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ROTARY CLUB TRANI – 58^ FESTA DELLA SCUOLA – 20 SETTEMBRE 2021

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La 58^ Edizione della “Festa della Scuola”, organizzata dal Rotary Club Trani nell’Auditorium dell’Istituto “Aldo Moro” a Trani, ha visto assegnare riconoscimenti a 23 studenti, segnalati dai Dirigenti delle Scuole di Andria, Barletta, Bisceglie, Corato e Trani, che hanno conseguito la votazione di 100/100 e lode agli esami di Maturità nello scorso anno.

Grazie alla cordialità e all’ospitalità del Dirigente Scolastico Prof. Michele Buonvino è stato istituito un servizio di accoglienza e controllo del Green pass che ha consentito che la manifestazione si svolgesse in serenità e sicurezza.

L’edizione appena conclusa ha avuto come filo conduttore il motto del Presidente Internazionale Shekhar Mehta “Servire per cambiare vite” e quello del Governatore del 2120° Distretto del Rotary Gianvito Giannelli “Ogni giorno ne vale la pena” ed infine quello del Presidente del Club Pasquale Vilella “Amici nel servire”. E’ proprio da questo che quest’anno il Presidente del Club Pasquale Vilella, è partito per rimodulare il format della manifestazione.

Il Rotary Club di Trani, infatti, ha premiato i ragazzi con un attestato ed un dono ricordo (un orologio per i ragazzi ed un bracciale per le ragazze) ma ha pensato a “cambiare la vita dei neodiplomati” offrendo loro un corso sulla Leadership. Un’innovazione che segna una svolta in questo evento, ormai “storico” per il Rotary e per la comunità. Il corso di formazione, della durata di tre giorni e dal titolo “Essere Leader: le competenze per guidare se stessi e gli altri” sarà tenuto dal Dott. Salvatore Nardò, rotariano, formatore e coach professionista. Infine, i corsisti più motivati saranno candidati a partecipare, nel mese di marzo 2022, al R.Y.L.A. (Rotary Youth Leadership Awards) organizzato dal Distretto 2120 del Rotary International grazie alle Borse di Studio offerte dal Rotary di Trani e da alcuni soci del Club. Al centro dell’evento, una relazione sul tema “La postmodernità tra valore reale e valore percepito” tenuta dal Chiar.mo Prof. Francesco Giorgino, docente LUISS in Comunicazione e Marketing nonché Giornalista e Caporedattore centrale della redazione Interni del TG1. La serata si è svolta con lo stile tradizionale del Rotary International, che ha visto l’inizio segnato dal tocco della campana da parte del Presidente Pasquale Vilella, il quale, dopo gli inni tradizionali, ha passato la parola al Segretario del Club, Mario Fucci per i saluti tradizionali alle autorità presenti, rotariane, militari e civili. Sono seguiti due brevi indirizzi di saluto del Prof. Buonvino, Dirigente scolastico dell’Istituto Aldo Moro che ospitava la manifestazione e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Corato, la Dott.ssa Bucci. E’ seguita poi l’applaudita e interessantissima relazione del professor Giorgino,  che ha sviluppato il tema come segue.

“Il prefisso post, chiaramente, indica uno stato di successione: pertanto, siamo usciti dalla modernità, ma in senso positivo o negativo? La maggior parte dei commentatori non si pronuncia in senso qualitativo, bensì nella direzione della diversità. Un commento che è stato fatto, riguarda l’antitesi tra macro-narrazione e micro-narrazione, nel senso che ci si concentra di più sugli eventi  più vicini a noi, lasciando sullo sfondo quanto avviene altrove. Altri, parlano di società liquida o addirittura di società gassosa, nel senso di una perdita di consistenza della società, basato su un individualismo libertario. Il punto è che i sociologi, attualmente, non studiano più le interrelazioni sociali bensì la desocializzazione.  C’è una differenza tra le società costruite avendo al centro una persona e quelle che hanno al centro l’individuo Che differenza c’è tra persona  e individuo? La persona è dedicata a realizzare se stessa, raffrontandosi agli altri, mentre  l’individuo è la persona ripiegata su se stessa: ciò origina una società nella quale, al contrario di quello che accadeva fino a qualche tempo fa, quando la libertà personale terminava dove iniziava la libertà degli altri, oggi siamo immersi nella libertà assoluta, senza limiti.

La leadership, quindi, va collegata a questo tipo di modello socio-culturale nel quale. attraverso i social, ognuno propone una verità che intende come irrefutabile. L’individuo occupa così degli spazi che non gli competono parlando a nome di gruppi o anche intere categorie, finendo per parlare di temi conosciuti molto superficialmente, come se proponesse verità assolute. Il risultato è che sono rese banali cose che sono davvero molte complesse. Di conseguenza, la società ipercomplessa viene trasformata in una società iperconnessa: si assiste al paradosso di una società bulimica di conoscenza, ma anoressica di contatto. Sono, pertanto, encomiabili le organizzazioni sociali come il Rotary, perché  si muovono in controtendenza, sostenendo la socialità e la cooperazione.

Va ora notato che, nella postmodernità, cambia il rapporto con lo spazio e con il tempo. La globalizzazione porta in primo piano l’azione a distanza e  l’erosione dei confini geografici, dando l’illusione di vivere in un mondo  senza confini, anche se viene posta attenzione anche al locale. Analogamente, il rapporto con il tempo è mutato perché oggi si vive solo nel presente. Sant’Agostino affermava che l’uomo è veramente completo solo se riesce a tenere insieme passato, presente e futuro: “né futuro né passato esistono. Queste tre specie di tempi esistono in qualche modo nell’animo e non li vedo altrove: il presente del passato è la memoria, il presente del presente, la visione, il presente del futuro, l’attesa”. Il passato, infatti, ci serve per costruire la memoria e quindi l’identità, in modo da essere riconosciuti e distinti. Il presente è la percezione di ciò che stiamo vivendo, mentre il futuro è la capacità progettuale.

Tutte le ricerche sociologiche attuali indicano, invece, l’importanza del presente nella società odierna, che non viene più vissuto come elemento di connessione tra il passato e il futuro, ma come un tempo “ a sé stante”, perciò l’essere umano rinuncia all’identità e alla tradizione e non riesce ad avere uno sguardo proiettato al futuro, alla costruzione. La conseguenza di questo è che si fa molta fatica a costruire una progettualità e questo riguarda, in particolare, le nuove generazioni, le quali, però, di questo non hanno colpa: si sono ritrovate in questo tipo di società, in quanto sono gli adulti che non hanno fornito certezze e prospettive. Da ciò emerge l’importanza della resilienza, che è la capacità di reagire a questo cambiamento di impostazione.

Un altro aspetto della modernità, sottolineato dagli studiosi, è che non c’è più un confine tra ciò che è sul palcoscenico e ciò che si trova dietro le quinte. In realtà, oggi gli spazi di retroscena non esistono più, perché sono esondati negli spazi di palcoscenico: non c’è più la differenza fra pubblico e privato, tutto è diventato pubblico, così che ogni elemento della nostra vita privata va a costruire un’immagine pubblica, sui social. Qui, va aperta una parentesi e va richiamata l’attenzione dei giovani a ciò che pubblicano sui social, perché, un domani, quando si troveranno a fare dei colloqui di lavoro, il capo del personale che farà l’intervista, avrà sicuramente preso conoscenza dei loro profili social. Valutiamo, ora, di questa postmodernità, il valore reale e il valore percepito.

La differenza tra valore reale e valore percepito è essenzialmente un concetto di marketing: vale per le aziende, per i prodotti, per le organizzazioni, ma anche per le persone, per gli uomini politici: chiunque si affacci ad un social, diventa un “brand”, cioè, soggetto a una differenza tra valore reale e valore percepito in quanto, nei social, viene rappresentata l’idea che abbiamo di noi. Alla fine. la percezione che gli altri hanno di noi è costituita da quello che pubblichiamo e qui andrebbe letto il libro di Erich Fromm, Avere o Essere, con la contrapposizione tra due modalità di vita, quella estetica e quella etica.

In ogni caso, in un confronto tra valore reale e valore percepito, possono darsi tre casi. Primo, il valore reale è superiore a quello percepito, che è la situazione più frequente, ma anche un bel problema,  perché non siamo nella condizione di far comprendere agli altri il nostro valore: esiste così una dicotomia tra valore in sostanza e valore trasmesso. Se ne deve dedurre che non riusciamo a “venderci”, non sappiamo conquistare l’attenzione degli altri e quindi non riusciamo a generare un processo di leadership.

Seconda opzione: valore percepito più alto del valore reale: qui abbiamo di fronte molti casi di persone e organizzazioni e aziende che hanno lavorato molto bene con la comunicazione, per proiettare un’immagine di se, migliore della loro sostanza. Quindi, da un punto di vista fenomenologico, sembrerebbero al top, mentre da un punto di vista ontologico, il livello è scarso. La terza opzione è ovviamente quella dell’equilibrio tra valore reale e valore percepito e ciò si ottiene con un bilanciamento tra conoscenze e competenze, cioè tra il sapere e il saper fare, due piani che si intrecciano nella vita di ciascuno di noi.  Per quanto mi riguarda personalmente, io la grande fortuna di studiare ciò che faccio e di fare ciò che studio e questo è un augurio che io faccio di cuore a tutti voi, di riuscire a tenere sempre i due piani assieme, perché la formazione continua non è uno slogan, è una necessità. La sete di conoscenza deve durare per tutta la vita, diventando, così, il presupposto della partecipazione. Ciò può avvenire tramite i propri valori individuali (“soft skills”), che contribuiscono a risolvere i problemi, essendo il problem solving una capacità fondamentale per poter lavorare in una organizzazione, svolgere un lavoro di gruppo. Da notare, che questo va in controtendenza rispetto alla società attuale, che è parcellizzata e rivolta alle micro-strutture. In sostanza, il modo per mantenere in equilibrio conoscenze e competenze è la leadership: il leader è colui che sa guidare ( non comandare, che è una cosa completamente diversa). Un eccellente esempio di questo, fu il generale dell’Aeronautica che chiese agli avieri, quindi alla base organizzativa, la loro idea di aereonautica, in sostanza, ponendosi nella posizione di non essere lui a dire che cosa c’era da fare, ma di farsi dire l’opinione di coloro che erano nella struttura su come la struttura stessa dovesse essere migliorata. Siamo qui di fronte al superamento della logica “top-down” che non viene completamente sostituita dal “bottom-up”, bensì integrata in una rete di relazione in cui ci si incontra a metà strada, dove si condivide: in sostanza, spunta fuori il concetto di servizio. Oggi, si usa molto il termine sostenibilità, ma dobbiamo capirci: una leadership sostenibile anche a livello micro, consiste, in realtà, nel proporre qualcosa che deve durare nel tempo, generando cultura. Il leader deve porsi nella posizione di cercare di prevenire i problemi, di condividere le proprie decisioni e prendere, prima di altri, dei percorsi, magari accidentati, che però comportano la partecipazione.

Da notare che, se c’è un leader c’è anche un “follower” ed è importante che  costui non sia solo un tipo che mette un “like”, senza capire di che cosa si sta parlando, ma qualcuno che comprende e condivide un’impostazione. Tutto ciò ci avverte che non sempre la connessione, che adesso è così diffusa, genera comunicazione, perché, per ottenere comunicazione, ci deve essere condivisione, comprensione di significato: questo è uno dei pilastri intorno al quale andare a costruire il concetto di leadership.

In sintesi, l’equilibrio tra valore reale e valore percepito, che si sostanzia nella  leadership, porta al  rispetto. E questo ci richiama alla mente il precetto evangelico “Ama il prossimo tuo come te stesso”: non c’è leadership se non c’è rispetto nei confronti degli altri e quindi di se stessi”

Infine, si è svolta la festosa cerimonia della consegna dei premi agli studenti meritevoli. Una simpaticissima foto di gruppo finale ha concluso in letizia la serata.

In seguito si riportano i nominativi dei ragazzi con le rispettive scuole di provenienza

  • Pertoso Giulia – I.I.S.S. “R. Lotti – Umberto I” (R. Lotti) – Andria
  • Ferri Chiara – I.I.S.S. “R. Lotti – Umberto I” (I.T.A.) – Andria
  • Superbo Marika – I.I.S.S. “Giuseppe Colasanto” – Andria
  • Stea Giovanni – I.T.E.S. L.E.S: “Ettore Carafa” – Andria
  • Carlone Angelo – I.T.I.S. “Sen. Onofrio Jannuzzi” – Andria
  • Lorusso Mariapaola – Liceo Classico “Carlo Troya” – Andria
  • Tesse Alessandro – Liceo Scientifico “R. Nuzzi” – Andria
  • Sciannamea Valentina – I.I.S.S. “Nicola Garrone” – Barletta
  • Barile Daniele – I.I.S.S. “Cassandro – Fermi – Nervi” (Fermi) – Barletta
  • Paparella Francesca – I.I.S.S. “Cassandro – Fermi – Nervi” (Nervi) – Barletta
  • Tatò Maria Stefania – I.T.E. – Liceo Linguistico “Suore Salesiane dei Sacri Cuori” – Barletta
  • Lamonaca Valeria Pia – Liceo Classico “A. Casardi” – Barletta
  • Scardigno Andrea – Liceo Sciantifico “Cafiero” – Barletta
  • Maffei Valentina – I.T.E.S. “Giacinto Dell’Olio” – Bisceglie
  • Morgigno Bartolo – Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci£ – Bisceglie
  • Valenza Francesco Cecilio – I.I.S.S. “A. Oriani – L. Tandoi” (Oriani) Corato
  • Talarico Vincenzo – I.I.S.S. “A. Oriani – L. Tandoi” (Tandoi) Corato
  • Ferrante Francesco – I.T.E.S. “Padre A.M. Tannoia” – Corato
  • Balice Sarah – Liceo Artistico “Federico II Stupor Mundi” – Corato
  • Quatela Christian – I.I.S.S. “Sergio Cosmai” – Trani
  • Di Perna Gabriele – I.I.S.S. “Aldo Moro” – Trani
  • Lapegna Eleonora – Liceo Classico “Francesco De Sanctis” – Trani
  • Povia Dario Vincenzo – Liceo Scientifico “Valdemaro Vecchi” – Trani

Questo è il Rotary ha concluso il Presidente al termine della serata perché noi rotariani dobbiamo essere “amici nel servire” perché “ogni giorno ne vale la pena”.

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ROTARY CLUB TRANI PRIMO ROTARY FIDELITY DAY 31 AGOSTO 2021

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Un successo strepitoso è stata la serata del 31 agosto al Rotary Club Trani per il primo Rotary Fidelity Day. E’ stato, infatti, istituito un premio speciale ai Soci di più lunga data, che, al compimento del quinto, del decimo o successivi anni, di cinque in cinque, di appartenenza al Club, riceveranno un attestato di benemerenza. Un’idea, questa, che è stata particolarmente apprezzata da tutti i presenti, perché non solo rappresenta un riconoscimento all’impegno dei Soci nel tempo, ma anche rinsalda le tradizioni e l’amicizia rotariana.

Come sempre, l’incontro ha avuto inizio con i saluti istituzionali fatti dal Segretario del Club, Mario Fucci al Governatore Gianvito Giannelli e a tutte le autorità rotariane presenti. Il Segretario ha approfittato del suo intervento per anticipare già due importanti riunioni in Settembre il giorno 6 e la tradizionale, ormai famosa, Festa della scuola il giorno 20.

Ha poi preso la parola l’Istruttore Distrettuale Titta De Tommasi, che, molto simpaticamente, ha affermato di sentirsi a casa nel Rotary Club Trani per la profonda amicizia che lo lega ai Soci del Club. Il tema del suo intervento era: “Presenta il Rotary ad un amico”. Egli ha affermato che non è facile presentare il Rotary, anche per i molti pregiudizi che ne offuscano un po’ l’immagine nel pubblico, ma, a guardar bene, sarebbe sufficiente partire dalla definizione del Rotary International che appunto è un’associazione internazionale, originata non dal vertice, ma dal basso, dai Soci e dai Club: basta soffermarsi un momento a ricordare le origini del sodalizio. Tutto è nato per un incontro di quattro persone nel lontano 1905. La struttura, quindi, poggia essenzialmente sui singoli Soci che operano sulla base della loro professionalità e la rendono sostanziale nell’azione sociale realizzata dai Club. Esempio principale di queste realizzazioni è la campagna di vaccinazione contro la Polio, che ne ha portato alla quasi totale eradicazione. Titta ha aggiunto che era lieto di ricordare un esempio recentissimo di applicazione pratica delle professionalità presenti nel Club, con la ricostruzione della Facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila distrutta dal terremoto. La ricostruzione è costata €2400000 ed è durata solo due anni, quindi, quando il Rotary s’impegna, le prestazioni sono sempre di massimo livello. Il cardine di tutto ciò è l’amicizia rotariana, che consiste, in sostanza, nella condivisione dei principi etici, con il porsi a servizio degli altri: obiettivo finale è la comprensione e tolleranza tra i popoli, al fine ultimo di conseguire la pace, Questo obiettivo non è utopistico come si potrebbe pensare, perché porsi un target anche molto lontano e perseguirlo con determinazione non può che generare risultati positivi. Per allargare il discorso, basta considerare quali sono le basi etico-politiche del Rotary: internazionalità, aconfessionalità, apartiticità, amicizia e servizio al di sopra di ogni interesse personale. Ciò consente al Rotary di colloquiare con tutti, indipendentemente da cultura, razza, lingua e religione. Tutto questo si può sintetizzare molto rapidamente, in un atteggiamento rivolto alla “politica del poter fare”: ciò è connaturato all’azione del Rotary ed è una cosa talmente spontanea e naturale che spesso gli stessi Soci non se ne rendono conto. Il messaggio finale di questo intervento è dunque il fatto che bisogna credere negli ideali del Rotary e operare sempre per realizzarli.

La parola è poi passata al Presidente del Club, Pasquale Vilella che si è complimentato per l’intervento di Titta e ha espresso la speranza che si potrà ripetere presto un evento del genere, perché dobbiamo continuare ad imparare come è stato fatto questa sera. E’ allora intervenuta  brevemente la Presidente del Rotaract Club Trani, Roberta Vilella, per invitare i Soci a partecipare al loro service di vendita di gel disinfettante, per una raccolta fondi che sarà poi dedicata all’acquisto di equipaggiamento per la ONLUS OER (Operatori Emergenza Radio) di Trani, alla quale già altre volte il nostro Club ha fatto donazioni cospicue

E’ arrivato allora il gioioso momento della cooptazione di due nuovi Soci: presentati da Carla D’Urso, sono la manager Monique De Luca Tupputi Schinosa e il M.° Alfonso Soldano, pianista notissimo. Il Presidente Internazionale Shekhar Metha ha chiesto “Each one bring one” e Carla D’Urso è stata la più pronta del Club nel rispondere con i fatti.  Sono stati letti da Carla i loro curriculum vitae. Monique è attualmente inserita nell’azienda agricola di famiglia e si occupa del marketing della produzione di olio, mentre il Maestro Alfonso Soldano ha un curriculum talmente vasto e lungo che è ben difficile riassumerlo: basta dire che si tratta di un pianista notissimo, che non solo opera ad alto livello concertistico, ma insegna in numerosi conservatori. Entrambi, prima ancora di diventare Soci di un Rotary Club sono stati insigniti della Paul Harris e Monique  è stata anche Presidente di un Rotary Club in Francia, qualche anno fa. Pertanto, i due nuovi Soci non hanno particolare bisogno di presentazione e di certo si inseriranno attivamente e con grande efficacia nella vita sociale del Club, come, infatti, essi hanno affermato di voler fare nel loro intervento di ringraziamento. Il Presidente Pasquale Vilella ha poi sottolineato come Alfonso si sia già fatto promotore del gemellaggio con un altro Rotary Club.

Si è poi svolta la cerimonia con cui si è concretamente celebrato il Rotary Fidelity Day con la consegna delle targhe commemorative ai Soci, avendo il Presidente specificato che ce ne sono due o tre molto vicini ai 50 anni di presenza nel Club e che quindi verranno premiati nei prossimi anni.

I premi sono andati, per 5 anni di anzianità al Presidente nominato Pietro De Luca Tupputi Schinosa, per 10 anni ad Antonella Busseti, Francesco Cifarelli e  Giulio Marchio, per 15 anni a Giuseppe Papagno, per 25 anni a Sabino Chincoli e Mario Fucci, per 30 anni a Nunzio De Vanna, per 35 a Fedele Settanni, per 40 a Umberto Busseti e per 45 a Ugo Operamolla. Una targa speciale è stata poi dedicata a Mimma Picardi, la nostra socia più anziana d’età, che, nel suo ringraziamento ha precisato di essere stata coinvolta nel Club, con suo marito, fin dal lontano 1966. Sono state poi consegnate tre campane, per ricordo dei loro anni di Presidenza a Mimmo Lasala, Angela Tannoia e Achille Cusani.

Il governatore Gianvito Giannelli ha poi concluso la serata parlando dell’importanza dell’effettivo, quindi con un saluto particolare a Monique e Alfonso, i neo cooptati. Ha salutato poi Roberta Vilella come Presidente del Rotaract Trani, ricordando l’impegno del sodalizio per l’Afghanistan in modo concreto, delineando una linea guida per un progetto di gestione dei rifugiati afghani, con particolare riferimento alla preparazione dei profughi che riceveremo per un inserimento nel mondo del lavoro. La serata si è quindi conclusa all’insegna della solidarietà concreta, in sostanza nel segno della realizzazione degli ideali del Rotary.

Achille Cusani  1 Settembre 2021

 

Fotogallery della serata

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INCONTRO CON LA SAGGISTA LORETTA NAPOLEONI

Incontro con la saggista Loretta Napoleoni
Per la presentazione del libro “Sul filo di lana”
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Venerdì 16 luglio presso una sala del Palazzo Filisio Hotel Regia Restaurant, il Rotary Club di Trani, alla guida del Presidente Pasquale Vilella, ha offerto alla comunità cittadina l’opportunità di partecipare all’incontro con la saggista e giornalista economica Loretta Napoleoni. alla Cultura prof.ssa Francesca Zitoli, ha condotto con la saggista un dialogo sulle tematiche affrontate nel libro “Sul filo di lana”.
Si è parlato del “lavoro a maglia”, metafora perfetta, non solo per scorrere con la memoria ricordi personali, vicende sentimentali e aneddoti familiari dell’autrice, ma anche, ampliandone la prospettiva, per raccontare meccanismi globali economici e politici.
Ascoltando Loretta Napoleoni è emerso che in questo libro si affrontano temi di sociologia e di politica, ma la scrittrice lascia spazio anche a riferimenti di un doloroso viaggio alla scoperta di sé, dei propri limiti e delle proprie risorse.
Dunque durante la serata, guardando al passato, è emerso che il lavoro a maglia è spesso stato un leit motiv, un filo conduttore, una sagola che ha permesso all’umanità di attraversare in sicurezza i mari tempestosi delle transizioni epocali.
Inoltre, il lavoro a maglia ci riporta con un volo pindarico al concetto del tempo e del vivere lento del passato. Il tutto poi, riportato ai giorni nostri, ha stimolato la riflessione dei presenti sulla necessità di intrecciare relazioni in modo più creativo e a ritrovare il bandolo della matassa delle nostre vite riconnettendoci gli uni con gli altri.
Al termine della serata, in una sala ancora gremita di lettori ai quali Loretta Napoleoni ha autografato i libri disponibili, il Presidente ha omaggiato la scrittrice ed il moderatore nel gagliardetto del Club.
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PASSAGGIO DEL MARTELLETTO DA ANGELA TANNOIA A PASQUALE VILELLA

Passaggio del martelletto da Angela Tannoia a Pasquale Vilella.
Rotary Club Trani
12 luglio 2021 presso il Melograno Trani.
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Una festa, una vera tradizionale festa rotariana, quella del Passaggio del Martelletto tra la Presidente Angela Tannoia 2020/21 e il Presidente 2021/22 Pasquale Vilella, una festa resa ancor più lieta dal desiderio di ritrovarsi di nuovo di persona, dopo tanti incontri virtuali in videoconferenza. Tanti sono stati i soci del Rotary, i ragazzi del Rotaract e dell’Interact di Trani e gli amici che hanno voluto, con la loro presenza, rendere unico questo evento.
Hanno impreziosito la serata con la loro presenza il Governatore del 2120° Distretto del Rotary Gianvito Giannelli con la moglie Lilly, il PDG Sergio Sernia con la moglie Mariagrazia e il PDG Beppe Volpe, il Coordinatore della Squadra Distrettuale a.r. 2021/22, Lino Pignataro, l’Assistente del Governatore a.r. 2020/21 Emanuela Termine, i Presidenti dei Rotary Club di Andria Francesca Caterino Ieva, di Barletta Vito Colucci, di Valle dell’Ofanto Grazia Delia, la Presidente Inner Wheel Viriana Fattibene e le Presidenti del Rotaract Roberta Vilella e Interact Irene Musicco.
 Alla cerimonia hanno partecipato anche Sua Eccellenza l’Arcivescovo di Trani Leonardo D’Ascenzo (nominato socio onorario durante la cerimonia) e il Consigliere della Regione Puglia Debora Ciliento.
Inoltre, hanno partecipato i Past-President dei Club di Andria Andrea Leone, di Barletta Alessandra Palmiotti, di Canosa Marco Tullio Milanese e di Valle dell’Ofanto Giacomo Triglione.
La Presidente uscente Angela Tannoia ha relazionato sulle tante attività di Service svolte durante l’anno appena concluso ricevendo il plauso dei presenti.
Dopo la presentazione del logo del nuovo anno e del motto “Amici nel servire”, il Presidente Pasquale Vilella ha ringraziato i tanti soci che hanno già manifestato la loro disponibilità alla collaborazione nel programmare Service per il nuovo anno.
Ha concluso la serata il Governatore del Distretto 2120 Prof. Gianvito Giannelli augurando a tutti un buon anno rotariano con il motto “Ogni giorno ne vale la pena”
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Riflessioni sul futuro della nostra democrazia

Riflessioni sul futuro della nostra democrazia
Nell’ultimo libro di Antonio Nasuti edito da Andrea Pacilli Editore
La democrazia diretta ci affascina perché promette di realizzare l’ideale dell’autogoverno; se per lungo tempo la dimensione della società di massa ne ha impedito la realizzazione, la rivoluzione informatica sembra oggi aver cambiato tutto.
Questi due termini: la rappresentanza come prevista e garantita dalla Costituzione el’autogoverno di esseri liberi e uguali,
sono due modi di intendere la democrazia ma si collocano agli antipodi:
l’uno fondato sulla rappresentanza, l’altro è un modello che ripropone una riedizione della democrazia diretta.
Da questo incipit parte l’ultimo libro di Antonio Nasuti, già segretario generale e direttore generale del Comune di Bari, dal titolo:
La democrazia rappresentativa e le diverse vie di partecipazione”,
edito da Andrea Pacilli Editore, che è stato presentato il giorno 3 settembre presso l’anfiteatro del porto turistico “Marina del Gargano” a Manfredonia alle ore 19,30.
Il tema interessa la trasformazione della democrazia e della sua “qualità”.
Se la democrazia cambia di segno con l’avanzare della politica webdiretta, la quale fa rinascere trasformandolo il mito dell’autogoverno diretto, contrapposto alla rappresentanza parlamentare e al suffragio elettorale quali forme indirette di partecipazione,
il mito dell’autogoverno diretto offre il rischio di generare forme politiche identitarie, demagogiche e populiste.
Intorno a tali riflessioni discuteranno dunque l’autore insieme all’avvocato Stefano Pio Foglia, Presidente dell’Unione delle Curie pugliesi.
Filosofo Michele Illiceto, docente presso la facoltà teologica pugliese di Bari, nell’evento organizzato dal Rotary Club di Manfredonia e dall’Unione degli Avvocati di Manfredonia con il patrocinio del Comune di Manfredonia e dell’Ordine degli Avvocati di Foggia.

La serata è aperta al pubblico – previa presentazione del Green Pass – e la partecipazione vale come credito formativo per gli avvocati.

La domanda che Nasuti si pone è dunque se la rappresentanza, così come articolata nel nostro sistema costituzionale, è capace o meno di rispondere all’urto dei (nuovi) tempi o andrebbe comunque rivista e/o rinforzata.
Una questione filosofica e giuridica, che riguarda la vita di ogni cittadino ben più di quanto non sembri.

Andrea Pacilli

info@rotaryclubmanfredonia.it

Passaggio del Martelletto al Rotary Club Manfredonia: Fatone lascia la presidenza a De Girolamo

Passaggio del Martelletto al Rotary Club Manfredonia: Fatone lascia la presidenza a De Girolamo
Si è svolto nei giorni scorsi, a conclusione di un anno sociale trascorso in maniera decisamente insolita a causa della pandemia da Covid-19 e delle regole per il contenimento del contagio alle quali si è rispettosamente adeguato anche il sodalizio, il passaggio del Marteletto e lo scambio del prestigioso collare tra il presidente uscente del Rotary Club Manfredonia, Raffaele Fatone, e il subentrante Saverio de Girolamo.
Dunque, un anno durante il quale le libertà di movimento e le possibilità di incontro sono state fortemente condizionate e che ha portato anche il Club a gestire a distanza, con l’uso delle tecnologie telefoniche e informatiche, quasi tutte le attività di servizio pianificate, con la grande soddisfazione di aver visto comunque centrati gli obiettivi.
Tra esse, spicca l’acquisto di defibrillatori DAE donati dal Rotary a due istituti scolastici (comprensivo Don Milani e Alberghiero), a casa famiglia don Mario Carmone e uno messo a disposizione di tutta la cittadinanza e simbolicamente affidato al centralissimo bar Aulisa.
Se per il giovane socio Fatone è stata la prima volta, per De Girolamo si tratta di un ritorno alla presidenza del Club. L’imprenditore, decano del sodalizio, aveva assunto la carica 13 anni fa ricoprendo, prima e dopo, diversi e prestigiosi incarichi distrettuali ma con un occhio sempre rivolto alle esigenze del territorio. Grazie a questa attenzione, sono state messe a segno diverse iniziative di solidarietà.
De Girolamo ha rivolto al presidente uscente parole di apprezzamento per l’impegno e per la sua azione di proselitismo, premiata dall’ingresso di ben 4 nuovi soci, giovani come lui e interpreti del rinnovamento e del cambio generazionale in atto.
Del programma che intende portare avanti nei prossimi 12 mesi, De Girolamo ha ricordato solo i punti salienti tra cui, ad esempio, la ripresa del progetto lanciato dal past president Andrea Pacilli relativo al riconoscimento delle Stele Daunie Patrimonio dell’Unesco. “Non sarà facile, considerato che è ancora in atto l’emergenza pandemica e che dietro l’angolo potrebbero esserci altre chiusure e limitazioni personali. Noi andremo avanti comunque” ha sottolineato il nuovo presidente del Rotary che nel corso della serata ha presentato il direttivo che lo affiancherà, tra new entry e confermati.
Oltre al past president, compongono la quadra: Pasquale Frattaruolo (segretario), Lorenzo Mantuano (tesoriere), Patrizia Piemontese (prefetto) e i consiglieri Grazia Pennella, Giovanni Spagnuolo, Marco Guerra, Roberto Ciociola, Gerry Ficara con Sandro D’Onofrio in veste di Istruttore di club.
A conclusione della cerimonia il presidente uscente ha consegnato la Paul Harris Fellow al socio Pasquale Frattaruolo quale riconoscimento del suo operato, della disponibilità, del contributo di idee e dell’azione aggregante all’interno e fuori dal club; l’attestato di fedeltà ai tre soci fondatori tuttora iscritti: Luigi Schiano e Michele Vitulano (assenti per motivi personali) e Renzo Pellegrino che ha ritirato la pergamenta; infine, il premio ‘rotariano dell’anno’ a Lina Giordano.
Tra i numerosi ospiti, il col. Roberto Massarotto, comandante del 32mo Stormo di Amendola, l’avv. Vincenzo D’Onofrio, l’assistente del governatore Attilio Celeste, il presidente dell’ANC Manfredonia, Michele Trotta.

Sandro D’Onofrio

“I porti di Manfredonia saranno i porti della Molidaunia”

Il Rotary Club Manfredonia ospita il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Patroni Griffi
 Si parlerà molto di mare nei caminetti che il presidente in carica, Saverio de Girolamo, ha programmato per l’anno sociale che lo vede nuovamente alla guida del Rotary Club Manfredonia: non solo, o non tanto perché egli opera nel settore del trasporto marittimo delle merci, quanto per il valore e l’importanza della ‘risorsa’ mare, patrimonio collettivo da tutelare, valorizzare, proteggere e sfruttare in maniera ecocompatibile ed ecosostenibile.
Dopo aver avuto ospiti il Comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, CF Giuseppe Turiano, e il TV Dario Nicosia, addetto alla sezione polizia marittima, ambiente e difesa costiera, che su questa tematica ha tenuto una interessante relazione, il Club ha invitato il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, avv. Ugo Patroni Griffi.
I temi  trattati sono state le infrastrutture portuali che Manfredonia ha in dotazione, le potenzialità che esse esprimono e le grandi prospettive di crescita conseguenti allo sviluppo dei commerci marittimi, della pesca, della cantieristica, del turismo e della nautica.
“In città prevaleva un sentimento di sfiducia e diffidenza verso l’Autorità Portuale e rispetto ad una inversione del declino dei porti altifondali e peschereccio che appariva inesorabile.
Abbiamo avviato un intenso lavoro per il recupero delle infrastrutture e la rinascita della portualità inquadrata in uno scenario geopolitico differente e molto più ampio, una macroarea che abbraccia la Daunia e Molise.
Il porto di Manfredonia – spiega Patroni Griffi – deve diventare il porto della Molidaunia, con zone franche doganali e funzionale al corridoio adriatico, a quelli transeuropei (che al momento si fermano ad Ancona) e a quello trasversale Adriatico-Tirreno che ci può collegare ai traffici con i Balcani, con l’Oriente e fino alla Via della seta”.
L’intervento per la riqualificazione del porto altifondali, infrastruttura considerata tra le migliori in Europa e decisiva per la logistica integrata tra mare e terra, grazie al lavoro sinergico di Autorità Portuale, Regione Puglia e Asi, è stato inserito (oltre a Manfredonia c’è solo Brindisi) tra i progetti finanziati dal PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con le risorse del Recovery Plan.
Il progetto di fattibilità ha stimato in 120 milioni di euro le risorse necessarie. Le opere, la cui gara sarà bandita nel 2022 e appaltata probabilmente già entro la fine del prossimo anno, sono finalizzate ad incrementare la ‘capacità’ con l’ampliamento della carreggiata che consentirà di portare carichi maggiori di quelli previsti nel progetto originario del 1970 e, e di utilizzarla anche per i trasporti eccezionali senza i conflitti fra traffico in entrata e uscita che ad oggi si rilevano.
“Anche il porto commerciale sarà oggetto di interventi, finanziati con i fondi europei per la pesca, che riguarderanno la messa in sicurezza, i servizi, i controlli ai punti di sbarco, la realizzazione di aree coperte per la riparazione delle reti, depositi e magazzini”.

In cima alle priorità anche il dragaggio dei fondali: “senza adeguati fondali –  sottolinea Patroni Griffi- non è possibile attrarre nuovo traffico e senza dragaggi manutentivi non è possibile nemmeno mantenere quello esistente. Ma occorre procedere alla semplificazione della normativa che attualmente regola queste operazioni”.
Il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale  elogia l’impegno degli operatori marittimi di Manfredonia volto a intercettare la croceristica: a metà ottobre, in occasione dell’arrivo de ‘La belle dell’Adriatique’, una nave che trasporta 200 passeggeri e un equipaggio da 25 unità, sarà inaugurata la stazione marittima: “ma bisogna far conoscere, anche all’estero, Manfredonia e i suoi attracchi e l’offerta turistica per i croceristi che vi fanno scalo”.
“C’è molto pressapochismo rispetto alla gestione di un porto che non è affatto cosa semplice, è come gestire una città nella città e dispone del procedimento unico con cui può modificare o derogare anche agli strumenti urbanistici come il PRG.
Rispetto all’idea di sviluppo portuale esiste un fraintendimento che va superato: scorporare un pezzo e iper specializzare il porto in una sola attività porta al default. Il porto dev’essere polifunzionale e sostenibile e la sostenibilità ambientale deve bilanciarsi con quella sociale”.

Pasquale Frattaruolo e Alessandro D’Onofrio

info@rotaryclubmanfredonia.it

58esima Festa della Scuola 20 Settembre ‘21

La  58esima edizione della “Festa della Scuola”, organizzata dal Rotary Club Trani nell’Auditorium dell’Istituto “Aldo Moro” a Trani, ha visto assegnare riconoscimenti a 23 studenti delle città di Andria, Barletta, Bisceglie, Corato e Trani, che hanno conseguito la votazione di 100/100 e lode agli esami di Maturità nello scorso anno. In luogo della tradizionale “borsa di studio”, quest’anno il Presidente del Club Pasquale Vilella, ha deciso di offrire ai giovani premiati un corso di tre giorni dedicato alla Leadership. Un’innovazione che segna una svolta in questo evento, ormai “storico” per il Rotary e per la comunità. Il corso di formazione, della durata di tre giorni e dal titolo “Essere Leader: le competenze per guidare se stessi e gli altri” sarà tenuto dal Dott. Salvatore Nardò, rotariano e socio della UP2NEXT di Trani.  Infine, i corsisti più motivati saranno candidati a partecipare, nel mese di maggio 2022, al R.Y.L.A. (Rotary Youth Leadership Awards) organizzato dal Distretto 2120 del Rotary International grazie alle Borse di Studio offerte dal Rotary di Trani e da alcuni soci del Club. Al centro dell’evento, una relazione sul tema “La postmodernità tra valore reale e valore percepito” tenuta dal Prof. Francesco Giorgino, docente LUISS in Comunicazione e Marketing nonché Giornalista e Caporedattore centrale della redazione Interni del TG1.La serata si è svolta con lo stile tradizionale del Rotary International, che ha visto l’inizio segnato dal tocco della campana da parte del Presidente Pasquale  Vilella, il quale, dopo gli inni tradizionali, ha passato la parola al Segretario del Club, Mario Fucci per i saluti tradizionali alle autorità presenti, rotariane, militari e civili. Sono seguiti due brevi indirizzi di saluto del Prof. Buonvino, Dirigente scolastico dell’Istituto Aldo Moro che ospitava la manifestazione e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Corato, la Dott.ssa Bucci. E’ seguita poi l’applaudita e interessantissima relazione del professor Giorgino, per il contenuto della quale si rimanda al sito del club www.rotarytrani.it  Infine  si è svolta la festosa cerimonia della consegna dei premi agli studenti meritevoli. Una simpaticissima foto di gruppo finale ha concluso in letizia la serata.

 

La  58esima edizione della “Festa della Scuola”, organizzata dal Rotary Club Trani nell’Auditorium dell’Istituto “Aldo Moro” a Trani, ha visto assegnare riconoscimenti a 23 studenti delle città di Andria, Barletta, Bisceglie, Corato e Trani, che hanno conseguito la votazione di 100/100 e lode agli esami di Maturità nello scorso anno. In luogo della tradizionale “borsa di studio”, quest’anno il Presidente del Club Pasquale Vilella, ha deciso di offrire ai giovani premiati un corso di tre giorni dedicato alla Leadership. Un’innovazione che segna una svolta in questo evento, ormai “storico” per il Rotary e per la comunità. Il corso di formazione, della durata di tre giorni e dal titolo “Essere Leader: le competenze per guidare se stessi e gli altri” sarà tenuto dal Dott. Salvatore Nardò, rotariano e socio della UP2NEXT di Trani.  Infine, i corsisti più motivati saranno candidati a partecipare, nel mese di maggio 2022, al R.Y.L.A. (Rotary Youth Leadership Awards) organizzato dal Distretto 2120 del Rotary International grazie alle Borse di Studio offerte dal Rotary di Trani e da alcuni soci del Club. Al centro dell’evento, una relazione sul tema “La postmodernità tra valore reale e valore percepito” tenuta dal Prof. Francesco Giorgino, docente LUISS in Comunicazione e Marketing nonché Giornalista e Caporedattore centrale della redazione Interni del TG1.La serata si è svolta con lo stile tradizionale del Rotary International, che ha visto l’inizio segnato dal tocco della campana da parte del Presidente Pasquale  Vilella, il quale, dopo gli inni tradizionali, ha passato la parola al Segretario del Club, Mario Fucci per i saluti tradizionali alle autorità presenti, rotariane, militari e civili. Sono seguiti due brevi indirizzi di saluto del Prof. Buonvino, Dirigente scolastico dell’Istituto Aldo Moro che ospitava la manifestazione e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Corato, la Dott.ssa Bucci. E’ seguita poi l’applaudita e interessantissima relazione del professor Giorgino, per il contenuto della quale si rimanda al sito del club www.rotarytrani.it  Infine  si è svolta la festosa cerimonia della consegna dei premi agli studenti meritevoli. Una simpaticissima foto di gruppo finale ha concluso in letizia la serata.

 

La  58esima edizione della “Festa della Scuola”, organizzata dal Rotary Club Trani nell’Auditorium dell’Istituto “Aldo Moro” a Trani, ha visto assegnare riconoscimenti a 23 studenti delle città di Andria, Barletta, Bisceglie, Corato e Trani, che hanno conseguito la votazione di 100/100 e lode agli esami di Maturità nello scorso anno. In luogo della tradizionale “borsa di studio”, quest’anno il Presidente del Club Pasquale Vilella, ha deciso di offrire ai giovani premiati un corso di tre giorni dedicato alla Leadership. Un’innovazione che segna una svolta in questo evento, ormai “storico” per il Rotary e per la comunità. Il corso di formazione, della durata di tre giorni e dal titolo “Essere Leader: le competenze per guidare se stessi e gli altri” sarà tenuto dal Dott. Salvatore Nardò, rotariano e socio della UP2NEXT di Trani.  Infine, i corsisti più motivati saranno candidati a partecipare, nel mese di maggio 2022, al R.Y.L.A. (Rotary Youth Leadership Awards) organizzato dal Distretto 2120 del Rotary International grazie alle Borse di Studio offerte dal Rotary di Trani e da alcuni soci del Club. Al centro dell’evento, una relazione sul tema “La postmodernità tra valore reale e valore percepito” tenuta dal Prof. Francesco Giorgino, docente LUISS in Comunicazione e Marketing nonché Giornalista e Caporedattore centrale della redazione Interni del TG1.La serata si è svolta con lo stile tradizionale del Rotary International, che ha visto l’inizio segnato dal tocco della campana da parte del Presidente Pasquale  Vilella, il quale, dopo gli inni tradizionali, ha passato la parola al Segretario del Club, Mario Fucci per i saluti tradizionali alle autorità presenti, rotariane, militari e civili. Sono seguiti due brevi indirizzi di saluto del Prof. Buonvino, Dirigente scolastico dell’Istituto Aldo Moro che ospitava la manifestazione e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Corato, la Dott.ssa Bucci. E’ seguita poi l’applaudita e interessantissima relazione del professor Giorgino, per il contenuto della quale si rimanda al sito del club www.rotarytrani.it.  Infine  si è svolta la festosa cerimonia della consegna dei premi agli studenti meritevoli. Una simpaticissima foto di gruppo finale ha concluso in letizia la serata.

 

LA RIPARTENZA AL SUD – CONVEGNO DEL ROTARY CLUB FOGGIA CON MICHELE EMILIANO E NELLO MUSUMECI

Il Convegno organizzato dal Rotary Club Foggia sul tema “La ripartenza al Sud: verso dove?”, svoltosi il 27 settembre 2021 a Foggia presso la Sala del Tribunale di Palazzo Dogana, alla fine ha messo d’accordo i due massimi esponenti delle Regioni Puglia e Sicilia – Michele Emiliano e Nello Musumeci – “anime politiche” contrastanti ma entrambe unite nell’idea che il Mezzogiorno d’Italia deve fare fronte comune, senza inutili rivalità, nella prospettiva di accorciare o meglio azzerare l’atavico divario tra Nord e Sud del Paese.

Il tema del Convegno, infatti, come illustrato nella presentazione del Presidente del Rotary Club Foggia, Paolo Agostinacchio, che ha aperto i lavori dopo i saluti della Vice Presidente della Provincia di Foggia Anna Maria Torelli, “tende a riproporre spunti di riflessione sulle disparità territoriali ed anche generazionali che affliggono le regioni meridionali, con l’auspicio di comporre unità di intenti tra le entità geopolitiche, magari organizzando dapprima una conferenza permanente, passando poi ai necessari investimenti finanziati dai fondi europei al fine di poter finalmente realizzare un percorso che porti al superamento del divario”.

Entrando nella parte centrale dei lavori, il moderatore Enzo Magistà (Direttore di Telenorba), ha preso spunto dal tema del convegno ed ha chiesto al Presidente dell’Assemblea isolana verso quale direzione guarda la Sicilia. Pronta la risposta di Nello Musumeci: “Ho il dovere di essere più realista del re; il Mezzogiorno d’Italia deve guardare al Sud altrimenti ci rimprovereremo gli errori commessi negli ultimi settantanni. Il degrado del meridione – ha proseguito Musumeci – è un problema europeo. Sinora è mancata una politica mediterranea che rendesse il Sud, nella sua perificità europea, un naturale pontile verso l’Europa. Non possiamo che guardare al Mediterraneo”.

Analoga la domanda a Michele Emiliano: la Puglia si affaccia alla finestra verso l’Est? Risposta con battuta al volo (“Opportuno prima guardarsi le spalle dal fuoco amico”), poi da un diverso osservatorio il Presidente pugliese passa ad una sintetica disamina con numeri sulla sanità regionale, sugli investimenti infrastrutturali e logistici e la questione delle risorse umane.

Nuovo giro di domande con il moderatore che tocca l’ argomento infrastrutture: si guarda sempre con interesse al ponte sullo Stretto. Potrà salvare il Sud?

“Il progetto del ponte – ha puntualizzato Musumeci – è da oltre un secolo prigioniero di gabbie ideologiche. Io parlo di collegamento stabile, ciò vuol dire anche tramite un tunnel sottomarino. Il Sud, che non riesce a dotarsi di un modello di sviluppo, ha bisogno di investimenti mirati ai potenziamenti di linee ferroviarie, stradali, aeroporti e porti”.

“Anche in Puglia – interviene Emiliano – ci sarà molto da investire in strutture, come per esempio il problema della carenza di acqua o dei collegamento stradali con le province più a sud come Lecce, Taranto e Brindisi”.

All’unisono le deduzioni dei due Presidenti delle Regioni Puglia e Sicilia. Per queste questioni strategiche è più che mai necessario un coordinamento tra le Regioni, a prescindere dalle maggioranze e dai colori. Non deve essere una guerra tra poveri. Tutto il Sud, Regioni e Comuni, uniti e compatti, creando un polo di sviluppo dovranno dimostrare di essere in grado di utilizzare proficuamente le risorse dei fondi europei per la realizzazione di importanti progetti che consentano sempre più l’eliminazione del divario esistente.

Conclusioni affidate a Giulio Treggiari, Assistente del Governatore del Distretto Rotary 2120 Gianvito Giannelli, che ha sottolineato l’attenzione del Rotary anche a temi di sviluppo economico e comunitario con il Distretto Puglia-Basilicata impegnato in progetti sulla sostenibilità e sull’innovazione. “Lo stesso tema del convegno – ha detto Giulio Treggiari – esorta alla riflessione che il Sud non può pensare a ripartire senza avere progetti sostenuti dalla concertazione delle cinque regioni meridionali”.

 

Michele Chiariello

 

 

Il R.C. Bisceglie protagonista di “Libri nel Borgo Antico”

Uno degli aspetti che rendono viva una realtà associativa è la sua capacità di interagire con le altre forze positive che insistono sul territorio, perché una rete permette la sinergia di energie plurime e di competenze diversificate che, completandosi, più facilmente possono raggiungere gli obiettivi prefissi. In quest’ottica è nata la collaborazione tra il Rotary Club di Bisceglie e l’Associazione “Borgo Antico”, che si è esplicitata nella presentazione, a cura del club biscegliese, di due libri nell’ambito della rassegna “Libri nel Borgo Antico”. In particolare, nel pomeriggio del 28 agosto scorso, sono stati presentati i libri “Dal coraggio di pochi, il bene di molti”, a cura dei nostri Marcella Di Gregorio e Giuseppe D’Andrea, nonché di Vincenzo Storelli, e “Mamma, cosa mangio oggi?”, scritto dall’amica Zora Del Buono e da Viviana Martiradonna.

La prima presentazione è stata moderata dal nostro Presidente, Massimo Cassanelli, il quale, insieme ai curatori dell’opera, ha ripercorso la vicenda di una delle vie più rappresentative della nostra città, l’attuale Via Aldo Moro, e in particolare della sua rocambolesca nascita, avvenuta quando, nella notte del 15 febbraio 1921, un gruppo di artigiani, operai e altre maestranze disoccupate abbatterono le mura di alcuni giardini di proprietà private aprendo quella strada verso la stazione che già da molti anni era stata progettata ma che mai fino ad allora era stata realizzata. Un vero e proprio quadro d’epoca arricchito dal racconto delle vicende successive al “blitz”, con un processo avviato ma poi mai celebrato nei confronti dei suoi artefici, e con le storie personali di alcuni di questi ultimi, storie di disperazione che però, in alcuni casi, si sono risolte con un lieto fine.

Molto interessante anche la seconda presentazione, moderata dalla nostra Sonia Storelli, che ha avuto come tema centrale l’alimentazione in età pediatrica la quale va vissuta non solo come momento fondamentale per la giusta crescita dei bambini, ma anche come momento di socialità dell’infante all’interno della propria famiglia, essendo le ricette contenute nel libro relative a pietanze adatte sia al bambino che a tutto il suo nucleo familiare, adulti compresi. Questo perché il bambino deve poter vivere il cibo come un piacere e, soprattutto, come una preziosa occasione di scoperta, che rappresenterà un vero e proprio investimento in vista della creazione dei suoi gusti di adulto e, conseguentemente, del suo futuro benessere.

Significativa la partecipazione dell’attento pubblico in una cornice, quella di Piazza Tre Santi, di sicuro e indiscusso fascino.

Giovanni Cassanelli

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