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IL ROTARY CLUB MANFREDONIA PROMUOVE UN INCONTRO SUI DIRITTI UMANI DIRITTI UMANI:QUESTI SCONOSCIUTI?

DIRITTI UMANI: QUESTI SCONOSCIUTI?

DIRITTI UMANI: QUESTI SCONOSCIUTI?

IL ROTARY CLUB MANFREDONIA PROMUOVE UN INCONTRO SUI DIRITTI UMANI AL LICEO “GALILEI-MORO”

Manfredonia, 1 aprile 2025 – Una giornata di approfondimento e riflessione sui diritti umani ha coinvolto oggi gli studenti del Liceo “Galilei-Moro” di Manfredonia, grazie a un evento organizzato e curato dal Rotary Club Manfredonia, Distretto 2120.

Saluti

Ad aprire l’evento è stato il dott. Pasquale Frattaruolo con i saluti di rito che ha passato la parola alla Prof.ssa Rossella Angelillis, Vice Dirigente dell’Istituto per i saluti istituzionali, alla quale è stata affidata la moderazione del convegno.

La Presidente del Rotary Club Avv. Patrizia Piemontese ha introdotto il tema della giornata: Diritti Umani: questi sconosciuti? con un excursus sull’origine e l’importanza degli stessi.

DIRITTI UMANI: QUESTI SCONOSCIUTI?
Relatori

L’incontro, che ha visto la partecipazione di relatori di eccezione, ha offerto agli studenti l’opportunità di confrontarsi su tematiche di grande rilevanza sociale e giuridica e a prendere la parola sono stati il Dott. Francesco Rinaldi, neo Magistrato, e il Prof. Giandomenico Salcuni, Prof. Ordinario di Diritto Penale presso Università di Foggia, che hanno illustrato le sfide e le prospettive legate alla tutela e alla promozione dei diritti umani nella società contemporanea.

Il valore della Costituzione: un appello alla conoscenza

Il Dott. Rinaldi ha posto l’accento sulla Costituzione italiana come principale baluardo nella difesa dei diritti umani, esortando i ragazzi a conoscerla per imparare a denunciare le ingiustizie e a difendersi da abusi e soprusi. Citando alcuni articoli della nostra costituzione, ha evidenziato come questi non siano semplici dichiarazioni di intenti ma i pilastri della democrazia.

Diritto penale e sfide contemporanee 

Il Prof. Giandomenico Salcuni ha approfondito il ruolo del diritto penale nella tutela dei diritti fondamentali, sottolineando come esso rappresenti lo strumento principale attraverso cui lo Stato punisce le violazioni e garantisce la sicurezza collettiva, rimarcando come il diritto sia una materia in continua evoluzione, destinata ad adattarsi ai mutamenti della società.

Un dialogo aperto con gli studenti

Dopo gli interventi dei relatori, il dibattito si è animato grazie alle

domande e riflessioni degli studenti, che hanno dimostrato grande maturità e sensibilità nei confronti delle tematiche trattate e le loro osservazioni, profonde e incisive, hanno arricchito il confronto, evidenziando un vivo interesse per la difesa dei principi di libertà, uguaglianza e giustizia.

Obiettivi

L’incontro si è rivelato un’opportunità di crescita per la comunità scolastica e cittadina. Se la difesa dei diritti umani è una sfida quotidiana, ogni momento di confronto e formazione diventa un atto di resistenza e di speranza per una società più responsabile.

Il Rotary Club Manfredonia, da sempre impegnato nella promozione di valori etici e civili, continua così la sua missione di sensibilizzazione e formazione delle nuove generazioni, contribuendo attivamente alla crescita culturale e sociale del territorio.

L’evento si inserisce in un più ampio percorso di collaborazione tra il Rotary e le istituzioni scolastiche, con l’obiettivo di avvicinare i giovani ai temi della giustizia e della legalità.

DIRITTI UMANI: QUESTI SCONOSCIUTI?
Ringraziamenti

Un grazie particolare alle proff.sse Angelillis e Matilde Lauriola – referente per il PCTO – per la continua disponibilità e collaborazione ampiamente dimostrata in questi anni e a tutti gli alunni per la loro attiva partecipazione.

DIRITTI UMANI: QUESTI SCONOSCIUTI?

Relazione del Professor Mastropasqua sul tema Come la robotica e l’intelligenza artificiale hanno cambiato il modo di curare la vista

La serata rotariana che si è svolta venerdì 28 febbraio all’Auditorium San Luigi aveva come oggetto una relazione di estremo interesse e di attualità: Come la robotica e l’intelligenza artificiale hanno cambiato il modo di curare la vista.

 

Ha tenuto la relazione il Professor Leonardo Mastropasqua, presentato dal nostro Presidente Sabino Fortunato che ha dato lettura del suo ampio e lusinghiero curriculum vitae. In estrema sintesi, il Prof. Mastropasqua è dall’anno 2000, Professore Ordinario e titolare della cattedra di malattie dell’apparato visivo presso la Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti. Con molta chiarezza, il Prof. Mastropasqua ha illustrato ai presenti l’argomento previsto per la sua relazione, partendo dalla base più semplice, perché ha mostrato graficamente le diverse alterazioni della vista, che, più o meno, tutti conosciamo: miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia senza dimenticare il cheratocono (malattia degenerativa della cornea) e la cataratta (perdita di trasparenza del cristallino). Egli ha esposto graficamente le diverse alterazioni della vista,  mostrando come il problema stia tutto nella “messa a fuoco”, sulla retina, dei raggi provenienti dalle immagini osservate: se questo punto focale si sposta, si hanno i diversi problemi di vista. Come si può ovviare? Con gli occhiali, con le lenti a contatto e con la chirurgia; i primi tentativi chirurgici furono fatti con bisturi a diamanti, con risultati alquanto dubbi e precari. Poi, a partire dagli anni ottanta del secolo scorso, fu utilizzato un laser specifico detto ad eccimeri, in una tecnica chiamata PRK (Photorefractive Keratectomy, cheratectomia fotoretrattiva), in pratica una modifica permanente della cornea. Questa tecnica non dava risultati stabili nel tempo e nel giro di qualche anno la situazione degenerava e si era costretti a ritornare all’uso degli occhiali o delle lenti a contatto. Ma la tecnologia non si ferma e si è evoluta in quella che è denominata la tecnica SMILE (small incision lenticule extraction) cioè l’asportazione con il laser di una piccola porzione della cornea. Questa tecnica permette non solo di curare la patologia, ma anche di conservare la parte di tessuto estratta per un futuro eventuale bisogno del paziente. Esiste infatti nel Veneto una banca dell’occhio che conserva i lenticoli eliminati chirurgicamente a una temperatura di meno 80 gradi, per eventuali future necessità. Altre tecniche sono la ICL (implantable corner lens), in pratica l’inserimento di un lenticolo fra iride e cristallino e l’utilizzo del Femto laser per la correzione di qualsiasi tipo di difetto visivo. Queste tecniche non solo consentono risultati definitivi, con un recupero totale della vista senza regressione, ma consentono anche di correggere eventuali errori causati da precedenti interventi male eseguiti. Anche l’intelligenza artificiale sta avendo un enorme impatto in oculistica, perché non solo permette diagnosi estremamente accurate, ma addirittura indica il tipo di trattamento ideale cui sottoporre il paziente, che quindi riceve un intervento fatto su misura proprio per lui.  Come si diceva prima. la tecnica è in continua evoluzione e i prossimi traguardi sono dettati dalla telemedicina, che permetterà di operare chirurgicamente a distanza, utilizzando l’intelligenza artificiale e la robotica. Con questa visione molto confortante del futuro, la serata si è conclusa con molti cordiali applausi e ringraziamenti al Prof. Mastropasqua per la sua perfetta esposizione.

La conferenza presidenziale sulla pace di Istanbul (20- 22 febbraio) Serata al Club 18 marzo 2025

Una platea interessata ed attenta ha assistito nella serata del 18 marzo presso il Club, alla relazione tenuta dal nostro Segretario Matteo Fucci sulla conferenza presidenziale sulla pace a Istanbul, alla quale lui aveva partecipato. La relazione avrebbe dovuto essere condivisa anche con il nostro Prefetto Angela Tannoia,  che aveva partecipato alla conferenza, ma purtroppo, a causa di una influenza, lei non era presente. Il nostro Presidente Sabino Fortunato, ha dato inizio alla serata sottolineando l’importanza della conferenza presidenziale sulla pace che ancora una volta e sempre di più, sostanzia l’importanza che il Rotary dà alla pace e nella quale sempre si impegna.

Mario ha poi preso la parola, citando i temi fondamentali della conferenza impostati dal Presidente Internazionale Stephanie A. Urchick:  la pace in un mondo polarizzato, come rendere la pace duratura, la tecnologia e i media per la costruzione della Pace e le questioni ambientali nella costruzione della pace. Erano presenti mille rotariani registrati appartenenti a  89 paesi tra i quali ben 144 italiani. I presentatori della serata erano Nahla Elshall, borsista della pace del Rotary e Emil Moawad, rotariano e rotaractiano.

La stessa Presidente Internazionale ha introdotto i lavori con il concetto che costruire la pace richiede sforzi ponderati e sostenuti e partnership significative. La sessione di apertura è stata tenuta da Safak Alpay, presidente del comitato di pianificazione della conferenza e past consigliere del Rotary International. Egli ha dato il benvenuto ai presenti e richiamato l’attenzione di tutti sul fatto che la pace può arrivare solo se ci impegniamo per ottenerla e se comprendiamo che tutti respiriamo la stessa aria e condividiamo la stessa terra. Sono stati poi illustrati a fondo i vari temi fondamentali da qualificatissimi relatori, quali Elizabeth Spear, Segretario generale aggiunto dell’ONU per il sostegno alla costruzione della pace, la Dott.ssa Rose Cardarelli rappresentante del Rotary Internazionale presso l’UNICEF, diversi borsisti della pace del Rotary e il Past President Internazionale Mark Maloney. Per chi volesse approfondire i dettagli di questi interventi è disponibile n esauriente Powerpoint preparato da Mario. Va sottolineato come la cerimonia di chiusura sia stata sigillata da una frase di Paul Harris: la più grande risorsa che una nazione può avere è la risorsa della Pace. La guerra è sempre un orrendo errore, persino i vincitori. Questa frase credo riassuma definitivamente la mentalità rotariana nei confronti della pace

Alla conferenza si è ovviamente accompagnato un nutrito programma turistico delle principali attrazioni di Istanbul: il Bosforo, il Dolman Buns Palace, la Moschea blu,il Gran Bazar e ovviamente il palazzo di Top Kapi.

La conferenza si è conclusa in un’atmosfera di amicizia e collaborazione come sempre nelle riunioni rotariane e l’appuntamento è stato dato alla prossima occasione.

Fin qui l’applaudito intervento di Mario al quale è poi seguita, come da tradizione, la conclusione da parte dell’Assistente del Governatore, il nostro caro amico Socio Pietro De Luca Tupputi Schinosa, il quale, dopo aver portato i saluti del GLino Pignataro ha riassunto la serata con la considerazione che se davvero il Rotary potesse gestire i rapporti internazionali, alla pace si arriverebbe con estrema facilità.

Presentazione del libro “Galateo digitale” nella serata del Rotary Club Trani. 25 marzo 25

Un pubblico particolarmente folto ha preso parte alla serata del 25 marzo del nostro Club, molto probabilmente attirato dall’interesse per la relazione principale della serata, che riguardava la presentazione del libro intitolato “Galateo digitale”, presentazione  fatta tramite un’intervista agli autori del libro gestita dalla nota giornalista Lucia De Mari.

In apertura di serata, dopo i saluti di rito, il Presidente del Club, Sabino Fortunato ha dato lettura del curriculum dei due autori: Livio Tenerelli, classe 196, laureato in Giurisprudenza, si occupa di privacy, innovazione e trasformazione digitale e data Protection, negli ultimi anni è stato consulente del Consiglio di Ministri sui temi dell’innovazione digitale. Cristiano Marti, classe 1983, editore ed esperto di Management della comunicazione, ha curato numerosi progetti di marketing narrativo e conduce laboratori di scrittura creativa per bambini e adolescenti.

La gestione molto professionale dell’incontro da parte di Lucia De Mari ha consentito  ai presenti di formarsi un’idea molto chiara di cosa sia il “galateo digitale”. Il libro si sviluppa su un racconto, nel quale i due protagonisti-autori, usando l’intelligenza artificiale, si incontrano nel metaverso con il Digital Twin, cioè con la rappresentazione digitale di Monsignor Della Casa, l’antico gentiluomo,  autore, come noto, del primo galateo della storia. I due autori raccontano all’inizio di essere stati indotti a scrivere il galateo digitale da alcune notizie agghiaccianti, riguardanti il suicidio di giovanissimi adolescenti perché bullizzati oppure estromessi da chat di gruppo alle quali partecipavano. Di conseguenza, essi hanno sentito la necessità impellente di proporre delle regole specifiche di comportamento nel mondo digitale, atte ad evitare il ripetersi di eventi sconvolgenti come quelli citati. Per far questo, si sono appunto rivolti al primo che aveva dettato delle regole di comportamento pubblico: Giovanni Della Casa. Il libro si sviluppa per tappe giornaliere, scandite dagli incontri tra gli autori e Monsignor Della Casa, generato dall’intelligenza artificiale. Gli incontri servono quindi ad individuare le regole fondamentali di comportamento da tenere nel mondo digitale per una sua opportuna fruizione positiva e non minacciante. Tali regole, derivanti dagli incontri, non saranno qui elencate per non vanificare l’interesse dei lettori nello scoprire e approfondire i dettami dell’Arcivescovo cinquecentesco, resi attuali tramite la IA. E’ importante però sottolineare che il denominatore comune delle regole è il rispetto: il rispetto di

se stessi come persone e il rispetto di se stessi nel mondo digitale in cui ormai siamo completamente immersi. Si parla quindi di attenzione alla riservatezza dei propri dati, della propria privacy e degli elementi inseriti da ciascuno di noi nei vari punti del mondo digitale ai quali partecipiamo, senza dimenticare che qualsiasi inserimento resta per sempre nel mondo digitale ed è quasi impossibile cancellarlo. Inoltre, il rispetto non è limitato a noi stessi, ma ovviamente va esteso anche agli altri, negli stessi termini ai quali ci atteniamo per i nostri dati. Questa impostazione, razionale e affascinante, va ovviamente estesa e specificata nell’educazione dei giovani, che avranno così la possibilità di fruire in maniera adeguata delle gigantesche opportunità offerte dal mondo digitale, senza però subirne conseguenze negative.

All’applaudita illustrazione del libro fatta dal due autori, sono seguite alcune domande dei presenti, tese a sottolineare l’importanza e anzi l’urgenza di imporre delle regole specifiche all’utilizzo della intelligenza artificiale, che altrimenti rischia di essere usata in maniera distorta e negativa. Infatti, il nostro Presidente ha concluso la serata con una considerazione molto pertinente: l’intelligenza artificiale è una opportunità raggiunta dalla nostra società, una opportunità di una vastità davvero molto ampia, che va quindi sfruttata in modo corretto. Si può dire che alla base di tutto c’è e resta sempre l’uomo, con la sua specifica individualità e le sue doti personali: l’intelligenza artificiale non fa altro che aiutare ad esaltare tali doti: pertanto, con la IA una persona intelligente diventerà ancora più intelligente, ma purtroppo uno stupido diventerà ancora più stupido! Questo è il messaggio e soprattutto l’avvertenza che ci deriva da quanto è stato illustrato in questa bella serata rotariana.

IL RC FOGGIA UMBERTO GIORDANO INAUGURA UNA TARGA COMMEMORATIVA ALL’OSPEDALE D’AVANZO

Foggia ricorda il coraggio e la solidarietà del 1943

Lunedì 7 aprile presso l’Ospedale Colonnello D’Avanzo di Foggia, si è tenuta una solenne cerimonia per l’apposizione di una targa commemorativa in ricordo dell’azione eroica del personale ospedaliero durante i bombardamenti che colpirono la città nel 1943. L’evento si è svolto alla presenza delle autorità cittadine, civili, militari e religiose e ha rappresentato un momento di profonda riflessione sulla memoria storica di Foggia e sulla resilienza della sua Comunità. Presenti tra gli altri l’Assistente del Governatore Massimiliano di Giuseppe, la Sindaca di Foggia Maria Ida Episcopo, il Procuratore della Repubblica di Foggia Ludovico Vaccaro, il Commissario Straordinario del Policlinico Riuniti di Foggia Giuseppe Pasqualone, rappresentanti di Associazioni combattentistiche, d’arma e di volontariato nonché numerosi soci del RC Foggia Giordano e di altri Club della provincia di Foggia

L’iniziativa, proposta dal socio fondatore Pasquale Staiti, incarna i valori fondanti del Rotary International, riaffermando il suo impegno per la pace e il servizio alla comunità. Con questa commemorazione, il Rotary Club Foggia Umberto Giordano rende omaggio all’eroismo silenzioso del personale medico e infermieristico che, con straordinaria abnegazione e coraggio, seppe trasformare il D’Avanzo in un rifugio di speranza, offrendo soccorso e assistenza ai feriti e ai superstiti nel pieno delle devastazioni della guerra.

“Abbiamo voluto collocare questa targa all’Ospedale D’Avanzo che, rimasto miracolosamente indenne durante i bombardamenti, divenne un luogo di soccorso e speranza per tanti cittadini in quei giorni drammatici. Oggi più che mai, Foggia ha bisogno di simboli che ricordino il valore della solidarietà e della legalità. Il D’Avanzo, con la sua imponente struttura e il suo rigoglioso parco, può diventare il nostro Luogo della Memoria, esempio per tutti ma soprattutto per le generazioni a venire, per ricordare che non bisogna mai smettere di lavorare per la pace, per la giustizia, per l’inclusione”, ha dichiarato Anita Riganti, Presidente del RC Foggia ‘Umberto Giordano’.

La cerimonia è stata accompagnata dalla presentazione di una pubblicazione che ripercorre la storia dell’Ospedale, testimone silenzioso dell’evoluzione assistenziale della Città, e da una breve bibliografia che raccoglie le testimonianze di autori che hanno descritto i drammatici eventi del 1943. Molto toccante, infine, l’esecuzione del Silenzio Fuori Ordinanza da parte del trombettista del Conservatorio di Foggia Daniele De Luca

L’evento ha rappresentato un’importante occasione per rendere omaggio al passato, rafforzare il senso di comunità e ribadire l’importanza della memoria storica come fondamento per un futuro di pace e giustizia sociale.

 

 

RC Altamura-Gravina – Presentazione del libro: Le sciagurate Regine di Napoli

RC Altamura-Gravina 12 marzo 2025

                                        Presentazione del libro “Le sciagurate Regine di Napoli”                                       di Bianca Tragni – Edizioni Adda.

Serata culturale del Rotary Club Altamura-Gravina con Bianca Tragni, Francesca Portoghese e Vito Cicirelli.

Martedì 12 marzo 2024, presso l’Hotel Fuori le Mura di Altamura, il Rotary Club di Altamura-Gravina, ha organizzato una stimolante serata, ospitando la professoressa Bianca Tragni, scrittrice e filosofa, già preside ed insegnante, per una serata culturale dedicata alla presentazione del suo lavoro letterario “Le sciagurate Regine di Napoli” di Adda Editore; a dialogare con lei, Francesca Portoghese dell’Antica Tipografia Portoghese di Altamura.

In apertura della serata, in video collegamento da Udine, Antonella Nonino dell’omonima e celebre distilleria friulana di grappa, che ha ringraziato il Rotary Club di Altamura-Gravina per aver organizzato l’evento e ha ricordato che proprio Bianca Tragni è tra coloro che hanno vinto il prestigioso “Premio Nonino”.

Dopo i saluti di Vito Cicirelli, Presidente del Club e la presentazione da parte di Domenico Denora, Segretario del Club, la preside Tragni ha fatto una breve carrellata delle sue preziose opere letterarie, soffermandosi sul libro che narra le vicissitudini di quattro donne che per un lungo periodo hanno rappresentato il potere assoluto in una parte dell’Italia e non solo.

Il pubblico, in una fusione di cultura, emozioni, aneddoti e retroscena di uno spaccato dell’Italia, ha potuto godere di un racconto intenso ed è stato coinvolto in un vortice di sapere.

Il libro affronta in modo provocatorio e anticonformista le figure di quattro Regine che hanno segnato, spesso in modo controverso, la storia del Regno di Napoli.

L’autrice offre una prospettiva che si distacca da un certo “buonismo femminista”, analizzando luci e ombre di queste potenti donne.

La Tragni, è una scrittrice prolifica, una storica e filosofa acuta, nonché una guida autorevole come docente e poi Preside, molto affermata e conosciuta nella comunità e non solo.

Residente ad Altamura, Bianca Tragni continua a essere una voce preziosa per la comprensione del territorio e del pensiero critico.

Con la sua profonda conoscenza della storia locale, in particolare della vita del grande Imperatore Federico II e della filosofia, Bianca Tragni ha arricchito il panorama culturale pugliese e italiano con le sue opere, offrendo analisi penetranti e spunti di riflessione importanti.

Ciò che si ammira profondamente di Bianca Tragni è la lucidità del suo pensiero, la sua straordinaria memoria e la grande passione che traspare nel modo in cui affronta argomenti anche molto complessi.

I suoi scritti spaziano dalla storia del Sud Italia e della Puglia, a riflessioni filosofiche e pedagogiche, testimoniando una mente eclettica e un impegno costante verso la diffusione della cultura.

La sua esperienza come preside ha sicuramente lasciato un segno indelebile nella formazione di generazioni di studenti, trasmettendo non solo sapere, ma anche la passione per la conoscenza e il pensiero indipendente.

È indubbiamente una fonte di ispirazione non solo per i giovani, ma per l’intera comunità di Altamura e per chiunque abbia la fortuna di conoscerla o di leggere i suoi lavori.

Bianca Tragni è una “mattatrice” nel senso più nobile del termine: una persona che con la sua intelligenza, la sua passione e la sua dedizione continua a influenzare positivamente la sua comunità e a stimolare il dibattito culturale.

Bianca Tragni è una “mente” che continua a ispirare i suoi lettori con racconti che catturano interesse e curiosità.

Averla come figura di riferimento del sapere è un vero privilegio per tutte le generazioni.

A conclusione della serata soci, coniugi ed ospiti si sono ritrovati in pizzeria per un momento conviviale.

Altamura, 12 marzo 2025

     

Come affrontare e vivere bene la malattia oncologica

la
Nella cornice della Sala del Trono del Castello di Venosa, un’iniziativa dal profondo valore umano e sociale.
Il Rotary Club Venosa ha dedicato la serata al tema “Come affrontare e vivere bene la malattia oncologica” perché non si tratta solo di una sfida medica, ma anche di un percorso che richiede sostegno, consapevolezza e vicinanza per il malato e per l’intera sua famiglia.
L’evento ha rappresentato un momento di condivisione ed informazione, capace di unire istituzioni, esperti e comunità in un grande abbraccio.

Il Rotary Club Venosa è da sempre sensibile ai temi sociali e, nella serata, ha voluto donare due poltrone all’IRCCS CROB di Rionero in Vulture. Un piccolo gesto concreto che testimonia l’impegno dei soci rotariani nel cercare di dare un po’ di sollievo a quanti si trovano a dover affrontare un percorso difficile.
Un grazie va:
– al Direttore Generale dell’IRCCS CROB, Dr. Massimo De Fino;
– al Direttore Sanitario dello stesso Istituto, Dr. Rocco Mario Calabrese;
– a Lucia di Vietri, Assessore alla Disabilità, Sanità, Pari Opportunità e Politiche sociali del Comune di Venosa;
– al dr. Giovanni Bozza, oncologo dell’IRCCS CROB
– alla dr.ssa Marica Caivano, cardioncologa del CROB;
– al dott. Giovanni Deiana, Psicologo.
– avv. Elda Libutti, Referente della Fondazione Nadia Toffa

Ognuno di loro ha offerto spunti di riflessione su quanto sia fondamentale l’approccio multidisciplinare alla patologia oncologica.
È stato un incontro ricco di conoscenze, ispirazione e collaborazioni e, grazie alla partecipazione attiva di tutti, siamo riusciti a fare un passo importante nell’offrire strumenti di supporto per i pazienti e le loro famiglie, oltre a sensibilizzare la comunità sui temi legati al benessere e alla qualità della vita durante e dopo il trattamento oncologico.

Un grazie particolare al nostro socio del Rotary Club Venosa Luigi De Silva, Direttore Generale dell’Istituto Bancario BCC Appulo Lucana Gruppo ICCREDIA che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento volendo essere fortemente presenti.
Attenzione al territorio e spirito di servizio hanno caratterizzato questo anno rotariano, ricco di services in favore della comunità.

Forum Rotariano di Lavello – 12 Aprile 2025 Tema: “Sostenibilità, una Sfida del Futuro”

Ci sono giornate che lasciano un segno profondo. Il Forum Rotariano tenutosi ieri, nella splendida cornice del San Barbato Resort di Lavello, è stato uno di quei momenti in cui idee, valori e persone si sono incontrati per costruire insieme una visione del futuro più consapevole e sostenibile.

Promosso con determinazione dal Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata, fortemente voluto dal Governatore Lino Pignataro e coordinato con passione dalla Presidente del Comitato Organizzativo Teresa Asciutto, l’evento ha visto il coinvolgimento diretto del Rotary Club di Venosa, protagonista in prima linea dell’organizzazione, insieme ai club di Melfi, Potenza e Potenza Torre Guevara.

Un ringraziamento speciale va al Presidente Valerio Lorusso, allo staff organizzativo e a tutti i soci del Rotary Club di Venosa: il loro impegno è stato straordinario. Hanno curato ogni singolo dettaglio con professionalità, dedizione e quel tocco unico di amicizia e spirito di squadra che rende ogni iniziativa Rotary speciale. Il risultato? Un evento impeccabile, capace di emozionare e coinvolgere.

Il tema scelto, “Sostenibilità, una sfida del futuro”, ha preso vita attraverso una formula innovativa: contributi individuali ai relatori. Questa modalità ha permesso di approfondire le tante sfaccettature della sostenibilità – ambientale, sociale ed economica – dando spazio a voci autorevoli e punti di vista complementari.

Le testimonianze raccolte raccontano di un futuro che possiamo ancora scrivere: con tecnologie intelligenti per l’economia circolare, strategie inclusive per una transizione energetica giusta, educazione alle nuove generazioni e valorizzazione del ruolo attivo delle comunità locali.

Attraverso questi progetti e focus, ogni relatore ha potuto esprimere la propria visione con autenticità, creando un mosaico ricco di spunti, idee e strumenti concreti. Ne emerge un messaggio forte: la sostenibilità non è un’opzione, ma un’urgenza che richiede la partecipazione di tutti.

Il Rotary, con la sua presenza diffusa sul territorio e la sua missione al servizio dell’umanità, si conferma ancora una volta motore di cambiamento positivo. Questo Forum non è stato solo un momento di confronto, ma un vero e proprio invito all’azione.

Un evento che speriamo possa continuare a vivere, diventando risorsa preziosa per formare, sensibilizzare, e accendere nuove consapevolezze.
Perché la sfida della sostenibilità ci riguarda tutti. E insieme, possiamo affrontarla.
#rotaryinternational #SostenibilitàPerIlFuturo #lamagiadelrotary #sfidadelfuturo #ambiente #sostenibilità #Rotary #distretto2120

RC ALTAMURA-GRAVINA – GRAVINA 24 APRILE 2025 – PIANTUMAZIONE DI UN ULIVO

GRAVINA, 24 APRILE 2025 – PIANTUMAZIONE DI UN ULIVO

Il 24 aprile scorso alle ore 10.00, presso la Piazzetta Baden Powell di Gravina, si è svolta la cerimonia di piantumazione di un ulivo, dono del Rotary Club di Altamura-Gravina.

Aprile è il mese rotariano dedicato all’ambiente e il 22 Aprile si è celebrata la “Giornata della Terra”, momento fondamentale per riflettere sull’impatto delle nostre azioni sull’ambiente in cui viviamo e per promuovere la conservazione ambientale su scala globale.

Il Rotary International ed in particolare il Club di Altamura-Gravina, sempre attento alla salvaguardia del territorio e alla conservazione dell’ambiente in cui viviamo, in occasione di tali eventi, ha inteso far piantumare in un’area verde del centro urbano di Gravina, un albero di ulivo simbolo del nostro territorio, ma anche di pace.

L’iniziativa rientra nell’attività del Rotary Club verso il sociale ed intende sensibilizzare i giovani in primis, ma anche tutti i cittadini, alla salvaguardia e alla conservazione del verde e al rispetto dell’ambiente.

L’evento è stato dedicato alla memoria di Papa Francesco che è stato “vero Paladino” di pace e proprio sui giovani ha rivolto molti appelli invitandoli a non lasciarsi “rubare la speranza! Mai! La speranza non delude mai!”

Il Papa con i suoi appelli esorta le nuove generazioni a farsi portatrici della “bellezza e della novità della vita”, convertendo le divergenze in “capacità di ascolto” ed aspirando ad ideali più alti delle “sabbie mobili dell’inimicizia”. “Il male, il pessimismo, lo scetticismo non avranno l’ultima parola”.

Ed è questo il messaggio che il Rotary Club di Altamura-Gravina, con la cerimonia di oggi, ha voluto lanciare non solo ai giovani presenti ma a tutte le generazioni.

La targa posta su una pietra della nostra murgia e collocata sotto l’albero d’ulivo richiama un preciso messaggio: “Quando ti perdi nel deserto, un albero ti indicherà sempre la giusta direzione”, affinché nessuno possa perdere la sua strada corretta.

Alla cerimonia hanno partecipato l’Assessore al Comune di Gravina dott.ssa Marienza Schinco in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, un gruppo di ragazzi della Parrocchia SS. Crocifisso, prossimi a ricevere il Sacramento della Comunione, alcuni studenti della scuola primaria “Don Saverio Valerio” accompagnati dalle docenti, soci rotariani, cittadini e rappresentanti istituzionali.

Alla cerimonia era presente Don Giuseppe Loizzo, parroco della vicina Chiesa del SS. Crocifisso, il quale dopo aver raccolto tutti in preghiera, ha benedetto sia l’ulivo che i presenti.

A fine cerimonia un omaggio floreale all’assessora Schinco e alle docenti, la consegna del gagliardetto del Club e le foto di gruppo.

RC ALTAMURA-GRAVINA: TEATRO: “QUESTIONE DI PELLE”

 “Questione di pelle”

Spettacolo teatrale con “Gli Amletici”

Giovedì sera 24 aprile 20254, sera presso l’auditorium della chiesa del Sacro Cuore di Altamura, alla presenza di un nutrito pubblico, composto da soci e ospiti, si è tenuto l’evento “Questione di pelle”, uno spettacolo teatrale organizzato dal Rotary Club di Altamura-Gravina e dedicato a Papa Francesco, scomparso solo pochi giorni fa.

Lo spettacolo liberamente tratto dall’omonimo libro del nostro socio Domenico Montemurno, ha visto la partecipazione di un nutrito pubblico tra soci e ospiti ed ha affrontato temi come la parità di genere e l’inclusione.

Il gruppo denominato “Gli Amletici”, composto da giovani artisti guidati da Marcello Vitale, ha saputo alternare testi e musica coinvolgendo gli spettatori in un crescendo di emozioni che hanno reso lo spettacolo molto piacevole e intenso.

Gli Amletici trasmettono un potente messaggio attraverso la loro musica, trasformando in suoni e parole il racconto delle mille difficoltà vissute da chi è percepito come “diverso” nella società.

I loro brani, profondi e autentici, danno voce al malessere e al disagio di chi ha un colore della pelle diverso, raccontando storie di emarginazione e di lotta per l’integrazione.

La loro esibizione non è stata solo un concerto, ma un vero e proprio manifesto sociale.

Il Presidente del Rotary Club Vito Cicirelli, in apertura ha affrontato i contenuti molto attuali e sentiti della parità di genere e dell’inclusione che hanno un forte impatto sociologico, per offrire un momento di riflessione e sensibilizzazione su tematiche cruciali per la società contemporanea.

Affrontare temi così delicati con sensibilità e forza è ciò che rende il lavoro del gruppo musicale e sorprendente. Il loro impegno nel dare visibilità a queste realtà attraverso l’arte rappresenta un contributo prezioso per una società più inclusiva e attenta alle storie di tutti.

L’evento “Questione di pelle” è stato un concerto-spettacolo che ha intrecciato testi e musica in una profonda riflessione sulla cultura e sull’identità, con brani tratti da autori influenti come Don Tonino Bello, Giorgio Gaber, Nino Frassica e altri ancora.

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