IL ROTARY DI PUTIGNANO DONA ALLA CARITAS UN’APE PIAGGIO

IL ROTARY DONA ALLA CARITAS UN’ APECAR PIAGGIO
Tutto è nato qualche sera prima di Natale, quando il presidente del “Rotary Club Putignano, trulli e grotte”, ha donato al presidente della Caritas cittadina di Putignano duecento panettoni artigianali da far pervenire sulle tavole di chi è più in difficoltà, a Natale, per strappare loro un sorriso nel giorno della nascita di nostro Signore Gesù. Don Peppe, di fronte alla montagna di panettoni, aveva esclamato: “Ci vorrebbe ora un’Apecar per distribuirli su tutto il territorio putignanese!”. Di lì l’idea del presidente Mastrangelo di impegnarsi con tutti i cinquanta soci del club perché questa esigenza della Caritas di Putignano potesse essere soddisfatta. Così giovedi scorso, 25 febbraio, con una breve cerimonia, egli ha consegnato, nelle mani di Don Beppe Recchia, le chiavi di un “Apecar Piaggio”, perché i volontari della Caritas possano più agevolmente distribuire i tanti prodotti, oggetto della donazione di tanti buoni cittadini, delle aziende, dei negozi e del Rotary stesso, tra le abitazioni di chi è in difficoltà, di tanto aumentati in questo periodo difficilissimo di pandemia Coronavirus; facilmente anche nelle vie più strette del centro storico. Alla cerimonia hanno anche presenziato i soci Paolo Campanella, Donato Guglielmi e Pietro Gonnella. Don Beppe Recchia ha ringraziato il Rotary per tale dono a nome di tutte e quattro le parrocchie di Putignano che hanno costituito da qualche anno la Caritas unica cittadina: San Pietro, il Carmine, San Domenico e San Filippo Neri. Il parroco arciprete della Chiesa Madre di San Pietro, don Beppe Recchia appunto, è il presidente di tale “Caritas associata”, che ha sede in via Santa Caterina da Siena, dove agisce un coordinatore unico, Francesco Campanella. In questa grande sede unica, cui convergono tutte e quattro le parrocchie, vengono distribuiti tutti i generi alimentari recuperati in occasione di giornate particolari di raccolta presso i supermercati oppure donati da semplici cittadini o comprati con appositi fondi europei. Nella stessa sede è anche presente la “Bottega del sorriso”, dove molti volontari gestiscono abbigliamento ed oggettistica, scarpe, borse, abiti, costumi, coperte e tanto altro. Insiste nella sede anche il “Centro di ascolto”, diretto dalla psicopedagogista dr. Marzia Lillo: ci sono con lei, tutti volontari, anche avvocati, giuristi, esperti bancari, psicologi… per l’ascolto delle “povertà del territorio”: disoccupazione, violenza familiare, usura e tante altre varie fragilità non materiali: “Dietro la richiesta di un pacco di pasta o di un vestito – ha evidenziato don Beppe – ricordate che c’è una montagna di povertà che, se vi mettete ad ascoltarla, potreste comprenderla ed aiutarla”. Quello di via Santa Caterina da Siena è dunque, ormai un centro polivalente, che si sta pensando di trasferirlo al palazzo dei “Clarettiani”, non appena ci sarà la possibilità tecnica ed economica per ristrutturare l’immobile. “In ogni caso attualmente abbiamo risolto la frammentazione degli aiuti – ha continuato don Beppe – come purtroppo avviene ancora in altri paesi; i bisognosi, infatti, prima, girando fra le Caritas delle varie parrocchie, ritiravano beni diversi dalle varie chiese, sconfinando dal proprio territorio parrocchiale, vista la mancanza di controlli appositi”. Ora invece a Putignano, tutto viene registrato, consegnato previa esibizione del “modello isee”; il tutto “per evitare abusi ed approfittamenti”. Da tener presente che a tale Caritas fa capo anche il quartiere periferico di San Pietro Piturno. Tutto viene monitorato; tante famiglie sono anche segnalate dai servizi sociali e dalle associazioni di volontariato, come le “Vincenziane”, l’ “Unitalsi” e tanti altri nuclei ecclesiali caritativi. Tutte le operazioni avvengono nella massima riservatezza. “Siamo nella nuova sede, unica per tutte le parrocchie, da due anni – ha concluso don Beppe – ed in questa maniera, con unità di intenti e di azione, la nostra opera è diventata più incisiva e più perequata”. Come più volte evidenziato, il territorio di intervento del Rotary di Putignano è composto anche da altri otto comuni viciniori, per i quali il presidente Stefano Mastrangelo ha promosso altri interventi. All’Unitalsi di Locorotondo, cui tre anni fa è stato fornito un pulmino per recuperare dalle loro case i portatori di vari handicap e riaccompagnarli dopo le azioni-lezioni nella loro sede, verrà tra qualche giorno donato un “forno per ceramiche”, da sistemare nel loro laboratorio per la cottura della ceramica da loro prodotta, appunto; esso interagisce con altri vari laboratori che vedono anche la partecipazione, oltre che dei disabili, anche degli anziani, dei giovani e dei bambini che lì si recano anche da Alberobello, da Noci, da Putignano e da Castellana Grotte. E’ anche in fase di realizzazione il restauro di un “crocifisso ligneo del ‘700” che fra qualche giorno ritornerà nella Parrocchia di San Francesco di Assisi di Castellana Grotte. Il Rotary sta per inaugurare, tra Alberobello e Locorotondo, un “Centro di onoterapia”, un tipo di “pet therapy” molto diffusa negli Stati Uniti, in Francia ed in Svizzera, in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore Basile-Caramia-Gigante, sedi di Locorotondo e di Alberobello. L’onoterapia è una terapia assistita con gli asini. Si tratta di un percorso terapeutico che utilizza la relazione uomo-asino, le cui caratteristiche proprie di taglia ridotta, pazienza, morbidezza al tatto, lentezza di movimento e tendenza ad andature monotone sono particolarmente indicate. La onoterapia coinvolge gli assistiti in una dimensione di totale interezza fisica (il contatto con l’asino), psichica (l’incontro, il coinvolgimento, le emozioni, le sensazioni, le paure vissute o superate, l’affetto, il legame), ed energetico (l’attrazione o la repulsione dall’asino). I pazienti avvertono così, grazie all’asino, una riduzione del loro stress, un alleviamento delle difficoltà emotive ed un miglioramento della comunicazione; oltre al ritrovamento di certe emozioni ,nascoste o sepolte, imparando a riconoscerle per poi osare ad esprimerle, gestirle, controllarle. Nel prossimo mese di maggio il Rotary, come già si è impegnato il presidente Mastrangelo all’atto del suo insediamento, consegnerà all’IRRCS, Ospedale di Castellana Grotte, un “casco refrigerante” che serve per impedire la caduta dei capelli ai pazienti oncologici durante le terapie, cui si sottopongono presso lo stesso ospedale.
Pietro Gonnella

 

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