INTERACT FOGGIA U. GIORDANO. MEETING “JUST BE YOURSELF SII TE STESSO”

Just be yourself

Sii te stesso!

Progetto di conoscenza proposto dall’Interact Foggia “Umberto Giordano”

Domenica 3 Gennaio, su piattaforma Zoom, si è svolto l’interessante meeting “Just be yourself” organizzato dal Club Foggia Interact “Umberto Giordano”, presidente Marco Placentino.  Il progetto nasce da una proposta della socia interactiana Chiara Silvestris, alunna del Liceo Marconi, che desiderava richiamare l’attenzione degli adulti sulle incertezze e paure che gli adolescenti vivono nel mostrare il proprio Io agli altri preoccupati di sottoporsi ad eventuali giudizi e critiche. Spesso l’adolescente si trova di fronte a un bivio: <essere sé stesso o omologarsi all’idea che gli altri possano avere di lui?>. Cosa succederebbe se si fermasse al giudizio degli altri e non esternasse le sue qualità e i suoi principi? Come liberarsi dal timore di pregiudizi, condizionamenti e limiti imposti dagli altri? Quali strategie adottare per “sotterrare” quelle fastidiose imperfezioni fisiche?>. Basta fingere e crearsi una maschera convenzionale per respingere quelle OMBRE che spesso  s’ingigantiscono quando inizia a fare buio e la vita diventa più complessa?

A tali interrogativi Chiara ha cercato di dare delle risposte attraverso un percorso di conoscenza e riflessione su se stessa, sulla percezione di sé, sulle relazioni personali. Le è stata provvidenziale la quarantena pandemica per “affrontare” le sue OMBRE scoprendone la reale essenza. Così, ha deciso di condividere il suo percorso di conoscenza con altri adolescenti, che vivono le sue stesse crisi esistenziali e non sanno come uscirne. Interessante è stato il dialogo con la relatrice, dott.ssa Lara Vinciguerra, “Trainer di comunicazione efficace e strategica, mediatrice di conflitti e formatrice”, che ha saputo con maestria affrontare il problema, entrando subito in empatia con i ragazzi. Partendo da una frase di E. Fromm “Il compito nella vita di ognuno è dare alla luce se stesso” ha spiegato come “il cammino che ci porta a diventare quelli che siamo è un’avventura complessa e affascinante che si snoda tra fattori biologici, biografici, emotivi, culturali e, soprattutto, relazionali”; ha fatto comprendere come, nella transizione dall’eteronomia all’autonomia, siano fondamentali l’ascolto delle proprie emozioni che, attraverso un dialogo interiore, sviluppano la percezione di sé e le conseguenti scelte personali. Utilizzando alcune immagini del film “La trappola del pregiudizio”, la dott.ssa Vinciguerra ha affrontato il tema dei pregiudizi, degli stereotipi, delle discriminazioni, che si possano superare solo interrompendo il proprio giudizio sugli altri. A conclusione dell’intervento si è complimentata con Chiara per come sia riuscita a trasformare una situazione negativa, quella pandemica della solitudine, in un’opportunità di crescita interiore. Lo stesso apprezzamento è stato espresso dalla D.S. Piera Fattibene e dalla docente del Marconi Giuseppina Carrassi, che ha verificato la trasformazione della sua alunna. Significative le testimonianze dell’attrice Virginia Barrett, della ballerina di Spazio Danza di Lucia Fiore, Mariasole Di Cosmo, e di Fabiola Vitto, presidente Interact Mola di Bari, che ha ringraziato il club Interact di Foggia per averle dato l’opportunità di partecipare ad un evento così importante. Prezioso l’intervento di Wanda Sernia che ha espresso l’essenza delle fase adolescenziale dimostrandone profonda conoscenza: <Dare voce alle emozioni, al nostro sentire più profondo. Il giudizio degli altri ci parla dei loro gusti, non del nostro valore. Le nostre vite sono come un libro: gli altri possono leggere il titolo, ma solo noi siamo gli autori del capolavoro che scriveremo del nostro mondo. La nostra autostima corrisponde alla valutazione che facciamo del nostro autoconcetto. Inglobiamo i pensieri, i sentimenti, le esperienze della nostra vitae li passiamo al vaglio, giudicandoli. Allora dovremmo imparare a volerci più bene, a credere di essere meritevoli di rispetto, stima e gentilezza. Anche perché ciascuno, di noi vede negli altri, quello che porta nel proprio cuore>.  

Meeting interessante che ha esaltato le qualità dei ragazzi, molto bravi a interloquire con la Relatrice dimostrando senso di responsabilità e maturità. L’argomento, sempre attuale ed alquanto complesso, ha coinvolto tutti e in particolare i genitori, talvolta impreparati a comprendere le paure e le “ombre” dei propri figli

Il Rotary serve anche a questo: promuovere dibattiti, formare giovani leaders responsabili delle proprie scelte, preparati dai loro Delegati ad affrontare le sfide e, soprattutto, a comprendere che ognuno può e deve decidere in quale direzione andare, quale strada percorrere, quali mete raggiungere.

 

Maria Buono e Paolo di Fonzo

delegati Interact Foggia “U. Giordano”

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