R.C. FOGGIA. LA CONDIZIONE DELLE DONNE IN TEMPO DI PANDEMIA

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Purtroppo i dati della cronaca quotidiana confermano una drammatica previsione scoccata con l’emergenza epidemiologica da Covid: quella di un probabile aumento dei casi di violenza contro le donne tra le mura domestiche a causa del maggior rischio di violenza dovuto al lockdown e alle difficoltà per le vittime conviventi con il maltrattante a denunciare e rivolgersi ai servizi di supporto. In particolare, molte donne che svolgevano lavori informali ma persi durante i periodi di chiusure, sono risultate maggiormente esposte, essendo costrette a lunghe permanenze in casa e diventando in misura maggiore economicamente dipendenti dai loro compagni con conseguenti maggiori difficoltà a sottrarsi alla violenza.

E’ quanto emerso dalla videoconferenza organizzata dal Rotary Club Foggia sul tema “La condizione delle donna in tempi di pandemia”, con le relatrici Elda Panniello (autrice del libro “Separazione e divorzio nella prospettiva dell’uomo violento” nonchè Presidente della Commissione “Contrasto violenza di genere” del R.C. Foggia) e Concetta Pacentra (Docente di filosofia e Presidente Inner Wheel di San Severo) che nella serata del 31 marzo 2021 hanno intrattenuto il numeroso pubblico di soci ed ospiti in collegamento da diverse località di Puglia, Basilicata, Campania e persino dalla Sicilia.

In apertura, presentando le gradite ospiti (tutte di espressione rotariana), il Presidente Luigi Miranda, ha motivato la scelta del tema che deve essere costantemente affrontato e divulgato al fine di produrre un’azione martellante volta ad incoraggiare le azioni di denunciare da parte delle vittime.

Quindi ha dato la parola a Palmina Leccese (Presidente del Rotary Club San Severo) che ha citato alcuni eloquenti dati accompagnati da puntuali riflessioni: secondo l’Istat, nel 2020 in Italia, la pandemia ha reso disoccupate 444mila persone di cui il 70% costituito da donne (101mila lavoratori di cui oltre 99mila donne nel solo mese di dicembre); da inizio di quest’anno e sino al 9 marzo si sono registrati ben 12 episodi di femminicidi, oltre ad innumerevoli casi di violenze verbali, fisiche e psicologiche, molto spesso alla presenza di bambini; permane un forte divario tra gli emolumenti percepiti dal personale femminile rispetto a quello maschile. “In tempi di coronavirus – ha concluso – immagino la donna come trampoliere-giocoliere che cerca di muoversi con destrezza alla ricerca della normalità”.

Altrettanto fermo e deciso il successivo intervento della prof.ssa Mariana Iannantuoni (Pres, Inner Wheel Foggia) nel ribadire che “il silenzio è la forma peggiore di accettazione, non basta ricordare ciò nella giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre, occorre invece provocare un cambiamento radicale nella mentalità e trovare sempre la forza di denunciare tutti i giorni dell’anno, magari ricorrendo al numero antiviolenza 1522”.

Aurora La Torre, Pres. Rotaract Foggia, recentemente nominata R.R.D. per l’anno 2022-2023, ha sottolineato l’attenzione del Rotaract sul ruolo della donna, come dimostrato dal fatto che per la quarta volta sarà una donna a ricoprire l’incarico più alto nel Distretto. Ha poi citato dati statistici davvero impressionanti: su un campione di 4000 donne intervistate di età 18/55 anni, il 25% ha dichiarato di aver subìto molestie. “Fondamentale – ha concluso – la funzione dei social media per contrastare la diffusione on line dell’odio e di fenomeni come body shaming ed altre forme di violenza come quella verbale”.

La relatrice Elda Panniello, da sempre impegnata in difesa dell’universo femminile, dopo aver motivato la “scomposizione” in due parti del suo libro, si è soffermata sugli aspetti della violenza psicologica, altrettanto pericolosa. “Purtroppo – ha affermato l’avv. Panniello – il legislatore non ha preso in considerazione l’aspetto culturale del nostro Paese che si fonda su una società patriarcale. Quindi viene trascurato l’aspetto importantissimo di sensibilizzare, sin dall’infanzia, al rispetto della parità di genere. Un cambio di mentalità che coinvolge anche le donne che devono raccontare e quindi denunciare”.

Altrettanto significative le riflessioni avanzate dalla prof.ssa Concetta Pacentra (Pres. Inner Wheel di San Severo) che ha fatto riferimento alla presenza di 6 donne in commissioni ONU al fine di condurre un’attenta valutazione dell’impatto del Covid sulle donne che, a fronte di una perdita di occupazione retribuita, si sono spesso ritrovate a gestire, all’interno delle rispettive famiglie, il carico di assistenza agli anziani oltre all’aggravio per l’accudimento dei figli studenti alle prese con la DAD. “Insomma – ha sostenuto la relatrice – un logorio fisico e psichico da non sottovalutare in un contesto di ampia emarginazione e la privazione dell’autonomia precedentemente conquistata”.

“Quanto alla violenza di genere – ha concluso la prof.ssa Pacentra – è un problema culturale che si combatte in famiglia, a scuola, nelle parrocchie, attraverso la ricostruzione di un processo educativo che coinvolge l’etica della responsabilità che noi tutti dobbiamo sentire all’interno dei nostri ambienti”.

Infine, le conclusioni tratte dal Governatore Giuseppe Seracca Guerrieri: “Non nascondo amarezza nel parlare di queste situazioni perché nulla può giustificare atti di violenza che purtroppo occupano la cronaca. Barbarie che al più presto dovremo definitivamente cancellare agendo prima, a tutti i livelli. Anche in questo caso, diciamolo convintamente: c’è bisogno di Rotary!”.

 Michele Chiariello

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