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I Rotary club della Zona 1 uniti a favore dei più deboli

Nei giorni in cui in tutto il mondo si festeggiavano i 115 anni della fondazione del Rotary, l’Italia veniva colpita dal primo focolaio del Coronavirus.

Venivamo tutti travolti da una crisi inattesa, capace di contagiare non solo i nostri corpi, ma ogni aspetto delle nostre vite. Ognuno di noi, chi in misura più lieve, chi in modalità più importante si è sentito colpito. Sono venute alla luce tutte le fragilità dell’essere umano e se è vero che la fragilità è all’origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo aiutare ed essere aiutati, ognuno ha sentito dentro il bisogno di reagire, di fare la differenza, anche mettendo a frutto lo spirito rotariano trasmesso dagli insegnamenti del fondatore del Rotary: Paul Harris.

<< Il Rotary offre l’opportunità di servire nei modi e negli ambiti in cui ognuno è più propenso. Il potere di un’azione combinata non conosce limiti >> ed è per questo che i soci tutti appartenenti ai Rotary club della Zona 1 del Distretto Rotary 2120 di Puglia e Basilicata: il Rotary Club Potenza, Potenza Torre Guevara, Melfi e Venosa, hanno avvertito il bisogno di continuare a servire al di sopra di ogni interesse personale con una particolare attenzione agli ultimi che, come sempre accade, sono coloro che avvertono in maniera peggiore le conseguenze delle situazioni di criticità.

– In un momento difficile le azioni di bene sono moltiplicatrici di speranza – ha affermato la Presidente della Caritas Diocesana di Potenza Muro Lucano e Marsico Nuovo, a seguito della donazione di una generosa somma di denaro devoluta da tutti i Rotary club sovracitati e destinata, in questo complesso momento, prevalentemente al pagamento di utenze, acquisto farmaci, prodotti per l’infanzia e beni alimentari a favore delle famiglie più in difficoltà della regione.

Un intervento tempestivo e necessario che fa comprendere cosa significhi concretamente la presenza rotariana anche di fronte all’emergenza.

“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”….e il Rotary è proprio questo!

Il Rotary Club Foggia incontra il PDG Francesco Milazzo sul tema “Orgogliosi di essere rotariani”

Proseguono le iniziative e gli incontri on line del Rotary Club Foggia.

Giovedì 23 aprile sulla piattaforma Zoom si è svolto il Meeting on Line sul tema “Orgogliosi di essere rotariani” con il PDG Francesco Milazzo, Coordinatore Rotary Italia, Malta e San Marino.

Alle 20,00 la Presidente Antonella Quarato ha dato il via agli Inni per poi salutare le autorità rotariane intervenute: un saluto al Governatore Sergio Sernia, impossibilitato a partecipare perché già coinvolto in altri incontri precedentemente fissati, al Governatore Eletto Giuseppe Seracca Guerrieri, al Governatore Nominato Gianvito Giannelli, al Governatore Designato Nicola Auciello.

Poi l’affettuoso saluto ai tanti amici PDG intervenuti: Gianni Lanzilotti (District Trainer), Titta De Tommasi, Sergio Di Gioia, Marco Torsello, Mario Greco, Rocco Giuliani, all’Assistente del Governatore Luciano Magaldi, a Lino Pignataro, coordinatore dello Staff del Governatore Sernia, a Mimmo Di Paola componente della Commissione Ryla, ai Presidenti Gino Vascello (R.C. Lucera), Attilio Celeste (R.C. San Severo), Irene Bonassisa (Inner Wheel Foggia), ai tantissimi amici proveniente da altri Club e collegati da tutta Italia e anche dall’estero.

La Presidente Quarato ha sottolineato come proprio oggi ci si debba sentire orgogliosi di essere rotariani, in un momento in cui il Rotary, sia a livello internazionale che distrettuale e nei vari Club rappresenti, con le sue attività di service, un sostegno per le tante esigenze che si stanno manifestando a causa della pandemìa.

Dopo aver introdotto il relatore ed aver evidenziato i suoi ruoli di formatore e coordinatore, rotariano di grande esperienza, PDG del Distretto 2110 (Sicilia – Malta) ed attualmente coordinatore Rotary Italia, Malta e San Marino, gli ha ceduto la parola.

Milazzo ha voluto iniziare con un cenno agli esordi del Rotary anche per sottolineare come alcune tematiche ancor oggi di scottante attualità fossero, in realtà, già presenti nei primi anni.

Proprio in relazione agli esordi, Milazzo ha illustrato il grande desiderio di autonomia e di emancipazione dei primi Club italiani a dispetto di quelle che erano le rigide linee del Rotary americano che pur puntando all’espansione ne pretendeva un controllo centrale.

Un aspetto sottolineato è quello del carattere elitario del Club, sul quale, già nei primi anni rotariani, si aprì un dibattito. Partendo dall’affermazione di Paul Harris “ogni occupazione degna di rispetto” (art. 4).

Nel 1908 la fondazione del Club di San Francisco ricondusse la cooptazione ad aspetti rigidamente elitari e che caratterizzarono gli altri Club americani e lo stesso Paul Harris si arrese a questa impostazione anche per la necessità di finanziare quelle attività di servizio che dovevano differenziare il Rotary da qualsiasi altra associazione esistente.

In Italia il carattere elitario del Rotary fu una caratteristica fondamentale. Nella seconda metà degli anni 40 l’ammissione non doveva rappresentare la consacrazione finale di un successo già raggiunto, quanto segnare l’inizio di un nuovo rapporto con la società tanto da farlo pervenire ai livelli apicali della sua professione e a rendersi utile alle necessità della comunità. Un dibattito del 1946 ma ancora molto vivo allo stato attuale che oggi riguarda anche il coinvolgimento delle donne

Il relatore suggerisce che si debba porre molta attenzione a non trasformare il motto ”Service above self” in “Self above service”.

Il Rotary nasce sulla base di uno scambio di cordiali amicizie e come business exchange in modo onesto e rispettoso.

Dopo l’excursus storico il PDG Milazzo si pone la domanda “Cosa siamo noi oggi?”. Rappresentiamo ancora una forza consistente ma si delinea una sorta di stasi rispetto alla crescita dell’effettivo.

Ne attribuisce la responsabilità il relatore, forse, alla mancanza di consapevolezza della appartenenza associativa, un problema storico nel Rotary italiano se si ricorda che, nel 1956, il primo Presidente internazionale italiano, Gian Paolo Lang, scelse come motto “Più Rotary nei rotariani – Manteniamo il Rotary semplice”, un motto ancora attualissimo sebbene siano trascorsi 64 anni.

Ci si chiede ancora se il Rotary sia quello delle conferenze, delle cene o delle gite o se ci sia, come c’è, il Rotary del servizio.

Prosegue con l’esortazione all’attenzione ai nuovi soci, con un’accoglienza ed una formazione più approfondita e coinvolgente. E ancora suggerisce, l’alleggerimento della liturgia rotariana e l’introduzione di flessibilità, sperimentazione, apertura ad un campo innovativo. Citando il Vate D’Annunzio, Francesco Milazzo sostiene la necessità di “osare l’inosabile, ardire non ordire”.

Vitale il rapporto con i Mass Media e il rafforzamento dell’immagine di un’Associazione che porta ancora sulle spalle il fardello dell’ identificazione con “quelli delle cene” e ci condanna ad un cliché troppo noto e non generoso.

Importante anche la selezione dei nuovi soci, non tanto nel senso delle caratteristiche umane e professionali quanto sull’entusiasmo e la volontà di essere rotariani.

Lo scopo del Rotary è di diffondere il valore del servire, motore e propulsore di ogni attività, come è espresso chiaramente nell’art. 4 dello Statuto del Rotary International ed intorno a questo punto devono ruotare tutte le attività rotariane.

Importante è anche il rapporto con la politica ed il rapporto di mediazione di prestigio con la pubblica autorità.

Conclude, Milazzo, augurandosi che, anche in occasione di cene, gite e conferenze, il servizio rimanga sempre il piatto principale e non sia relegato al ruolo di contorno, anche perché, la sua esperienza gli ha dimostrato, riguardo al servizio, che i rotariani rappresentano un esercito del bene, della cui energia ed invincibilità dobbiamo essere consapevoli. Da ciò passa il ruolo dell’appartenenza e non da un distintivo che ha forato raffinate giacche o delicate mise ma che non ha lambito il cuore.

Numerosi gli apprezzamenti e gli interventi di Angelo Corbo, Past President R.C. Foggia, di Karim Akrout, Past President del R.C. Tunis Les Berges du Lac, dell’Assistente del Governatore Luciano Magaldi, del Governatore eletto Giuseppe Seracca Guerrieri, del PDG Gianni Lanzilotti e del Governatore nominato Gianvito Giannelli.

Le conclusioni all’Assistente del Governatore, Luciano Magaldi.

Una serata interessante e ricca di spunti di riflessione che, sicuramente, aiuterà tutti noi rotariani a diventare più consapevoli dell’importante ruolo che abbiamo e dobbiamo avere nella società.

 

Antonella Quarato

 

 

Mozione del Rotary di Melfi-Distretto 2120 Italia al ROTARY INTERNAZIONALE per il finanziamento della Ricerca Scientifica Covid-19

Mozione del Rotary di Melfi-Distretto 2120 Italia al ROTARY INTERNAZIONALE per il finanziamento della Ricerca Scientifica Covid-19

Il Rotary di Melfi si fa interprete di un’aspirazione che emerge dal fondo di ogni coscienza individuale e collettiva, dall’odierno vissuto, inquietante e drammatico di tanti club i quali, pur disseminati nel mondo, secondo un nostro forte convincimento, levano un’unanime possente voce al Rotary Internazionale.
Il nostro appello scaturisce dalla consapevolezza che siamo inermi di fronte ad un immane flagello, che ci sconvolge per l’intensità, la vastità e l’impotenza della scienza.
Sentiamo di vivere in uno status di precarietà, in un orizzonte angusto senza luce e prospettiva che schianta ogni certezza esistenziale ed accentua la percezione del nichilismo sotto l’ombra incalzante di un’insidia virale misteriosa ed invincibile.
La nostra voce, che si leva da una terra periferica, la Basilicata, desidera diventare un appello corale al Rotary Internazionale che, sempre nelle sua tradizione ideologica e culturale, ha combattuto le grandi battaglie per la vita, in nome di un profondo umanitarismo che è la ragione dell’esistenza.
L’eradicazione della polio è stata il segno tangibile dell’impegno concreto del Rotary, sensibile ai bisogni reali ed impellenti delle popolazioni più bisognose.
Chiediamo con vigore al Rotary Internazionale di combattere una battaglia più insidiosa, pervicace, che miete vittime e travolge le strutture portanti vitali del sistema sociale e di ogni compagine umana e civile.
Il Rotary, che ha vinto tante battaglie, deve perseguire il grande obiettivo della salute mondiale, devolvendo un congruo cespite economico al finanziamento della ricerca, senza polverizzarlo nella risposta ai tanti, seppur sentiti bisogni contingenti, mirando all’obiettivo supremo di debellare l’ombra di un malum materiale e morale con la ricerca e le armi della medicina e della scienza.
Sine Salute est Nulla Vita, Nessuna Vita esiste senza la Salute del corpo, dell’anima e della mente, unica forza vincente di crescita e di sviluppo del mondo intero.
Siamo convinti che il nostro appello sarà condiviso da tanti Club e Distretti ed invitiamo, tramite il nostro Governatore Sergio Sernia, i Governatori, gli Assistenti dei Governatori, i Presidenti di club, tutti fortemente sensibili ad un’emergenza esistenziale, a divulgarlo in Italia ed all’estero per una forte condivisione, perché diventi un’univoca possente voce presso il Rotary Internazionale a difesa della salute e della vita.
Melfi, 05/04/2020
Il Presidente del Club Rotary di Melfi
Giuseppina Cervellino Masiello

Il servizio sociale del Rotary di Melfi nell’emergenza da Covid-19

Il Rotary di Melfi, sensibile ed attento alle emergenze sanitarie, ha sempre nella sua tradizione ideologica e culturale combattuto le grandi battaglie per la vita, in nome di un profondo umanitarismo che è la ragione dell’esistenza.
L’eradicazione della polio è stata il segno tangibile dell’impegno concreto del Rotary, sensibile ai bisogni reali ed impellenti delle popolazioni più bisognose.
Oggi il Rotary Melfi, con la Presidente Giuseppina Cervellino, con la collaborazione di Giusy Gramegna, Gianvito Corona, Vincenzo Caputo, Romeo Mastromartino e la sentita condivisione dei soci tutti, combatte una battaglia più insidiosa, pervicace, che miete vittime e travolge le strutture sanitarie, forza portante vitale del sistema sociale.
In questo tragico frangente del Covid-19, il Rotary di Melfi, interpretando i bisogni immediati del personale sanitario, eroico nelle sue prestazioni mediche e non adeguatamente protetto dalle insidie del contagio, desidera offrire un gesto tangibile di gratitudine.
Il Rotary di Melfi, consapevole delle difficoltà di gestione dell’emergenza sanitaria, ha offerto il suo contributo di solidarietà con il dono di 300 mascherine FFP2, al fine di garantire lo status di salute del personale medico, in cui crediamo come forza cardine del sistema sanitario lucano ed italiano.
Avremmo voluto far pervenire da tempo questa donazione, ma le notevoli difficoltà nel reperire queste specifiche mascherine FFP2, che garantiscono la salute del personale sanitario e che costituiscono un essenziale D.P.I. per i medici, non hanno consentito di portare subito a compimento quanto desideravamo.
Sono state offerte all’ASP territoriale, UOC, cure palliative domiciliari, mascherine FFP2, e all’Ospedale di Venosa test seriologici importanti per la fase 2 che il Rotary ha acquistato per campionare la popolazione asintomatica e contribuire alla messa in sicurezza del sistema. Il reperimento non è stato facile, avendo Trump acquistati un quantitativo di cento milioni di test per l’America.
L’attenzione del club è stata rivolta agli anziani con donazioni alla Casa di Riposo “Virgo Carmeli” di Rionero in Vulture, alla Casa di Riposo di Melfi “San Vincenzo De Paoli” ed alla Casa di riposo “Vivere insieme” di Lavello per ridare un sorriso con gesti di sentita solidarietà.
Sentiamo l’impegno etico di esplicare un servizio sociale aperto a vari bisogni territoriali, al personale medico Sanitario ed a quanti vivono in uno stato di umana sofferenza.
In quest’opera si misura l’umanitarismo sociale del Rotary di Melfi.

Consegna test seriologici

Donazione da parte del Distretto all’UOC/Rotary di Melfi

Un grazie sentito al Governatore Sergio Sernia ed a Vincenzo Metastasio, futuro Assistente del Governatore, per il gesto di solidarietà, rispondente ai bisogni del nostro territorio.
La generosità è sempre ben recepita in un frangente caratterizzato da un’ emergenza che permane nel presente e per il prossimo futuro.
L’attenzione alle cure domiciliari palliative, che anche il club di Melfi ha manifestato nei confronti dell’ UOC, diretta dal nostro socio Gianvito Corona, non poteva non essere adeguatamente considerata anche dal Distretto.
Recependo la richiesta dell’UOC-ROTARY di Melfi, il Distretto ha offerto 100 mascherine riutilizzabili al personale impegnato nella prestazione di cure palliative ed ai malati cronici e terminali che vivono il dramma della malattia.
Il senso umanitario e sociale che caratterizza il Rotary si traduce in azioni che in varia misura interpretano le esigenze di ogni comunità ed i soci rotariani nei diversi ruoli divengono operatori concreti che desiderano ricreare una compagine più giusta e civile.
L’ attenzione ad ogni categoria sociale diventa per ognuno di noi un segno rotariano distintivo di humanitas e solidarietà per un presente migliore più equo e più umano.

Rotary di Melfi al tempo del coronavirus

La voglia di vedersi e di riunirsi è tanta, ma le restrizioni emanate dal governo costringono tutti i cittadini ad allinearsi ai decreti ministeriali per la sicurezza di tutti e per un adeguato comportamento etico che salvaguardi la salute pubblica, tematica questa molto cara al Rotary club.
Il giorno 3 e 17 aprile il Rotary club di Melfi si è riunito attraverso la piattaforma digitale ZOOM di Google.
La Presidente prof.ssa Pina Cervellino continua il suo mandato in maniera integerrima, adattato al tempo del coronavirus e quasi tutti i soci del club melfitano hanno risposto all’appello in maniera entusiasta; ospite della serata è stato il Governatore designato per l’anno 2022/23 Nicola Maria Auciello che ha intrattenuto i soci con la sua ottima relazione sulla Membership “Quale futuro per il Rotary”. Ha inoltre proiettato sullo schermo un filmato, sull’essenza dell’essere rotariano, pregno di significati propri dei principi che hanno ispirato il fondatore Paul Harris. È seguita poi la brillante relazione dell’istruttore del club di Melfi Romeo Mastromartino sull’essere
oggi rotariani e sull’importanza della partecipazione attiva.
Il dibattito è continuato poi con gli interventi dei partecipanti, a fine serata la Presidente Cervellino ha deliziato tutti con la proiezione e l’analisi di alcune rappresentazioni di quadri plastici del Caravaggio eseguite dal vivo da una compagnia teatrale di giovani attori.
Superate le poche difficoltà iniziali riguardanti la metodica del collegamento, durante le riunioni è emerso che per il prossimo futuro sarà possibile riunirsi attraverso gli strumenti tecnologici che la rete ci mette a disposizione. La presidente propone inoltre di incontrarsi online e rinnovare il piacere del sodalizio rotariano con “Gli appuntamenti del venerdì”.
La forza di volontà che caratterizza il Rotary club continuerà a coesistere nell’animo di ogni rotariano che proseguirà la propria mission aderendo, nonostante tutto, agli ideali ispirati dal Rotary club.

GIOVANNI DE LORENZO

CLUB MELFI

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MEETING ON LINE ROTARY CLUB FOGGIA – COME AFFRONTARE GLI ASPETTI PSICOLOGICI DI QUESTA PANDEMIA DURANTE E DOPO

Pur in forma insolita a causa delle note restrizioni governative per i provvedimenti anti coronavirus, è tornato a riunirsi il Rotary Club Foggia facendo ricorso all’ormai diffuso meeting on line sulla piattaforma “Zoom”.

Nella prima riunione “on line”, voluta ed organizzata dalla Presidente Antonella Quarato, quasi d’obbligo che l’argomento dovesse riguardare il tema di massima attualità: “Coronavirus: come superare il mentre e come affrontare il dopo”. Relatore il dott. Giuseppe Mammana, psichiatra, socio del Rotary Club Foggia.

Tutti puntuali, alle ore 20,00 del 16 aprile 2020, numerosi soci e amici ospiti in collegamento dalle proprie abitazioni (in alcuni casi distanti moltissimi chilometri) hanno partecipato all’evento aperto, dopo il tradizionale ascolto degli inni, dalla Presidente Antonella Quarato che ha ringraziato le Autorità rotariane intervenute: il Governatore del Distretto 2120 Sergio Sernia, il Governatore Designato Nicola Auciello, il Prefetto Distrettuale Nunzia Porzio, il Presidente del R.C. San Severo Attilio Celeste, la Presidente dell’Inner Wheel Foggia Irene Bonassisa, nonché gli ospiti: in collegamento da Tunisi il Past President del Rotary Club “Tunis Les Berges du Lac” Karim Akrout, i Past President Domenico Gentile (ora al Rotary Club di Bologna Ovest) ed Alfredo Campanile (da Napoli), la psicologa dott.ssa Wanda Sernia (R.C. Andria Castelli Svevi), il Presidente Incoming del R.C. Lucera Pio Affatato e la dott.ssa Emanuela Stampone (già borsista del R.C. Foggia a.r. 2014/2015).

A seguire, la Presidente Quarato ha invitato a dedicare un momento di raccoglimento in memoria del socio onorario Prof. Joseph Tusiani (deceduto l’ 11 aprile negli USA), voluto ricordare con la lettura di una commovente lettera che il celeberrimo poeta aveva scritto e mai spedito al suo amato Gargano.

Sempre in tema di Covid-19, la Presidente ha sottolineato che in queste lunghe settimane il Rotary Club Foggia, pur non potendo osservare il programma delle conviviali frattanto organizzate, ha messo in campo numerose iniziative di solidarietà per fronteggiare l’emergenza, concluse o in itinere, elencate sinteticamente.

Dello stesso tenore l’intervento del Governatore Sernia che, dopo aver ringraziato il R.C. di Foggia per la fattiva cooperazione, con voce emozionata ha ribadito quanto siamo tutti orgogliosi di essere rotariani.

In collegamento da Tunisi, Karim Akrout ha tenuto ad evidenziare l’affettuosa vicinanza che il suo Paese rivolge all’Italia in quanto tutte le crisi si superano più facilmente attraverso i rapporti di amicizia e di solidarietà.

La Presidente Quarato ha poi dato la parola al relatore, il dott. Giuseppe Mammana, che da par suo, ha tenuto una brillantissima relazione focalizzata sui risvolti psichici in seguito alla portata di questo evento che ha coinvolto e sconvolto la metà del pianeta con una sconcertante capacità aggressiva del virus inizialmente non contrastata efficacemente a causa di aspetti – come ha sostenuto il relatore – “riconducibili a nostri meccanismi di difesa: la rimozione (infezione da contagio sminuita a semplice influenza, in verità anche per mancanza di elementi) e la negazione (questione di infodemia e non di epidemia)” , poi seguiti da “sentimenti di ansia, angoscia e paura, mossi dall’evidente rapidità del contagio e dell’ammalarsi sino al gran numero di casi di letalità (soprattutto in soggetti anziani, deboli e defedati, passati rapidamente dal ricovero alla morte)”.

Le acute riflessioni del dott. Mammana si sono poi focalizzate sull’impreparazione dei sistemi di cura in Italia con particolare riferimento ai piani della salute per pazienti con problemi di cronicità, disabilità ed anziani, nonché nell’aver disinvestito su aree delle terapie intensive (al contrario della Germania), quindi con una capacità di risposta assolutamente sottodimensionata rispetto al fenomeno “coronavirus”.

Dopo aver attraversato la fase del “mentre” (effetti fobici su rapporti interpersonali, la necessità di dover costruire nuovi modelli di relazioni, l’angoscia del contagio, sicurezza e certezza di poter vivere anche a costo della privazione della libertà di movimento), la disamina del relatore si è poi spostata sulla seconda parte del tema: la gestione del “dopo”, che richiederà molto coraggio ed adozione di appropriate forme di protezione.

“Uno dei primi punti – ha evidenziato il dott. Mammana – è vincere la paura che andrà combattuta allontanando i continui bombardamenti di informazioni provenienti da fonti pubbliche e private che, peraltro, generano confusione e riducono il pensiero critico per l’effetto ipnotico da video. Inoltre bisognerà concentrarsi sulla gestione del tempo (digitale ed analogico), dovremo valorizzare il nostro tempo, tornare a sentirci padroni del tempo, più tempo per noi, per riflettere, guardare lo spazio intorno, cercare quello che non abbiamo visto”.

“Insomma – ha esortato il relatore – dovremo soffermarci sul senso della positività, valorizzare ciò che ci è consentito di realizzare nel nostro futuro perché il contesto esterno è mutato e pertanto sarà da cambiare la nostra forma mentis, riportarci alla dimensione oggi consentitaci dalle condizioni sociali, focalizzare le attenzioni su cose piccole alla nostra portata e regalarsi gratificazioni in queste scoperte”.

Il dott. Mammana ha inoltre ricordato la necessità di “dormire bene” (angoscia ed ansia sono correlate alla difficoltà del sonno, con alterazione del ritmo sonno/veglia), di tornare – appena possibile – alla piacevole abitudine di attività all’aria aperta, ed ha elencato esempi di positività da tenere sempre presenti (empatia con se stessi e gli altri, adattamento e resilienza), conformarsi alle nuove situazioni affrontando “il dopo” con questo spirito di adeguamento, di pazienza e nella capacità di coltivare le relazioni. Infine ha avuto parole per i bambini che, costretti in casa, attraversano un momento difficile che ricorderanno per il resto della vita. A loro va raccontata la verità, senza trasmettere angosce e paure, scegliendo immagini e suoni adeguati.

All’apprezzatissima relazione del dott. Mammana ha fatto seguito un interessante dibattito con la partecipazione della dott.ssa Wanda Sernia (che ha elogiato l’intervento di Mammana definito “illuminante che lancia messaggi di speranza, soprattutto in difesa della popolazione più debole come, per esempio, i bambini autistici”), del tunisino Karim Akrout (necessità di assumere un nuovo modello di vita senza dimenticare la tragedia vissuta), della psicologa dott.ssa Nunzia Porzio (all’emergenza medica seguirà quella psicologica, ma dobbiamo essere vigili perché dal modo di affrontare il problema usciremo tutti migliorati), del dott. Domenico Gentile (aumentare le dosi di energia ad ogni livello della società), del dott. Attilio Celeste (auspicio di interventi, anche da remoto, per aiutare e sostenere bambini in difficoltà e le loro famiglie).

Infine la replica dell’eccellente relatore che si è detto speranzoso nel rafforzamento delle strutture con persone esperte al fine di contenere fenomeni e situazioni di debolezza.

“Come quelle causate dalla povertà. Ed in questo il Rotary è pronto a sostenere aspetti di supporto” ha concluso la Presidente Antonella Quarato.

Michele Chiariello

“Rotary Club Matera dona Mascherine e Gel disinfettanti all’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera”

“AiutiAmo il territorio” è il nome del service pluriennale lanciato nell’anno rotariano 2019-20 dal Rotary Club Matera. Nello specifico il club materano ha messo in campo una serie di azioni per supportare coloro i quali sono in prima linea nella battaglia al coronavirus. La prima azione è stata quella di acquistare Mascherine e Gel disinfettanti, con l’obiettivo donarli all’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Martedì sono state consegnate nr. 1000 Mascherine Chirurgiche certificate CE FDA e n° 224 gel disinfettanti, alla U.O. Farmacia del P.O. presso l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, alla presenza del Direttore, Dott.ssa Floriana Di Cuia e dell’Amministrativa, Sig.ra Bruna Miglio. L’attività di servizio, vista l’emergenza Sanitaria Covid-19, voluta fortemente dal Presidente Raffaele Braia, dal Consiglio direttivo e dai soci tutti, vuole essere un contributo fattivo a favore di tutti gli operatori che insistono nel nosocomio materano. A tutti loro va il nostro più grande ringraziamento per l’opera meritoria che svolgono giornalmente. Il service è stato reso operativo dalla Commissione Rotary Foundation del nostro Club, presieduta da Antonio Braia. Il Rotary Matera ha anche aderito alla campagna di donazione promossa dal nostro Governatore Rotary Distretto 2120, Sergio Sernia, a favore della Protezione Civile di Puglia e Basilicata. Da anni, conclude il Presidente Raffaele Braia, il nostro sodalizio è operativo con service materiali ed immateriali tra cui: “Il Rotary Matera al servizio delle nuove generazioni” in collaborazione con i Licei e gli Istituti Tecnici/Professionali di Istruzione Superiore di Matera e “Azioniamoci” il service in collaborazione con l’Associazione Maria SS. Della Bruna per la premiazione dei bozzetti non competitivi del carro trionfale.

Pandemia Covid-19-azione solidale per le famiglie meno abbienti!

Viviamo sospesi tra la paura di un nemico invisibile e per questo subdolo e la tensione legata allo stravolgimento della vita di ciascuno di noi, con il cambio repentino di abitudini, modi di vita e soprattutto rapporti sociali.

A ciò si unisce l’inquietudine verso il futuro, che ci sembra pieno di incertezze e destabilizzato dalla contrazione delle relazioni economiche e commerciali in virtù delle misure anticontagio adottate dal Governo.

Il contesto socio economico del nostro territorio, che stava cercando di sollevarsi da una crisi economica congiunturale puntando prevalentemente sul turismo, sul manifatturiero e su una agricoltura di qualità, risulta particolarmente provato dallo stop obbligato di quasi tutte le principali attività , con le ricadute drammatiche in termini di contrazione delle capacità economiche di grandi fasce della popolazione.

I soci del Rotary Club di Nardò, in linea con la visione filantropica internazionale dell’associazione e, in omaggio al rapporto consolidato con l’associazione “Farsi Solidali” della Caritas Diocesana locale, hanno deciso in una seduta web del direttivo, tenutasi nella serata di ieri, di contribuire con una fornitura di generi alimentari ( prodotti di macelleria) a favore della mensa della Caritas per il fabbisogno medio settimanale  per le prossime tre settimane.

La misura del sussidio, che ha visto già un primissimo intervento da parte del Club, ambisce a lenire le difficoltà citate da tante famiglie neretine e a consentire a chi materialmente sul campo interviene con la somministrazione di pasti caldi di non sentirsi soli in questa battaglia, che ci vedrà vincitori se insieme sapremo coniugare a voce alta e con orgoglio la parola solidarietà.

Rotary Club Nardò

Presidente a .r .  2019/20 

Pantaleo Daniele

Il Rotary di Melfi dona mascherine ffp2 al San Carlo di Potenza

Il Rotary club di Melfi non si arrende. Nonostante le tante difficoltà che in questi giorni impegnano tanti cittadini, associazioni, istituzioni, nel reperire dispositivi sanitari che salvaguardino l’incolumità del personale sanitario in primis, nella battaglia contro il contagio da Covid-19, il club di Melfi ha messo in movimento tutte le sue energie. Attraverso il grande impegno di alcuni soci impegnati direttamente sul campo, ed in maniera particolare, la Presidente Pina Cervellino, Giusi Gramegna, Vincenzo Caputo, Gianvito Corona e Romeo Mastromartino, si è riusciti a reperire e a consegnare una fornitura di 350 mascherine ffp2 attualmente introvabili. La destinazione è stata indirizzata all’Ospedale San Carlo di Potenza e una piccola parte ad un servizio di cure sanitarie domiciliari di Melfi. Tutti i soci hanno ampiamente appoggiato con entusiasmo l’iniziativa accogliendola con vero spirito rotariano votato al servizio del prossimo.
Una piccola goccia nell’oceano è stata aggiunta oggi a questa battaglia planetaria che incombe ed è dovere di ogni cittadino fare la propria parte. Il Rotary club di Melfi continuerà ad adoperarsi in operazioni che andranno a sostenere la delicata battaglia del salvataggio di vite umane in questa particolare congiuntura storica che tutto il mondo sta drammaticamente vivendo.

Mascherine donate al San Carlo di Potenza
Mascherine ffp2 donate dal club di Melfi al San Carlo di Potenza
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