETTURA E NATURA’

RELATORE: PROF. ARCH. RICCARDO PORRECA      

 

Adottare le soluzioni di videoconferenza – per ridurre da un lato le possibilità di eventuali contagi da coronavirus e per evitare, dall’altro, la paralisi delle nostre attività di Club – ci è sembrata la decisione più giusta in questo periodo. L’incontro che programmiamo mensilmente su piattaforma Zoom offre alle socie, ai soci e agli amici del RC Foggia Umberto Giordano, la possibilità di mantenere alta l’attenzione su alcuni temi fondamentali, di lavorare in team e di gestire riunioni, assemblee e seminari.  La produttività e l’efficienza di tale iniziativa si è ripresentata lo scorso 22 settembre, quando il Club ha incontrato virtualmente il prof. Arch. Riccardo Porreca. L’illustre ospite del primo dei quattro Micro Seminari di ‘Ecologa ambientale in Architettura’, un ciclo di appuntamenti curato dal socio e architetto Cesare Corfone, era in collegamento da Quito, (ufficialmente San Francisco de Quito), capitale dell’Ecuador.

Ad accoglierlo ‘a distanza’ c’erano la Presidente Maria Renata Montini, il Direttivo dell’a.r. 2021/2022, i soci, le socie e moltissime istituzioni rotariane che si sono collegate sulla piattaforma digitale del Club.  Ma è stata la partecipazione del Governatore del Distretto 2120 Gianvito Giannelli ad impreziosire la serata e la conversazione che era incentrata sul tema ‘Oltre il paesaggio: la relazione tra uomo, architettura e natura’ – moderata dal socio Corfone – per comprendere i fenomeni dei cambiamenti climatici. “Non posso nascondere che la categoria alla quale appartengo si dice preoccupata dagli eventi estremi causati dai cambiamenti climatici che sono in aumento”, così ha esordito Riccardo Porreca (di sangue metà pugliese e metà abruzzese, attualmente in America Meridionale). In riferimento alle città che abitiamo, “La natura – ha spiegato il relatore, nella prefazione della sua discussione – è diventata aggressiva e poco prevedibile”.

Quale impatto ha l’architettura sull’ambiente, in che modo l’ambiente si lascia influenzare e come si genera il paesaggio urbano?

Sono stati questi gli interrogativi della serata ai quali l’architetto Porreca ha risposto illustrando alcuni estratti degli studi che lui stesso ha condotto negli anni e che, attualmente, sta curando in sede accademica.

Ad esempio, per il professor Porreca la riflessione sulla relazione tra spazio e società, tra architettura e urbanistica, non può limitarsi a soluzioni spot: “è necessario cambiare atteggiamento, creare un nuovo modello, un nuovo stile di vita e il nuovo paradigma è ‘vivere insieme’. In sintesi: per comprendere quale città vogliamo per il futuro bisogna “passare da un sistema interventista a uno di relazioni. E la prima cosa da fare è approfondire quello del nostro paesaggio”.

“Abbiamo bisogno di relazioni per fare una città”, ha precisato il nostro ospite che ha aggiunto “possiamo mettere a sistema questi tre mondi (uomo, architettura e natura) in modo funzionale: si può agire tramite la pianificazione strategica in cui un pool di specialisti di varie discipline lavori a una risposta complessa con più di uno strumento, ma in modo coordinato e soprattutto con la necessaria partnership di attori locali come possono essere club prestigiosi con valori positivi, associazioni, anche ONG e ONLUS, e bisogna anche coinvolgere i cittadini”.

Sara PACELLA

 

 

 

Rotary Club Brindisi Appia Antica – Visita del Governatore del Distretto 2021

, , , ,

Il 28 settembre 2021, presso Tenuta Moreno (Mesagne, BR), il Governatore del distretto 2120 Puglia e Basilicata, Gianvito Giannelli, accompagnato dalla dolcissima consorte Lilly e dall’assistente di zona, Silvia Rosato, ci ha onorato della sua visita.
Nell’occasione sono state illustrate le attività svolte dal nuovo Presidente, Cosimo Simone, nei primi 84 giorni di presidenza.
Durante l’incontro si è colta l’occasione per aggiungere  alla nostra famiglia rotariana un nuovo socio, Mino Corrado: a lui rivolgiamo il nostro augurio per il tempo, il servizio e il suo contributo che saprà dedicare.
I soci del Rotary club Brindisi Appia Antica ringraziano il governatore per i suoi preziosi consigli.

“SEPARAMARSI”- IL RC FOGGIA “U. GIORDANO” INCONTRA MASSIMILIANO ARENA

, , ,

Fedeli a uno dei nostri obiettivi di Club – costruire relazioni significative e durature – il RC Foggia Umberto Giordano cerca, con i vari strumenti a disposizione (service, seminari, conviviali, conferenze, web call), di generare cambiamenti positivi sia nella comunità locale sia a livello globale.

Anche quest’anno abbiamo deciso di impreziosire il nostro calendario inserendo incontri con autori e autrici per approfondire tematiche sociali e, complice il forte calo dei casi di COVID-19, abbiamo aggiunto, tra le attività, una serie di appuntamenti in presenza, come ulteriore occasione di incontro e confronto.

La prima iniziativa del nuovo anno rotariano del format dedicato alla lettura e al dibattito si è tenuta al Circolo Tennis di Foggia che, nella serata del 28 settembre, ha ospitato Massimiliano Arena, avvocato divorzista e autore di ‘Separamarsi’. Una vera e propria guida per capire cosa comporta una separazione, vincere il senso di smarrimento e vivere al meglio ogni fase, fino alla rinascita. Il libro edito da Ekis ha un aspetto tecnico-procedurale, con le informazioni legali dell’avv. Arena (founder di Slidinglife, la piattaforma che mette in contatto persone in ogni fase di separazione o divorzio tra di loro e con i professionisti del divorzio) e una voce di controcampo che ‘cura’ il groviglio di emozioni derivanti da paure, conflitti, disorientamento delle varie fasi della separazione, con gli interventi della coach Annalisa Ronchi.

A fronte dell’aumento di separazioni e divorzi (secondo l’Associazione nazionale divorzisti italiani nel 2020 c’è stato un aumento delle separazioni rispetto al 2019 del 60%) è sempre più urgente una riflessione sulla necessità di offrire un supporto adeguato a genitori e figli.

Al tavolo per questa riflessione c’erano la Presidente del RC Foggia Umberto Giordano Maria Renata Montini, la Consigliera Segretaria Sara Pacella – che ha condotto l’intervista con Massimiliano Arena – e l’autore, già Project Manager in America Latina e Africa per ONG umanitarie.

Come affrontare il divorzio tra leggi ed emozioni? Arena lo spiega in questa ‘guida’ per capire cosa comporta una separazione, come vincere il senso di smarrimento e vivere al meglio ogni fase, fino alla rinascita. “Non siamo nati per essere infelici e soli. C’è sempre un’altra possibilità nella vita, e la meriti anche tu”, scrive l’avvocato foggiano.

Come si può affrontare e costruire un percorso di separazione evitando traumi? Come è possibile preparare al meglio il genitore che sta attraversando l’esperienza della separazione e rinascere? Chi legge, pagina dopo pagina, affronta un viaggio tra pensieri ed emozioni: “potrai capire, riflettere, lasciar andare e infine sarai una persona nuova, pronta a ricominciare da sé”, ha spiegato l’autore.

“Mi sono reso conto, in questi anni, in cui i clienti che varcano la soglia del mio studio non chiedono soltanto la soluzione del problema giuridico, chiedono anche la possibilità di avere una nuova chances, di riprendere il volo, di mettere riparo agli errori commessi o alle conseguenze di errori commessi da altri. Non vi è cosa più bella che far riprendere il volo a una persona che si presenta davanti ai miei occhi con le ali spezzate”.

Sulla felicità l’avvocato Arena si è espresso così: “Un diritto fondamentale e inviolabile di ogni essere umano, sia di chi ha sbagliato, sia di chi ha subito errori altrui”.

Sara PACELLA

Il Rotary Club Venosa per le Giornate Europee del Patrimonio 2021

, ,

Concluse le due giornate europee del Patrimonio a Venosa nella suggestiva cornice del Castello Pirro del Balzo, organizzate dal Rotary Club Venosa, in collaborazione con il MIC, Museo Archeologico Nazionale e Parco Archeologico di Venosa, e il Club UNESCO del Vulture; patrocinio della Regione Basilicata, APT Basilicata, UNPLI Basilicata e Città di Venosa. Grandi ospiti hanno arricchito i due appuntamenti, una vera esperienza culturale che ha evidenziato innumerevoli spunti e riflessioni sulla identità storica di Venosa, non solo patria di Orazio ma culla del medioevo. “Obiettivo centrato” ci dice Francesco Caputo Presidente del Rotary Club Venosa “con le Gep si riesce a rafforzare la fruizione delle bellezze del nostro territorio attraverso la trasmissione delle conoscenze, creando occasioni di partecipazione e condivisione”.  Di straordinario interesse le relazioni dell’archeologa Tonia Giammatteo sul complesso della “Trinità di Venosa tra reimpiego e incompiuta” e del professore ordinario di archeologia medioevale dell’Università del Salento Paul Arthur: “Il patrimonio invisibile dell’Italia bizantina”. “In questa prospettiva i luoghi della cultura sono chiamati a giocare un ruolo di primo piano, essendo il patrimonio storico-artistico veicolo di conoscenza del passato, di riflessione sull’attualità, di ispirazione per il futuro” commenta l’assistente del Governatore Gianvito Giannelli, Liliana Santoro. Tantissima partecipazione per l’apertura straordinaria dell’anfiteatro romano, parco archeologico, incompiuta, e al rinnovato e innovativo museo nazionale archeologico Mario Torelli. Mostra di libri, fumetti e giochi sulla storia medievale, a cura della Pro Loco di Castel Lagopesole hanno interessato i presenti. Interessante il tema affrontato nella seconda giornata: “Il valore del patrimonio attraverso l’accoglienza” con gli interventi di Marcello Romano manager delle attività culturali e del presidente regionale UNPLI Basilicata Rocco Franciosa che ha sottolineato il ruolo prezioso delle associazioni per dare slancio alla promozione e fruizione del patrimonio.

IL RC FOGGIA GIORDANO VISITA PALAZZO MADAMA, SEDE DEL SENATO IN ROMA

, ,

ROMA, PALAZZO MADAMA

E’ uno degli edifici storici più affascinanti di Roma ed è sede del Senato della Repubblica italiana.

Nell’area tra il Pantheon e Piazza Navona, Palazzo Madama si è lasciato ammirare in tutto il suo splendore da una delegazione di soci e socie del RC Foggia Umberto Giordano in occasione della visita guidata, programmata per il primo di ottobre.

Impossibile non restare colpiti dalla storia (dalle trasformazioni operate dalla famiglia Medici a quelle più recenti quando l’edificio fu scelto come sede del Senato del Regno) e dalla bellezza architettonica del palazzo: dall’Aula agli ambienti più significativi di Palazzo Madama, tra cui il Cortile d’onore, lo Scalone, la Sala Maccari, la Sala Risorgimento e la Sala dello Struzzo solo per citarne alcuni.

Il Palazzo in breve

– Il terreno sul quale venne edificato palazzo Madama fu ceduto nel 1478 dai monaci dell’Abbazia imperiale di Farfa alla Francia, che cercava un luogo ove ospitare i pellegrini francesi a Roma.

– Successivamente entrò in possesso della famiglia Medici: il palazzo venne restaurato su progetto di Giuliano di Sangallo e vi fu trasferito quello che era rimasto della biblioteca di Giovanni de’ Medici – figlio di Lorenzo il Magnifico e futuro Papa Leone X – dopo la cacciata degli stessi Medici da Firenze.

– Alla morte di Leone X, nel 1521, palazzo Madama venne assegnato a suo cugino Giulio de’ Medici, che vi aveva lungamente abitato prima di salire al soglio pontificio come Clemente VII.

– Nel 1534 l’edificio fu ereditato da Alessandro de’ Medici. Quando questi morì, nel 1537, venne assegnato in usufrutto alla moglie Margherita d’Austria, detta la “Madama” (da cui il palazzo prende il nome), figlia naturale di Carlo V e duchessa di Parma e Piacenza, che vi pose la sua residenza. Il palazzo rimase ai Medici ed ai Granduchi di Toscana fino al XVIII secolo.

– Nel 1755 fu acquistato da Papa Benedetto XIV e divenne palazzo pubblico dello Stato Pontificio.

– Negli anni successivi vi furono installati, fra l’altro, gli uffici del tribunale e la sede della polizia.

– Palazzo Madama ospitò l’ufficio centrale della Repubblica franco-romana nel 1798-99.

– Nel febbraio del 1871 palazzo Madama venne scelto come sede del Senato del Regno.

 

SARA PACELLA

Cerimonia del Martelletto al Rotary Club di Cerignola

,

Il Rotary Club di Cerignola ha festeggiato, il 10 luglio scorso, la riconferma di Francesco Dibiase, medico cardiologo, alla presidenza del Club per l’anno sociale 2021-22.

Alla presenza delle autorità rotariane, il PDG Sergio Digioia ed il Governatore Eletto Nicola Auciello, dei Presidenti dei Club Rotary Canosa di Puglia e Valle dell’Ofanto (associati al Club Cerignola nella neonata Zona 5), dei Presidenti incoming dei Club Melfi e Valle dell’Ofanto, degli ospiti e dei soci, Francesco Dibiase ha ripercorso in amicizia le tappe del suo anno di presidenza sottolineando che, anche se la virtualità degli incontri imposta dall’emergenza pandemica ha diversamente scandito il tempo del Club e privato i soci dell’ abitudine dei caminetti in presenza, ha creato nuove ed innumerevoli opportunità di incontrare online soci ed ospiti geograficamente distanti ma accomunati dalla volontà di presentare e discutere tematiche che hanno rappresentato vera informazione/formazione: “Lo scorso anno è prevalsa l’attenzione ai bisogni primari della popolazione cittadina ed extracomunitaria con la donazione di derrate alimentari e presìdi sanitari, ma non è mancata l’attenzione per la cultura e per le nuove generazioni; abbiamo anche organizzato focus sull’ambiente e sull’ ecologia non trascurando il sostegno alla ricerca scientifica” , ha dichiarato il Presidente del RC Cerignola.
La cerimonia si è svolta a Villa Demetra, prestigiosa sede del Club, ed ha rappresentato la volontà dei soci di proseguire a sostenere l’impegno programmatico e concreto profuso dal Presidente , che ha ricevuto il collare da Giuseppe Pedarra ( Segretario del Club) e Gabriella Pedarra, figli del compianto Paolo, socio fondatore del RC di Cerignola, primo, nella storia del Club, ad essere presidente per due mandati di seguito.

I ringraziamenti del presidente Dibiase sono andati al Consiglio Direttivo e al lavoro discreto e costante di Luigi Zangrilli- socio del Club e assistente del Governatore 2020-21, Giuseppe Seracca Guerrieri- che, in occasione del XXVI Congresso Distrettuale tenutosi il 3 Luglio a Lecce, ha ricevuto il titolo distrettuale di “Rotariano dell’Anno” per il nostro Club. Nella stessa occasione il PDG ha, ancora, consegnato a Francesco Dibiase una targa a riconoscimento dei traguardi raggiunti nel suo ruolo con spirito di servizio nel suo primo anno di presidenza dimostrando quanto “C’è bisogno di Rotary”.
Il Club ha anche festeggiato l’ingresso di un nuovo socio, il Luogotenente Pasquale Doronzo, nuovo Comandante della locale stazione dei Carabinieri di Canosa di Puglia, che ha ricevuto la spilletta dal PDG Sergio Digioia.
Il Presidente Dibiase, ricordando il motto del Governatore, Gianvito Giannelli: “Ogni giorno ne vale la pena”, ha augurato buon lavoro ai soci che compongono il Consiglio Direttivo : Vincenzo Simeone, Vice Presidente; Giuseppe Pedarra, Segretario; Giuseppe Aucello, Tesoriere; Casimiro Dileo, Prefetto; Antonio Defazio, Matteo Falco, Nunzio Paolicelli; Domenico Guercia, Past President; Cinzia del Corral, Presidente Incoming.

https://www.cerignolaviva.it/notizie/rotary-club-cerignola-francesco-dibiase-prosegue-la-presidenza-per-l-anno-sociale-2021-22/

ROTARY CLUB TRANI – 58^ FESTA DELLA SCUOLA – 20 SETTEMBRE 2021

_LD_3560.jpg

La 58^ Edizione della “Festa della Scuola”, organizzata dal Rotary Club Trani nell’Auditorium dell’Istituto “Aldo Moro” a Trani, ha visto assegnare riconoscimenti a 23 studenti, segnalati dai Dirigenti delle Scuole di Andria, Barletta, Bisceglie, Corato e Trani, che hanno conseguito la votazione di 100/100 e lode agli esami di Maturità nello scorso anno.

Grazie alla cordialità e all’ospitalità del Dirigente Scolastico Prof. Michele Buonvino è stato istituito un servizio di accoglienza e controllo del Green pass che ha consentito che la manifestazione si svolgesse in serenità e sicurezza.

L’edizione appena conclusa ha avuto come filo conduttore il motto del Presidente Internazionale Shekhar Mehta “Servire per cambiare vite” e quello del Governatore del 2120° Distretto del Rotary Gianvito Giannelli “Ogni giorno ne vale la pena” ed infine quello del Presidente del Club Pasquale Vilella “Amici nel servire”. E’ proprio da questo che quest’anno il Presidente del Club Pasquale Vilella, è partito per rimodulare il format della manifestazione.

Il Rotary Club di Trani, infatti, ha premiato i ragazzi con un attestato ed un dono ricordo (un orologio per i ragazzi ed un bracciale per le ragazze) ma ha pensato a “cambiare la vita dei neodiplomati” offrendo loro un corso sulla Leadership. Un’innovazione che segna una svolta in questo evento, ormai “storico” per il Rotary e per la comunità. Il corso di formazione, della durata di tre giorni e dal titolo “Essere Leader: le competenze per guidare se stessi e gli altri” sarà tenuto dal Dott. Salvatore Nardò, rotariano, formatore e coach professionista. Infine, i corsisti più motivati saranno candidati a partecipare, nel mese di marzo 2022, al R.Y.L.A. (Rotary Youth Leadership Awards) organizzato dal Distretto 2120 del Rotary International grazie alle Borse di Studio offerte dal Rotary di Trani e da alcuni soci del Club. Al centro dell’evento, una relazione sul tema “La postmodernità tra valore reale e valore percepito” tenuta dal Chiar.mo Prof. Francesco Giorgino, docente LUISS in Comunicazione e Marketing nonché Giornalista e Caporedattore centrale della redazione Interni del TG1. La serata si è svolta con lo stile tradizionale del Rotary International, che ha visto l’inizio segnato dal tocco della campana da parte del Presidente Pasquale Vilella, il quale, dopo gli inni tradizionali, ha passato la parola al Segretario del Club, Mario Fucci per i saluti tradizionali alle autorità presenti, rotariane, militari e civili. Sono seguiti due brevi indirizzi di saluto del Prof. Buonvino, Dirigente scolastico dell’Istituto Aldo Moro che ospitava la manifestazione e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Corato, la Dott.ssa Bucci. E’ seguita poi l’applaudita e interessantissima relazione del professor Giorgino,  che ha sviluppato il tema come segue.

“Il prefisso post, chiaramente, indica uno stato di successione: pertanto, siamo usciti dalla modernità, ma in senso positivo o negativo? La maggior parte dei commentatori non si pronuncia in senso qualitativo, bensì nella direzione della diversità. Un commento che è stato fatto, riguarda l’antitesi tra macro-narrazione e micro-narrazione, nel senso che ci si concentra di più sugli eventi  più vicini a noi, lasciando sullo sfondo quanto avviene altrove. Altri, parlano di società liquida o addirittura di società gassosa, nel senso di una perdita di consistenza della società, basato su un individualismo libertario. Il punto è che i sociologi, attualmente, non studiano più le interrelazioni sociali bensì la desocializzazione.  C’è una differenza tra le società costruite avendo al centro una persona e quelle che hanno al centro l’individuo Che differenza c’è tra persona  e individuo? La persona è dedicata a realizzare se stessa, raffrontandosi agli altri, mentre  l’individuo è la persona ripiegata su se stessa: ciò origina una società nella quale, al contrario di quello che accadeva fino a qualche tempo fa, quando la libertà personale terminava dove iniziava la libertà degli altri, oggi siamo immersi nella libertà assoluta, senza limiti.

La leadership, quindi, va collegata a questo tipo di modello socio-culturale nel quale. attraverso i social, ognuno propone una verità che intende come irrefutabile. L’individuo occupa così degli spazi che non gli competono parlando a nome di gruppi o anche intere categorie, finendo per parlare di temi conosciuti molto superficialmente, come se proponesse verità assolute. Il risultato è che sono rese banali cose che sono davvero molte complesse. Di conseguenza, la società ipercomplessa viene trasformata in una società iperconnessa: si assiste al paradosso di una società bulimica di conoscenza, ma anoressica di contatto. Sono, pertanto, encomiabili le organizzazioni sociali come il Rotary, perché  si muovono in controtendenza, sostenendo la socialità e la cooperazione.

Va ora notato che, nella postmodernità, cambia il rapporto con lo spazio e con il tempo. La globalizzazione porta in primo piano l’azione a distanza e  l’erosione dei confini geografici, dando l’illusione di vivere in un mondo  senza confini, anche se viene posta attenzione anche al locale. Analogamente, il rapporto con il tempo è mutato perché oggi si vive solo nel presente. Sant’Agostino affermava che l’uomo è veramente completo solo se riesce a tenere insieme passato, presente e futuro: “né futuro né passato esistono. Queste tre specie di tempi esistono in qualche modo nell’animo e non li vedo altrove: il presente del passato è la memoria, il presente del presente, la visione, il presente del futuro, l’attesa”. Il passato, infatti, ci serve per costruire la memoria e quindi l’identità, in modo da essere riconosciuti e distinti. Il presente è la percezione di ciò che stiamo vivendo, mentre il futuro è la capacità progettuale.

Tutte le ricerche sociologiche attuali indicano, invece, l’importanza del presente nella società odierna, che non viene più vissuto come elemento di connessione tra il passato e il futuro, ma come un tempo “ a sé stante”, perciò l’essere umano rinuncia all’identità e alla tradizione e non riesce ad avere uno sguardo proiettato al futuro, alla costruzione. La conseguenza di questo è che si fa molta fatica a costruire una progettualità e questo riguarda, in particolare, le nuove generazioni, le quali, però, di questo non hanno colpa: si sono ritrovate in questo tipo di società, in quanto sono gli adulti che non hanno fornito certezze e prospettive. Da ciò emerge l’importanza della resilienza, che è la capacità di reagire a questo cambiamento di impostazione.

Un altro aspetto della modernità, sottolineato dagli studiosi, è che non c’è più un confine tra ciò che è sul palcoscenico e ciò che si trova dietro le quinte. In realtà, oggi gli spazi di retroscena non esistono più, perché sono esondati negli spazi di palcoscenico: non c’è più la differenza fra pubblico e privato, tutto è diventato pubblico, così che ogni elemento della nostra vita privata va a costruire un’immagine pubblica, sui social. Qui, va aperta una parentesi e va richiamata l’attenzione dei giovani a ciò che pubblicano sui social, perché, un domani, quando si troveranno a fare dei colloqui di lavoro, il capo del personale che farà l’intervista, avrà sicuramente preso conoscenza dei loro profili social. Valutiamo, ora, di questa postmodernità, il valore reale e il valore percepito.

La differenza tra valore reale e valore percepito è essenzialmente un concetto di marketing: vale per le aziende, per i prodotti, per le organizzazioni, ma anche per le persone, per gli uomini politici: chiunque si affacci ad un social, diventa un “brand”, cioè, soggetto a una differenza tra valore reale e valore percepito in quanto, nei social, viene rappresentata l’idea che abbiamo di noi. Alla fine. la percezione che gli altri hanno di noi è costituita da quello che pubblichiamo e qui andrebbe letto il libro di Erich Fromm, Avere o Essere, con la contrapposizione tra due modalità di vita, quella estetica e quella etica.

In ogni caso, in un confronto tra valore reale e valore percepito, possono darsi tre casi. Primo, il valore reale è superiore a quello percepito, che è la situazione più frequente, ma anche un bel problema,  perché non siamo nella condizione di far comprendere agli altri il nostro valore: esiste così una dicotomia tra valore in sostanza e valore trasmesso. Se ne deve dedurre che non riusciamo a “venderci”, non sappiamo conquistare l’attenzione degli altri e quindi non riusciamo a generare un processo di leadership.

Seconda opzione: valore percepito più alto del valore reale: qui abbiamo di fronte molti casi di persone e organizzazioni e aziende che hanno lavorato molto bene con la comunicazione, per proiettare un’immagine di se, migliore della loro sostanza. Quindi, da un punto di vista fenomenologico, sembrerebbero al top, mentre da un punto di vista ontologico, il livello è scarso. La terza opzione è ovviamente quella dell’equilibrio tra valore reale e valore percepito e ciò si ottiene con un bilanciamento tra conoscenze e competenze, cioè tra il sapere e il saper fare, due piani che si intrecciano nella vita di ciascuno di noi.  Per quanto mi riguarda personalmente, io la grande fortuna di studiare ciò che faccio e di fare ciò che studio e questo è un augurio che io faccio di cuore a tutti voi, di riuscire a tenere sempre i due piani assieme, perché la formazione continua non è uno slogan, è una necessità. La sete di conoscenza deve durare per tutta la vita, diventando, così, il presupposto della partecipazione. Ciò può avvenire tramite i propri valori individuali (“soft skills”), che contribuiscono a risolvere i problemi, essendo il problem solving una capacità fondamentale per poter lavorare in una organizzazione, svolgere un lavoro di gruppo. Da notare, che questo va in controtendenza rispetto alla società attuale, che è parcellizzata e rivolta alle micro-strutture. In sostanza, il modo per mantenere in equilibrio conoscenze e competenze è la leadership: il leader è colui che sa guidare ( non comandare, che è una cosa completamente diversa). Un eccellente esempio di questo, fu il generale dell’Aeronautica che chiese agli avieri, quindi alla base organizzativa, la loro idea di aereonautica, in sostanza, ponendosi nella posizione di non essere lui a dire che cosa c’era da fare, ma di farsi dire l’opinione di coloro che erano nella struttura su come la struttura stessa dovesse essere migliorata. Siamo qui di fronte al superamento della logica “top-down” che non viene completamente sostituita dal “bottom-up”, bensì integrata in una rete di relazione in cui ci si incontra a metà strada, dove si condivide: in sostanza, spunta fuori il concetto di servizio. Oggi, si usa molto il termine sostenibilità, ma dobbiamo capirci: una leadership sostenibile anche a livello micro, consiste, in realtà, nel proporre qualcosa che deve durare nel tempo, generando cultura. Il leader deve porsi nella posizione di cercare di prevenire i problemi, di condividere le proprie decisioni e prendere, prima di altri, dei percorsi, magari accidentati, che però comportano la partecipazione.

Da notare che, se c’è un leader c’è anche un “follower” ed è importante che  costui non sia solo un tipo che mette un “like”, senza capire di che cosa si sta parlando, ma qualcuno che comprende e condivide un’impostazione. Tutto ciò ci avverte che non sempre la connessione, che adesso è così diffusa, genera comunicazione, perché, per ottenere comunicazione, ci deve essere condivisione, comprensione di significato: questo è uno dei pilastri intorno al quale andare a costruire il concetto di leadership.

In sintesi, l’equilibrio tra valore reale e valore percepito, che si sostanzia nella  leadership, porta al  rispetto. E questo ci richiama alla mente il precetto evangelico “Ama il prossimo tuo come te stesso”: non c’è leadership se non c’è rispetto nei confronti degli altri e quindi di se stessi”

Infine, si è svolta la festosa cerimonia della consegna dei premi agli studenti meritevoli. Una simpaticissima foto di gruppo finale ha concluso in letizia la serata.

In seguito si riportano i nominativi dei ragazzi con le rispettive scuole di provenienza

  • Pertoso Giulia – I.I.S.S. “R. Lotti – Umberto I” (R. Lotti) – Andria
  • Ferri Chiara – I.I.S.S. “R. Lotti – Umberto I” (I.T.A.) – Andria
  • Superbo Marika – I.I.S.S. “Giuseppe Colasanto” – Andria
  • Stea Giovanni – I.T.E.S. L.E.S: “Ettore Carafa” – Andria
  • Carlone Angelo – I.T.I.S. “Sen. Onofrio Jannuzzi” – Andria
  • Lorusso Mariapaola – Liceo Classico “Carlo Troya” – Andria
  • Tesse Alessandro – Liceo Scientifico “R. Nuzzi” – Andria
  • Sciannamea Valentina – I.I.S.S. “Nicola Garrone” – Barletta
  • Barile Daniele – I.I.S.S. “Cassandro – Fermi – Nervi” (Fermi) – Barletta
  • Paparella Francesca – I.I.S.S. “Cassandro – Fermi – Nervi” (Nervi) – Barletta
  • Tatò Maria Stefania – I.T.E. – Liceo Linguistico “Suore Salesiane dei Sacri Cuori” – Barletta
  • Lamonaca Valeria Pia – Liceo Classico “A. Casardi” – Barletta
  • Scardigno Andrea – Liceo Sciantifico “Cafiero” – Barletta
  • Maffei Valentina – I.T.E.S. “Giacinto Dell’Olio” – Bisceglie
  • Morgigno Bartolo – Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci£ – Bisceglie
  • Valenza Francesco Cecilio – I.I.S.S. “A. Oriani – L. Tandoi” (Oriani) Corato
  • Talarico Vincenzo – I.I.S.S. “A. Oriani – L. Tandoi” (Tandoi) Corato
  • Ferrante Francesco – I.T.E.S. “Padre A.M. Tannoia” – Corato
  • Balice Sarah – Liceo Artistico “Federico II Stupor Mundi” – Corato
  • Quatela Christian – I.I.S.S. “Sergio Cosmai” – Trani
  • Di Perna Gabriele – I.I.S.S. “Aldo Moro” – Trani
  • Lapegna Eleonora – Liceo Classico “Francesco De Sanctis” – Trani
  • Povia Dario Vincenzo – Liceo Scientifico “Valdemaro Vecchi” – Trani

Questo è il Rotary ha concluso il Presidente al termine della serata perché noi rotariani dobbiamo essere “amici nel servire” perché “ogni giorno ne vale la pena”.

_LD_3602.jpg

_LD_3827.jpg

ROTARY CLUB TRANI PRIMO ROTARY FIDELITY DAY 31 AGOSTO 2021

IMG_4153.jpg

Un successo strepitoso è stata la serata del 31 agosto al Rotary Club Trani per il primo Rotary Fidelity Day. E’ stato, infatti, istituito un premio speciale ai Soci di più lunga data, che, al compimento del quinto, del decimo o successivi anni, di cinque in cinque, di appartenenza al Club, riceveranno un attestato di benemerenza. Un’idea, questa, che è stata particolarmente apprezzata da tutti i presenti, perché non solo rappresenta un riconoscimento all’impegno dei Soci nel tempo, ma anche rinsalda le tradizioni e l’amicizia rotariana.

Come sempre, l’incontro ha avuto inizio con i saluti istituzionali fatti dal Segretario del Club, Mario Fucci al Governatore Gianvito Giannelli e a tutte le autorità rotariane presenti. Il Segretario ha approfittato del suo intervento per anticipare già due importanti riunioni in Settembre il giorno 6 e la tradizionale, ormai famosa, Festa della scuola il giorno 20.

Ha poi preso la parola l’Istruttore Distrettuale Titta De Tommasi, che, molto simpaticamente, ha affermato di sentirsi a casa nel Rotary Club Trani per la profonda amicizia che lo lega ai Soci del Club. Il tema del suo intervento era: “Presenta il Rotary ad un amico”. Egli ha affermato che non è facile presentare il Rotary, anche per i molti pregiudizi che ne offuscano un po’ l’immagine nel pubblico, ma, a guardar bene, sarebbe sufficiente partire dalla definizione del Rotary International che appunto è un’associazione internazionale, originata non dal vertice, ma dal basso, dai Soci e dai Club: basta soffermarsi un momento a ricordare le origini del sodalizio. Tutto è nato per un incontro di quattro persone nel lontano 1905. La struttura, quindi, poggia essenzialmente sui singoli Soci che operano sulla base della loro professionalità e la rendono sostanziale nell’azione sociale realizzata dai Club. Esempio principale di queste realizzazioni è la campagna di vaccinazione contro la Polio, che ne ha portato alla quasi totale eradicazione. Titta ha aggiunto che era lieto di ricordare un esempio recentissimo di applicazione pratica delle professionalità presenti nel Club, con la ricostruzione della Facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila distrutta dal terremoto. La ricostruzione è costata €2400000 ed è durata solo due anni, quindi, quando il Rotary s’impegna, le prestazioni sono sempre di massimo livello. Il cardine di tutto ciò è l’amicizia rotariana, che consiste, in sostanza, nella condivisione dei principi etici, con il porsi a servizio degli altri: obiettivo finale è la comprensione e tolleranza tra i popoli, al fine ultimo di conseguire la pace, Questo obiettivo non è utopistico come si potrebbe pensare, perché porsi un target anche molto lontano e perseguirlo con determinazione non può che generare risultati positivi. Per allargare il discorso, basta considerare quali sono le basi etico-politiche del Rotary: internazionalità, aconfessionalità, apartiticità, amicizia e servizio al di sopra di ogni interesse personale. Ciò consente al Rotary di colloquiare con tutti, indipendentemente da cultura, razza, lingua e religione. Tutto questo si può sintetizzare molto rapidamente, in un atteggiamento rivolto alla “politica del poter fare”: ciò è connaturato all’azione del Rotary ed è una cosa talmente spontanea e naturale che spesso gli stessi Soci non se ne rendono conto. Il messaggio finale di questo intervento è dunque il fatto che bisogna credere negli ideali del Rotary e operare sempre per realizzarli.

La parola è poi passata al Presidente del Club, Pasquale Vilella che si è complimentato per l’intervento di Titta e ha espresso la speranza che si potrà ripetere presto un evento del genere, perché dobbiamo continuare ad imparare come è stato fatto questa sera. E’ allora intervenuta  brevemente la Presidente del Rotaract Club Trani, Roberta Vilella, per invitare i Soci a partecipare al loro service di vendita di gel disinfettante, per una raccolta fondi che sarà poi dedicata all’acquisto di equipaggiamento per la ONLUS OER (Operatori Emergenza Radio) di Trani, alla quale già altre volte il nostro Club ha fatto donazioni cospicue

E’ arrivato allora il gioioso momento della cooptazione di due nuovi Soci: presentati da Carla D’Urso, sono la manager Monique De Luca Tupputi Schinosa e il M.° Alfonso Soldano, pianista notissimo. Il Presidente Internazionale Shekhar Metha ha chiesto “Each one bring one” e Carla D’Urso è stata la più pronta del Club nel rispondere con i fatti.  Sono stati letti da Carla i loro curriculum vitae. Monique è attualmente inserita nell’azienda agricola di famiglia e si occupa del marketing della produzione di olio, mentre il Maestro Alfonso Soldano ha un curriculum talmente vasto e lungo che è ben difficile riassumerlo: basta dire che si tratta di un pianista notissimo, che non solo opera ad alto livello concertistico, ma insegna in numerosi conservatori. Entrambi, prima ancora di diventare Soci di un Rotary Club sono stati insigniti della Paul Harris e Monique  è stata anche Presidente di un Rotary Club in Francia, qualche anno fa. Pertanto, i due nuovi Soci non hanno particolare bisogno di presentazione e di certo si inseriranno attivamente e con grande efficacia nella vita sociale del Club, come, infatti, essi hanno affermato di voler fare nel loro intervento di ringraziamento. Il Presidente Pasquale Vilella ha poi sottolineato come Alfonso si sia già fatto promotore del gemellaggio con un altro Rotary Club.

Si è poi svolta la cerimonia con cui si è concretamente celebrato il Rotary Fidelity Day con la consegna delle targhe commemorative ai Soci, avendo il Presidente specificato che ce ne sono due o tre molto vicini ai 50 anni di presenza nel Club e che quindi verranno premiati nei prossimi anni.

I premi sono andati, per 5 anni di anzianità al Presidente nominato Pietro De Luca Tupputi Schinosa, per 10 anni ad Antonella Busseti, Francesco Cifarelli e  Giulio Marchio, per 15 anni a Giuseppe Papagno, per 25 anni a Sabino Chincoli e Mario Fucci, per 30 anni a Nunzio De Vanna, per 35 a Fedele Settanni, per 40 a Umberto Busseti e per 45 a Ugo Operamolla. Una targa speciale è stata poi dedicata a Mimma Picardi, la nostra socia più anziana d’età, che, nel suo ringraziamento ha precisato di essere stata coinvolta nel Club, con suo marito, fin dal lontano 1966. Sono state poi consegnate tre campane, per ricordo dei loro anni di Presidenza a Mimmo Lasala, Angela Tannoia e Achille Cusani.

Il governatore Gianvito Giannelli ha poi concluso la serata parlando dell’importanza dell’effettivo, quindi con un saluto particolare a Monique e Alfonso, i neo cooptati. Ha salutato poi Roberta Vilella come Presidente del Rotaract Trani, ricordando l’impegno del sodalizio per l’Afghanistan in modo concreto, delineando una linea guida per un progetto di gestione dei rifugiati afghani, con particolare riferimento alla preparazione dei profughi che riceveremo per un inserimento nel mondo del lavoro. La serata si è quindi conclusa all’insegna della solidarietà concreta, in sostanza nel segno della realizzazione degli ideali del Rotary.

Achille Cusani  1 Settembre 2021

 

Fotogallery della serata

IMG_4159.jpg

IMG_4121.jpg

INCONTRO CON LA SAGGISTA LORETTA NAPOLEONI

Incontro con la saggista Loretta Napoleoni
Per la presentazione del libro “Sul filo di lana”
219756435_4086386848144752_8692277473331015464_n.jpg
Venerdì 16 luglio presso una sala del Palazzo Filisio Hotel Regia Restaurant, il Rotary Club di Trani, alla guida del Presidente Pasquale Vilella, ha offerto alla comunità cittadina l’opportunità di partecipare all’incontro con la saggista e giornalista economica Loretta Napoleoni. alla Cultura prof.ssa Francesca Zitoli, ha condotto con la saggista un dialogo sulle tematiche affrontate nel libro “Sul filo di lana”.
Si è parlato del “lavoro a maglia”, metafora perfetta, non solo per scorrere con la memoria ricordi personali, vicende sentimentali e aneddoti familiari dell’autrice, ma anche, ampliandone la prospettiva, per raccontare meccanismi globali economici e politici.
Ascoltando Loretta Napoleoni è emerso che in questo libro si affrontano temi di sociologia e di politica, ma la scrittrice lascia spazio anche a riferimenti di un doloroso viaggio alla scoperta di sé, dei propri limiti e delle proprie risorse.
Dunque durante la serata, guardando al passato, è emerso che il lavoro a maglia è spesso stato un leit motiv, un filo conduttore, una sagola che ha permesso all’umanità di attraversare in sicurezza i mari tempestosi delle transizioni epocali.
Inoltre, il lavoro a maglia ci riporta con un volo pindarico al concetto del tempo e del vivere lento del passato. Il tutto poi, riportato ai giorni nostri, ha stimolato la riflessione dei presenti sulla necessità di intrecciare relazioni in modo più creativo e a ritrovare il bandolo della matassa delle nostre vite riconnettendoci gli uni con gli altri.
Al termine della serata, in una sala ancora gremita di lettori ai quali Loretta Napoleoni ha autografato i libri disponibili, il Presidente ha omaggiato la scrittrice ed il moderatore nel gagliardetto del Club.
219633614_4086406524809451_6629356614519348366_n.jpg
220167807_4086393478144089_4719123443208756004_n.jpg
Translate »