Pur in forma insolita a causa delle note restrizioni governative per i provvedimenti anti coronavirus, è tornato a riunirsi il Rotary Club Foggia facendo ricorso all’ormai diffuso meeting on line sulla piattaforma “Zoom”.
Nella prima riunione “on line”, voluta ed organizzata dalla Presidente Antonella Quarato, quasi d’obbligo che l’argomento dovesse riguardare il tema di massima attualità: “Coronavirus: come superare il mentre e come affrontare il dopo”. Relatore il dott. Giuseppe Mammana, psichiatra, socio del Rotary Club Foggia.
Tutti puntuali, alle ore 20,00 del 16 aprile 2020, numerosi soci e amici ospiti in collegamento dalle proprie abitazioni (in alcuni casi distanti moltissimi chilometri) hanno partecipato all’evento aperto, dopo il tradizionale ascolto degli inni, dalla Presidente Antonella Quarato che ha ringraziato le Autorità rotariane intervenute: il Governatore del Distretto 2120 Sergio Sernia, il Governatore Designato Nicola Auciello, il Prefetto Distrettuale Nunzia Porzio, il Presidente del R.C. San Severo Attilio Celeste, la Presidente dell’Inner Wheel Foggia Irene Bonassisa, nonché gli ospiti: in collegamento da Tunisi il Past President del Rotary Club “Tunis Les Berges du Lac” Karim Akrout, i Past President Domenico Gentile (ora al Rotary Club di Bologna Ovest) ed Alfredo Campanile (da Napoli), la psicologa dott.ssa Wanda Sernia (R.C. Andria Castelli Svevi), il Presidente Incoming del R.C. Lucera Pio Affatato e la dott.ssa Emanuela Stampone (già borsista del R.C. Foggia a.r. 2014/2015).
A seguire, la Presidente Quarato ha invitato a dedicare un momento di raccoglimento in memoria del socio onorario Prof. Joseph Tusiani (deceduto l’ 11 aprile negli USA), voluto ricordare con la lettura di una commovente lettera che il celeberrimo poeta aveva scritto e mai spedito al suo amato Gargano.
Sempre in tema di Covid-19, la Presidente ha sottolineato che in queste lunghe settimane il Rotary Club Foggia, pur non potendo osservare il programma delle conviviali frattanto organizzate, ha messo in campo numerose iniziative di solidarietà per fronteggiare l’emergenza, concluse o in itinere, elencate sinteticamente.
Dello stesso tenore l’intervento del Governatore Sernia che, dopo aver ringraziato il R.C. di Foggia per la fattiva cooperazione, con voce emozionata ha ribadito quanto siamo tutti orgogliosi di essere rotariani.
In collegamento da Tunisi, Karim Akrout ha tenuto ad evidenziare l’affettuosa vicinanza che il suo Paese rivolge all’Italia in quanto tutte le crisi si superano più facilmente attraverso i rapporti di amicizia e di solidarietà.
La Presidente Quarato ha poi dato la parola al relatore, il dott. Giuseppe Mammana, che da par suo, ha tenuto una brillantissima relazione focalizzata sui risvolti psichici in seguito alla portata di questo evento che ha coinvolto e sconvolto la metà del pianeta con una sconcertante capacità aggressiva del virus inizialmente non contrastata efficacemente a causa di aspetti – come ha sostenuto il relatore – “riconducibili a nostri meccanismi di difesa: la rimozione (infezione da contagio sminuita a semplice influenza, in verità anche per mancanza di elementi) e la negazione (questione di infodemia e non di epidemia)” , poi seguiti da “sentimenti di ansia, angoscia e paura, mossi dall’evidente rapidità del contagio e dell’ammalarsi sino al gran numero di casi di letalità (soprattutto in soggetti anziani, deboli e defedati, passati rapidamente dal ricovero alla morte)”.
Le acute riflessioni del dott. Mammana si sono poi focalizzate sull’impreparazione dei sistemi di cura in Italia con particolare riferimento ai piani della salute per pazienti con problemi di cronicità, disabilità ed anziani, nonché nell’aver disinvestito su aree delle terapie intensive (al contrario della Germania), quindi con una capacità di risposta assolutamente sottodimensionata rispetto al fenomeno “coronavirus”.
Dopo aver attraversato la fase del “mentre” (effetti fobici su rapporti interpersonali, la necessità di dover costruire nuovi modelli di relazioni, l’angoscia del contagio, sicurezza e certezza di poter vivere anche a costo della privazione della libertà di movimento), la disamina del relatore si è poi spostata sulla seconda parte del tema: la gestione del “dopo”, che richiederà molto coraggio ed adozione di appropriate forme di protezione.
“Uno dei primi punti – ha evidenziato il dott. Mammana – è vincere la paura che andrà combattuta allontanando i continui bombardamenti di informazioni provenienti da fonti pubbliche e private che, peraltro, generano confusione e riducono il pensiero critico per l’effetto ipnotico da video. Inoltre bisognerà concentrarsi sulla gestione del tempo (digitale ed analogico), dovremo valorizzare il nostro tempo, tornare a sentirci padroni del tempo, più tempo per noi, per riflettere, guardare lo spazio intorno, cercare quello che non abbiamo visto”.
“Insomma – ha esortato il relatore – dovremo soffermarci sul senso della positività, valorizzare ciò che ci è consentito di realizzare nel nostro futuro perché il contesto esterno è mutato e pertanto sarà da cambiare la nostra forma mentis, riportarci alla dimensione oggi consentitaci dalle condizioni sociali, focalizzare le attenzioni su cose piccole alla nostra portata e regalarsi gratificazioni in queste scoperte”.
Il dott. Mammana ha inoltre ricordato la necessità di “dormire bene” (angoscia ed ansia sono correlate alla difficoltà del sonno, con alterazione del ritmo sonno/veglia), di tornare – appena possibile – alla piacevole abitudine di attività all’aria aperta, ed ha elencato esempi di positività da tenere sempre presenti (empatia con se stessi e gli altri, adattamento e resilienza), conformarsi alle nuove situazioni affrontando “il dopo” con questo spirito di adeguamento, di pazienza e nella capacità di coltivare le relazioni. Infine ha avuto parole per i bambini che, costretti in casa, attraversano un momento difficile che ricorderanno per il resto della vita. A loro va raccontata la verità, senza trasmettere angosce e paure, scegliendo immagini e suoni adeguati.
All’apprezzatissima relazione del dott. Mammana ha fatto seguito un interessante dibattito con la partecipazione della dott.ssa Wanda Sernia (che ha elogiato l’intervento di Mammana definito “illuminante che lancia messaggi di speranza, soprattutto in difesa della popolazione più debole come, per esempio, i bambini autistici”), del tunisino Karim Akrout (necessità di assumere un nuovo modello di vita senza dimenticare la tragedia vissuta), della psicologa dott.ssa Nunzia Porzio (all’emergenza medica seguirà quella psicologica, ma dobbiamo essere vigili perché dal modo di affrontare il problema usciremo tutti migliorati), del dott. Domenico Gentile (aumentare le dosi di energia ad ogni livello della società), del dott. Attilio Celeste (auspicio di interventi, anche da remoto, per aiutare e sostenere bambini in difficoltà e le loro famiglie).
Infine la replica dell’eccellente relatore che si è detto speranzoso nel rafforzamento delle strutture con persone esperte al fine di contenere fenomeni e situazioni di debolezza.
“Come quelle causate dalla povertà. Ed in questo il Rotary è pronto a sostenere aspetti di supporto” ha concluso la Presidente Antonella Quarato.
Michele Chiariello