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Seminario su tutela della biodiversità e sostenibilità dell’ambiente

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“Tutela della biodiversità e sostenibilità dell’ambiente” è il tema del Seminario internazionale di studi paesaggistici e ambientali organizzato dal Rotary di Molfetta dall’Accademia Oikart e del Centro culturale Auditorium S. Domenico.
Il convegno ha avuto alcuni intermezzi musicali fra una relazione e l’altra sul tema dell’omaggio al paesaggio.

Il Parroco della Chiesa di S. Domenico, Don Silvio Bruno, licenziando in Ecclesiologia e Pastorale ha affrontato il tema “Per una Ecologia integrale, alla luce della Laudato Sì di Papa Francesco. Bergoglio – ha detto don Silvio – parla di casa comune riferendosi all’ambiente e ricorda le relazioni con Dio, Terra e prossimo per ricreare una serena armonia con il creato. La crisi ambientale non è solo conseguenza della natura, ma anche dell’uomo che ha smarrito la sua vocazione all’interno del creato.
Nella “laudato si” si parla di come l’ambiente non possa essere separato dalla vita sociale, ma deve riflettere uno stile di vito che contempla il Creatore che vive in noi e in ciò che ci circonda.
Sul tema delle strategie educative per un approccio innovativo per una nuova realtà si è soffermato il prof. Damiano d’Elia, Preside e Presidente, Centro Culturale Scientifico Auditorium. Il Papa – ha ricordato – oggi ci parla di cittadinanza ecologica, perché è essenziale educare le nuove generazioni ad una cittadinanza attiva e partecipativa, che mette al centro la persona e allo stesso tempo la cura dell’ambiente. Anche l’innovazione tecnologica è chiamata a cooperare a queste finalità, e proprio le nuove generazioni, se ben motivate, sono quelle che potranno realizzarle, perché sono nate e cresciute nell’attuale contesto tecnologico.
Non dobbiamo dimenticare che siamo eredi di una civiltà che abbiamo il dovere di conservare preservando il suo ecosistema. Ma c’è anche un’etica ecologica che ci insegna a crescere nella solidarietà. Il Papa ci chiede piccole azioni quotidiane, una educazione alla responsabilità ambientale perché ogni singolo atto possa essere salvaguardia del creato.
Il presidente del Rotary Club di Molfetta, dott. Felice de Sanctis, giornalista e direttore della rivista “Quindici” ha scelto il tema “Biodiversità a rischio: salviamola!
Parlare di biodiversità oggi è importante, soprattutto perché non tutti conoscono questa realtà, fondamentale per la sopravvivenza sulla Terra.
Ecco perché come giornalista economico prima che come presidente del Rotary Club di Molfetta, sempre attento alle tematiche ambientali a livello internazionale, sento il dovere di fare opera di informazione divulgativa sulla biodiversità e sui rischi che corre, attraverso alcuni dati scientifici e statistici.
La distruzione delle foreste, il saccheggio dei mari e dei suoli e l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, stanno spingendo il pianeta sull’orlo del precipizio. È quanto affermano più di 500 esperti di 50 Paesi diversi in un rapporto inviato alle Nazioni Unite.
Ma che cos’è esattamente la biodiversità? E’ una parola scientifica che indica la straordinaria varietà di vita che si può trovare sulla Terra, le interazioni tra le specie e il loro ambiente. La parola, che ha avuto origine negli anni ’80, è una contrazione delle parole “biologico” e “diversità”. È stata definita in modo più formale nella Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica firmata nel 1992 come “la variabilità degli organismi viventi di ogni origine, compresi inter alia gli ecosistemi terrestri, marini ed altri ecosistemi acquatici, ed i complessi ecologici di cui fanno parte; ciò include la diversità nell’ambito delle specie, e tra le specie dell’ecosistema”.
Cosa vuol dire? In parole semplici, possiamo dire che la biodiversità è la ricchezza della vita sulla terra, che comprende non solo gli esseri umani e animali, ma anche le altre forme di vita, dai vegetali ai microrganismi, compreso il materiale genetico.
Insomma, tutto ciò che esiste sulla terra e non è stato creato o modificato dall’uomo – ad esempio attraverso la biotecnologia – rientra nella biodiversità. Inoltre, si tiene conto anche del modo in cui questa ricchezza è distribuita sul pianeta, delle interazioni tra varie componenti del sistema e dell’impatto che determinati comportamenti hanno su di essi.
I cambiamenti climatici stanno mettendo a rischio il mondo per come lo conosciamo. Tra i peggiori impatti del riscaldamento globale c’è la perdita di biodiversità. Proprio per questo motivo, e per trovare soluzioni, sono in corso in questi giorni colloqui internazionali a Ginevra, in Svizzera, nell’ambito della Convenzione Onu sulla Biodiversità (Cbd).
Obiettivo: negoziare un nuovo accordo vincolante per la tutela di piante, animali ed ecosistemi. L’accordo dovrebbe poi essere ufficialmente approvato durante la prossima edizione della Conferenza Onu sulla Biodiversità, in programma a Kunming, in Cina, entro la fine del 2022.
Uno degli aspetti da considerare al più presto è di tipo finanziario: Associazioni Internazionali (International Union for Conservation of Nature, Campaign for Nature e World Resources Institute) hanno chiesto ai Paesi più ricchi di contribuire con almeno 60 miliardi di dollari alla tutela della biodiversità dei Paesi in via di sviluppo. Per le associazioni il denaro potrebbe essere recuperato da investimenti a fondo perduto in favore dei Paesi più poveri e soprattutto dal taglio netto ai Sad. Vale a dire, i sussidi ambientalmente dannosi che finanziano industrie – come quelle dei combustibili fossili – tra le prime minacce alla biodiversità. (E oggi rischiamo di tornare al carbone per colpa della guerra in Ucraina).
La guerra in Ucraina sta evidenziando la vulnerabilità dell’Europa nella dipendenza da importazioni di materie prime e di energia. Ma il conflitto è l’ultimo di una serie di eventi, iniziati con la pandemia di COVID e proseguiti con la siccità in Nord America che ha dimezzato i raccolti, innescando dinamiche speculative e una pericolosa ascesa dei prezzi.
In conclusione, la biodiversità, bene prezioso e vitale, è a rischio: salviamola! Il tempo è troppo poco per farlo, non sprechiamolo! Lo dobbiamo ai nostri figli, ai nostri nipoti.


A tirare le conclusioni del seminario con un intervento su Sistemi paesaggistici, Economia circolare e Sostenibilità è stato il Prof. Ing. Donato Forenza, ecologo urbanista e paesaggista, Uniba, Presid. Acc. Oikart, Fondatore Bioprotedaf, Accad. Scient. Merli – Movim. Azzurro.
La crisi delle risorse naturali richiede maggiore attenzione e nuovi interventi per la sostenibilità ambientale. Sempre viva è l’attività del Centro Culturale Scientifico Auditorium di Molfetta, del Movimento Oikart e dei collaboratori scientifici ed artistici, con questa iniziativa che coniuga l’interesse per la salvaguardia dell’ambiente e l’amore per la musica.
L’evento di Molfetta ha puntato soprattutto alla tutela del paesaggio, complessità planetaria e clima; nelle importanti relazioni sono state proiettate straordinarie immagini paesaggistiche elaborate dal prof. Donato Forenza in connessione a salvaguardia del paesaggio, sostenibilità, risparmio energetico delle risorse del territorio e riduzione del consumo del suolo.
La Puglia è caratterizzata da paesaggi dotati di tessitura eterogenea dal Gargano, alle Murge, e al Salento: la morfologia dei territori presenta vari aspetti collinari e montani, alternandosi a pianure incastonate da coltivazioni pregiate, dalle multiformi terre interne fino alle zone costiere, uliveti millenari, vigneti pregiati e boschetti di elevato pregio botanico con vegetazione mediterranea; dall’entroterra della Basilicata si perviene al mare anche in presenza di torrenti, lame e gravine che rimembrano fenomeni carsici e trasformazioni ambientali.


Il concerto “Omaggio alla Giornata Nazionale del Paesaggio” è stato affidato alla direzione artistica e presentazione musicologica Prof. Dott. Adriana De Serio, Professore Ordinario, Conservatorio di Musica “N. Piccinni”, Bari, Musicoterapeuta. Questi gli artisti protagonisti: Soprani: Brigida Catanzaro, Beatrice Mastropasqua, Zhang Yu, Tenore: Ma Chao; Basso: Onofrio Salvemini al pianoforte la stessa Adriana De Serio.
Questo il programma che il pubblico presente ha potuto ascoltare: G. Puccini – Da “La Rondine”: La canzone di Doretta — P. Abraham – Da “Ballo Al Savoia”: Toujours l’amour…
J. Strauss – Da “Sangue Viennese”: Fantasia di Valzer
C. Lombardo–V. Ranzato – Da “Il Paese dei Campanelli”: Fox-Trot dei Campanelli
C. Lombardo – Da “Madama di Tebe”: Il Tango dei Mannequins
Composizioni di musicisti della Cina:
Il vento soffiava (tenore) – Il giardino del cuore (soprano) – Il cielo è soleggiato (tenore)
Il ponte sull’acqua (tenore) – Il dolore sul fiume (soprano).

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