Giorno: 2 Dicembre 2019

Rotaract Club Lecce_ OTTOBRE E’ ROSA. E non solo.

Prevenire sarà sempre meglio che curare.
“La libertà che guida il popolo” di Delacroix, “La meditazione” di Hayez ed ancora “La Venere di Willendorf”, “La nascita di venere” di Botticelli ed ancora “La venere di Milo”.
Le forme e le dimensioni del seno possono variare, ma l’interesse è rimasto sempre alto e così popolare da essere sempre celebrato dall’arte fin dai tempi più antichi anche nelle iconiche figure della Madonna. Nell’arte occidentale, mostrare il seno fino agli inizi del 19° secolo, non era considerato scandaloso. L’arte lo ha sempre raffigurato come emblema di fertilità, maternità e sensualità. Eppure al giorno d’oggi viviamo in una società dove i seni scoperti sono invece un tabù. E sono ancora di più un tabù se hanno subito un intervento.
Nel 1992 nasceva la “Breast Cancer Awareness Compaign” ad opera di Evelyn H. Lauder, la prima campagna globale contro il tumore al seno, in occasione del 25esimo anniversario, cambia nome diventando “Breast Cancer Compaign”, e proprio a partire dal 1992 anno della sua fondazione in tutto il mondo viene indossato il nastro rosa.
Una conferenza, una camminata per le vie del centro storico ed una cena conviviale. Nelle giornate del 25 e 26 Ottobre, mese internazionale della prevenzione del tumore al seno, a Lecce il Rotaract Club Lecce in collaborazione con l’Associazione Beatrice Onlus di Viterbo e con il Rotary Club Lecce ha diffuso l’importante messaggio che “La Prevenzione è la miglior cura” e non solo per il mese di Ottobre.
Durante la conferenza che si è tenuta nelle sale di Palazzo Bernardini alla presenza della Dott.ssa Patrizia Frittelli, Direttore dell’Unità di Chirurgia Senologica al Fatebenefratelli e Presidente dell’Associazione Beatrice Onlus e del Dott. Luigi Manca, chirurgo senologo e Direttore Clinico del Centro di Senologia della Clinica Città di Lecce Hospital che dal 2015 è riuscita a diventare una delle Breast Unit della Puglia, al cui interno ha tutte le attività multidisciplinari che fanno parte della Breast Unit, si è parlato dell’importanza della prevenzione fin dalla giovane età.
La neoplasia della mammella è il tumore più frequente per le donne ed è una malattia potenzialmente grave se non è individuata e curata per tempo, esistono inoltre rari casi in cui riguarda anche l’uomo. Ci sono diversi fattori di rischio ed anche l’obesità ed il fumo hanno effetti negativi. Lo screening per la neoplasia della mammella viene fatta con la mammografia che deve essere effettuata ogni due anni a partire dai 50 anni ed in alcuni casi è consigliabile anche prima, nel caso in cui ci sia familiarità per il tumore alla mammella. E’ possibile inoltre ridurre il proprio rischio di ammalarsi con un comportamento attento e con gli esami di controllo in particolare con l’esercizio fisico ed alimentarsi con pochi grassi e molti vegetali. Anche allattare i figli aiuta a combattere il tumore al seno, perché l’allattamento consente alla cellula del seno di completare la sua maturazione e quindi di essere più resistente ad eventuali trasformazioni neoplastiche. Grazie alle pratiche di screening ed ai miglioramenti delle offerte terapeutiche la sopravvivenza a 5 anni globale del tumore alla mammella è passata dall’ 81% dal 1990 al 1994 all’ 87% dal 2000 al 2004.
Il seno non è solo un elemento del corpo femminile, ed al di là delle concezioni sociali che cambiano a seconda dei momenti storici, appartiene a noi, alle donne prima che agli altri ed alle concezioni che il resto del mondo può avere. Prendersi cura di sé stesse è volersi bene ma non solo. Prevenire con la stessa cura con cui controlliamo le nostre mail, profili social ed aggiornamenti di stato è Amarsi.
Come il “soma” il corpo, non è separato dalla “psiche”, l’anima; il seno non è un elemento estraneo ed esterno rispetto al sé, ma è parte del proprio essere femminile in tutte le sue complessità, ci definisce: sì!

Ma essere intelligenti, talentuose, forti, in carriera, coraggiose, spiritose, avventurose, interessanti, caparbie, divertenti ci definisce ancora di più.
Giulia Ippolito
Presidente Rotaract Club Lecce

R.C. Matera_Serata al Caminetto su prevenzione e cura delle malattie rare

Mercoledì 30 ottobre presso Hotel San Domenico di Matera, si è tenuta una serata al caminetto in collaborazione con la Fondazione Alessandra Bisceglia W Ale Onlus, con tavola rotonda moderata dal nostro Presidente Raffaele Braia alla presenza di illustri relatori:

FABIO ZAVATTARO – Direttore scientifico del Master di primo livello in Giornalismo della LUMSA Master School

ANDREA GARIBALDI – Giornalista

RAFFAELLA RESTAINO – Coordinatore

ANTONIO MORELLI – Capo Ufficio Stampa Federfarma

DONATELLA PACELLI – LUMSA Scienze politiche e internazionali – Scienze della comunicazione, marketing e digital media

MIRELLA TARANTO – Capo Ufficio Stampa Istituto Superiore di Sanità

Il tema della serata è stato di sensibilizzare e di informare sulla prevenzione e cura delle malattie, sulle malattie rare, sull’attività professionale dei giornalisti sul dovere di informare, e la missione e le attività della Fondazione tra cui il Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia.

R.C. Matera_Il Futuro con la Digital Innovation

Sabato 26 ottobre alle ore 8:30 si è tenuto l’evento organizzato dal Rotary Club di Matera dal titolo “Il futuro con la Digital Innovation”. Al saluto del Presidente Raffaele Braia, è seguito quello del Governatore del Rotary International, Sergio Sernia, che si è congratulato con il Club di Matera per l’attenzione rivolta alle nuove generazioni e lo spessore dei relatori del convegno. Complimenti arrivati anche dall’U.R.S. di Basilicata rappresentata dalla Prof.ssa Rosaria Cancelliere, nostro Segretario di Club. L’introduzione ai lavori sono stati effettuati da Giovanni Porsia, Prefetto di Club. La mattinata ha visto alternarsi Giuseppe Della Pietra (Teacher Engagement Manager Microsoft), Evita Barra (Sector Lead Auto & Luxury Facebook), Pasquale Lorusso (Presidente di Confindustria Basilicata), Antonio Braia, (Presidente Cluster Tecnologico Lucano Automotive Fabbrica Intelligente), Pasquale Costante (Referente PNSD U.S.R. Basilicata) e il Sottosegretario al Mise On. Mirella Liuzzi. Grande partecipazione da parte dei soci rotariani, della cittadinanza e delle classi V degli Istituti scolastici: Liceo Stigliani, Liceo Scientifico D. Alighieri, IIS GB Pentasuglia, ITCG Loperfido-Olivetti, IIS Isabella Morra  e Ipsia  L. da Vinci, che nel question time, hanno dato vita ad un lungo ed articolato confronto con i relatori.
Il Presidente del sodalizio materano, Raffaele Braia dichiara: “nel piano strategico mondiale del Rotary le nuove generazioni hanno assunto primaria importanza, oggi inizia un percorso che terminerà a febbraio 2020, durante il quale vedrà protagonisti da un lato i Rotariani del Club e del Distretto 2120  e dall’altro il mondo della Scuola,  mettendo a disposizione le competenze tecnico-professionali agli studenti del quinto anno degli Istituti Tecnici, Professionali e Licei di Matera, a supporto degli stessi, il tutto in alternanza scuola lavoro”.
“Il Rotary International è un’associazione di Service, dove i Soci donano il proprio tempo e le proprie competenze per compiere azioni per il bene comune delle popolazioni e del territorio. E’ giunto alla quarta edizione il service legato alle V classi degli Istituti superiori, ad oggi sono stati formati oltre 6000 studenti e avviate una serie di attività in alternanza scuola lavoro, dichiara, l’ideatore e Presidente della Commissione Rotary Foundation di Matera, Antonio Braia”.
L’azione del Rotary Club Matera ha suscitato grande interesse da parte della TV locale, dei quotidiani e dei social media. Erano presente, tra gli altri, il Segretario Distrettuale Nicola Liso, il PDG Luca Gallo e la Presidente Rotary Club di Forma-Gaeta, Rosanna Purificato.

R.C. Foggia U. Giordano e i 30 anni dalla caduta del Muro di Berlino

Per ascoltare un testimone della Caduta del Muro di Berlino…

Conviviale Rotary club Foggia “U. Giordano”

Giovedì 14 novembre, presso Casa Freda, si è svolta una conviviale con il prof. Aldo Ligustro, direttore della Fondazione Monti Uniti, che ha relazionato sul tema “Trent’anni senza il muro di Berlino, com’è cambiato il mondo?”

Incontro molto interessante con un testimone diretto della notte del crollo, che per ben 15 anni ha vissuto a Berlino, prima da universitario, grazie a diverse borse di studio, dal 1983-1985 del DAAD (Deutscher Akademischer Austauschdienst), Ente tedesco di scambi culturali internazionali, poi dal 1990-1998 come consulente libero professionista, con sede a Berlino, nei settori del Diritto internazionale dell’economia, del diritto internazionale privato e del diritto europeo; analisi di mercato; traduzioni giuridiche.

La sua è la voce di chi ben ha conosciuto Storia, Cultura, Civiltà di Berlino e le dinamiche politiche e sociali che l’hanno caratterizzata. Per questo motivo, il presidente del Rotary club Foggia “U. Giordano”, Nicola Cintoli, ha voluto celebrare il trentesimo anniversario della Caduta del Muro di Berlino, facendo dono ai Soci rotariani di una testimonianza autentica.

9 novembre 1989. Data memorabile per il mondo intero. <Era mezzanotte>, racconta il prof. Ligustro, <quando, contattato telefonicamente da un’amica giornalista, mi sono precipitato davanti la porta del Muro e ho cominciato a vedere un fiume di gente che, appresa la notizia in diretta televisiva si era riversata alle frontiere e ai check point chiedendo di passare perché “l’avevano detto alla tv”: era caduto il muro”. Nessuna manifestazione violenta perché il colonnello Harald Jäger, responsabile del posto di confine di Bornholmer Strasse, di fronte alla decisione se intervenire con le armi, causando un eccidio, scelse di aprire pacificamente la porta.

Alla confusione iniziale e alla paura, ai tanti interrogativi senza risposta, gradualmente subentrò un senso di euforia e di festa per il ricongiungimento con amici e parenti. Solo la mattina dopo si capì che veramente la storia stava cambiando, allorché i militari scomparvero e la gente iniziò a salire sul muro>.

Dopo aver commentato i sentimenti di gioia per la riconquistata libertà, il prof. Ligustro ha analizzato più a fondo gli aspetti che hanno causato il cambiamento della Storia non solo tedesca ma europea e sovietica, in positivo e negativo giacché il cambiamento era già in atto e la volontà popolare di porre fine alla divisione della Germania era chiara. Appena una settimana dopo del crollo del Muro, a Praga, gli studenti scesero in piazza e il 17 novembre in Cecoslovacchia si svolse la manifestazione pacifica ricordata come “la rivoluzione di velluto”. Molti i particolari e gli aneddoti raccontati, che ci hanno resi partecipi di un evento storico così importante di cui abbiamo sentito la cronaca, letto pagine di storia, ma di cui forse non abbiamo acquisito piena consapevolezza.

Un grazie sentito al Prof. Ligustro brillante relatore e al Presidente Nicola Cintoli che ha organizzato l’evento.

Maria BUONO

R.C. Matera_Caminetto – Quando il cuore fibrilla

Venerdi 15 novembre presso Palace Hotel si è tenuto un interessante caminetto conviviale con la Dott.ssa Maria Giuseppina Veglia, dirigente medico presso L’Unità operativa complessa di Cardiologia Utic dell’ospedale ’Madonna delle grazie’ di Matera dal titolo “Quando il cuore fibrilla”. L’evento ha visto un importantissimo excursus didattico in merito alla problematica della fibrillazione atriale, che rappresenta l’aritmia di più frequente riscontro ed in costante aumento. La Dottoressa ha mostrato la differenza fra la fibrillazione atriale e ventricolare, le differenti tipologie di fibrillazione atriale (parossistica, persistente e permanente), i sintomi che possono consentire una autodiagnosi preliminare, l’importanza di una diagnosi precoce, le differenze nelle terapie attuabili e le strategie per evitare complicanze pericolose e potenzialmente invalidanti. Al termine della relazione ha fatto seguito un importante confronto con i numerosi soci rotariani presenti, con spunti di riflessione sul ruolo di tecnologie innovative (wereable) per una preventiva autodiagnosi e sulle differenze dell’approccio farmacologico.

Vito Santarcangelo

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