Presunzione di innocenza e processo mediatico webinar interclub Rotary-Rotaract

Avvisi di garanzia “anticipati” dai giornali; pagine intere di intercettazioni pubblicate sulla stampa; interrogatori di indagati, a volte addirittura in stato di detenzione, divulgati in rete senza filtri; immagini di imputati in manette trasmesse in tv. I processi oggi sembrano celebrarsi più che nelle aule giudiziarie sui giornali e soprattutto in rete, con effetti sui quali, forse, vale la pena riflettere. E´ una conquista della modernità l´aver reso pubblico (e quindi non arbitrario) il processo. Ma la non-segretezza del giudizio, valore essenziale della democrazia, non vuol dire gogna mediatica: è ineludibile garanzia di legalità nel “giusto processo” e non la trasposizione integrale in rete di ogni singolo dettaglio di vita privata che sia presente negli atti giudiziari.
I rischi del processo mediatico sono infatti tutt´altro che irrilevanti: per i singoli e per la società tutta. Il voyeurismo, in primo luogo, alimentato da quel giornalismo “di trascrizione” che sfrutta strumenti d´indagine preziosissimi, quali le intercettazioni, ma estremamente pervasivi, per soddisfare la curiosità morbosa del pubblico spesso ben oltre le esigenze informative rispetto a fatti, essi sì, di interesse pubblico.
A ricordarlo è stato il presidente del Rotary Club di Molfetta, Felice de Sanctis nella sua introduzione all’interessantissimo webinar su “Presunzione di non colpevolezza e processo mediatico. Come i media influenzano l’opinione pubblica” con due relatori d’eccezione, il dott. Gennaro Francione, già magistrato e consigliere di Corte di Cassazione, scrittore, attivista socio-culturale e il dott. Eugenio D’Orio, biologo forense, docente presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”.
L’interrante incontro si è tenuto martedì 5 aprile tra il Rotary e il Rotaract Club di Molfetta in collaborazione con i Rotary e-Club Vesuvio (Distretto 2101) e Bari Alto “Terra dei Peuceti”, per i Rotaract c’erano Acquaviva delle Fonti – Gioia del Colle, Bari Alto, Lecce e Taranto.
Il dott. Francione ha saputo illustrare quanto una notizia, e soprattutto il modo in cui viene comunicata, possa influenzare l’opinione pubblica e talvolta anche l’andamento del processo, facendo capire quanto sarebbe importante e necessario riformare il sistema giudiziario.
Il dott. d’Orio ha, invece, inquadrato il suo discorso da un punto di vista scientifico, portando esempi di utilizzo delle prove e di buona manipolazione dei reperti, tratti da alcuni casi di dominio pubblico.
In sostanza bisogna puntare più sulla tavola delle prove legali che sugli indizi per garantire maggiormente l’imputato. Il processo indiziario è sempre rischioso perché con gli indizi si possono
Questo evento è stato una preziosa occasione di riflessione su temi non sempre discussi, testimoniato anche dalla grande partecipazione di esterni al mondo rotaractiano e rotariano.

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