Sul tema “Il Rotary degli albori e l’etica capitalista in America a cavallo dei due secoli” si è tenuta una piacevole conversazione di Marco Scillitani, Vice Presidente del Rotary Club Foggia, davanti ad una attenta platea davvero affascinata dalle argomentazioni presentate gradevolmente dal relatore.
Dopo l’onore alle bandiere ed i saluti di rito, la serata è stata aperta dal Presidente Paolo Agostinacchio con la presentazione del giovane Gabriele Azzarone, inviato dal Club a partecipare per 5 giorni al Ryla (Rotary Youth Leadership Award), manifestazione dedicata alla formazione di giovani talenti, quest’anno tenutasi a Valenzano presso il CIHEAM International Centre for Advanced Mediterranean Agromic Studies.
Successivamente alla testimonianza della significa esperienza ed i ringraziamenti da parte dello studente universitario foggiano (a breve la tesi della laurea magistrale in Lingue moderne per la Comunicazione e la Cooperazione internazionale presso l’Università di Macerata), è seguito il cerimoniale di cooptazione del nuovo Socio Vincenzo Sarcone, avvocato, accompagnato dalla consorte Camilla Ciuffreda. Presentato dal collega Marco Scillitani, il neo socio, nell’esprimere gratitudine per l’accoglienza riservatagli, ha letto la formula di impegno a promuovere gli scopi del Rotary ed a rispettare le norme del Club.
Il terzo argomento della serata è stato dedicato al giornalista e scrittore Luca Maria Pernice, presente all’evento, che si è aggiudicato il premio “International Fellowship of Scouting Rotarians” con il suo libro “O.S.C.A.R. – La resistenza scout – Lo scautismo clandestino dopo il 1943” per i caratteri della “Andrea Pacilli Editore di Manfredonia”. Unitamente alle congratulazioni, a Luca Pernice è stato consegnato un attestato in attesa dell’ arrivo di una medaglia ricordo.
A seguire, il Presidente Paolo Agostinacchio ha quindi introdotto l’argomento della serata sottolineando come il rapporto tra Rotary e capitalismo faccia frequente riferimento all’etica rotariana, “tema reso ancora più attuale – ha sostenuto il Presidente Agostinacchio –nel mentre si registra una fase calante del globalismo di fronte ad una crisi internazionale che ha messo in ginocchio la nostra economia con il blocco di numerose attività”. Con il consueto dotto eloquio, Agostinacchio ha poi accennato a riflessioni su calvinismo e luteranesimo, offrendo ampi canali di conversazione al relatore Marco Scillitani.
Quest’ultimo, in replica sul tema avendolo già trattato in una recente conferenza tenuta presso altro Club Rotary, si è dapprima soffermato sulle capacità manageriali del Rotary orientate al cambiamento, per poi “attraversare” periodi storici con gli eventi che in America hanno contraddistinto tali epoche: la rivoluzione industriale e quella sociale, lo scambio di interessi banche-ferrovie, l’emancipazione degli schiavi, Chicago città della carne (a danno degli addetti alle lavorazioni), pervenendo infine alla determinazione che la conclusione degli affari deve essere legata al principio etico. A questo punto si allaccia il ruolo del Rotary secondo i suoi cardini.
“Il Rotary per andare oltre” – ha concluso Marco Scillitani – “con persone dedite al servizio e per migliorare se stesse”. Infine la commossa menzione e l’unanime auspicio di vedere al più presto riunirsi l’amico e socio Stani Marinari, storico tesoriere del Club.
Conclusioni affidate a Giulio Treggiari, Assistente del Governatore Gianvito Giannelli: “Paul Harris, di origine irlandese, Silvestre Schiele, di origine tedesca, Gustavus Loehr, americano, e Hiram Shorey, di origini svedese. Il segnale etico che quattro uomini diversi per etnie e religione nell’anno 1905 trovano il modo di stare insieme dando vita al Rotary”.
Noi, oggi, orgogliosi dell’appartenenza.
Michele Chiariello