IL ROTARY CLUB FOGGIA FESTEGGIA I SUOI 65 ANNI CON GREGORIO VIVALDELLI E LA SUA DIVINA COMMEDIA

Una serata ricca di emozioni per celebrare il 65° compleanno del Rotary Club Foggia, giovedì 6 febbraio 2020 al Teatro “U. Giordano”.

L’idea, quella di condividere con la città uno spettacolo di alto spessore culturale, con il Prof. Gregorio Vivaldelli, fine divulgatore della Divina Commedia che ha intrattenuto il numerosissimo pubblico sul tema: “Ritorna a te stesso: sincerità ed inganni nell’Inferno di Dante”.

La Presidente, Antonella Quarato, dopo gli inni, ha salutato autorità rotariane e civili e gli ospiti: il PDG Sergio Di Gioia, l’Assistente del Governatore del Distretto 2120 Sergio Sernia per la zona 3, Luciano Magaldi, l’Assistente del Governatore del Distretto 2120 Sergio Sernia per la zona 4, Pasquale Frattaruolo, il Presidente del Club di San Severo Attilio Celeste, il Presidente del Club di Lucera, Luigi Vascello, la Presidente dell’Inner Wheel, Irene Bonassisa, il Presidente della Commissione Distrettuale Effettivo, Nicola Auciello, l’On. Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, il Sindaco di Foggia Franco Landella, l’Assessore alla Cultura del Comune di Foggia Anna Paola Giuliani, l’Assessore alla Istruzione del Comune di Foggia, Claudia Lioia, il Dirigente dell’Ufficio Cultura del Comune di Foggia, Carlo Di Cesare.

Ha poi salutato i delegati del Magnifico Rettore Pierpaolo Limone, impossibilitato a partecipare ed ha affidato alle Suore e ai numerosi bambini dell’Istituto San Giuseppe un saluto per Sr. Emanuela Vigliotti, Madre Superiora dell’Istituto con il quale, il Club ha un lungo rapporto di amicizia e collaborazione.

Infine un doveroso saluto e ringraziamento ai Responsabili e a tutta la Comunità Magnificat Dominum che ha fatto da “gancio” con l’illustre ospite.

Naturalmente il ringraziamento più caloroso al Sindaco e all’Assessore Giuliani, grazie alla collaborazione e disponibilità dei quali è stato possibile realizzare lo spettacolo nel bellissimo teatro della città.

Il Sindaco non può non menzionare l’increscioso episodio che ha visto vittima la statua “Ritorno a casa”, il dono che il Rotary Club Foggia, in occasione del 60° anniversario dalla fondazione, durante la Presidenza di Giulio Treggiari, fece alla città. La notte precedente è stata infatti spezzata in due da un calcio di un vandalo, così come evidenziato dalle videocamere di sorveglianza. Sia il Sindaco che la Presidente del Rotary rassicurano tutti: “La statua sarà restaurata e tornerà al suo posto a dimostrazione che non ci si piega alla volontà dettata dalla criminalità e della inciviltà.”

Affettuose le parole dell’Assessore Anna Paola Giuliani che mette in evidenza come ai compleanni di solito si ricevano regali e invece il R.C. Foggia abbia voluto aprire le porte del teatro ai cittadini con accesso gratuito e condividere con la città questo momento di festa. Paragona poi Gregorio Vivaldelli al viaggiatore che porta proprio a Foggia e in questa giornata il suo messaggio di speranza.

Si arriva così ad un momento importante e, dopo la proiezione di un video riassuntivo di una piccola parte delle molteplici attività e service del Club, “per farci conoscere – dice la Presidente – farvi sapere chi siamo e cosa facciamo”, vengono invitati sul palco, insieme al Consiglio Direttivo, alcuni soci che celebrano un anniversario significativo con il Club: Il PDG Sergio Di Gioia e il Past President Franco Galasso 50 anni di Rotary, il Past President Costanzo Natale, 47 anni di Rotary, il Past President Donato De Matteis 41 anni di Rotary, e Michele Monaco, Francesco Paolo Pepe e Paolo Telesforo 40 anni di Rotary.

Una citazione particolare per Adolfo Affatato che, ultimo figlio spirituale di Padre Pio, da trent’anni gira il mondo come testimone della vita e dell’opera del Padre, tenendo alto il nome di Foggia e del Club.

Ma la Presidente, ricordando come le varie attività siano merito di tutti i Soci, guidati di anno in anno dai diversi Presidenti, ha menzionato, ringraziandoli, i Presidenti degli ultimi 20 anni che purtroppo sono recentemente scomparsi: Lucio Miranda, Roberto Terracciano, Alfredo Di Taranto, Rodolfo Borghesan, Antonio Pellegrino, Pio Barone e non può mancare, in un’occasione dantesca, una parola per il compianto Past President Renzo Scarabello che fece innamorare generazioni di studenti di Dante e della letteratura.

Inizia quindi il vero spettacolo con Gregorio Vivaldelli che conduce il pubblico in modo delicato e sapiente, ironico e divertente tra le malebolge dantesche. Sembra quasi che viva a Foggia, ne identifica i problemi che ora come allora, affliggono l’umanità e scava tra i peccati più comuni della lusinga, dell’adulazione, del tradimento, della menzogna, della truffa. E’ energico, guizzante e mantiene l’attenzione per un’ora e mezzo senza interruzioni! Al termine uno scrosciante lunghissimo applauso e il desiderio di tutti di riascoltarlo presto, qui a Foggia!

Il Sindaco, che lo aveva già ascoltato, quasi profeticamente aveva annunciato “Vivaldelli è meglio di Benigni”. Certo, un paragone irriverente ma, quella sera, tornando a casa e ascoltandolo massacrare il Cantico dei Cantici, molti hanno pensato che forse… non era così lontano dalla verità.

Antonella Quarato

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