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“Rotaryuniamoci”, iniziativa del RC Foggia “Umberto Giordano” contro lo spreco alimentare

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Con il progetto distrettuale “ROTARYUNIAMOCI per fare un bidone allo spreco”, il club Foggia Umberto Giordano ha dato un calcio allo spreco alimentare.

Una partita alla quale hanno preso parte l’IC Da Feltre-Zingarelli di Foggia, i soci Paolo Di Fonzo, Luciano Magaldi e Maria Buono e le dott.sse Maria Tarallo, biologa nutrizionista e Rosa Pedale dell’Associazione Medici per l’Ambiente.

In prima linea anche i docenti che hanno invitato gli alunni e le alunne a seguire gli incontri con interesse ed entusiasmo, interloquendo e condividendo proposte e iniziative, come dimostrato dai lavori realizzati.

Il lavoro

Si è partiti dal significato della parola ‘spreco’ per giungere ai motivi per cui si finisce per buttare via gli alimenti. Qual è stata la proposta delle formatrici? Scegliere insieme, in famiglia, il menù della settimana e recarsi al supermercato con la lista per fare una spesa più mirata. Il programma di alimentazione è stato così condiviso da tutti i membri della famiglia, rendendo tutti responsabili delle scelte.

Le mamme si sono impegnate nel Riciclo Creativo proponendo pietanze con gli avanzi: hanno analizzato con molto interesse gli ostacoli al cambiamento dovuti soprattutto alle cattive abitudini e alla mancanza di conoscenze adeguate nella conservazione del cibo.

Le due esperte hanno poi analizzato la filiera agro-alimentare, il packaging nelle varie fasi dell’imballaggio dal primario, al secondario, al terziario, fino alla distribuzione organizzata e alle tecniche pubblicitarie per stuzzicare l’acquisto.

Video e quiz sono stati gli strumenti per far comprendere alle classi il valore del cibo e di quanto sia importante non sprecarlo: obiettivo centrato, con l’aspirazione di diventare ‘presto eroi e eroine del cibo’, poiché ognuno nel suo piccolo può aiutare chi muore di fame e contribuire a salvare il pianeta.

Le classi della scuola media interessate al progetto hanno realizzato delle clip, la primaria si è cimentata con la realizzazione di un manifesto per partecipare al Concorso promosso dal Distretto 2120 (coordinatore Mino Dell’Orco).

Un sentito ringraziamento al Distretto per aver proposto un progetto di notevole attualità e interesse.

Maria Buono

Dal barcone allo showroom: il riscatto di un migrante

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di Vittorio Massaro

Una straordinaria storia di riscatto sociale, l’ambizione di mostrare alla comunità il proprio talento, il desiderio di affermarsi attraverso il sacrificio e l’applicazione.

Lui si chiama Thomas Lawrence, nazionalità nigeriana. E’ arrivato in Italia a bordo di uno dei tanti barconi che sfidano la sorte e i marosi del Mediterraneo. L’approdo alle porte di Foggia, in Puglia, in quel “Centro di accoglienza per i richiedenti asilo” di Borgo Mezzanone dove la vita forse è meno dura soltanto perché non ci sono gli aguzzini degli accampamenti libici.

Thomas è un abile artigiano: vuole lavorare, intende guadagnarsi da vivere onestamente. E coglie al volo l’opportunità: il Rotary Club Foggia “Umberto Giordano” sposa il progetto dal titolo “I saperi per l’inclusione” che propone Corsi di sartoria in collaborazione con la Consigliera di Parità della Provincia di Foggia, la Caritas, la Fondazione dei Monti Uniti e la Cooperativa sociale Medtraining. Il coordinamento dei corsi è affidato alla socia del Club foggiano, Maria Buono.

Un percorso durato quattro anni e oggi Thomas è titolare di uno showroom tutto suo, con sede presso l’AS.SO.RI. (onlus che da 40 anni si occupa di inclusione, in particolare dei portatori di handicap). Si chiama “Le chicche di Lau” e nel laboratorio annesso al locale modella tessuti, seta, pelle e velluti secondo la propria creatività e trasforma i materiali in meravigliose creazioni, ognuna espressione di una storia, uno stile, un valore.

Il Rotary club “Umberto Giordano” di Foggia lo ha sostenuto donandogli macchine, attrezzature e i materiali che Thomas riesce a mixare con sapienza e fantasia e fa diventare borse originali e di pregio.

Per arrivare ad aprire laboratorio e showroom, il talentuoso sarto/stilista ha sbaragliato una concorrenza altrettanto qualificata, classificandosi quarto (su duecento candidati) nella graduatoria dell’Avviso Pubblico della Regione Puglia “PIN – Pugliesi Innovativi” e ottenendo un finanziamento con il progetto “Sartoria Circolare”, individuato appunto con il marchio “Le chicche di Lau”.

«Il progetto – spiega il giovane designer – propone lo sviluppo di un’economia circolare sostenibile, attraverso la diffusione dell’arte del cucito, del riciclo e del riuso, e intende favorire l’inclusione sociale degli extracomunitari, potenziarne l’autonomia e la partecipazione sociale alla vita comunitaria. Sogno di coinvolgere nel mio laboratorio altri migranti desiderosi, come me, di esprimere potenzialità e talento e riscattarsi da uno stato di emarginazione e sfruttamento»

All’inaugurazione dello showroom sono intervenuti il Governatore del Distretto Rotary 2120, Gianvito Giannelli, il Pdg Sergio Sernia, il Dge Nicola Auciello e la presidente del Rotary Club “U. Giordano”, Renata Maria Montini.

CONVERSAZIONI ETICHE 4^ CICLO – ETICA ED ESTETICA

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Etica e Estetica.

Alla vigilia della IV edizione del format ‘Conversazioni etiche’ – da un’idea del socio Luciano Magaldi, che ha inaugurato una nuova stagione di dibattiti su tematiche di notevole valenza sociale e culturale per educare gli studenti degli Istituti superiori di 2° grado a riflettere su valori, codici etici comportamentali – il RC Foggia Umberto Giordano si interroga sul binomio ‘Etica ed Estetica’ con due relatori illustri, il Prof. Aurelio Portincasa, Direttore della Clinica di Chirurgia Plastica all’Università degli Studi di Foggia, e il Prof. Antonio Ciro Quirino, docente di Disegno e Storia dell’Arte, al Liceo Scientifico ‘Guglielmo Marconi’ di Foggia. Nelle vesti di moderatrice la Consigliera del Direttivo R.C. ‘Foggia Umberto Giordano’, Anita Riganti.

Nell’Aula Magna del Liceo classico ‘Vincenzo Lanza’ del capoluogo dauno, ospiti del Dirigente scolastico Giuseppe Trecca – che ancora una volta ha mostrato interesse e partecipazione per questo progetto – e davanti a una nutrita platea di studenti, studentesse e alla presenza di molti docenti, la presidente rotariana Maria Renata Montini ha introdotto il tema della giornata, Etica e Estetica’. La parola ai relatori: “L’etica e l’estetica sono sempre stati due concetti antichi ed in costante evoluzione sin dagli albori delle nostre civiltà, fino ai giorni nostri”, introduce così la sua relazione al pubblico il prof. Portincasa .

Gli interrogativi: dove comincia e dove finisce l’etica? Cosa può essere definito bello? Il  Direttore della Clinica di Chirurgia Plastica dell’UniFg si è rivolto alla giovane platea:  “Siamo tutti alla ricerca della bellezza fatua ed esteriore, o crediamo ancora, nell’ambito di una scala di valori, ad una bellezza etica interiore che dovrebbe essere ricercata, raggiunta e privilegiata? E nell’ambito specifico della Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, fino a che punto ci si può e ci si deve spingere?”.  Un buon medico sa bene che si tratta di un campo estremamente delicato, “con importanti risvolti psicologici e comportamentali, soprattutto fra i giovani, sa quanto sia importante filtrare le richieste, dare le giuste indicazioni chirurgiche e fornire le risposte più adeguate e personalizzate ad ogni singolo caso”. Dove nascono le richieste? Per il prof. Portincasa dalla “ricerca della ricostruzione di difetti corporei congeniti, post chirurgici, traumatici, oncologici, estetici, per cercare di ripristinare l’integrità dell’immagine corporea, la sicurezza e la stima in sé stessi che sono andate perse, il ritorno alla normalità negli ambiti familiari, sociali e lavorativi”. In conclusione “per approdare ad un sé equilibrato, stabile e sereno deve esistere un’etica professionale e comportamentale, che deve sottendere alle scelte di noi professionisti e di chi a noi si rivolge con fiducia. Etica ed estetica: parallele sempre, con infiniti e costanti punti di contatto”.

Di Etica e Arte, Etica e Comunicazione, ciò che è bene e ciò che è male nelle arti e nella comunicazione ha discusso il prof. Quirino.  Affrontando una serie di paradigmi – canali della comunicazione d’arte, accordi e canoni, gli assoggettamenti e gli attori dell’etica nelle arti – il docente del Liceo Marconi di Foggia ha discusso con i presenti di Etica di chi produce (degli artisti);
Etica nei prodotti (nelle opere d’arte);
Etica in chi diffonde l’arte (degli informatori, dei critici dei mecenati e dei mercanti); Etica di chi esercita il possesso (dei più o meno legittimi proprietari).  A lui la discussione sul significato di ‘Bellezza’: “è un concetto astratto legato (all’insieme delle qualità), percepite tramite i cinque sensi, che suscitano sensazioni piacevoli e che attribuiamo a elementi dell’universo osservato (come oggetti, persone, suoni, concetti), che si sente istantaneamente durante l’esperienza, si sviluppa spontaneamente e tende a collegarsi a un contenuto emozionale positivo, in seguito a un rapido paragone effettuato”.

Nell’aprire una galleria di immagini (dalla Venere di Willendorf a quella di Milo, dal capolavoro di Botticelli a quella di Giorgione, passando per Adamo nella volta della Cappella Sistina per finire con un repertorio tratto dalle opere di Mark Rothko, Lucio Fontana ed un omaggio a Vasilij Vasil’evič Kandinskij), il prof. Quirino ha concluso: “Nel suo senso più profondo, la bellezza genera un senso di riflessione benevola sul significato della propria esistenza dentro il mondo naturale”.

SARA PACELLA

ECOLOGIA AMBIENTALE IN ARCHITETTURA-PRIMO INCONTRO RC FOGGIA GIORDANO

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‘OLTRE IL PAESAGGIO: LA RELAZIONE TRA UOMO, ARCHITETTURA E NATURA’

RELATORE: PROF. ARCH. RICCARDO PORRECA      

 

Adottare le soluzioni di videoconferenza – per ridurre da un lato le possibilità di eventuali contagi da coronavirus e per evitare, dall’altro, la paralisi delle nostre attività di Club – ci è sembrata la decisione più giusta in questo periodo. L’incontro che programmiamo mensilmente su piattaforma Zoom offre alle socie, ai soci e agli amici del RC Foggia Umberto Giordano, la possibilità di mantenere alta l’attenzione su alcuni temi fondamentali, di lavorare in team e di gestire riunioni, assemblee e seminari.  La produttività e l’efficienza di tale iniziativa si è ripresentata lo scorso 22 settembre, quando il Club ha incontrato virtualmente il prof. Arch. Riccardo Porreca. L’illustre ospite del primo dei quattro Micro Seminari di ‘Ecologa ambientale in Architettura’, un ciclo di appuntamenti curato dal socio e architetto Cesare Corfone, era in collegamento da Quito, (ufficialmente San Francisco de Quito), capitale dell’Ecuador.

Ad accoglierlo ‘a distanza’ c’erano la Presidente Maria Renata Montini, il Direttivo dell’a.r. 2021/2022, i soci, le socie e moltissime istituzioni rotariane che si sono collegate sulla piattaforma digitale del Club.  Ma è stata la partecipazione del Governatore del Distretto 2120 Gianvito Giannelli ad impreziosire la serata e la conversazione che era incentrata sul tema ‘Oltre il paesaggio: la relazione tra uomo, architettura e natura’ – moderata dal socio Corfone – per comprendere i fenomeni dei cambiamenti climatici. “Non posso nascondere che la categoria alla quale appartengo si dice preoccupata dagli eventi estremi causati dai cambiamenti climatici che sono in aumento”, così ha esordito Riccardo Porreca (di sangue metà pugliese e metà abruzzese, attualmente in America Meridionale). In riferimento alle città che abitiamo, “La natura – ha spiegato il relatore, nella prefazione della sua discussione – è diventata aggressiva e poco prevedibile”.

Quale impatto ha l’architettura sull’ambiente, in che modo l’ambiente si lascia influenzare e come si genera il paesaggio urbano?

Sono stati questi gli interrogativi della serata ai quali l’architetto Porreca ha risposto illustrando alcuni estratti degli studi che lui stesso ha condotto negli anni e che, attualmente, sta curando in sede accademica.

Ad esempio, per il professor Porreca la riflessione sulla relazione tra spazio e società, tra architettura e urbanistica, non può limitarsi a soluzioni spot: “è necessario cambiare atteggiamento, creare un nuovo modello, un nuovo stile di vita e il nuovo paradigma è ‘vivere insieme’. In sintesi: per comprendere quale città vogliamo per il futuro bisogna “passare da un sistema interventista a uno di relazioni. E la prima cosa da fare è approfondire quello del nostro paesaggio”.

“Abbiamo bisogno di relazioni per fare una città”, ha precisato il nostro ospite che ha aggiunto “possiamo mettere a sistema questi tre mondi (uomo, architettura e natura) in modo funzionale: si può agire tramite la pianificazione strategica in cui un pool di specialisti di varie discipline lavori a una risposta complessa con più di uno strumento, ma in modo coordinato e soprattutto con la necessaria partnership di attori locali come possono essere club prestigiosi con valori positivi, associazioni, anche ONG e ONLUS, e bisogna anche coinvolgere i cittadini”.

Sara PACELLA

 

 

 

“SEPARAMARSI”- IL RC FOGGIA “U. GIORDANO” INCONTRA MASSIMILIANO ARENA

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Fedeli a uno dei nostri obiettivi di Club – costruire relazioni significative e durature – il RC Foggia Umberto Giordano cerca, con i vari strumenti a disposizione (service, seminari, conviviali, conferenze, web call), di generare cambiamenti positivi sia nella comunità locale sia a livello globale.

Anche quest’anno abbiamo deciso di impreziosire il nostro calendario inserendo incontri con autori e autrici per approfondire tematiche sociali e, complice il forte calo dei casi di COVID-19, abbiamo aggiunto, tra le attività, una serie di appuntamenti in presenza, come ulteriore occasione di incontro e confronto.

La prima iniziativa del nuovo anno rotariano del format dedicato alla lettura e al dibattito si è tenuta al Circolo Tennis di Foggia che, nella serata del 28 settembre, ha ospitato Massimiliano Arena, avvocato divorzista e autore di ‘Separamarsi’. Una vera e propria guida per capire cosa comporta una separazione, vincere il senso di smarrimento e vivere al meglio ogni fase, fino alla rinascita. Il libro edito da Ekis ha un aspetto tecnico-procedurale, con le informazioni legali dell’avv. Arena (founder di Slidinglife, la piattaforma che mette in contatto persone in ogni fase di separazione o divorzio tra di loro e con i professionisti del divorzio) e una voce di controcampo che ‘cura’ il groviglio di emozioni derivanti da paure, conflitti, disorientamento delle varie fasi della separazione, con gli interventi della coach Annalisa Ronchi.

A fronte dell’aumento di separazioni e divorzi (secondo l’Associazione nazionale divorzisti italiani nel 2020 c’è stato un aumento delle separazioni rispetto al 2019 del 60%) è sempre più urgente una riflessione sulla necessità di offrire un supporto adeguato a genitori e figli.

Al tavolo per questa riflessione c’erano la Presidente del RC Foggia Umberto Giordano Maria Renata Montini, la Consigliera Segretaria Sara Pacella – che ha condotto l’intervista con Massimiliano Arena – e l’autore, già Project Manager in America Latina e Africa per ONG umanitarie.

Come affrontare il divorzio tra leggi ed emozioni? Arena lo spiega in questa ‘guida’ per capire cosa comporta una separazione, come vincere il senso di smarrimento e vivere al meglio ogni fase, fino alla rinascita. “Non siamo nati per essere infelici e soli. C’è sempre un’altra possibilità nella vita, e la meriti anche tu”, scrive l’avvocato foggiano.

Come si può affrontare e costruire un percorso di separazione evitando traumi? Come è possibile preparare al meglio il genitore che sta attraversando l’esperienza della separazione e rinascere? Chi legge, pagina dopo pagina, affronta un viaggio tra pensieri ed emozioni: “potrai capire, riflettere, lasciar andare e infine sarai una persona nuova, pronta a ricominciare da sé”, ha spiegato l’autore.

“Mi sono reso conto, in questi anni, in cui i clienti che varcano la soglia del mio studio non chiedono soltanto la soluzione del problema giuridico, chiedono anche la possibilità di avere una nuova chances, di riprendere il volo, di mettere riparo agli errori commessi o alle conseguenze di errori commessi da altri. Non vi è cosa più bella che far riprendere il volo a una persona che si presenta davanti ai miei occhi con le ali spezzate”.

Sulla felicità l’avvocato Arena si è espresso così: “Un diritto fondamentale e inviolabile di ogni essere umano, sia di chi ha sbagliato, sia di chi ha subito errori altrui”.

Sara PACELLA

IL RC FOGGIA GIORDANO VISITA PALAZZO MADAMA, SEDE DEL SENATO IN ROMA

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ROMA, PALAZZO MADAMA

E’ uno degli edifici storici più affascinanti di Roma ed è sede del Senato della Repubblica italiana.

Nell’area tra il Pantheon e Piazza Navona, Palazzo Madama si è lasciato ammirare in tutto il suo splendore da una delegazione di soci e socie del RC Foggia Umberto Giordano in occasione della visita guidata, programmata per il primo di ottobre.

Impossibile non restare colpiti dalla storia (dalle trasformazioni operate dalla famiglia Medici a quelle più recenti quando l’edificio fu scelto come sede del Senato del Regno) e dalla bellezza architettonica del palazzo: dall’Aula agli ambienti più significativi di Palazzo Madama, tra cui il Cortile d’onore, lo Scalone, la Sala Maccari, la Sala Risorgimento e la Sala dello Struzzo solo per citarne alcuni.

Il Palazzo in breve

– Il terreno sul quale venne edificato palazzo Madama fu ceduto nel 1478 dai monaci dell’Abbazia imperiale di Farfa alla Francia, che cercava un luogo ove ospitare i pellegrini francesi a Roma.

– Successivamente entrò in possesso della famiglia Medici: il palazzo venne restaurato su progetto di Giuliano di Sangallo e vi fu trasferito quello che era rimasto della biblioteca di Giovanni de’ Medici – figlio di Lorenzo il Magnifico e futuro Papa Leone X – dopo la cacciata degli stessi Medici da Firenze.

– Alla morte di Leone X, nel 1521, palazzo Madama venne assegnato a suo cugino Giulio de’ Medici, che vi aveva lungamente abitato prima di salire al soglio pontificio come Clemente VII.

– Nel 1534 l’edificio fu ereditato da Alessandro de’ Medici. Quando questi morì, nel 1537, venne assegnato in usufrutto alla moglie Margherita d’Austria, detta la “Madama” (da cui il palazzo prende il nome), figlia naturale di Carlo V e duchessa di Parma e Piacenza, che vi pose la sua residenza. Il palazzo rimase ai Medici ed ai Granduchi di Toscana fino al XVIII secolo.

– Nel 1755 fu acquistato da Papa Benedetto XIV e divenne palazzo pubblico dello Stato Pontificio.

– Negli anni successivi vi furono installati, fra l’altro, gli uffici del tribunale e la sede della polizia.

– Palazzo Madama ospitò l’ufficio centrale della Repubblica franco-romana nel 1798-99.

– Nel febbraio del 1871 palazzo Madama venne scelto come sede del Senato del Regno.

 

SARA PACELLA

Il RC Foggia Giordano incontra il Ministro della Salute della Guinea Bissau

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C’era anche una delegazione del Rotary Club Foggia Umberto Giordano alla cerimonia promossa dall’Università del capoluogo dauno in occasione della visita del Ministro della Salute in Guinea Bissau, Dionisio Cumbà, lo scorso 1 settembre.

Il prestigioso ospite, al termine dell’incontro con il Rettore dell’UniFg, Pierpaolo Limone, nella sede del Rettorato di via Gramsci, ha salutato con affetto i soci rotariani Luciano e Rosario Magaldi. Entrambi membri del Direttivo del club per l’anno 2021-2022 (Luciano Magaldi ricopre la carica di Vice Presidente). I due fratelli hanno ritrovato con enorme piacere il Ministro Cumbà, la cui amicizia risale ai tempi del ‘PROGETTO MATERNITA’ SICURA’, con l’obiettivo di contribuire alla riduzione globale della mortalità infantile.

Era il 2013: all’epoca il Club “Umberto Giordano” – con la presidenza di Maria Buono, da sempre sensibile al tema dell’assistenza in tutte le sue forme – si interrogò sulle modalità di intervento in Africa subsahariana, a sostegno delle donne in stato di gravidanza. A fronte dei dati registrati (265.000 madri decedute, 6 milioni di madri con esiti spesso irreversibili post-partum, 4,5 milioni di bambini che non arrivavano ai cinque anni, una mortalità neonatale – i piccoli che perdono la vita nel primo mese dalla nascita) che riguardava ben 1 milione e 200mila neonati, il R.C. ‘Giordano’ coadiuvato dai Club ‘Foggia’, ‘Foggia Capitanata’, ‘Lucera’, ‘Manfredonia’, ‘Cerignola’, ‘San Severo’, ‘Gargano’, ‘Bari’, ‘Trani’ e ‘Martina Franca’ attivò una campagna di solidarietà che ha portato, in brevissimo tempo, alla costruzione del primo Punto Nascita a Bigene, in Guinea Bissau.

Un passo fondamentale, perché per pochi minuti di assistenza mancata si possono perdere due vite, quella della mamma e quella del bambino, ed il rischio è di mandare in rovina intere famiglie, perché tutta l’economia familiare ruota attorno alla donna; “eppure – così, all’epoca, spiegò il Club Rotary – gran parte delle morti legate alla gravidanza ed al parto possono essere evitate assicurando l’assistenza sanitaria di base”.

Fu in quell’occasione, in Africa, che alcuni soci del nostro Club conobbero il dottor Dionisio Cumbà. Tra di loro, Rosario Magaldi – Direttore della S.C. di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale degli Ospedali Riuniti di Foggia – socio rotariano dal 2014.

Sara PACELLA

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