Il Rotary Club di Canosa, nella serata di venerdì 5 maggio 2023, ha ospitato il professor Francesco Paolo Maulucci. Con “I muri raccontano – da Pompei a Canosa… e viceversa”, l’archeologo emerito ha potuto condividere le sue ultradecennali ricerche con la platea, mescolando cultura ed entusiasmo. Location il foyer del Teatro Comunale “R. Lembo”: scelta non casuale, poiché al suo interno il politeama contiene un sito archeologico osservabile dal golfo mistico.
Il relatore, nel corso dell’evento patrocinato dal Comune di Canosa, ha evidenziato l’importanza di reperti spesso trascurati: i graffiti sulle pareti, lasciati dai nostri avi oltre 2000 anni fa. Pompei, città in cui Maulucci ha operato lungamente, conserva tuttora tracce – cristallizzate dalla cenere vesuviana dopo l’eruzione del 79 d.C. – rilasciate soprattutto dai più giovani sugli argomenti più disparati dell’epoca: politica, attività ludiche (anche i gladiatori avevano schiere di fan…), religione, ma anche esempi di dileggio, sarcasmo e persino sessualità.
Avendo però avviato e curato campagne di scavi ed ispezioni pure nella Daunia, senza quindi escludere Canosa, il professore specifica come le “scritte sui muri” non siano solo state tramandate nel tempo, ma anche nello spazio: talune ragazze, infatti, avrebbero usato locuzioni simili tra di loro per rivolgersi a “farfalloni” o “bellimbusti” (usando proprio le parole del relatore) nello stesso periodo storico. Identiche parole rinvenute sia tra le ville e i vicoli campani, che al di sotto del tempio canosino di Giove Toro, sono quindi giunte ai giorni nostri.
Scoperte di tale spessore, difficilmente accennate dalle cronache, non potevano lasciare indifferente un pubblico composto non solo da soci del RC Canosa, ma anche da semplici curiosi e rappresentanti di altre associazioni del territorio (soprattutto inerenti all’archeologia). Non poteva andare diversamente, in virtù della contagiosa passione esternata dal professor Maulucci.