Giorno: 2 Luglio 2021

IL PREMIO DI LAUREA RAFFORZA IL CONNUBIO TRA UNIVERSITA’ E ROTARY CLUB FOGGIA

Un connubio sempre più stretto tra il Rotary Club Foggia e l’Università dauna è stato suggellato il 30 giugno 2021 in occasione della cerimonia del “Premio di Laurea” alla presenza del Magnifico Rettore Prof. Pierpaolo Limone, accompagnato dal Direttore di Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Prof. Gaetani Serviddio e dalla Prof.ssa Maria Filomena Caiaffa (questi ultimi componenti della

 Commissione giudicante unitamente alla dott.ssa Elena Minenna del Policlinico Riuniti Foggia, al Presidente del R.C. Foggia Luigi Miranda, al Delegato al Premio Angelo Corbo ed al Segretario del Club).

Il concorso, indetto dal Rotary Club Foggia e quest’anno riservato ai laureati in Medicina in ragione di un criterio di rotazione, è stato intitolato alla memoria del Past President Franco Galasso, figura di spicco che ha lasciato non solo alla città di Foggia ma all’intera provincia la grande eredità di credere fermamente nei principi fondanti delle nostre origini da difendere con orgoglio, come ricordato dal Presidente Luigi Miranda che ne ha tratteggiato il profilo, aggiungendo poi “la grande soddisfazione per come l’Università sia riuscita a collocarsi quale fondamentale punto di riferimento sul Territorio oltre che approdo sicuro e beneaugurante come dimostrano le giovani eccellenze meritatamente premiate, in un momento difficile, forse il peggiore dal dopoguerra, che sta attraversando la nostra città”, e concluso riportando il messaggio di saluto e di congratulazioni pervenuto dal Sottosegretario all’Istruzione On. Rossano Sasso impossibilitato ad intervenire.

Il Magnifico Rettore Prof. Pierpaolo Limone, nel ringraziare per le testimonianze di vicinanza del Rotary Club Foggia all’Unifg, ha manifestato la propria riconoscenza e quella tutta del mondo accademico, sottolineando che in questo momento difficile ci sia la necessità di un maggior ricorso al senso di responsabilità così da stimolare nei giovani, ed ha preannunciato l’ulteriore crescita dell’offerta formativa con ben 10 nuovi corsi di studio.

Il Prof. Gaetano Serviddio, prendendo la parola, ha voluto fare riferimento al forte ricordo emotivo con il Rotary che con alcuni esponenti ha dato lustro alla città ed alla stessa Università, come ribadito anche dalla Prof.ssa Maria Filomena Caiaffa.

Infine il Delegato al Premio, Angelo Corbo, dopo aver accennato ai preliminari criteri di valutazione (qualità dell’elaborato, sperimentabilità della tesi, voto di laurea, anno di nascita ed appartenenza al territorio della provincia di Foggia), ha annunciato che la Commissione giudicante ha accolto e deliberato all’unanimità di assegnare la classificazione ex aequo ai candidati Antonio Antonelli e Giuseppe De Girolamo, entrambi con Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia conseguita con il punteggio di 110/110 e lode.

E’ seguita la consegna dei premi con l’intervento emozionato della dott.ssa Cristiana Galasso (figlia del compianto Franco) che ha anche fatto le veci della sorella Paola impossibilitata a partecipare.

Michele Chiariello

RAPPORT IS POWER. IL ROTARY CLUB MELFI STUDIA LE VIE DEL SUCCESSO

Il segreto di una vita appagante è riuscire ad elevare i propri standard, superando la mediocrità, per creare un clima di armonia e interazione positiva con noi stessi e con il mondo esterno.

La sensibilità del Rotary Club rispetto a questi temi è emersa nell’incontro “Rapport is power” organizzato dal Club di Melfi nella serata di venerdì 18 giugno che ha rappresentato per i soci l’occasione di rivedersi.

Dopo il suono della campana e l’ascolto degli inni, il Presidente del Club Giovanni Navazio ha avviato la serata rivolgendo un caloroso saluto ai presenti ed evidenziando alcuni dei principi fondanti del Rotary, i pilastri che conferiscono forza e vigore a tutte le attività rotariane: l’effettivo, l’amicizia e il servizio.

La serata è iniziata con la sorpresa del nuovo labaro rotariano e con la cerimonia per l’ingresso dei nuovi soci Dott. Vincenzo Marottoli e Dott. Alfonso Napodano.

E’ stato quindi presentato il relatore Dott. Michele Tribuzio. Laureato in Scienze Agrarie, studioso di psicosomatica, fisiognomica, grafologia e sociologia, dopo un’esperienza nell’insegnamento si è dedicato alla formazione manageriale e alla comunicazione, frequentando numerosi seminari e master nazionali e internazionali, diventando poi a sua volta formatore.

La relazione dell’illustre ospite ha avuto come tema centrale l’importanza delle relazioni umane, a partire dalla constatazione che le scelte di ciascuno rappresentano l’opportunità per i singoli di scolpire il proprio carattere e differenziarsi dalla massa.

Dopo aver declinato i 4 elementi alla base del successo nella vita (desiderio, decisione, determinazione e disciplina), il Dott.Tribuzio si è soffermato sulla definizione di “performer” definendolo come colui che fa ciò che non può essere fatto e che, per essere modellato, richiede lo studio delle modalità attraverso le quali esprime particolari abilità. Modellare un performer significa plasmarne la fisiologia, i suoi processi sensoriali, gli schemi di linguaggio e i sistemi di credenze: solo in questo modo si può essere performer per tutta la vita, proprio come lo è stato Gandhi.

Per far comprendere più a fondo il significato di performer, il relatore si è avvalso delle citazioni di alcuni noti personaggi tra cui Martin Luter King, secondo il quale il performer è una persona che pur non essendo responsabile per la situazione in cui si trova, assume delle scelte concrete e si impegna per cambiarla. Fare questo vuol dire catapultarsi nella prospettiva dell’eretico, di colui che sceglie: secondo Don Luigi Ciotti, infatti, bisogna essere eretici perchè eresia significa scelta. Ma essere un performer ed avere successo nella vita vuol dire anche essere aperti e flessibili al cambiamento e in effetti, come sottolineato dal Dott.Tribuzio, è proprio di fronte al cambiamento che è possibile distinguere tra i mediocri e le persone di successo.

Alla relazione del Dott. Tribuzio ha fatto seguito il consueto e gioioso momento conviviale.

I CLUB INTERACT DEL ROTARY CLUB FOGGIA SOLIDALI CON I RAGAZZI DELLA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

Martedì 29 giugno 2021 alle 18,00 presso il Reparto di Neuropsichiatria Infantile e dell’adolescenza del Policlinico Riuniti si è svolta la cerimonia di consegna di alcuni doni per il reparto da parte dei ragazzi dei Club Interact Foggia e Foggia De Sanctis.

Accolti dalla dott.ssa Anna Polito, direttore responsabile del Reparto e dalla Dirigente Psicologa, la dott.ssa Annamaria Curiale, i ragazzi dei club Interact, giovani costole del Rotary Club Foggia, hanno consegnato al reparto un ossimetro pediatrico e una High TV.

La cerimonia è iniziata con il saluto della consulente Interact per il Rotary Club Foggia, Luisa Sansonetti che ha portato il saluto del Presidente del Club Luigi Miranda ed ha ringraziato tutto lo Staff del reparto per l’accoglienza e i genitori dei ragazzi che hanno acconsentito con le autorizzazioni e le liberatorie alla partecipazione “fisica” dei loro figli per la prima volta riuniti in presenza dopo tanto tempo.

Ha inoltre rivolto il saluto da parte di Linda Lenza, responsabile distrettuale Interact per il Distretto 2120 e la testimonianza del Governatore del Distretto Giuseppe Seracca Guerrieri sempre attento alle iniziative del Club Interact. Ha infine inviato il saluto al Direttore Generale del Policlinico, il dott. Vitangelo Dattoli sottolineando le belle parole di ringraziamento da lui pervenute.

Ha passato poi la parola alla giovanissima Presidente dell’Interact Foggia De Sanctis, Ilenia Pia Russo che ha spiegato ai presenti come è nata l’iniziativa: “Abbiamo pensato che, poiché abbiamo rinunciato alle nostre attività in presenza e non abbiamo speso i soldi del nostro fondo cassa sarebbe stato bello fare qualcosa per ragazzi come noi che , però, attraversano un momento di difficoltà”.

È quindi intervenuto Antonio Mercurio, Presidente dell’Interact Foggia che con bellissime parole ha spiegato non solo il significato del loro dono, una High TV per allietare la permanenza dei giovani pazienti del reparto, ma tutto il senso della solidarietà e dei valori interactiani che permeano i loro club.

Al termine, Antonella Quarato, Past President Rotary Club Foggia e consulente Interact Parisi De Sanctis ha portato i saluti della RD Interact del Distretto 2120 Nicole Iammarino che non è potuta intervenire perché fuori sede e ha ricordato quanto siano giovani questi ragazzi, l’età dei soci Interact va dai 12 ai 18 anni, ha illustrato i principi e i valori che ispirano questi club: lo sviluppo della capacità di leadership, la promozione della comprensione internazionale, dell’amicizia, della pace e della solidarietà.

Ha concluso chiarendo la funzione dei consulenti adulti dei Club Interact e, utilizzando una recente citazione del Prof. Luca Gallo, già Governatore del Distretto 2120 e Ordinario di Storia della Pedagogia e di Educazione Comparata, che non ama sentir parlare di Giovani come il nostro futuro bensì come il nostro presente, parafrasando Albert Camus ha ricordato che gli adulti non devono camminare né un passo avanti né un passo indietro ai ragazzi ma al loro fianco, lasciandoli autonomi e accompagnarli nel loro percorso.

Ha invitato poi la dott.ssa Polito ad esporre le caratteristiche tecniche dell’ossimetro pediatrico, uno strumento, spiega la Dirigente Medico del Reparto, che serve a misurare la saturazione di ossigeno nel sangue dei ricoverati più piccoli e che deve avere specifiche caratteristiche per permetterne il rilevamento.

Poi la consegna, con le foto di rito, l’entusiasmo dei giovani interactiani e l’impegno a proseguire in questo loro cammino con gli altri e per gli altri.

IL R.C. VENOSA INAUGURA LO SPORTELLO DONNA ANTIVIOLENZA

Venosa. Si è inaugurato al pubblico lo sportello donna antiviolenza “Mariangela

Latorre”. Alla presenza di autorità regionali e comunali sono intervenuti ospiti di

spicco come l’autrice Matilde d’Errico,autrice e regista di “Amore criminale “e

“Sopravvissute”. Il Rotary Club di Venosa, in convenzione con il Comune di Venosa e

l’associazione “Telefono Donna”, dopo due anni di lavoro con tenacia e grande

volontà porta ha portato a termine un grande obiettivo speso a favore e per le donne

vittime di violenza. Quattordici volontarie del Rotary, in modo gratuito e

volontaristico, si alterneranno nei locali di Vico Annunziata n.6 ogni lunedì e

mercoledì dalle 15:30 alle 18:30 e/o al numero telefonico 3347550040.

Accuratamente formate dalla Dr. Cinzia Marroccoli, presidente dall’associazione “Telefono

Donna”, daranno vita ad un servizio che nasce sotto la stella di Mariangela Latorre,

donna di Venosa vittima di femminicidio. “La storia di Mariangela è la storia di un

tentativo di emancipazione che ha dato fastidio perché l’esercizio della violenza altro

non è che un esercizio di potere” così commenta la presidente del Rotary club Venosa

Teresa Asciutto, “accoglienza, ascolto, orientamento, consulenza specialistica, tutela

legale, psicologica e sociale, al servizio delle donne vittime di violenza di genere

questo il servizio dello sportello”. “Qualunque azione di contrasto alla violenza

contro le donne se non è messa in reta perde di efficacia” ne è convinta Margherita

Perretti Presidente della commissione regionale pari opportunità della Basilicata.

Emozionante la testimonianza della famiglia Latorre sulla tragedia di Mariangela,

diventata fermento di vita e servita da stimolo per aprire lo sportello donna. Un

messaggio di libertà e speranza per le donne che vivono la stessa condizione. “Noi

temiamo che il sommerso sia molto elevato rispetto al numero delle donne che si

rivolgono a telefono donna” ci dice Cinzia Marroccoli presidente Telefono Donna

Potenza “Bisogna essere presenti sul territorio per garantire supporto e vicinanza alle

donne vittime di violenza. Siate felici che in questa zona sia nato uno sportello

antiviolenza” ha dichiarato Matilde D’Errico autrice televisiva di Rai3 “e anche se

solo una donna si salva la sfida è vinta, sentivi coinvolti tutti. Se stai subendo una

situazione di violenza” – continua Matilde – “e ti senti persa ricordati che non puoi

cambiare l’inizio ma puoi cambiare il finale”.

Per una donna che subisce violenza a volte denunciare ilpadre dei propri figli denunciare

l’uomo a cui ha voluto bene non è facile. Quelle sono relazioni tossiche, le chiamano così,

la violenza psicologica che precede sempre

quella fisica o comunque anche solo i casi di violenza psicologica altrettanto dolorosi

i limiti dell’anima possono essere dolorosi come gli schiaffi la violenza psicologica è

qualcosa di molto di molto invisibile di molto raffinato e le donne che subiscono

violenza psicologica spesso non sono consapevoli che stanno subendo violenza

psicologica che stanno subendo abuso psicologico. Io sono entrata in case insospettabili con la mia

trasmissione, succedono le storie come quelle di Mariangela. La storia di Mariangela è

la storia di un tentativo di emancipazione ed è quella che ha dato fastidio perché

l’esercizio della violenza altro non è che un esercizio di potere. Mariangela

cominciato piano piano a capire che quello che subiva era violenza e ha cominciato

piano piano a prendere in mano la propria vita. Ho creato Sopravvissute perché

volevo ad un certo punto non solo raccontare i casi di femminicidio e quindi invitare

la denuncia attraverso le altre donne che vengono lì in studio e mi dicono ‘Io ne sono

uscita ‘ e raccontando la loro catarsi si è innescata una catena potentissima. Ricevo

migliaia di messaggi, molte di dicono “non sono creduta “ quando mi raccontano la loro

storia di violenza io gli dico rivolgersi a un centro antiviolenza.

Siate felici che qui in questo territorio è

nato uno sportello antiviolenza e anche se solo una donna si salva la sfida è vinta e

sentivi coinvolte, è un miracolo che ci siano 14 donne,  sono tantissime,  che mettono

gratuitamente a disposizione il proprio tempo e quando gli altri diranno ma che si fa

allo sportello dite che allo sportello si offre ascolto assistenza legale assistenza psicologica.

“Se stai subendo una situazione di violenza e ti senti persa ricordati che non puoi cambiare l’inizio ma puoi cambiare il finale”, quindi sentiamoci coinvolte tutte . “Grazie

Volontarie dello sportello
Teresa Asciutto, Presidente RCVenosa e Matilde D’Errico

Durante la presentazione nel Castello di VenosaLa Presidente del RCVenosa e la Dr. Cinzia MarroccoliAlcune volontarie allo sportello

 

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