Giorno: 27 Aprile 2020

Il Rotary Club Venosa dona 3mila euro alla Caritas

In questi giorni in cui l’emergenza sanitaria ha travolto tutti, all’ orizzonte già si vedono i primi segnali di una emergenza sociale della cui reale portata avremo conto nelle prossime settimane.

In questo spirito tutti i soci del Rotary Club di Venosa hanno voluto attivarsi incentrando l’attenzione sull’attuale situazione di crisi che sta segnando il nostro territorio richiamando ciascuno di noi ad essere protagonista di un rinnovato spirito di reciproca solidarietà e di attenzione verso le nostre comunità.

Sono stati consegnati dal presidente del Rotary Club di Venosa Aurelio Caggianelli e dal direttivo € 3.000 al direttore della Caritas della diocesi di Venosa, Melfi, Rapolla, Giuseppe Grieco. Somma che verrà destinata per aiutare le famiglie in difficoltà e che contribuirà a realizzare i progetti di assistenza immediata e del microcredito.

Il Rotary Club Venosa consapevole che il gesto é una goccia in un mare di esigenza, rimane sempre attento alle esigenze del territorio e pronto a fare la sua parte per il bene della comunità.

di Rosa Centrone

I Rotary club della Zona 1 uniti a favore dei più deboli

Nei giorni in cui in tutto il mondo si festeggiavano i 115 anni della fondazione del Rotary, l’Italia veniva colpita dal primo focolaio del Coronavirus.

Venivamo tutti travolti da una crisi inattesa, capace di contagiare non solo i nostri corpi, ma ogni aspetto delle nostre vite. Ognuno di noi, chi in misura più lieve, chi in modalità più importante si è sentito colpito. Sono venute alla luce tutte le fragilità dell’essere umano e se è vero che la fragilità è all’origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo aiutare ed essere aiutati, ognuno ha sentito dentro il bisogno di reagire, di fare la differenza, anche mettendo a frutto lo spirito rotariano trasmesso dagli insegnamenti del fondatore del Rotary: Paul Harris.

<< Il Rotary offre l’opportunità di servire nei modi e negli ambiti in cui ognuno è più propenso. Il potere di un’azione combinata non conosce limiti >> ed è per questo che i soci tutti appartenenti ai Rotary club della Zona 1 del Distretto Rotary 2120 di Puglia e Basilicata: il Rotary Club Potenza, Potenza Torre Guevara, Melfi e Venosa, hanno avvertito il bisogno di continuare a servire al di sopra di ogni interesse personale con una particolare attenzione agli ultimi che, come sempre accade, sono coloro che avvertono in maniera peggiore le conseguenze delle situazioni di criticità.

– In un momento difficile le azioni di bene sono moltiplicatrici di speranza – ha affermato la Presidente della Caritas Diocesana di Potenza Muro Lucano e Marsico Nuovo, a seguito della donazione di una generosa somma di denaro devoluta da tutti i Rotary club sovracitati e destinata, in questo complesso momento, prevalentemente al pagamento di utenze, acquisto farmaci, prodotti per l’infanzia e beni alimentari a favore delle famiglie più in difficoltà della regione.

Un intervento tempestivo e necessario che fa comprendere cosa significhi concretamente la presenza rotariana anche di fronte all’emergenza.

“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”….e il Rotary è proprio questo!

Il Rotary Club Foggia incontra il PDG Francesco Milazzo sul tema “Orgogliosi di essere rotariani”

Proseguono le iniziative e gli incontri on line del Rotary Club Foggia.

Giovedì 23 aprile sulla piattaforma Zoom si è svolto il Meeting on Line sul tema “Orgogliosi di essere rotariani” con il PDG Francesco Milazzo, Coordinatore Rotary Italia, Malta e San Marino.

Alle 20,00 la Presidente Antonella Quarato ha dato il via agli Inni per poi salutare le autorità rotariane intervenute: un saluto al Governatore Sergio Sernia, impossibilitato a partecipare perché già coinvolto in altri incontri precedentemente fissati, al Governatore Eletto Giuseppe Seracca Guerrieri, al Governatore Nominato Gianvito Giannelli, al Governatore Designato Nicola Auciello.

Poi l’affettuoso saluto ai tanti amici PDG intervenuti: Gianni Lanzilotti (District Trainer), Titta De Tommasi, Sergio Di Gioia, Marco Torsello, Mario Greco, Rocco Giuliani, all’Assistente del Governatore Luciano Magaldi, a Lino Pignataro, coordinatore dello Staff del Governatore Sernia, a Mimmo Di Paola componente della Commissione Ryla, ai Presidenti Gino Vascello (R.C. Lucera), Attilio Celeste (R.C. San Severo), Irene Bonassisa (Inner Wheel Foggia), ai tantissimi amici proveniente da altri Club e collegati da tutta Italia e anche dall’estero.

La Presidente Quarato ha sottolineato come proprio oggi ci si debba sentire orgogliosi di essere rotariani, in un momento in cui il Rotary, sia a livello internazionale che distrettuale e nei vari Club rappresenti, con le sue attività di service, un sostegno per le tante esigenze che si stanno manifestando a causa della pandemìa.

Dopo aver introdotto il relatore ed aver evidenziato i suoi ruoli di formatore e coordinatore, rotariano di grande esperienza, PDG del Distretto 2110 (Sicilia – Malta) ed attualmente coordinatore Rotary Italia, Malta e San Marino, gli ha ceduto la parola.

Milazzo ha voluto iniziare con un cenno agli esordi del Rotary anche per sottolineare come alcune tematiche ancor oggi di scottante attualità fossero, in realtà, già presenti nei primi anni.

Proprio in relazione agli esordi, Milazzo ha illustrato il grande desiderio di autonomia e di emancipazione dei primi Club italiani a dispetto di quelle che erano le rigide linee del Rotary americano che pur puntando all’espansione ne pretendeva un controllo centrale.

Un aspetto sottolineato è quello del carattere elitario del Club, sul quale, già nei primi anni rotariani, si aprì un dibattito. Partendo dall’affermazione di Paul Harris “ogni occupazione degna di rispetto” (art. 4).

Nel 1908 la fondazione del Club di San Francisco ricondusse la cooptazione ad aspetti rigidamente elitari e che caratterizzarono gli altri Club americani e lo stesso Paul Harris si arrese a questa impostazione anche per la necessità di finanziare quelle attività di servizio che dovevano differenziare il Rotary da qualsiasi altra associazione esistente.

In Italia il carattere elitario del Rotary fu una caratteristica fondamentale. Nella seconda metà degli anni 40 l’ammissione non doveva rappresentare la consacrazione finale di un successo già raggiunto, quanto segnare l’inizio di un nuovo rapporto con la società tanto da farlo pervenire ai livelli apicali della sua professione e a rendersi utile alle necessità della comunità. Un dibattito del 1946 ma ancora molto vivo allo stato attuale che oggi riguarda anche il coinvolgimento delle donne

Il relatore suggerisce che si debba porre molta attenzione a non trasformare il motto ”Service above self” in “Self above service”.

Il Rotary nasce sulla base di uno scambio di cordiali amicizie e come business exchange in modo onesto e rispettoso.

Dopo l’excursus storico il PDG Milazzo si pone la domanda “Cosa siamo noi oggi?”. Rappresentiamo ancora una forza consistente ma si delinea una sorta di stasi rispetto alla crescita dell’effettivo.

Ne attribuisce la responsabilità il relatore, forse, alla mancanza di consapevolezza della appartenenza associativa, un problema storico nel Rotary italiano se si ricorda che, nel 1956, il primo Presidente internazionale italiano, Gian Paolo Lang, scelse come motto “Più Rotary nei rotariani – Manteniamo il Rotary semplice”, un motto ancora attualissimo sebbene siano trascorsi 64 anni.

Ci si chiede ancora se il Rotary sia quello delle conferenze, delle cene o delle gite o se ci sia, come c’è, il Rotary del servizio.

Prosegue con l’esortazione all’attenzione ai nuovi soci, con un’accoglienza ed una formazione più approfondita e coinvolgente. E ancora suggerisce, l’alleggerimento della liturgia rotariana e l’introduzione di flessibilità, sperimentazione, apertura ad un campo innovativo. Citando il Vate D’Annunzio, Francesco Milazzo sostiene la necessità di “osare l’inosabile, ardire non ordire”.

Vitale il rapporto con i Mass Media e il rafforzamento dell’immagine di un’Associazione che porta ancora sulle spalle il fardello dell’ identificazione con “quelli delle cene” e ci condanna ad un cliché troppo noto e non generoso.

Importante anche la selezione dei nuovi soci, non tanto nel senso delle caratteristiche umane e professionali quanto sull’entusiasmo e la volontà di essere rotariani.

Lo scopo del Rotary è di diffondere il valore del servire, motore e propulsore di ogni attività, come è espresso chiaramente nell’art. 4 dello Statuto del Rotary International ed intorno a questo punto devono ruotare tutte le attività rotariane.

Importante è anche il rapporto con la politica ed il rapporto di mediazione di prestigio con la pubblica autorità.

Conclude, Milazzo, augurandosi che, anche in occasione di cene, gite e conferenze, il servizio rimanga sempre il piatto principale e non sia relegato al ruolo di contorno, anche perché, la sua esperienza gli ha dimostrato, riguardo al servizio, che i rotariani rappresentano un esercito del bene, della cui energia ed invincibilità dobbiamo essere consapevoli. Da ciò passa il ruolo dell’appartenenza e non da un distintivo che ha forato raffinate giacche o delicate mise ma che non ha lambito il cuore.

Numerosi gli apprezzamenti e gli interventi di Angelo Corbo, Past President R.C. Foggia, di Karim Akrout, Past President del R.C. Tunis Les Berges du Lac, dell’Assistente del Governatore Luciano Magaldi, del Governatore eletto Giuseppe Seracca Guerrieri, del PDG Gianni Lanzilotti e del Governatore nominato Gianvito Giannelli.

Le conclusioni all’Assistente del Governatore, Luciano Magaldi.

Una serata interessante e ricca di spunti di riflessione che, sicuramente, aiuterà tutti noi rotariani a diventare più consapevoli dell’importante ruolo che abbiamo e dobbiamo avere nella società.

 

Antonella Quarato

 

 

Translate »