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DONAZIONE DI DEFIBRILLATORI

DONAZIONE DEFIBRILLATORI AI COMUNI DI ALTAMURA E GRAVINA IN PUGLIA

Nell’ambito delle iniziative finalizzate alla effettuazione di service a favore di terzi, il Rotary Club Altamura Gravina, nella serata di venerdì 19 aprile 2024 ha convocato i propri soci per la successiva donazione di defibrillatori a favore dei Comuni di Altamura e di Gravina.
In apertura dell’incontro che si è tenuto presso l’Hotel Fuori Le Mura di Altamura, sede del Club, e che ha visto la partecipazione di una folta rappresentanza di soci ed ospiti, la segretaria Antonella Lorusso ha salutato i partecipanti, il sindaco di Altamura Antonio Petronella, socio del club, segnalando che in sostituzione del sindaco di Gravina, Fedele Lagreca, impegnato per la Fiera di San Giorgio a Gravina organizzata nella stessa giornata, vi è stata la presenza dell’Assessore alla Cultura Maria Enza Schinco. A seguire ha lasciato la parola al Presidente del Club Luca Mastrovito che nel ringraziare i partecipanti ha anche ricordato la presenza del Dr. Giovanni De Vincenzo, commissario capo della Polizia di Stato e dirigente del commissariato PS di Gravina in Puglia oltre del Sostituto commissario della Polizia di Stato Sardone Nicola e dell’Ispettore della Polizia di Stato Perrone Giovanni.
Successivamente il Presidente Luca Mastrovito ha ceduto la parola al Sindaco di Altamura Antonio Petronella il quale, ringraziando il Presidente e tutti i soci, ha riferito che avrebbe disposto per l’inserimento dei due defibrillatori oggetto della donazione all’interno della sede del Comune ed al suo esterno, facendo riferimento anche alla importanza della utilizzazione dei defibrillatori per i soggetti bisognosi che ne usufruiranno al fine di salvaguardia della salute.
Nel prendere la parola l’Assessora di Gravina Maria Enza Schinco ha ringraziato a sua volta, anche a nome del sindaco, il Rotary Club Altamura Gravina per questa iniziativa ed ha fatto riferimento alle recenti iniziative dei due Comuni per ottenere la nomina a Capitali italiane della Cultura per l’anno 2027.
L’incontro sostanzialmente ricalca il precedente service effettuato il 18 aprile 2021 con la donazione a favore dell’Ospedale della Murgia Fabio Perinei di Altamura di un’auto medica su iniziativa della Presidente di allora Emilia Casiello, rientrando, come allora riportato nella relativa motivazione, nell’ambito dei principi rotariani lo spirito solidaristico, anche nei confronti del territorio.

Domenico Montemurno

UN SANO STILE DI VITA PER IL BENESSERE DELLA SALUTE: CONVERSAZIONE AL ROTARY CLUB FOGGIA CON IL DOTT. LEONIDA IANNANTUONI

Come e in che misura gli stili di vita possono evitare o sostituirsi a diete al fine di migliorare aspetti sulla qualità della salute? Questo il filo conduttore di una piacevole conversazione che il dott. Leonida Iannantuoni, medico di base e Presidente Nazionale dell’ASSIMEFAC, ha tenuto al Rotary Club Foggia nel corso di una seguitissima conviviale svoltasi venerdì 19 aprile.

Presso l’elegante Sala del “Feudo della Selva” in località Incoronata, l’incontro ha avuto per tema “Stili di vita: tra dogmi filosofico-religiosi, dettami medici e saggezza popolare”.

Dopo l’apertura della serata secondo il consueto rituale rotariano ed i saluti portati dal Presidente Giancarlo Ciuffreda, quest’ultimo ha presentato l’ospite che ha affrontato l’attrattivo tema con efficace e fluido eloquio trattando gli argomenti articolati su alcuni aspetti fondamentali: attività fisica regolare, alimentazione mirata a controllare il peso, astensione dal fumo, serenità di spirito. Quindi, secondo l’illustre relatore, “non dieta ma stile di vita” seguendo delle semplici regole, frequentemente raccomandate ma spesso disattese per diverse motivazioni, finalizzate al vivere bene ed in salute.

Il dott. Iannantuoni si è particolarmente soffermato sulla necessità di svolgere una regolare attività fisica, osservare una dieta leggera e bilanciata che minimizzi il ricorso a grassi ed a zuccheri privilegiando invece frutta e verdura di stagione, bere almeno due litri di acqua al giorno, concedersi un sano riposo, mantenere attive le capacità intellettuali, bandire superalcolici e tabacco.

Osservando queste semplici ma fondamentali regole, raccomandate dal relatore, vengono ridotti al minimo i rischi di ammalarsi

Il dott.  Iannantuoni ha poi effettuato un breve excursus sulla saggezza popolare e sulle norme igieniche dettate  dai dogmi religiosi.

In epoca moderna, siamo alla fine del 1800, il primo ad introdurre il concetto di “stile di vita” fu il dott. Alfred Adler medico e psicologo austriaco, ma da sempre si è cercata una codificazione di comportamenti e norme che potessero avere influenza benefica sulla qualità e durata della vita.

Secondo il relatore, suggerimenti di “stili di vita” sono rintracciabili sia nel Vecchio Testamento che nel Corano, come “… Voi circonciderete la carne del vostro prepuzio e questo sarà il segno del patto fra me e voi …” (Vecchio Testamento).

In quello che è certamente uno dei versetti più noti della Bibbia, al di là del significato religioso, non è difficile riconoscere una notevole valenza igienica. La circoncisione ricopre ruolo preventivo per la salute dell’apparato genito/urinario maschile prevenendo, in una realtà in cui l’igiene è a dir poco approssimativa, patologie come la fimosi, parafimosi, balano postiti, ecc …

“… Non mangiate alcun grasso né di bove, né di pecora, né di capra. Il grasso di una bestia morta da sé o sbranata da fiera si potrà adoperare a qualunque altro uso, ma non ne dovete mangiare affatto …” (Vecchio Testamento)

“… Certo vi è proibita la bestia morta, il sangue, la carne di maiale …”  (Corano)

Durante l’anno il Credente prega due volte al giorno mentre nel Ramadam, che cade nel periodo più caldo dell’anno, prega tre volte al dì, quindi già nel 600 d.C. veniva riconosciuto il valore dell’igiene personale, mentre nella civilissima Europa dell’illuminismo, epoca di parrucche e belletti, lavarsi era una pratica desueta e disdicevole(!!).

“Credenti, quando vi preparate alla preghiera, lavatevi il viso e le mani sino ai gomiti, passate le mani bagnate sulla testa, lavatevi i piedi sino alle caviglie. …” (Corano).

Oggi il diritto al giusto riposo è codificato nella Carta Universale dei Diritti dell’ uomo, quattromila anni fa era codificato in un dogma religioso:

“Ricordati di santificare le feste … Iddio … il giorno settimo cessò da ogni opera e benedì questo giorno e lo santificò …” (Vecchio Testamento).

 Il relatore è poi passato ad esaminare alcuni aspetti igienico-sanitari del Medio Evo poco conosciuti, infatti quei secoli non furono poi così bui, come generalmente si ritiene, ma ebbero un loro fervore culturale. Tale fervore non poteva mancare in ambito sanitario, tanto è vero che per editto dell’imperatore Federico II nessun medico poteva esercitare la sua arte se non si fosse sottoposto ad un anno di studi anatomici e pratica settoria presso la Scuola Salernitana.

In merito alla saggezza popolare, il dottor Iannantuoni ha ricordato come questa ha fornito da sempre delle prassi igieniche e salutari tramandatasi con i proverbi. Tra questi abbiamo esempi riguardanti l’alimentazione, la salubrità degli ambienti, i vizi, l’influenza dello stress sul vivere sano:

 “Una mela al giorno toglie il medico di torno”

“A tavola non si invecchi”

“Dove entra il sole non entra il medico”

“Bacco tabacco e venere riducono l’uomo in cenere”

“il riso fa buon sangue”

 Il dottor Iannantuoni ha poi concluso la sua interessante relazione osservando che al di là delle esigenze medico scientifiche l’individuazione di un corretto stile di vita, volto alla prevenzione dell’insorgenza e della diffusione di patologie, è stato da sempre una esigenza dell’uomo. Le intuizioni in tal senso, in era pre internet, hanno avuto diffusione tramite testi sacri, massime filosofiche più che scientifiche e, non ultimo per capacità di diffusione, i proverbi. A noi, quindi, la responsabilità di non disperdere un patrimonio di saggezza millenario.

Terminata l’ interessante relazione e dopo uno scrosciante applauso, il Presidente Ciuffreda ha fatto dono all’ ospite del gagliardetto del Rotary Club Foggia e della penna “Paul Harris”.

Basta un click per odiare. Cyberbullismo e discorsi d’odio online

Quando si passa del tempo con i ragazzi è sempre un momento prezioso e gratificante.

“Basta un click per odiare, Cyberbullismo e i discorsi di odio online”, il tema affrontato.
I ragazzi delle prime classi del IISS E.Battaglini sono stati straordinari, attenti, partecipi, interessati e spesso acuti, guidati dall’esperienza e la professionalità dell’avvocato e docente universitario Nicola Barbuzzi che ringraziamo per la disponibilità dimostrata e per la cura che ci mette nel dialogo con i ragazzi.

Ringraziamo la dirigente scolastica Maria a Luisa Longo e le Referenti e Team del Bullismo /Antibullismo Prof.ssa Mariangela De Canio – Prof.ssa Michela Quagliara ,Prof.ssa Baltea Mariarosaria, Prof.ssa Basta Antonella.
Stare vicino ai giovani significa aiutarli a ragionare e stargli accanto fornendo loro gli strumenti per vivere in sicurezza e tranquillità affinché siano più attenti e vigili e questo quello che ci piace.

Pesciolino Rosso

ROTARY CLUB VALLE DELL’OFANTO

Service “PESCIOLINO ROSSO”

11 aprile 2024

Il Rotary ha avuto sempre una particolare attenzione al mondo giovanile, alle sue problematiche e alle sue peculiarità, soprattutto durante il periodo formativo della scuola.

Seguendo questa “Road Map” il Rotary Club Valle dell’Ofanto, che esplica la sua azione filantropica nelle città di Margherita di S., Trinitapoli e San Ferdinando di P., ha inteso realizzare il service “Pesciolino Rosso” presso l’Auditorium del Liceo “Aldo Moro” di Margherita di Savoia la mattina del giorno 11 aprile 2024, invitando a tenere un incontro formativo/educativo il Dott. Gianpietro Ghidini, fondatore della associazione “Ema Pesciolino Rosso”.

Questa Associazione ha come scopo principale il sostegno dei giovani nella forma della prevenzione e divulgazione e lo sviluppo di idee innovative. Non solo ma è diventata, nel tempo, una community di migliaia d persone, in crescita costante, dove genitori e giovani si scambiano idee, pensieri e condividono riflessioni sui temi come l’adolescenza, il futuro, la scuola e sul rapporto tra genitori e figli.

Ad accogliere il dott. Gianpietro Ghidini, accompagnato dalla consorte Serenella, il Presidente del R.C. Valle dell’Ofanto, Giacomo Triglione, e la Dirigente dell’Istituto Scolastico “Aldo Moro, Prof.ssa Anna Antonietta Lamacchia, oltre una marea di giovani studenti confluiti nell’auditorium.

Dopo il suono della campana, l’esecuzione del Canto degli Italiani, dell’Inno europeo e del Rotary International, il Segretario del Club, Sergio Albrizio, ha rivolto ai presenti i saluti istituzionali.

Quindi è stato dato il via a una breve serie di interventi necessari a spiegare le ragioni e gli scopi dell’incontro, dando la parola in successione al Presidente Giacomo Triglione, alla Dirigente Prof.ssa Anna Antonietta Lamacchia, alla Prof.ssa Emma Daloiso, responsabile organizzativa dell’evento per conto della scuola, e infine a Cinzia Del Corral, in rappresentanza del Governatore Distrettuale, Vincenzo Sassanelli, che non ha potuto partecipare per impegni istituzionali precedentemente assunti.

Ha preso, infine, la parola Gianpietro Ghidini, il quale ha iniziato a raccontare la sua drammatica storia, cioè quella di un padre che ha perso un figlio adolescente che si è suicidato perché lui non ha saputo o voluto ascoltare e comprender l’urgenza della sua richiesta d’aiuto e di affetto perché troppo preso dal lavoro.

Un intervento che ha toccato vari temi: dalle lusinghe per i giovani del denaro e del facile successo, dalla fuga dalle responsabilità e dalle inevitabili sofferenze della vita facendo uso e labuso dello spinello e dell’alcool, dal pericolo del gioco d’azzardo che li cattura, per trovarsi, alla fine con una vita distrutta, e dal difficile rapporto tra genitori e figli.

Il messaggio che Gianpietro Ghidini ha trasmesso con efficacia a tutti ma, soprattutto ai giovani, è quello di credere in loro stessi, di avere la capacità di rialzarsi dagli errori commessi, di cercare e ottenere nella famiglia quell’aiuto di cui hanno bisogno.

Un racconto teso, semplice ma estremamente potente attraverso l’uso di parole che solo un padre così toccato nei suoi affetti più cari può pronunciare, un intervento che pian piano ha conquistato il cuore e la mente dei presenti, una platea che da poco attenta e vociante si è raccolta in religioso silenzio, con una partecipazione palpabile e impressionante e una commozione e un coinvolgimento generale impressionante.

Al temine un lungo applauso ha sottolineato il feeling creatosi tra i giovani studenti e l’oratore, con tantissimi di loro che hanno voluto abbracciare singolarmente Gianpietro per testimoniare il loro affetto e fargli capire che il suo messaggio di riscatto, d’amore e di vita vera era stato raccolto.

Semplicemente fantastico il risultato che il Rotary ha saputo e voluto raggiungere nel farsi ponte tra le esigenze e le problematiche educative e relazionali delle giovani generazioni e il mondo degli adulti, nell’insegnare loro a crearsi uno scudo protettivo nei confronti delle dipendenze come droga, alcool e gioco d’azzardo, e a non credere nelle facili illusioni del dio denaro come chiave del successo, che si ottiene solo con il sacrificio, il merito e il lavoro onesto.

Giacomo Triglione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Service “Pesciolino Rosso”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ROTARY CLUB VALLE DELL’OFANTO
Service “PESCIOLINO ROSSO”
11 aprile 2024

Il Rotary ha avuto sempre una particolare attenzione al mondo giovanile, alle sue problematiche e alle sue peculiarità, soprattutto durante il periodo formativo della scuola.

Seguendo questa “Road Map” il Rotary Club Valle dell’Ofanto, che esplica la sua azione filantropica nelle città di Margherita di S., Trinitapoli e San Ferdinando di P., ha inteso realizzare il service “Pesciolino Rosso” presso l’Auditorium del Liceo “Aldo Moro” di Margherita di Savoia la mattina del giorno 11 aprile 2024, invitando a tenere un incontro formativo/educativo il Dott. Gianpietro Ghidini, fondatore della associazione “Ema Pesciolino Rosso”.

L’ìAssociazione ha come scopo principale il sostegno dei giovani nella forma della prevenzione e divulgazione e lo sviluppo di idee innovative. Non solo ma è diventata,nel tempo, una community di migliaia d persone, in crescita costante, dove genitori e giovani si scambiano idee, pensieri e condividono riflessioni sui temi come l’adolescenza, il futuro, la scuola e sul rapporto tra genitori e figli.

Ad accogliere il dott. Gianpietro Ghidini, accompagnato dalla consorte Serenella, il Presidente del R.C. Valle dell’Ofanto, Giacomo Triglione, e la Dirigente dell’Istituto Scolastico “Aldo Moro, Prof.ssa Anna Antonietta Lamacchia, oltre una marea di giovani studenti confluiti nell’auditorium.

Dopo il suono della campana, l’esecuzione del Canto degli Italiani, dell’Inno europeo e del Rotary International, il Segretario del Club, Sergio Albrizio, ha rivolto ai presenti i saluti istituzionali.

Quindi è stato dato il via a una breve serie di interventi necessari a spiegare le ragioni e gli scopi dell’incontro, dando la parola in successione al Presidente Giacomo Triglione, alla Dirigente Prof.ssa Anna Antonietta Lamacchia, alla Prof.ssa Emma Daloiso, responsabile organizzativa dell’evento per conto della scuola, e infine a Cinzia Del Corral, in rappresentanza del Governatore Distrettuale, Vincenzo Sassanelli, che non ha potuto partecipare per impegni istituzionali precedentemente assunti.

Ha preso, infine, la parola Gianpietro Ghidini, il quale ha iniziato a raccontare la sua drammatica storia, cioè quella di un padre che ha perso un figlio adolescente che si è suicidato perché lui non ha saputo o voluto ascoltare e comprender l’urgenza della sua richiesta d’aiuto e di affetto perché troppo preso dal lavoro.

Un intervento che ha toccato vari temi: dalle lusinghe per i giovani del denaro e del facile successo, dalla fuga dalle responsabilità e dalle inevitabili sofferenze della vita facendo uso e labuso dello spinello e dell’alcool, dal pericolo del gioco d’azzardo che li cattura, per trovarsi, alla fine con una vita distrutta, e dal difficile rapporto tra genitori e figli.

Il messaggio che Gianpietro Ghidini ha trasmesso con efficacia a tutti ma, soprattutto ai giovani, è quello di credere in loro stessi, di avere la capacità di rialzarsi dagli errori commessi, di cercare e ottenere nella famiglia quell’aiuto di cui hanno bisogno.

Un racconto teso, semplice ma estremamente potente attraverso l’uso di parole che solo un padre così toccato nei suoi affetti più cari può pronunciare, un intervento che pian piano ha conquistato il cuore e la mente dei presenti, una platea che da poco attenta e vociante si è raccolta in religioso silenzio, con una partecipazione palpabile e impressionante e una commozione e un coinvolgimento generale impressionante.

Al temine un lungo applauso ha sottolineato il feeling creatosi tra i giovani studenti e l’oratore, con tantissimi di loro che hanno voluto abbracciare singolarmente Gianpietro per testimoniare il loro affetto e fargli capire che il suo messaggio di riscatto, d’amore e di vita vera era stato raccolto.

Semplicemente fantastico il risultato che il Rotary ha saputo e voluto raggiungere nel farsi ponte tra le esigenze e le problematiche educative e relazionali delle giovani generazioni e il mondo degli adulti, nell’insegnare loro a crearsi uno scudo protettivo nei confronti delle dipendenze come droga, alcool e gioco d’azzardo, e a non credere nelle facili illusioni del dio denaro come chiave del successo, che si ottiene solo con il sacrificio, il merito e il lavoro onesto.

Giacomo Triglione

PREMIO DI LAUREA-DOTTORATO “SERGIO DI GIOIA” DEL ROTARY CLUB FOGGIA ASSEGNATO ALLA DOTT.SSA FLAVIA FOGLIA – ANNA MARIA VOLPE NOMINATA SOCIA ONORARIA

Assegnato dal Rotary Club Foggia il Premio di Laurea-Dottorato che quest’anno è stato
riservato agli studenti dell’Università di Foggia che hanno conseguito la Laurea presso
la Facoltà di Filologia, Letterature e Storia del Dipartimento di Studi Umanistici,
Lettere, Beni Culturali e Scienze della Formazione.
La XXV Edizione, dedicata in memoria del Past Governor e Past President Sergio Di
Gioia (che peraltro fu ideatore del Premio nell’anno rotariano 1997-1998), è stata
efficacemente e con estrema puntualità organizzata dal Presidente Giancarlo
Ciuffreda coadiuvato dal Delegato al Premio, il Past President Giovanni Pompa.
La cerimonia di premiazione si è svolta giovedì 21 marzo 2024 presso i locali del Tennis
Club Foggia alla presenza del Past Governor Nicola Maria Auciello.


Purtroppo assente, a causa di una lieve indisposizione, il Governatore del Distretto
Rotary 2120 Vincenzo Sassanelli che ha comunque fatto pervenire il proprio saluto ed
il messaggio augurale tramite il Presidente Giancarlo Ciuffreda che, quindi, dopo il
consueto rituale, ha aperto la serata evidenziando ai numerosi presenti (anche di altri
Club Rotary) le motivazioni del Premio con il sottostante obiettivo di una proficua
interazione con l’Università di Foggia attraverso le varie Facoltà che a rotazione
vengono individuate per partecipare al concorso.
A seguire ha dato la parola al Delegato Coordinatore al Premio, il Past President
Giovanni Pompa che, nel tracciare il profilo dell’indimenticato Sergio Di Gioia
(Presidente del Club nell’a.r. 1997-1998 e Governatore del Distretto 2120 Rotary
International nell’a.r. 2006-2006), è stato abilissimo a ricordare i momenti più
significativi in oltre mezzo secolo di militanza nel Rotary International, collaborato in
queste ricerche di foto d’archivio da Camillo Maruotti.


Momenti davvero toccanti che hanno commosso tutti, vecchi e nuovi Soci.
Passando all’argomento del Premio, Gianni Pompa ha evidenziato i punti salienti del
bando e la presenza di tutti i requisiti nelle tesi di Laurea in concorso che hanno
ottenuto il massimo punteggio di 110 e lode: “Rime Piacevoli di Gio.Battista Vitale da
Foggia” (autore il laureando Pierluigi Tibollo), “Donne in armi: Marfisa nell’Orlando
Furioso” (laureanda Aurora Gaia Di Cosmo), “Femina, dulce malum – Il ritratto della
mulier mala in Marbodo di Rennes” (laureanda Angela Zinco), “Giovanni Pascoli tra
attivismo politico e meditazione letteraria: prospettive di ricerca” (laureanda Maria
Tomaciello) e “Storia e controstorie dell’Unità d’Italia” (laureanda Flavia Foglia), con
quest’ultima alla fine prescelta per l’aggiudicazione del Premio del Rotary Club Foggia.

Note di merito e sintetiche motivazioni a sostegno della tesi premiata sono state
presentate dalla prof.ssa Rossella Palmieri (Professore Ordinario di Letteratura
Italiana, Delegata alla Cultura ed ai rapporti con il Territorio del Dipartimento di Studi
Umanistici dell’Università di Foggia), che si è anche soffermata a ricordare, oltre a
Sergio Di Gioia, il Past President Renzo Scarabello e la Prof.ssa Annamaria Casellato
Galasso, ed ha sottolineato l’importanza dell’anello di congiunzione tra Università e
Territorio che si esplica anche attraverso il ponte di connessione delle associazioni
come il Rotary.
Assente perché fuori sede l’altra rappresentante dell’ateneo, la Direttrice del
Dipartimento di Studi Umanistici Prof.ssa Barbara De Serio (Professore Ordinario di
Storia della Pedagogia, Direttrice del Dipartimento di Studi Umanistici, Lettere, Beni
Culturali, Scienze della Formazione dell’Università di Foggia), il Presidente Giancarlo
Ciuffreda è passato quindi a proclamare la vincitrice del Premio, Flavia Foglia che,
grata, ha ringraziato ed ha doverosamente illustrato gli aspetti fondamentali della sua
tesi improntata sulla sconfessione ormai largamente diffusa di fatti della storia
risorgimentale italiana e, forse un po’ “ardita”, in ipotesi di complotti internazionali e
di disegni di espansione sabauda. Insomma “bugie” sul Risorgimento e storiografie
accademiche sull’anti risorgimento.


Prima della conclusione della serata, l’intervento di Giulio Treggiari che, d’intesa con
il Presidente Giancarlo Ciuffreda e tutto il Consiglio Direttivo, ha proposto la nomina –
accolta per acclamazione – a Socio Onorario della dott.ssa Anna Maria Volpe Di Gioia,
già Major Donors, “figlia, moglie e madre” di rotariani.

Annamaria, presente attivamente nel club da oltre 50 anni con il suo contributo, ha
ricevuto il distintivo dal PDG Nicola Auciello tra gli applausi e l’affettuoso bentornata
di tutto il Club.

Michele Chiariello

Gli amici che non ti aspetti – Leggi Noci 25/03/2024

Gli amici che non ti aspetti a quattro zampe con gli I.A.A.

Leggi Noci By Valentina F. on 19 Marzo 2024


Gli alunni delle classi III^ A e B di scuola primaria dell’I.C. “Pascoli – Cappuccini” di Noci (Ba),
guidato dalla Dirigente scolastica Prof.ssa Silvana Antonia Sasanelli, lo scorso 22 febbraio si
sono recati presso il Centro I.A.A. (Interventi Assistiti con gli Animali) “Il Banco degli Asini” in
Alberobello (Ba) per vivere un’esperienza all’insegna della natura, del mondo animale e delle
relazioni positive che vi si instaurano e che consentono di approcciarsi a nuovi metodi di
apprendimento, cura e benessere: outdoor education, circondati da una natura pacata,
silenziosa ed accogliente. Gli alunni sono entrati a stretto contatto con cavalli, coniglietti, asini,
maialini e cagnolini, alcuni di questi individuati tra le specie che possono consentire percorsi
terapeutici e riabilitativi a bambini con Bisogni Educativi Speciali e non solo: la visita, infatti, è
giunta al termine di un significativo progetto pilota di inclusione scolastica in rete, che ha visto
protagonista una loro compagna, un’alunna di nove anni, prima destinataria a quell’età di
pratiche educative messe in campo dall’equipe interdisciplinare del centro anzidetto attraverso
un percorso di assistenza e cura di un animale individuato, secondo precisi requisiti, come “co
– terapeuta”. Vi sono evidenze scientifiche, a riguardo, che chiariscono gli effetti prodigiosi della
relazione uomo/animale nelle aree della socializzazione, della psiche, dei livelli cognitivo –
intellettivo, della comunicazione e della psicomotricità e che evidenziano come il contatto con
l’animale con obiettivi chiari e specifici non è una sostituzione alla terapia clinica, ma un
completamento di quest’ultima. Il Centro Specializzato in Interventi Assistiti con gli Animali
residenziali, primo in Provincia di Bari e primo in Italia presso un’istituzione scolastica, l’ I.I.S.S.
“ Basile Caramia Gigante” di Locorotondo – Alberobello, guidato dalla Dirigente scolastica
prof.ssa Angelinda Griseta, consente attraverso queste pratiche di interazione positiva con
l’animale di vivere un percorso introspettivo al fine di agganciare parti di sé sopite o nascoste,
di tracciare un “altro percorribile”. Il percorso si articola in dieci incontri presso l’azienda agraria
scolastica “Don Francesco Gigante” – coordinata dal Prof. Massimo Barnaba – e vede
impegnate le professionalità del Dott. Nicola Gigante, medico veterinario esperto in I.A.A e
lungimirante antesignano di questi processi di transfert, la prof.ssa Patrizia Convertini,
responsabile/referente I.A.A., la prof.ssa Mariella Miccolis referente per l’inclusione, i Sig.ri Luigi
Pugliese e Ivan Todisco, rispettivamente coadiutore asini e addestratore equini. Il progetto è
stato frutto di un sapiente lavoro di sinergia tra le istituzioni scolastiche coinvolte, nelle figure
delle Dirigenti scolastiche, della docente Funzione strumentale per l’inclusione e il benessere
Ins. Lazazzera e la docente di sostegno ins. Roberta Misto, coadiuvate da tutto il team di
insegnanti ed educatori di riferimento. Nulla sarebbe stato possibile senza il contributo del
Rotary Club Putignano Trulli e Grotte finanziatore del progetto, del Comune di Noci e dell’Ufficio
di Piano che hanno supportato con i necessari servizi e creduto nella valenza emotiva,
terapeutica, educativa, ludico – ricreativa e di socializzazione dell’intervento. L’animale
trasferisce sensazioni di tranquillità e relax e funge da catalizzatore sociale in un’ampia varietà
di ambienti sia a livello individuale che di gruppo, secondo un approccio bio – psico – sociale in
favore del benessere della Persona. Le istituzioni scolastiche, il territorio e gli Enti Locali hanno
mostrato il volto attento e inclusivo del servizio pubblico, impegnato nella potenza formativa
delle relazioni empatiche e nell’ampliamento delle competenze socialmente significative: la gioia
visibilmente manifestata dai bambini nell’esperienza di contatto con gli animali ne è una prova
palese!

Tutte le donne contano

Un bellissimo appuntamento tutto al femminile tenutosi venerdì 22 Aprile presso la sede del RCVenosa, in cui si è potuto declinare, il ruolo della donna nei vari ambiti, nella storia, con l’ingresso delle prime donne nel Rotary fino ai giorni nostri, nel mondo del lavoro e nei progetti del Rotary a favore delle donne e della parità di genere.

Una serata speciale, dal clima disteso piacevole a altamente formativo, grazie agli interventi curati e attenti condotti da ROSANNA MIOLLI
• Responsabile distrettuale del fondo di dotazione Rotary Assistente del Responsabile per l’ambiente Europa
RAFFAELLA PATIMO
• Docente di Economia del Lavoro dipartimento
Economia e Finanza Università di Bari”A. Moro” e
TERESA ASCIUTTO
• Past President RC Venosa
• Coordinatrice sportello d’ascolto Mariangela Latorre
La presidente di club Rossella Centrone attraverso un confronto – dibattito ha sottolineato che tanto è stato fatto dalle donne, ma moltissimo ancora c’è da fare, affinché si possa vedere le donne protagoniste nei vari ambiti.
Durante la serata, la presidente ha colto l’occasione di conferire la più alta onorificenza Rotariana, la Paul Harris Fellow, a Teresa Asciutto per aver concretizzato un service attraverso l’apertura dello sportello di ascolto Mariangela Latorre a Venosa, un progetto fatto di donne,di volontarie che si impegnano a favore di altre donne.
Ospiti graditi della serata il presidente del Rotary club Bari Ovest Carmine Clemente e il presidente Rotary club Ginosa Laterza Francesco Cantore



LA LEADERSHIP FEMMINILE NELLE TERRE DELL’AGLIANICO DEL VULTURE

In Occasione della Giornata Internazionale della Donna i Club di Melfi e Foggia si sono riuniti per una serata all’insegna della “Leadership Femminile”. Durante la serata, presso la Cantina Terra dei Re in risonerò in Vulture, si è discusso del ruolo delle donne nelle terre dell’Aglianico del Vulture, in presenza della sig.ra Grazia Fusco Responsabile Amministrativo della Cantina, della dott.ssa Francesca Di Lucchio Presidente del Parco Regionale del Vulture, della dott.ssa Lucia Fierri, formatrice distrettuale del Distretto 2120. La discussione è stata moderata dalla Segretaria del Club di Melfi Rossella Brenna. Duante la serata, il socio fondatore del Club di Melfi, Francesco Corona, ha presentato i risultati di alcuni studi da lui svolti in merito alle figure di tre donne del passato che hanno saputo emergere nel loro tempo, senza il concetto di “quote rosa” ma con le sole capacità e con il coraggio delle proprie azioni.

La serata si è conclusa con il rinnovo del rapporto di amicizia e vicinanza tra i due Club, con lo scambio dei gagliardetti e con la conferma della reciproca partecipazione a programmi si service globali a cui i Club partecipano.

LA CENA DEL CUORE CON I BAMBINI DELL’ISTITUTO PIE OPERAIE DI SAN GIUSEPPE

Un appuntamento imperdibile per il Rotary Club Foggia, quello con i giovani ospiti delle comunità famiglia dell’Istituto Pie Operaie di San Giuseppe.

Ragazzi che vanno e vengono o che restano anni e anni della loro infanzia e giovinezza, ospiti delle amorevoli cure delle Suore perché, purtroppo, le loro famiglie non possono o non vogliono occuparsene.

Una tradizione consolidata negli anni che ha visto il nostro Club presente alla Befana con i doni personalizzati, a Pasqua per la cena e la consegna delle tradizionali uova, e in più periodi dell’anno, coinvolto nell’organizzazione di spettacoli di prestidigitazione e fantasisti per la gioia dei piccoli ma anche dei grandi e per trascorrere lieti momenti in compagnia.

Il loro più grande desiderio è uscire senza l’accompagnamento delle suore, si comprende, sono adolescenti e perciò li abbiamo invitati ad una serata in pizzeria con noi, a teatro più volte e abbiamo anche altri progetti.

Nel periodo del Covid la tradizione si era interrotta, naturalmente le restrizioni impedivano un andirivieni dall’Istituto ma non è mancato il supporto del Club con i buoni spesa e i nostri pensieri per i ragazzi.

Abbiamo coinvolto i nostri ragazzi dei Club Interact che un mese fa hanno raccolto viveri e prodotti sanitari per loro e stanno organizzando un service loro dedicato.

Ma questi bambini e giovani hanno bisogno soprattutto della nostra presenza, del nostro tempo e del nostro affetto, perciò, la cena annuale, tutti insieme, rimane un momento straordinario.

Giovedì 14 marzo eravamo in tantissimi soci, con il Presidente Giancarlo Ciuffreda e sua moglie Mariana e la Presidente dell’Interact “Foggia De Sanctis” Chiara Cenodemaj, accolti dalla Madre Superiora Sr Emanuela (insignita di una PHF dieci anni orsono per la sua opera meritoria) e la Madre Marta, Superiora Generale della Congregazione e da tutte le suore che con more e attenzione operano nell’Istituto e con le quali oramai abbiamo un rapporto di vera amicizia.

Il cibo è un pretesto per mescolarci, rotariani, bambini, giovani e suore…qualche socio ha portato il proprio figlio, i ragazzi integrati tra loro e con noi, molti studenti all’Istituto alberghiero hanno gareggiato nel mostrarci le loro competenze nel servizio di sala, come sommelier e come perfetti padroni di casa.

E, tra un piatto e l’altro, il cibo come ristoro dell’anima e nutriente dello spirito, scorrevano i racconti, le storie, le passioni e le speranze…come quella bambina pakistana che ha candidamente raccontato ai suoi commensali che per raggiungere l’Italia con i suoi genitori e i suoi quattro fratelli hanno attraversato dieci Paesi…sempre a piedi! e c’è il racconto del ragazzino che da anni vive qui e lo abbiamo ritrovato cresciuto…e i piccoli protetti in modo affettuoso dai più grandi o la bambina down che quando siamo andati via è scoppiata a piangere, vedendo la sala svuotarsi.

E poi c’è lei, la chiamerò Lucia (nome di fantasia) ormai di 25 anni, l’abbiamo conosciuta che ne aveva 15 e frequentava la scuola superiore e quando ha terminato gli studi non ha voluto abbandonare le suore ed è rimasta a lavorare per loro, pur vivendo ormai da sola. Ci ha tenuto a presentarmi il suo fidanzato e a raccontarmi delle compagne di allora, Maria (altro nome di fantasia) che dopo il liceo classico si è laureata e ora lavora ed altre che hanno intrapreso una strada di successo e di vita serena. e quando ricorda dei bei momenti trascorsi insieme, le si illuminano gli occhi e tu senti che non hai speso il tuo tempo e la tua vita invano anche se, di fronte a tanto amore, ti senti piccolissimo.

Se dovessimo riassumere in poche parole cos’è il Rotary…ecco cosa racconterei.

Il Rotary è anche questo.

Antonella Quarato

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