Serata del 1 Marzo 2022, con la presentazione del libro “L’amore (im)perfetto” di Pietro Falconetti. Interclub con il Rotary Club Bisceglie

Una splendida serata di amicizia rotariana quella del primo marzo al Rotary Club Trani, finalmente ritrovatosi in un incontro di persona, dopo un lungo periodo di astinenza causa covid. Serata particolarmente ricca, con l’Interclub con i cari amici del R.C. Bisceglie al quale appartiene da poco l’amico Pietro Falconetti che ci ha parlato del suo coinvolgente libro “L’amore (im)perfetto”. Il nostro Presidente, Pasquale Vilella ha dato inizio alla serata salutando i presenti e passando immediatamente la parola al Presidente del R. C. Bisceglie, un vecchio nostro amico, Massimo Cassanelli, che ha ricordato come il suo Club abbia avuto come padrino il nostro, vent’anni fa, una ricorrenza che sarà celebrata nei primi giorni di giugno con una opportuna manifestazione. La parola è poi passata al nostro Segretario Mario Fucci che ha letto un riassunto del CV di Pietro, che è un Project manager, con un master nella gestione delle piattaforme digitali, titolare di due società nel settore delle telecomunicazioni, una a Bucarest e una a Bisceglie: nato come programmatore analista, si laurea poi a Bari in Scienze filosofiche, con una tesi dal titolo peculiare, “La stupidità nel mondo del lavoro”, una tesi in antropologia filosofica. La parola è poi passata al nostro amico Socio Salvatore Nardò, che ha avuto il compito di coordinare la presentazione di Pietro e stimolarlo con alcune domande.  Egli ha iniziato leggendo un brano fondamentale nel libro, ove si parla di una coppia, Enrico e Daniele, che essendo uno milanese e l’altro leccese, s’incontrano, s’innamorano e decidono di andare a sposarsi in Puglia. Questo fatto, realmente accaduto, ha visto Pietro partecipe e presente al matrimonio e lì, di fronte alle varie reazioni delle persone, quando si trovano a confrontarsi con la diversità, la sua sensibilità è stata stimolata, ponendo la diversità come nocciolo fondamentale del libro, articolato in cinque storie, ognuna con una sfaccettatura di diversità, da svariati punti di vista. Verso la fine del libro, un personaggio, chiamato Giuseppe, ricollega tutte le storie con un “fil rouge” di sintesi. L’aspetto fondamentale dell’impostazione di Pietro, sottolineata da Salvatore, è che lui si è posto nei confronti della diversità senza giudicare, esponendo la situazione e fornendo semplicemente degli spunti di riflessione, ai quali ognuno di noi può attingere nella sua propria diversità, poiché ognuno di noi è un mondo a sé stante, diverso dagli altri.. L’applaudita serata si è conclusa con i complimenti all’autore e con i saluti cordiali di Massimo e Pasquale ai presenti, in una rinnovata amicizia rotariana.

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