Ancora un incontro del Rotary club Putignano trulli e grotte, nell’ambito del progetto “Il Rotary al servizio delle nuove generazioni”. E’ avvenuto sabato scorso, 18 febbraio, all’IISS “Luigi Dell’Erba” di Castellana Grotte. Nell’aula magna “Rocco Di Cillo” dell’istituto, la docente di chimica, prof.a Annalisa Gentile, referente del “progetto benessere” della scuola, ha presentato il presidente del Rotary, ing. Francesco Mercieri che ha esortato gli studenti a far tesoro delle competenze sanitarie e psicologiche che il Rotary, molto attento al mondo ed alle problematiche dei giovani, offre loro; il preside Pietro Gonnella, coordinatore del progetto rotariano e soprattutto la dott.a Linda Savino, relatrice di giornata. Il tema affrontato con gli studenti delle quinte è stato: “L’educazione alla affettività ed alla sessualità”. La dirigente scolastica, preside prof.a Teresa Turi, si è detta lieta di essere riuscita a soddisfare, con il tema di oggi, una precisa richiesta degli studenti ed ha auspicato che il Rotary continui, anche nel prossimo anno, a supportare l’istituto con la loro alta competenza in tanti settori di interesse giovanile. La dott.a Linda Savino, dirigente medico, specialista in chirurgia mini-invasiva pediatrica e cura delle malformazioni uro-ginecologiche dell’infanzia e della adolescenza presso l’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari e specialista in ginecologia, ha affrontato il delicato ed importante tema partendo con dei cenni storici: l’evoluzione dell’uomo, la nascita “pubblica” di Enrico IV dinanzi a tanta gente per la dimostrazione certa che nasceva un re; le leggi che già, nel 12° secolo avanti Cristo, obbligavano già a portare il velo in pubblico ogni donna sposata nella Mesopotamia assira; giungendo al mondo d’oggi in cui, ancora in tanti stati africani, viene praticata la circoncisione agli uomini e la mutilazione dei genitali a bambine, ragazze e donne per controllarne la vita sessuale, il loro piacere. Ella ha affrontato gli aspetti psicologici, citando Freud e le teoria dell’io, dell’es e del super-io, con l’esigenza di stabilire un equilibrio dinamico con le spinte provenienti dal mondo esterno, dalla libido e dal rigore del super-io. Ha riportato la definizione del 2009 dell’Unesco della educazione sessuale come “un approccio, adeguato alla età ed alla cultura, attraverso la trasmissione di informazioni scientificamente corrette, realistiche e non giudicanti”. L’Italia purtroppo, ha fatto presente la dr. Savino , è fra le pochissime nazioni in Europa a non aver reso obbligatoria, nelle scuole, l’educazione sessuale. “L’innamoramento – ella ha continuato – è una pulsione che attiva parti del cervello, con la produzione di ormoni e neurotrasmettitori: sostanze chimiche come la dopamina, seguita poi dalla noradrenalina, dalla ossitocina fino alla vasopressina, con un affievolirsi successivo del cocktail chimico e quindi anche dell’innamoramento vero e proprio. Quindi ha illustrato il sesso biologico, come frutto dell’interrelazione di sesso cromosonico, di quello gonadico, fenotipico, dei genitali interni, ormonale e cerebrale. Ha illustrato ancora, con l’aiuto di slides, la conformazione degli organi genitali maschili e femminili ed il loro funzionamento; il concepimento e le sue regole fisiche; i principali metodi di contraccezione, da quelli naturali a quelli farmacologici e meccanici per il controllo della fertilità; della loro efficacia e delle percentuali di insuccesso, dalle quali si evidenzia il primato della pillola sul profilattico, sul coitus interruptus, sulle creme…I metodi naturali invece, come quello di Ogino-Knaus e della temperatura basale, sono molto fallaci. Nel 2010 si è celebrato il cinquantesimo anniversario della comparsa della prima pillola anticoncezionale, alla quale oggi, di molto migliorata e resa sicura, ricorrono, secondo la ginecologa, più di cento milioni di donne in tutto il mondo. Ha frenato subito l’entusiasmo dei giovani la dr.a Savino, ammonendo che essa deve essere assunta su precisa prescrizione medica e dopo alcuni esami, per essere certi che non danneggi l’organismo. Ella ha descritto molto bene tutti gli altri tipi di contraccettivi, da quello ormonale sottocutaneo, passando per il diaframma e la spirale, fino ad arrivare agli spermicidi ed al condom. Ma anche ha ammonito a stare attenti alle malattie sessualmente trasmesse per le quali occorre rivolgersi, senza pudore o timore, al medico ai primi sintomi; poi la contraccezione di emergenza o “pillola del giorno dopo” e la interruzione volontaria della gravidanza che la legge consente solo nei primi novanta giorni di gestazione. “Tuttavia, anche se essa è legalmente prevista – ha esortato la dr.a Savino – io vi invito a non farvi ricorso se non come extrema ratio, visto che oggi è facilissimo utilizzare i tanti mezzi di contraccezione”. Ella ha quindi, descritto i disturbi della differenziazione sessuale e le problematiche della identità sessuale, di quella di genere, dell’orientamento sessuale e del comportamento sessuale. Ha illustrato la continua evoluzione del riconoscimento della identità, da LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender) a LGBTQIA+ (Queer, Intersessuali, Asessuali e “+” ulteriori specificità di genere. La dott.a Linda ha concluso il suo intervento invitando i giovani a “portarsi a casa” soprattutto il principio della “consapevolezza” di tutto quello che essi fanno nel campo sessuale ed il principio del “rispetto” verso sé stessi e verso la libertà degli altri, “cosa fondamentale” (“il rispetto è quel piccolo particolare che fa la differenza”); nonché il ripudio di ogni forma di violenza, fisica e psicologica. “Ognuno di voi è simbolicamente una stella con tante punte, con tanti aspetti: dovrete fare in modo che questa stella risplenda sempre nella vostra sfera fisica, emozionale, spirituale, intellettuale, sociale”. Il dibattito successivo che ha visto intervenire molti studenti, si è concentrato soprattutto sulla pillola e sul suo uso (fa male? Occorre cambiarla frequentemente? La si può prendere liberamente? Cos’è la pillola del giorno dopo?). La dott.a Savino ha tranquillizzato tutti affermando che la pillola non fa assolutamente male, anzi che essa è il contraccettivo ideale e non occorre cambiarla, rispetto a quella che il medico ha prescritto. Il “medico” dunque; è lui che deve prescrivere la pillola adatta alla ragazza, dopo averle fatto fare degli esami per valutare il suo stato di salute: la pillola del giorno dopo si assume nel più breve tempo possibile (entro max 72 ore) se non si è presa, nel rapporto amoroso, alcuna precauzione ed è bene farvi ricorso il meno possibile (non essendo essa priva di effetti collaterali), privilegiando invece, i contraccettivi normali.
Pietro Gonnella