Viaggio Interclub Dolomiti lucane

VIAGGIO CULTURALE

Pietrapertosa – Castelmezzano – Volo dell’Angelo

(Interclub Altamura-Gravina – Potenza-Torre Guevara -Venosa)

Nella giornata di domenica 15 settembre il Rotary Club Altamura-Gravina ha organizzato una gita presso le Dolomiti lucane. Il folto gruppo composto da soci, coniugi ed ospiti del Club e dell’Inner Wheel, è partito dall’Hotel “Fuori le Mura” di Altamura, sede del Club, guidato dal Presidente Vito Cicirelli. Prima tappa Pietrapertosa dove il gruppo ha incontrato soci, coniugi ed ospiti dei Club di Potenza-Torre Guevara e Venosa e i rispettivi Presidenti Francesco Telesca e Valerio Lorusso. Dopo gli scambi dei saluti ed una buona colazione, con l’aria frizzante di montagna tutta la comitiva guidata da Vincenzo Scavone, guida escursionistica di Radura Trekking, ha iniziato la visita di Pietrapertosa che con Castelmezzano fanno parte dei borghi considerati tra i più belli d’Italia.  La guida ha raccontato le meraviglie del territorio precisando che Castelmezzano e Pietrapertosa sono due piccoli borghi del Parco regionale di Gallipoli Cognato e delle piccole Dolomiti lucane situate nel cuore della Basilicata tra le Province di Potenza e Matera. Nell’esposizione la guida ha parlato dell’antica pietra perciata che prende il nome da un foro ancora oggi visibile nel punto più alto del borgo le cui origini risalgono al IX secolo d.c., periodo in cui si stanziarono nell’area dell’attuale castello, milizie saracene che diedero un forte impulso allo sviluppo dell’antico nucleo abitativo che ancora oggi viene chiamato “rabata”. L’antico quartiere di origine araba si tinge a festa il 10 agosto di ogni anno per tenere vivo il ricordo di tutti gli elementi che ancora oggi si riflettono nella tradizione culturale di Pietrapertosa. Il santo patrono è San Giacomo maggiore a cui è dedicata la Chiesa Madre in cui abbiamo avuto modo di apprezzare le bellissime architetture di stampo romanico e di origine medievale. Il complesso ecclesiastico consta in una chiesa con navata centrale e navata laterale, cripta sotterranea e campanile che ha sostituito, per via di un incendio, una delle due navate laterali; all’interno vi sono opere del XVII sec.; in particolare una decollazione del Battista di p.a. ferro e due busti reliquari di San Giacomo maggiore e San Cataldo. Risalendo Via Vittorio Emanuele si è giunti al castello, situato nella parte più alta del borgo che con i suoi 1088 mt, risulta il paese più alto della Regione Basilicata; sulla sua destra si stagliano le guglie delle piccole Dolomiti lucane che richiamano nel nome, le Dolomiti del nord Italia per via della straordinaria somiglianza nelle loro forme dovute all’azione erosiva del vento che ne ha modellato l’aspetto creando figure che ricordano leoni, elefanti, volti etc. Lungo il percorso per giungere al castello si trova la stazione di partenza del noto attrattore turistico chiamato “volo dell’angelo”, inaugurato nel 2000; una doppia zip line, una per l’andata e una per il ritorno che permette di raggiungere Castelmezzano volando a oltre 400 mt di altezza e raggiungendo i 110 km/h. Conclusa la visita di Pietrapertosa, il gruppo si è spostato presso l’Agriturismo “Grotta dell’Eremita, nella campagna di Castelmezzano, dove ha consumato un ricco pranzo costituito da prodotti locali che è stato completato degustando un pezzo della consueta torta rotariana. Successivamente è iniziata la visita di Castelmezzano, l’antica “castrum medianum” di origine normanna che conta circa 700 abitanti; un vero e proprio gioiello incastonato nelle arenarie delle piccole Dolomiti lucane. Dalla centrale Piazza Caiazzo con il suo bellissimo squarcio panoramico, luogo ideale per una foto di gruppo, si è giunti alla Chiesa Madre dedicata alla Madonna dell’Olmo, nome dovuto alla presenza storica di due olmi all’ingresso della chiesa e che purtroppo in epoca recente furono tagliati. All’interno due Madonne lignee di straordinaria fattura risalenti una al 1200 e l’altra al 1500, un quadro del XII secolo raffigurante la Madonna della Stella e altre opere. Di importanza strategica la scalinata normanna all’interno di quella che doveva essere una motta castrale di epoca normanna che consentiva, grazie alla sua posizione dominante, di controllare la valle del Basento. In serata il rientro con il gruppo soddisfatto e appagato per la bella giornata trascorsa insieme che sarà ricordata a lungo e con la promessa di reincontrarsi quanto prima.

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