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SERVICE TUTE BIOCONTENITIVE PER IL CLUB DI MELFI

Il Rotary Club di Melfi si è fatto promotore di una raccolta fondi per acquistare e donare agli operatori sanitari dei dispositivi di sicurezza da utilizzare nella emergenza sanitaria creatasi nella Casa di Riposo di Melfi.

Il segnale di aiuto è stato colto da aziende che operano nell’area industriale di San Nicola di Melfi quali FCA Group, Iscot Italia e CPM ma anche da imprenditori locali come Zurich Assicurazioni, Gisa, SDM, Sistempav ed altri benefattori.

La somma raccolta ci ha consentito di acquistare un numero di 500 Tute bio contenitive che saranno donate ai servizi  sanitari periferici che opereranno, in accordo con i Comuni, per l’esecuzione dei tamponi rapidi.

Il ringraziamento va a tutti coloro che  hanno partecipato, consentendo al Rotary di fare la differenza.

“IL COVID a Casa !!! “. UN PROGETTO DEI ROTARY DELLA BASILICATA

Il COVID a Casa!!!

 In un momento di enorme incertezza nella lotta al COVID 19, tutti gli esperti concordano in maniera pressoché unanime, che il miglior modo di combatterlo è presidiando il territorio, arginando così i ricoveri ospedalieri! La parola d’ordine che si sente ripetere è: agire prima possibile. La terapia a casa eseguita tempestivamente, rappresenta il rimedio più efficace giacché è acclarato che riduce drasticamente l’indice di letalità, purtroppo in grande e rapida risalita negli ultimi bollettini ministeriali!

Vi è, tuttavia, la diffusa consapevolezza che questo tsunami sociosanitario stia stressando oltre ogni previsione una Sanità Pubblica, impegnata fortemente sul fronte ospedaliero, messo a dura prova dai troppi ammalati gravi che vi giungono; al momento, si fatica molto a trovare e produrre soluzioni preventive rapide ed efficaci atte ad impedire tali ospedalizzazioni.

Il Rotary, in uno spirito di sussidiarietà, intende dare un significativo impulso per ridurre la succitata criticità, rafforzando la medicina territoriale! Secondo gli esperti, la difficoltà principale per l’esecuzione di una tempestiva terapia domiciliare è prodotta da ritardi, per lo più dovuti ad un ingorgo diagnostico rappresentato dalla attuale limitata capacità a eseguire i tamponi molecolari! I laboratori pubblici seguono i legittimi ma rigorosi protocolli delle USCO e sono concentrati a tracciare ormai solamente i pazienti sintomatici conclamati con i loro contatti non riuscendo, poiché già saturi, a tracciare pazienti fragili ma a rischio più generico. I laboratori privati, anche loro ormai con lunghe liste di attesa, seguono legittime logiche di domanda privata che spesso non combaciano con criteri di priorità oggettiva.

Molti addetti ai lavori ritengono che l’avvento dei test antigenici rapidi, già legittimati da specifiche note tecniche ministeriali, può cambiare l’inerzia della gestione COVID. Al momento, grazie a una iniziativa sperimentale rotariana, sono già utilizzati con grande soddisfazione dagli operatori ADI per tracciare pazienti a rischio in Cure Domiciliari e per monitorare i medici, gli infermieri, gli OSS e i fisioterapisti più esposti.

L’idea di moltiplicare l’esecuzione di tali tamponi a tutta la popolazione, con le precise indicazioni previste e cioè nei casi in cui non vi è un chiaro “link epidemiologico”, può essere la chiave di volta per creare l’auspicato processo di “accelerazione diagnostica” e quindi della relativa e opportuna anticipazione della presa in carico e di inizio della terapia a domicilio in una fase di iniziale sintomaticità.

Tuttavia, per eseguire tali test in regime di sicurezza e di legittimità bisogna ricorrere a operatori sanitari dotati di DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) adeguati e sufficienti.

Tali infermieri, al momento non sono reperibili nella sanità pubblica in quanto esiste, anche

in termini di risorse umane, una saturazione manifesta.

Una specie di “join venture solidale” con i MMG ma anche eventualmente con la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile e i Sindaci del territorio risolverebbe tutte le criticità organizzative, senza gravare sulla sanità pubblica ma coadiuvandola attraverso l’esecuzione di un elevato numero di test che, in caso di positività, sarebbero immediatamente segnalati alle USCO e quindi processati dai laboratori autorizzati, con i classici tamponi molecolari, questa volta eseguiti in mirati.

Poiché il Distretto 2120 è ampio e articolato con peculiarità territoriali che possono richiedere interventi diversificati, è opportuno ipotizzare assetti organizzativi diversi in funzione di esigenze specifiche di ciascun territorio.

Pertanto, con compiti di ciascuna componente comunque netti e ben definiti:

  • Il Rotary, con un ruolo di coordinamento e con la messa a disposizione dei test antigenici rapidi e di parte dei DPI necessari alla loro esecuzione;
  • la Croce Rossa, con la messa disposizione di infermieri volontari per l’esecuzione materiale dei tamponi rapidi;
  • i Comuni, con il compito di segnalare situazioni critiche eccezionali;
  • la Protezione Civile con il compito di facilitare la logistica dei prelievi di massa, se necessari;
  • i MMG che potrebbero prescrivere e/o utilizzare in prima persona tali tamponi nei casi di specifiche e impellenti necessità;
  • la Sanità Pubblica che, oltre a utilizzare tali test per i pazienti in ADI e per gli operatori preposti, attraverso le USCA e i propri laboratori certificherebbero i casi positivi e avvierebbero immediatamente la terapia a domicilio ai sintomatici iniziali, monitorando pure gli asintomatici.

Quanto suesposto è, di fatto, un impianto organizzativo di tipo modulare che prevede la messa in campo dei succitati attori in funzione dei bisogni specifici, anche subentranti.  Ogni club potrebbe “raccogliere la domanda del proprio territorio” e ipotizzare un assetto logistico, arruolando gli attori più confacenti allo scopo. In tal modo, con tale flessibilità organizzativa si potrà valutare, di volta in volta, territorio per territorio, se “testare” una scuola, un grosso nucleo familiare, un gruppo di operatori o pazienti in ADI. I medici rotariani di ciascun club potrebbero operare da filtro e da “facilitatori” di ogni processo.

È una sfida che coinvolge più attori e quindi può avere criticità organizzative. Ma il Rotary, che ha tra le sue mission l’ambizione di individuare in anticipo azioni virtuose per la Società Civile, in questo contesto vuole e deve osare per produrre un decisivo cambio di marcia alla lotta al COVID, in un’ottica di affiancamento proattivo alla sanità pubblica.

Il titolo del progetto “Il COVID a Casa!!!” rappresenta una giusta e opportuna metafora: attraverso la cura a casa possiamo veramente dare un contributo in attesa del vaccino e di terapie più specifiche che lo possano finalmente debellare…

Rotary Club Melfi. 

Banca: Intesa San Paolo, filiale di Melfi

IBAN: IT23A0306942102100000003563 —  CAUSALE :  SERVICE “COVID a casa”

 

SERVICE NONNI AL SICURO. I ROTARIANI DI MELFI PER LE RSA

A seguito della propagazione rapida ed inesorabile dell’epidemia COVID-19 nelle case di riposo della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa e interpretando le necessità del personale di gestione delle strutture per il controllo del processo in emergenza, il Rotary Club di Melfi ha inteso mettere al servizio delle Comunità le competenze presenti all’interno del Club. Facendo tesoro anche delle professionalità presenti sul territorio, i Rotariani hanno proposto un modello di lavoro rapido ed efficace che mettesse in sicurezza luoghi e persone.

Infatti, riferendosi alle migliori pratiche operative ed alle produzioni scientifiche degli Enti ed Istituzioni preposte alla definizione di linee guida di gestione delle RSA, i Rotariani hanno predisposto, creato le condizioni d’applicazione e messo in pratica quanto necessario sia a livello procedurale che esecutivo.

Coscenti che insieme è possibile fare la differenza, i Rotariani hanno operato studiando lo stato di fatto per giungere ad individuare:

  • le necessità istantanee per la messa in sicurezza del personale operante e dei residenti;
  • le procedure operative per il blocco della propagazione dell’epidemia;
  • gli interventi operativi da attuare per garantire le condizioni di ripartenza della gestione ordinaria.

I Soci del Club di Melfi hanno provveduto anche alla individuazione dei Partners più affidabili ed monitoraggio e controllo delle fasi operative, partecipando direttamente alle attività. Ciò, al fine di garantire in tempi rapidi la ricostituzione delle condizioni di sicurezza all’interno delle strutture di accoglienza.

Lo spirito rotariano del servizio al disopra di ogni interesse personale è stato il motore di questa attività dimostra come con passione, abnegazione e spirito di sacrificio anche le condizioni più complicate possano essere ricondotte in un nuovo ambito di normalità.

AL R. C. MELFI SI PARLA DI DIETA MEDITERRANEA

Nella serata di venerdì 27 novembre il Rotary Club di Melfi ha tenuto sulla piattaforma Zoom una “Virtual Conference” sul tema “Dieta Mediterranea – studi clinici ed epidemiologici di una dieta funzionale al benessere e da (ri)scoprire”.

Dopo il suono della Campana e l’ascolto degli Inni, il Presidente Giovanni Navazio ha aperto la serata rivolgendo un caloroso saluto di benvenuto ai soci ed agli ospiti intervenuti ed un vivo ringraziamento a Vincenzo Metastasio, Assistente del Governatore, per la costante e preziosa collaborazione in questo particolare anno rotariano.

E’ toccato poi al Segretario Riccardo Colucci presentare i relatori della serata dott. Raffaele Lopardo e dott.ssa Giusy Mosca.

Il dott. Raffaele Lopardo, giovane socio del Rotary Club di Melfi, laureato in Scienze biologiche e specializzato in Biologia e nutrizione umana, ha frequentato vari corsi di aggiornamento presso l’Istituto di Alta Formazione per la dieta del paziente oncologico.

Svolge la sua professione di Biologo nutrizionista a Rionero in Vulture, Brienza e Potenza.

Nella sua articolata relazione il dott. Lopardo, partendo dal concetto di “dieta”, ha presentato le principali piramidi di alimenti e, dopo un escursus sui principali studi clinici ed epidemiologici relativi alla dieta mediterranea, si è soffermato sulla sua codifica da parte di Ancel Keys.

Ha quindi presentato i numerosi studi scientifici seguiti alla ricerca di Keys ed ha approfondito il concetto di “globesity” e dei rischi connessi quali l’aumento della comorbidità, della spesa sanitaria e dell’impatto ambientale.

Il Relatore ha concluso ricordando che la dieta mediterranea nel 2010 è stata dichiarata dall’UNESCO “patrimonio immateriale dell’umanità” e pertanto deve essere intesa come uno “stile di vita”.

Ha preso di seguito la parola la dott.ssa Giusy Mosca, consorte del dott. Lopardo, laureata in Scienze e tecnologie alimentari e specializzata in Biologia della nutrizione.

Ha conseguito la qualifica di Naturopata presso l’Accademia Internazionale della Nutrizione Clinica di Roma ed ha partecipato a numerosi corsi di formazione sulla Nutrizione durante il periodo di gravidanza.

L’intervento della dott.ssa Mosca sul tema “La dieta mediterranea in gravidanza” è stato incentrato sui benefici che tale dieta porta alle gestanti.

Nel corso della relazione in cui sono stati preliminarmente ripresi vari concetti già esposti dal dott. Lopardo, la dott.ssa Mosca ha posto l’accento sull’importanza di tenere uno stile di vita sano e regolare durante il periodo di gestazione.

Alle relazioni ha fatto seguito un animato dibattito che ha arricchito le argomentazioni esposte ed ha evidenziato l’interesse di soci ed ospiti per la tematica trattata.

Ha concluso la serata l’intervento dell’Assistente del Governatore il quale ha elogiato il Presidente per la tenacia e la dinamicità con cui guida il Club, per gli importanti service realizzati in questo periodo di pandemia e per l’approfondimento di tematiche care al Rotary come quella della “Dieta mediterranea” vista in funzione del benessere dell’individuo.

IL R.C. MELFI PER “UN MONDO FATTO BENE”

Le limitazioni imposte dal Covid-19 non hanno fermato le attività del Rotary Club di Melfi che nella serata del 13 novembre ha organizzato sulla piattaforma Zoom un interessante incontro con soci ed ospiti sul tema “Un mondo fatto bene”.

In apertura di serata, dopo i saluti di rito, il Presidente Giovanni Navazio ha presentato a grandi linee le iniziative che il Club, anche di concerto con gli altri Club di Basilicata, sta attuando, in questa difficile fase segnata dalla pandemia, per rispondere ai bisogni del territorio in linea con la “Cultura del dono” propria del Rotary.

Il Presidente ha quindi introdotto l’argomento dell’incontro ed ha presentato il relatore dott. Gaetano Megale.

Di origini melfitane, laureato con lode in psicologia sperimentale all’Università di Roma, è Independent ethics advisor e realizza attività di consulenza, progettazione di modelli di ricerca e misurazione dell’ethical risk e del clima etico organizzativo nonché di elaborazione di codici etici nell’ambito delle professioni.

Collabora con UNI – Ente Nazionale di Normazione – e per l’attività svolta ha ricevuto il Premio Scolari 2010.

Si è occupato in particolare dello sviluppo della cultura dell’integrità delle organizzazioni e dei professionisti mediante la predisposizione di un codice etico.

Il dott. Megale ha affrontato con entusiasmo e chiarezza espositiva la problematica relativa alla “legalità” e, dopo essersi soffermato sulle principali criticità legate al concetto di “norma cogente” ed alle ragioni alla base della sua inefficacia, ha introdotto il tema della “integrità”.

I concetti esposti, riconducibili a complesse teorie filosofiche, sono stati efficacemente esemplificati attraverso alcuni “dilemmi” che, mediante un sistema di sondaggio, sono stati sottoposti anche ai presenti col risultato di rendere la trattazione dinamica ed efficace.

Il relatore ha concluso il suo intervento richiamando l’attenzione sulla necessità di una cultura della legalità e dell’integrità basata sullo sviluppo del grado di ragionamento etico degli individui.

Dopo un ampio ed articolato dibattito, il relatore nel congedarsi ha inteso collegare la tematica da lui trattata con i principi del Rotary e con la “Prova delle quattro domande” di cui ha fornito interessanti materiali di approfondimento.

Al termine della interessante serata, ricca di spunti per costruire “Un mondo fatto bene”, il Club di Melfi ha conferito al relatore dott. Gaetano Megale la Paul Harris Fellow, alta onorificenza rotariana, per “la continua divulgazione e diffusione di un’Etica comportamentale come valore essenziale della condotta Umana, tema che trova un profondo legame con le Vie di Azione del Rotary e che interpreta nei fatti le virtù e lo spirito rotariano”.

LA CRISI DI IMPRESA AI TEMPI DEL COVID 19 ALL’ESAME DEL R.C. ALTAMURA GRAVINA

Proseguendo negli incontri a distanza, a causa del permanere delle difficoltà d’incontro in presenza per la crisi epidemica da Covid 19, nella serata del 27 novembre 2020, il Rotary Club Altamura Gravina ha organizzato un webinair su la crisi d’impresa ai tempi del Covid 19 e sugli strumenti per il suo superamento e risanamento. La relazione è stata tenuta congiuntamente dai titolari dello Studio Calò Geminale che ha sede ad Altamura, con recapiti anche a Roma e Lecce, che da alcuni anni si è specializzato nell’assistenza alle imprese per affrontare e superare le situazioni di crisi aziendali. Si sono così avvicendati nella trattazione gli avvocati Alessandro e Luca Calò e la dottoressa Maria Geminale che hanno illustrato ai soci collegati sulla piattaforma Zoom la problematica connessa, utilizzando anche esperienze dirette di interventi da essi effettuati.
In primo luogo è stato spiegato che la ristrutturazione d’azienda consiste in un sistema finalizzato a consentire il riequilibrio aziendale con l’obiettivo del risanamento dell’impresa ed il massimo soddisfacimento dei creditori.
Per verificare l’esistenza di uno stato di crisi vi sono alcuni indicatori significativi tra il quali avere un patrimonio netto negativo ovvero il rapporto tra oneri finanziari ed i ricavi o tra capitale proprio e capitale di terzi o ancora la percentuale di attivo a breve termine rispetto al passivo a breve termine nonché il calcolo dei debiti tributari e previdenziali rispetto all’attivo.
Secondo i relatori le principali problematiche che presentano le aziende in stato di crisi sono rappresentate da una contrazione dei ricavi e l’incidenza dei costi oltre agli effetti degli impegni finanziari nella continuità aziendale.
Nello specifico è stato precisato che le considerazioni effettuate valgono per tutti i momenti di vita dell’azienda anche se trovano una particolarità nell’attuale periodo di crisi economica dovuta alla crisi epidemica da Covid. 19-
Fatte queste premesse è stato puntualizzato che la percezione immediata delle difficoltà finanziare comporta un aumento delle probabilità di conservazione dell’impresa in funzionamento avendo così ricadute per una pluralità di soggetti: imprese, dipendenti, creditori, investitori.Per superare la crisi occorre una certa risolutezza e tempestività degli interventi soprattutto nell’intento di modificare comportamenti negativi del passato.
A questo punto diventa importante avere una sorta di fotografia dell’azienda che riporti la sua attuale situazione, risalendo ai problemi finanziari esistenti e cercando di comprendere le cause scatenanti. Successivamente bisogna individuare le strategie di intervento, valutando la sostenibilità del rientro della debitoria e definendo la direzione aziendale da intraprendere.
In questo contesto si propongono tre alternative: un piano di risanamento ex art. 67 Legge Fallimentare, un accordo con i creditori ai sensi dell’art. 182 bis della Legge Fallimentare e da ultimo il Concordato preventivo.
In dettaglio è stato chiarito che il primo strumento consiste nella conclusione di accordi con i creditori, nell’ottica di un piano di risanamento che assicuri l’equilibrio economico-finanziario. Il piano viene attestato da un professionista indipendente ma non sospende le azioni monitorie dei creditori. L’accordo di ristrutturazione del debito, invece, prevede il pagamento di almeno il 60% ai creditori aderenti e l’integrale pagamento del debito ai creditori non aderenti ma comporta la sospensione delle azioni esecutive e consente l’accesso al credito in maniera più agevole.
Il concordato preventivo è poi la procedura concorsuale prefallimentare che tutela l’imprenditore perchè consente di proseguire l’attività e nello stesso tempo tutela i creditori perchè riduce l’attesa per la riscossione dei crediti che nelle procedure fallimentari è piuttosto lunga.
Da ultimo e solo con riguardo ai debiti tributari e previdenziali si può avere la transazione fiscale che consente il pagamento parziale e dilazionato di tali debiti.
In chiusura di serata è intervenuto l’assistente del Governatore, Pino Nitti, che ha portato i saluti del Governatore ed ha espresso parole di apprezzamento per l’iniziativa e per l’interessante esposizione svolta dai relatori.

Domenico Montemurno

R.C. FOGGIA: LA LEADERSHIP AL FEMMINILE E LA CONSAPEVOLEZZA DI SE STESSI.

Al di là della scontata ferma condanna a qualsiasi forma di maltrattamento alle donne, la conferenza organizzata il 25 novembre 2020 dal Rotary Club Foggia in occasione della Giornata Mondiale contro le violenze alle donne, è stata soprattutto l’opportunità per riaffermare il ruolo della donna che è sempre più artefice e protagonista nella società contemporanea, rivestendo anche incarichi in posizioni strategiche da sempre appartenuti all’universo maschile.
Tema dell’incontro on line: “La leadership al femminile. La consapevolezza di se stessi”. Ai lavori, moderati dal Presidente del Club, Luigi Miranda, hanno preso parte in veste di relatrici la dott.ssa Alfonsina De Sario, Commissaria della Polizia di Stato e referente dello Sportello antiviolenza sulle donne presso la Questura di Foggia, la dott.ssa Franca Dente, Presidente dell’Associazione “Impegno Donna”, e la dott.ssa Stefania Ficarelli, Agente di Assicurazioni, che hanno raccolto vasti consensi ed apprezzamenti da parte del numeroso pubblico, nell’occasione costituito anche da appartenenti ad altri Club oppure non soci.
Il Presidente Miranda ha preliminarmente salutato e ringraziato le autorità rotariane intervenute tra le quali il Governatore del Distretto 2120, dott. Giuseppe Seracca Guerrieri, che esordendo ha definito “una barbarie il tenere ancora aperto il problema sulle disparità e diseguaglianze di genere, peggio quando queste sfociano in violenze addirittura all’interno delle pareti domestiche” ed ha inteso porgere gratitudine al Rotary Club Foggia per l’encomiabile iniziativa.
Luigi Miranda, dopo aver sottolineato il ruolo del Rotary nel porsi come punto di riferimento facendosi anche carico di trasmettere a tutti i valori della vita collettiva, ha dato la parola alla Commissaria Alfonsina De Sario che ha ricordato le tappe nel lungo processo di inserimento e di conquista delle donne in posizioni chiave che soltanto recentemente, per esempio, hanno visto la prima funzionaria, la dott.ssa Pellizzari, nominata Vice Capo Vicario della Polizia.
La Commissaria De Sario ha poi evidenziato le principali iniziative poste in campo dalla Polizia di Stato soprattutto con campagne di prevenzione del tipo “Questo non è amore” finalizzata a fornire informazioni alle donne in situazione di rischio, oltre al “Protocollo Eva” con la raccolta ed il monitoraggio dei dati al fine di implementare tutte le informazioni riguardanti precedenti interventi delle forze dell’ordine presso un certo indirizzo e di calibrare il tipo di operatività nell’ambito di mirate strategie di prevenzione e contrasto. Infine la relatrice si è soffermata sugli aspetti del cosiddetto “Codice Rosso”, in vigore da poco più di un anno, che ha previsto nuovi reati ed ha introdotto dispositivi per una maggiore protezione delle donne.
Dello stesso tenore l’intervento della dott.ssa Franca Dente, Presidentessa dell’Associazione “Impegno Donna”, il centro antiviolenza che da oltre 24 anni affronta sul campo la dura battaglia in difesa delle donne. “Un cammino lento – ha detto la relatrice – ma che gradualmente registra il cambiamento nella direzione sperata. Ma in tal senso vanno educate le nuove generazioni agendo sin dall’orientamento dei ragazzi, senza tralasciare idonea formazione negli adulti”.
Dopo le riflessioni offerte dall’esperta relatrice, il Presidente Miranda ha rivolto domande alla dott.ssa Stefania Ficarelli, imprenditrice di successo nel campo assicurativo, circa le difficoltà dovute superare e le discriminazioni incontrate nel percorso di carriera.
“Il management aziendale – ha risposto la giovane manager – mi valuta attraverso i numeri procurati dall’intermediazione assicurativa. Pur operando in una società ben strutturata, agli inizi ho fronteggiato un forte pressing su perfomance dei risultati. Armonizzato questo aspetto, ora vivo felicemente l’evoluzione generazionale da mamma, il cui ruolo è sempre difficile da conciliare con quello di imprenditrice. Pertanto non deve mai mancare la consapevolezza di essere donna”.
E’ seguito un interessante dibattito con riflessioni e testimonianze portate dagli interventi di Liliana Santoro, Mary Manzo, Camillo Maruotti, Rossella Fini, Angelo Corbo.
Infine, il Presidente Luigi Miranda, prima di lasciare la parola all’Assistente del Governatore Luigi Zangrilli, ha ringraziato tutti gli intervenuti per aver così reso possibile il raggiungimento dello scopo dell’evento ribadendo il motto del Governatore: “C’è bisogno di Rotary”.

Michele Chiariello

R.C. VENOSA – Un’opportunità per il recupero dei nostri borghi: il Superbonus 110%

Interessante webinar organizzato dal Rotary Club Venosa “Sismabonus 110% ed Ecobonus un’opportunità per il recupero dei nostri borghi” in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri e degli Architetti della Provincia di Potenza.
Hanno introdotto i lavori:

  • Armando Zambrano: Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri
  • Giuseppe D’Onofrio: Presidente Ordine Ingegneri Potenza
  • Gerardo Leon: Presidente Ordine Architetti Potenza 
  • Luigi Vergari: Presidente Ordine Commercialisti ed Esperti Contabili Potenza

Oltre 550 i partecipanti, addetti e non del settore, con contatti anche da altre regioni italiane. Relatori di spicco nazionale ed internazionale che hanno dato spazio a spunti ed approfondimenti sui vari sistemi di applicazione del sisma bonus.

Il Rotary Club Venosa, ha voluto creare un’opportunità per le comunità per saperne di più e creare le condizioni per un approfondimento sul tema del sisma bonus come opportunità reale e significativa per i territori”, così commenta la presidente Teresa Asciutto“Sicuramente questa misura d’incentivi sarà in grado di rimettere in moto in maniera consistente un mercato” commenta Alberto Boriani Amministratore Unico di ISNOVA, Istituto per la Promozione dell’Innovazione Tecnologica, “con un’attenzione particolare nel campo della riqualificazione energetica degli edifici: come il risparmio economico porta anche ad un migliore fruibilità degli ambienti”.

Stefano Pampanin professore di Tecnica delle Costruzioni dell’Università La Sapienza di Roma, ha messo in evidenza come il progresso scientifico-tecnologico nel campo della protezione sismica delle costruzioni ha fatto sì che si realizzassero edifici altamente sismo-resistenti in cui si integrano sicurezza e sostenibilità. “Ma la tecnologia da sola non basta” ci dice Pampanin “per un cambio di marcia è necessario da un lato implementare un piano sistematico di intervento a lungo termine, dall’altro migliorare la comunicazione del rischio all’opinione pubblica in modo che diventi diretta promotrice del cambiamento”.

Hanno offerto il loro valido contributo

  • Michele Lapenna del Consiglio Nazionale degli ingegneri con il tema: “Il superbonus e la corretta determinazione del corrispettivo”,
  • Giuseppe Rufo, direttore generale DEI: “Il superbonus e la congruità dei prezzi”

Ha moderato i lavori Egidio Comodo Consigliere del Consiglio di Amministrazione di Inarcassa, già Presidente della Fondazione Inarcassa dal 2017 al 2020.

IL CLUB FOGGIA “U.GIORDANO” INCONTRA IL RICERCATORE DEL C.N.R. MARCELLO MAGALDI

Rotary Club Foggia “U.Giordano”- Conviviale con il dr. Marcello MAGALDI su “ARTICO: UN MARE DA ESPLORARE E PROTEGGERE”.

Oggi, ai tempi del Covid-19, abbiamo imparato che il web è – al momento – l’unico spazio in cui poter proseguire gli incontri fra soci, senza farci troppo scoraggiare da questo subdolo invisibile nemico.

E così mercoledi’ 11 Novembre ci siamo connessi da casa, da lavoro, dall’autovettura, per poter partecipare all’incontro virtuale con un ospite eccellente.

Lui è Marcello Magaldi, Ricercatore e oceanografo fisico al Consiglio Nazionale delle Ricerche presso l’Istituto di Scienze Marine di Lerici, La Spezia. Questa volta il Club ha privilegiato un tema green: con una relazione su “Artico: un mare da esplorare e proteggere”.

Alla presenza del Governatore Giuseppe Seracca Guerrieri, di numerosi ospiti tra i quali i past Governor Luca Gallo e Sergio Sernia e di tanti soci, dopo i saluti di rito del Presidente del nostro Club Carlo De Bellis,  il dott. Magaldi ha raccontato pregi e difetti di una delle aree più affascinanti del nostro pianeta.

Tra immagini inedite di fiordi e ghiacciai, storie di spedizioni e profili di avventurosi oceanografi, rotte e dati scientifici, il ricercatore (in collegamento dalla Liguria) ha riportato una testimonianza unica e suggestiva. Le sue parole ci hanno consentito non solo di conoscere dei luoghi probabilmente irraggiungibili per molti, ma anche di avvicinarci con il cuore a un tema sensibile come l’inquinamento ambientale che non risparmia, ahi noi, una regione dal paesaggio così unico per habitat e per quello che rappresenta come termometro climatico, qual è l’Artico.

La ricchezza di giacimenti petroliferi rende tale area particolare esca di interessi economici enormi, causa di potenziali diatribe e conflitti. La famelica e piratesca corsa all’approvvigionamento a discapito dello splendido habitat determina disastri ambientali. È questo in sintesi il messaggio del dott. Magaldi che ha salutato la sua platea virtuale condividendo con tutti e tutte l’appello per fermare l’espansione della plastica in mare.

Numerosi gli interventi dei soci che hanno stimolato ed arricchito un argomento così interessante. Ha concluso il nostro Governatore che, dopo essersi complimentato con il Presidente ed il Club per l’ottima iniziativa, ha elogiato e ringraziato il relatore, sottolineando come il tema del rispetto dell’ambiente stia molto a cuore al Rotary che nel tempo ha proposto e realizzato numerose iniziative in tutto il mondo. Ha esortato infine tutti i soci a farsi promotori ed attori della tutela dell’Ambiente in tutte le sue articolazioni.

SARA PACELLA E PAOLO DI FONZO

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