Il Rotary Club di Melfi con la cooperazione dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza – UOC Oncologia Critica Territoriale, Cure Domiciliari e Palliative, fornirà dei dispositivi di telemedicina per l’assistenza dei degenti nelle Case di Riposo del territorio del Vulture Melfese. Nello specifico, in data 20 settembre p.v. il club donerà la prima stazione mobile alla Casa di Riposo San Vincenzo de Paoli di Melfi.
Questa iniziativa filantropica è stata attuata operando secondo le linee di azione del Rotary International per la “prevenzione e cura delle malattie” e per lo “sviluppo economico e comunitario” a seguito di una osservazione particolareggiata delle Comunità locali del Vulture Melfese che ha mostrato come le risorse limitate del Sistema Sanitario Nazionale, accoppiate all’elevata estensione del territorio locale ed al pronunciato invecchiamento della popolazione residente, rendono fondamentale un approccio innovativo che, sfruttando la rete internet ed i devices specifici di analisi e/o monitoraggio, rendono tali strumenti fondamentali per le comunità locali dell’area interessata.
Un approccio di questo tipo consentirà l’ottimizzazione dei tempi e delle risorse della Sanità Pubblica e, al tempo stesso, migliorare lo standard di assistenza per gli Ospiti delle Case di Riposo. Ad esempio, il risparmio nei tempi di viaggio e/o trasporto per eventuali ammalati permetterà di aumentare il numero di ospiti monitorati oltre che aumentare la qualità del monitoraggio e la eventuale “taratura” e “personalizzazione” delle cure e terapie da realizzare. Il risultato atteso dall’attuazione di questo progetto sarà, nel breve termine, l’aumento del monitoraggio dei degenti mentre, nel medio periodo, sarà il raggiungimento di un più alto standard di assistenza per i residenti delle Case di Riposo coinvolte.
Ciascuna stazione sarà dotata di un mini-pc con webcam HD su un braccio estensibile, un monitor a cristalli liquidi, un monitor multi-parametrico per il monitoraggio del paziente. L’intera strumentazione sarà organizzata univocamente su un unico carrello semovente che possa permettere ai medici e paramedici di raggiungere i singoli degenti, anche utilizzando gli ascensori.
Con questa stazione mobile di telemedicina sarà possibile eseguire contestualmente sia la “tele assistenza” che il “tele monitoraggio”. Infatti, mediante l’assistenza da remoto sarà possibile affiancare il personale interno delle Case di Riposo per facilitare talune pratiche e protocolli. D’altro canto, mediante l’acquisizione di taluni parametri vitali, sarà possibile acquisire dati da trasmettere alla centrale dati dell’Azienda Sanitaria Provinciale per il monitoraggio di terapie e parametri salutari dei singoli degenti. Una stazione così concepita rappresenterà uno strumento “aperto”, inteso come punto di contatto tra centro e periferia, cui sarà possibile aggiungere ulteriori devices specifici di monitoraggio.
Il progetto può appellarsi come “smart medicine”.