CONSEGNATO ALL’ARCIVESCOVO RICCHIUTI IL XXVI PREMIO DELLA PACE DEL R.C. FOGGIA “U. GIORDANO”

XXVI  Premio della Pace. Il RC Foggia Umberto Giordano conferisce il riconoscimento all’Arcivescovo Giovanni Ricchiuti

 Palazzo Dogana ha ospitato, venerdì 21 aprile, la cerimonia di consegna del Premio della Pace del Rotary Club Foggia Umberto Giordano, uno dei momenti più rappresentativi dell’anno sociale del Club.

Da 26 anni i soci e le socie rotariane dedicano una giornata – e un prezioso riconoscimento – all’impegno umano e sociale profuso da Enti, Istituzioni, Organismi e Personalità, distintisi nel diffondere messaggi e servizi, nello sforzo di contribuire a rendere possibile quel contesto di pace universale da tutti auspicato, ma sempre più difficile da realizzare.

Quest’anno non è stato immaginabile trascurare lo sfondo bellico: la guerra scatenata da Mosca contro Kiev è stata, infatti, al centro della cerimonia attraverso immagini, opinioni, testimonianze.

Nutrita la partecipazione di Autorità civili, militari e religiose e della cittadinanza: erano presenti, tra gli altri, il Commissario straordinario al Comune di Foggia prefetto Vincenzo Cardellicchio ed il Vescovo Metropolita della Diocesi di Foggia-Bovino Mons. Vincenzo Pelvi.  Il Salone del Tribunale della Provincia di Foggia, gremito di soci ed ospiti,  si è stretto attorno all’Arcivescovo Giovanni Ricchiuti, Vescovo di Altamura, Gravina e Acquaviva delle Fonti e Presidente di Pax Christi, che ha ricevuto il Premio.

Al Presidente del RC Foggia Giordano Renato Clemente Martino l’incarico di esprimere la motivazione del riconoscimento: “Da tempo in qualità di Presidente di Pax Christi si sta prodigando in modo eccellente per promuovere la pace nel mondo e, in questo particolare momento, per salvare il maggior numero di persone dai bombardamenti ormai quotidiani della martoriata Ucraina.”

Nelle mani di Sua Eccellenza Monsignor Giovanni Ricchiuti è stata consegnata una scultura in bronzo raffigurante un puzzle mancante di alcune tessere (simbolo di una pace mondiale al raggiungimento della quale manca qualche tassello) con l’immagine, in bassorilievo, di una colomba. Il Premio consiste anche in una contribuzione economica da devolvere per le esigenze caritatevoli.

 

Al tavolo del Rotary l’Arcivescovo Ricchiuti non ha esitato ad alzare, ancora una volta, il suo grido di speranza per invocare: “Fermatevi! Le armi cedano il passo alla diplomazia”. Nel suo intervento Mons. Ricchiuti ha profuso parole rivolte alla ricerca della pace come unico viatico per risolvere le situazioni di guerra.

La cerimonia ha lasciato spazio anche a due suggestive testimonianze da parte di due giovani studentesse ucraine in fuga dal loro Paese, Victoria e Anastasia, oggi allieve dell’I.T. Notarangelo Rosati di Foggia: il racconto drammatico e la voce rotta dal pianto delle due adolescenti ha commosso la platea e S.E. Mons. Ricchiuti. Dall’altra parte è stata riconosciuta e apprezzata la straordinaria accoglienza e la generosità della comunità foggiana.

 

Nell’intervento conclusivo della Cerimonia del Premio della Pace – giunto quest’anno al prestigioso traguardo della XXVI° edizione – il Governatore del Distretto 2120 Nicola Auciello si è complimentato per l’emozionante momento e ha sottolineato come il perseguimento della pace sia il primo impegno del Rotary.

 

Nelle precedenti edizioni il prestigioso riconoscimento è stato attribuito a Padre Odorico Tempesta, ad Amnesty International, all’Unicef, alla Caritas Italiana, all’Ass.ne Giovani per il Mato Grosso, a RAI MED, all’Arma dei Carabinieri, alla Croce Rossa Italiana, a Barbara Contini per l’ONU, al CONI e C.I.P., al Centro Protesi INAIL Budrio, alla Comunità dei Monaci Buddisti del Tibet, al dott. Antonio Scopellitti –medico missionario-, al Corpo Capitaneria di Porto della Marina Militare, all’ACISMOM- Ass. Cavalieri Italiani dell’Ordine Militare di Malta, ai Fratelli della Stazione di Foggia-onlus , all’ Ass.ne “Libera”, al Cuamm-Medici per l’Africa, alla Comunità Emmaus in memoria di don Michele de Paolis, indimenticato ideatore e fondatore della Comunità, recentemente scomparso, a Mons. Joseph Tobji Vescovo di Aleppo, alla Comunità di Sant’Egidio, alla Memoria di Gino Bartali “Uomo Giusto”, a Don Aniello Manganiello Parroco di Scampia (Napoli), a Giampaolo Longhi, Volontario Internazionale, presente alla cerimonia ed in partenza per Kiev, ed infine  all’Associazione Pangea.

Condividi su
Translate »