Giorno: 7 Maggio 2023

ROTARY CLUB SAN SEVERO – “I COMPLOTTI DELLA MENTE : DAI MITI ALLE FAKE NEWS”

Nella Sala del Trono del castello ducale di Torremaggiore il Rotary Club San Severo ha presentato un lavoro appena dato alle stampe – “I COMPLOTTI DELLA MENTE – DAI MITI ALLE FAKE NEWS” – scritto a quattro mani dal prof. Antonello Bellomo, ordinario di psichiatria presso l’università di Foggia, e dal dr. Felice Lisanti, dirigente del servizio di psichiatria presso l’ospedale di San Severo.

Accolti dalla presidente del club, prof.ssa Linda Lenza, molti soci e numerosi ospiti hanno assistito alla interessante conversazione che i due studiosi hanno intrecciato con il giornalista dr. Beniamino Pascale; gli autori hanno ripercorso il contenuto del libro nato dalla loro esperienza professionale nel recente brutto periodo da tutti noi vissuto.

L’evento è stato condiviso con l’Inner Wheel di San Severo, presieduto dalla prof.ssa Cinzia Cantatore Manuppelli, e con il TCI Club di Territorio di San Severo che ha nella prof.ssa Amalia Antonacci Niro il Console locale.

Gli autori hanno allargato la loro attenzione anche all’area non medica del fenomeno; infatti dopo un inquadramento generale del “complotto” hanno esaminato i sui aspetti antropologici, psicologici e psichiatrici; dal “mito del complotto” sono passati ad esaminare i complotti “veri o immaginari”, il “narcisismo”, “il potere” ed il “complottismo” come risposta alla complessità; sono passati infine agli aspetti psicosociali – il rapporto tra noi e l’Altro – e filosofici del “complotto”.

Molti sono gli esempi che la storia ci offre: dall’incendio di neroniana memoria alla caccia alle streghe, dalle epidemie succedutesi nei secoli ai complotti massonico-giudaici ed ai Protocolli dei Savi Anziani di Sion; anche il cinema e la letteratura si sono occupati dei “complotti e dei complottismi”: “Fahrenheit 451”, “V per Vendetta”, “I figli degli uomini”, “The Road” sono solo alcuni esempi.

Le posizioni negazioniste, di cui abbiamo visto eclatanti esempi nei recentissimi avvenimenti pandemici, trovano nel “complotto” e nel “complottismo” un naturale alleato che giustifica
qualsivoglia volo pindarico o, più prosaicamente, masturbazione intellettuale; ed infine è esperienza di questi giorni l’essere “il complotto ed il complottismo” il naturale alleato dei totalitarismi di qualsivoglia natura, politica, economica ed intellettuale.

L’evento è stato il naturale sviluppo della precedente conversazione “IL VIRUS NELLA MENTE” tenuta per il R.C. San Severo dal prof. Antonello Bellomo nel settembre 2020”; si era in piena pandemia e la piattaforma Zoom fu il luogo virtuale di incontro; per ringraziarlo di quella partecipazione l’allora presidente del club, dr.ssa Mina Leccese, gli ha donato in questa occasione una targa ricordo.

Pier Carlo Pazienza

IL ROTARY DI CANOSA FA RACCONTARE LA STORIA… AI MURI

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Il Rotary Club di Canosa, nella serata di venerdì 5 maggio 2023, ha ospitato il professor Francesco Paolo Maulucci. Con “I muri raccontano – da Pompei a Canosa… e viceversa”, l’archeologo emerito ha potuto condividere le sue ultradecennali ricerche con la platea, mescolando cultura ed entusiasmo. Location il foyer del Teatro Comunale “R. Lembo”: scelta non casuale, poiché al suo interno il politeama contiene un sito archeologico osservabile dal golfo mistico.

Il relatore, nel corso dell’evento patrocinato dal Comune di Canosa, ha evidenziato l’importanza di reperti spesso trascurati: i graffiti sulle pareti, lasciati dai nostri avi oltre 2000 anni fa. Pompei, città in cui Maulucci ha operato lungamente, conserva tuttora tracce – cristallizzate dalla cenere vesuviana dopo l’eruzione del 79 d.C. – rilasciate soprattutto dai più giovani sugli argomenti più disparati dell’epoca: politica, attività ludiche (anche i gladiatori avevano schiere di fan…), religione, ma anche esempi di dileggio, sarcasmo e persino sessualità.

Avendo però avviato e curato campagne di scavi ed ispezioni pure nella Daunia, senza quindi escludere Canosa, il professore specifica come le “scritte sui muri” non siano solo state tramandate nel tempo, ma anche nello spazio: talune ragazze, infatti, avrebbero usato locuzioni simili tra di loro per rivolgersi a “farfalloni” o “bellimbusti” (usando proprio le parole del relatore) nello stesso periodo storico. Identiche parole rinvenute sia tra le ville e i vicoli campani, che al di sotto del tempio canosino di Giove Toro, sono quindi giunte ai giorni nostri.

Scoperte di tale spessore, difficilmente accennate dalle cronache, non potevano lasciare indifferente un pubblico composto non solo da soci del RC Canosa, ma anche da semplici curiosi e rappresentanti di altre associazioni del territorio (soprattutto inerenti all’archeologia). Non poteva andare diversamente, in virtù della contagiosa passione esternata dal professor Maulucci.

CONSEGNATO ALL’ARCIVESCOVO RICCHIUTI IL XXVI PREMIO DELLA PACE DEL R.C. FOGGIA “U. GIORDANO”

XXVI  Premio della Pace. Il RC Foggia Umberto Giordano conferisce il riconoscimento all’Arcivescovo Giovanni Ricchiuti

 Palazzo Dogana ha ospitato, venerdì 21 aprile, la cerimonia di consegna del Premio della Pace del Rotary Club Foggia Umberto Giordano, uno dei momenti più rappresentativi dell’anno sociale del Club.

Da 26 anni i soci e le socie rotariane dedicano una giornata – e un prezioso riconoscimento – all’impegno umano e sociale profuso da Enti, Istituzioni, Organismi e Personalità, distintisi nel diffondere messaggi e servizi, nello sforzo di contribuire a rendere possibile quel contesto di pace universale da tutti auspicato, ma sempre più difficile da realizzare.

Quest’anno non è stato immaginabile trascurare lo sfondo bellico: la guerra scatenata da Mosca contro Kiev è stata, infatti, al centro della cerimonia attraverso immagini, opinioni, testimonianze.

Nutrita la partecipazione di Autorità civili, militari e religiose e della cittadinanza: erano presenti, tra gli altri, il Commissario straordinario al Comune di Foggia prefetto Vincenzo Cardellicchio ed il Vescovo Metropolita della Diocesi di Foggia-Bovino Mons. Vincenzo Pelvi.  Il Salone del Tribunale della Provincia di Foggia, gremito di soci ed ospiti,  si è stretto attorno all’Arcivescovo Giovanni Ricchiuti, Vescovo di Altamura, Gravina e Acquaviva delle Fonti e Presidente di Pax Christi, che ha ricevuto il Premio.

Al Presidente del RC Foggia Giordano Renato Clemente Martino l’incarico di esprimere la motivazione del riconoscimento: “Da tempo in qualità di Presidente di Pax Christi si sta prodigando in modo eccellente per promuovere la pace nel mondo e, in questo particolare momento, per salvare il maggior numero di persone dai bombardamenti ormai quotidiani della martoriata Ucraina.”

Nelle mani di Sua Eccellenza Monsignor Giovanni Ricchiuti è stata consegnata una scultura in bronzo raffigurante un puzzle mancante di alcune tessere (simbolo di una pace mondiale al raggiungimento della quale manca qualche tassello) con l’immagine, in bassorilievo, di una colomba. Il Premio consiste anche in una contribuzione economica da devolvere per le esigenze caritatevoli.

 

Al tavolo del Rotary l’Arcivescovo Ricchiuti non ha esitato ad alzare, ancora una volta, il suo grido di speranza per invocare: “Fermatevi! Le armi cedano il passo alla diplomazia”. Nel suo intervento Mons. Ricchiuti ha profuso parole rivolte alla ricerca della pace come unico viatico per risolvere le situazioni di guerra.

La cerimonia ha lasciato spazio anche a due suggestive testimonianze da parte di due giovani studentesse ucraine in fuga dal loro Paese, Victoria e Anastasia, oggi allieve dell’I.T. Notarangelo Rosati di Foggia: il racconto drammatico e la voce rotta dal pianto delle due adolescenti ha commosso la platea e S.E. Mons. Ricchiuti. Dall’altra parte è stata riconosciuta e apprezzata la straordinaria accoglienza e la generosità della comunità foggiana.

 

Nell’intervento conclusivo della Cerimonia del Premio della Pace – giunto quest’anno al prestigioso traguardo della XXVI° edizione – il Governatore del Distretto 2120 Nicola Auciello si è complimentato per l’emozionante momento e ha sottolineato come il perseguimento della pace sia il primo impegno del Rotary.

 

Nelle precedenti edizioni il prestigioso riconoscimento è stato attribuito a Padre Odorico Tempesta, ad Amnesty International, all’Unicef, alla Caritas Italiana, all’Ass.ne Giovani per il Mato Grosso, a RAI MED, all’Arma dei Carabinieri, alla Croce Rossa Italiana, a Barbara Contini per l’ONU, al CONI e C.I.P., al Centro Protesi INAIL Budrio, alla Comunità dei Monaci Buddisti del Tibet, al dott. Antonio Scopellitti –medico missionario-, al Corpo Capitaneria di Porto della Marina Militare, all’ACISMOM- Ass. Cavalieri Italiani dell’Ordine Militare di Malta, ai Fratelli della Stazione di Foggia-onlus , all’ Ass.ne “Libera”, al Cuamm-Medici per l’Africa, alla Comunità Emmaus in memoria di don Michele de Paolis, indimenticato ideatore e fondatore della Comunità, recentemente scomparso, a Mons. Joseph Tobji Vescovo di Aleppo, alla Comunità di Sant’Egidio, alla Memoria di Gino Bartali “Uomo Giusto”, a Don Aniello Manganiello Parroco di Scampia (Napoli), a Giampaolo Longhi, Volontario Internazionale, presente alla cerimonia ed in partenza per Kiev, ed infine  all’Associazione Pangea.

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