Categoria: RC TRANI

Presentazione al Club del libro “C’era una volta il marketing”

Venerdì 08 aprile 2022, Achille Cusani ha presentato il suo libro “C’era una volta il marketing” in una simpatica serata organizzata dal Rotary Club Trani in Interclub con i Rotary Club Andria Castelli Svevi, Rotary Club Canosa e Rotary Club Valle dell’Ofanto. Dopo i saluti istituzionali dei Presidenti, Achille si è detto lieto di parlare del suo libro per due motivi. Prima di tutto, per la celebrazione dell’amicizia., perché fa sempre bene condividere qualcosa, ma è ancora più bello condividerlo con gli amici. Inoltre, per l’opportunità offerta di un piccolo service, perché il ricavato della vendita del libro verrà devoluto totalmente alla Rotary Foundation e alla “forLIFE Onlus”, fondata da Alessandro Carriero, rotariano di Novara. Ma perché “C’era una volta il marketing”? Perché il libro è  rivolto agli studenti delle scuole superiori e dei primi anni dell’Università e a chiunque  non sappia nulla di marketing.  In effetti, chi si mette alla ricerca di nozioni base sul marketing, trova difficoltà a reperirle, perché, ormai, il marketing si è specializzato moltissimo. Per recuperare al meglio la base del marketing, va ripercorsa la “storia” degli approcci teorici all’argomento, a partire dal famoso e storico “modello delle 4P di Philip Kotler, che risale all’inizio degli anni 70 del secolo scorso: price, product, placemente, publicity ( prezzo, prodotto, distribuzione e pubblicità) Tale modello  è stato poi superato, negli anni successivi: prima dal modello delle 4C ( customer value, change, convenience, communication) che spostò l’attenzione dal prodotto al cliente e alla comunicazione, poi dal Marketing 3.0  e da quello 4.0, che ampliarono l’importanza da dare sia al cliente (visto non più come semplice consumatore, bensì come individuo) sia alla comunicazione, orami quasi del tutto affidata al web, ai social e al mondo digitale in genere. Attraverso essenzialmente queste quattro tappe, si è giunti al marketing attuale, riassumibile come segue.  La miscela tra proposta dell’azienda (un prodotto opportunamente progettato, ad un certo prezzo, distribuito in un certo modo), la comunicazione di tipo ormai pervasivo, con la quale, bene o male, conviviamo e la risposta degli utilizzatori, innescano un processo che porta al marketing attuale, definito come: una forma di etica professionale, tesa alla comunicazione ottimale tra fornitori e utilizzatori, allo scopo di rendere migliori e più fruibili prodotti, servizi e prestazioni sociali. Così, in conclusione, nella definizione di marketing, troviamo un bel po’ di Rotary: un approccio etico alla società e la tensione al miglioramento, perché a questo tende il nostro ideale di servizio, a rendere la Terra un posto migliore in cui vivere tutti, in pace.

Venerdì 08 aprile 2022, Achille Cusani ha presentato il suo libro “C’era una volta il marketing” in una simpatica serata organizzata dal Rotary Club Trani in Interclub con i Rotary Club Andria Castelli Svevi, Rotary Club Canosa e Rotary Club Valle dell’Ofanto. Dopo i saluti istituzionali dei Presidenti, Achille si è detto lieto di parlare del suo libro per due motivi. Prima di tutto, per la celebrazione dell’amicizia., perché fa sempre bene condividere qualcosa, ma è ancora più bello condividerlo con gli amici. Inoltre, per l’opportunità offerta di un piccolo service, perché il ricavato della vendita del libro verrà devoluto totalmente alla Rotary Foundation e alla “forLIFE Onlus”, fondata da Alessandro Carriero, rotariano di Novara. Ma perché “C’era una volta il marketing”? Perché il libro è  rivolto agli studenti delle scuole superiori e dei primi anni dell’Università e a chiunque  non sappia nulla di marketing.  In effetti, chi si mette alla ricerca di nozioni base sul marketing, trova difficoltà a reperirle, perché, ormai, il marketing si è specializzato moltissimo. Per recuperare al meglio la base del marketing, va ripercorsa la “storia” degli approcci teorici all’argomento, a partire dal famoso e storico “modello delle 4P di Philip Kotler, che risale all’inizio degli anni 70 del secolo scorso: price, product, placemente, publicity ( prezzo, prodotto, distribuzione e pubblicità) Tale modello  è stato poi superato, negli anni successivi: prima dal modello delle 4C ( customer value, change, convenience, communication) che spostò l’attenzione dal prodotto al cliente e alla comunicazione, poi dal Marketing 3.0  e da quello 4.0, che ampliarono l’importanza da dare sia al cliente (visto non più come semplice consumatore, bensì come individuo) sia alla comunicazione, orami quasi del tutto affidata al web, ai social e al mondo digitale in genere. Attraverso essenzialmente queste quattro tappe, si è giunti al marketing attuale, riassumibile come segue.  La miscela tra proposta dell’azienda (un prodotto opportunamente progettato, ad un certo prezzo, distribuito in un certo modo), la comunicazione di tipo ormai pervasivo, con la quale, bene o male, conviviamo e la risposta degli utilizzatori, innescano un processo che porta al marketing attuale, definito come: una forma di etica professionale, tesa alla comunicazione ottimale tra fornitori e utilizzatori, allo scopo di rendere migliori e più fruibili prodotti, servizi e prestazioni sociali. Così, in conclusione, nella definizione di marketing, troviamo un bel po’ di Rotary: un approccio etico alla società e la tensione al miglioramento, perché a questo tende il nostro ideale di servizio, a rendere la Terra un posto migliore in cui vivere tutti, in pace.

Service distrettuale all’Istituto Agrario di Andria 9 Aprile2022

Relazione all’Istituto Agrario: Carbon Farming e marketing 9 Aprile 2022

 

Nell’ambito del Service Distrettuale “il Rotary al servizio delle nuove generazioni per lo sviluppo del territorio”, il Rotary Club Trani, nella persona del suo Presidente, Pasquale Vilella, ha organizzato all’Istituto Agrario di Andria un incontro con i giovani delle quinte classi sull’argomento: nel futuro dell’Agricoltura carbon farming e marketing. Ne hanno  parlato due Soci del Club. Donato Rossi, noto imprenditore agricolo e membro della Confagricoltura, ha illustrato i concetti base del Carbon Farming, un nuovo modo di coltivare, per sequestrare nel suolo il carbonio, che altrimenti finirebbe come CO2 in atmosfera, accelerando i cambiamenti climatici. Per ottenere questo risultato, sono stati studiati (ed esposti in una Guida Tecnica della UE) alcuni approcci promettenti nel modo di coltivare: il ripristino delle torbiere, l’agroforestazione (che ovviamente include l’olivo!) il mantenimento del carbonio organico nel suolo e il controllo del carbonio negli allevamenti

Tutto questo dovrebbe portare, entro il 2035, alla diminuzione del 35% delle emissioni di carbonio nell’atmosfera in Europa: un obiettivo ambizioso, che sarà ottenuto solo con un grave impegno da parte di tutti.

Al termine dell’applaudito intervento di Donato Rossi, Achille Cusani ha illustrato come il marketing, applicandosi a qualsiasi tipo di attività, possa riguardare anche l’agricoltura. Infatti, ad esempio, il carbon farming, che, in sostanza, riguarda la sostenibilità e il progresso dell’agricoltura, rientra anche nel marketing, la cui essenza è il miglioramento. Ricordiamo che il marketing è nato circa 50 anni fa, con il libro “Marketing Management” dell’americano Philip Kotler, che ha parlato di quattro elementi (il prodotto, il prezzo, la distribuzione e la pubblicità) per ottenere un mix ideale nell’azione sul mercato delle aziende. Da tale origine, il marketing si è sviluppato, passando dall’attenzione  al prodotto all’attenzione al consumatore, tramite l’ampliamento della comunicazione, che, ai giorni nostri è ormai pervasiva, con gli strumenti digitali e la rete internet. In estrema sintesi, si può dire che la miscela tra proposta dell’azienda (basata su un prodotto ad un certo prezzo, distribuito in un certo modo) la comunicazione e la risposta degli utilizzatori innescano un processo virtuoso, che ha come effetto finale il miglioramento: ciò si applica in maniera estremamente evidente anche all’agricoltura, che già sembra orientata ad ottenere traguardi sempre più ampi in termini di produttività e sostenibilità. Al termine delle relazioni, il Presidente del Rotary Club Trani, Pasquale Vilella ha ringraziato i relatori e l’Istituto Agrario per l’effettuazione del Service rotariano. Infine, la Professoressa Antonietta Porro, a nome dell’Istituto, si è detta lieta dell’opportunità concessa ai giovani di arricchire le loro nozioni, in vista dell’ingresso nel mercato del lavoro.

Relazione all’Istituto Agrario: Carbon Farming e marketing 9 Aprile 2022

 

Nell’ambito del Service Distrettuale “il Rotary al servizio delle nuove generazioni per lo sviluppo del territorio”, il Rotary Club Trani, nella persona del suo Presidente, Pasquale Vilella, ha organizzato all’Istituto Agrario di Andria un incontro con i giovani delle quinte classi sull’argomento: nel futuro dell’Agricoltura carbon farming e marketing. Ne hanno  parlato due Soci del Club. Donato Rossi, noto imprenditore agricolo e membro della Confagricoltura, ha illustrato i concetti base del Carbon Farming, un nuovo modo di coltivare, per sequestrare nel suolo il carbonio, che altrimenti finirebbe come CO2 in atmosfera, accelerando i cambiamenti climatici. Per ottenere questo risultato, sono stati studiati (ed esposti in una Guida Tecnica della UE) alcuni approcci promettenti nel modo di coltivare: il ripristino delle torbiere, l’agroforestazione (che ovviamente include l’olivo!) il mantenimento del carbonio organico nel suolo e il controllo del carbonio negli allevamenti

Tutto questo dovrebbe portare, entro il 2035, alla diminuzione del 35% delle emissioni di carbonio nell’atmosfera in Europa: un obiettivo ambizioso, che sarà ottenuto solo con un grave impegno da parte di tutti.

Al termine dell’applaudito intervento di Donato Rossi, Achille Cusani ha illustrato come il marketing, applicandosi a qualsiasi tipo di attività, possa riguardare anche l’agricoltura. Infatti, ad esempio, il carbon farming, che, in sostanza, riguarda la sostenibilità e il progresso dell’agricoltura, rientra anche nel marketing, la cui essenza è il miglioramento. Ricordiamo che il marketing è nato circa 50 anni fa, con il libro “Marketing Management” dell’americano Philip Kotler, che ha parlato di quattro elementi (il prodotto, il prezzo, la distribuzione e la pubblicità) per ottenere un mix ideale nell’azione sul mercato delle aziende. Da tale origine, il marketing si è sviluppato, passando dall’attenzione  al prodotto all’attenzione al consumatore, tramite l’ampliamento della comunicazione, che, ai giorni nostri è ormai pervasiva, con gli strumenti digitali e la rete internet. In estrema sintesi, si può dire che la miscela tra proposta dell’azienda (basata su un prodotto ad un certo prezzo, distribuito in un certo modo) la comunicazione e la risposta degli utilizzatori innescano un processo virtuoso, che ha come effetto finale il miglioramento: ciò si applica in maniera estremamente evidente anche all’agricoltura, che già sembra orientata ad ottenere traguardi sempre più ampi in termini di produttività e sostenibilità. Al termine delle relazioni, il Presidente del Rotary Club Trani, Pasquale Vilella ha ringraziato i relatori e l’Istituto Agrario per l’effettuazione del Service rotariano. Infine, la Professoressa Antonietta Porro, a nome dell’Istituto, si è detta lieta dell’opportunità concessa ai giovani di arricchire le loro nozioni, in vista dell’ingresso nel mercato del lavoro.

Relazione all’Istituto Agrario: Carbon Farming e marketing 9 Aprile 2022

 

Nell’ambito del Service Distrettuale “il Rotary al servizio delle nuove generazioni per lo sviluppo del territorio”, il Rotary Club Trani, nella persona del suo Presidente, Pasquale Vilella, ha organizzato all’Istituto Agrario di Andria un incontro con i giovani delle quinte classi sull’argomento: nel futuro dell’Agricoltura carbon farming e marketing. Ne hanno  parlato due Soci del Club. Donato Rossi, noto imprenditore agricolo e membro della Confagricoltura, ha illustrato i concetti base del Carbon Farming, un nuovo modo di coltivare, per sequestrare nel suolo il carbonio, che altrimenti finirebbe come CO2 in atmosfera, accelerando i cambiamenti climatici. Per ottenere questo risultato, sono stati studiati (ed esposti in una Guida Tecnica della UE) alcuni approcci promettenti nel modo di coltivare: il ripristino delle torbiere, l’agroforestazione (che ovviamente include l’olivo!) il mantenimento del carbonio organico nel suolo e il controllo del carbonio negli allevamenti

Tutto questo dovrebbe portare, entro il 2035, alla diminuzione del 35% delle emissioni di carbonio nell’atmosfera in Europa: un obiettivo ambizioso, che sarà ottenuto solo con un grave impegno da parte di tutti.

Al termine dell’applaudito intervento di Donato Rossi, Achille Cusani ha illustrato come il marketing, applicandosi a qualsiasi tipo di attività, possa riguardare anche l’agricoltura. Infatti, ad esempio, il carbon farming, che, in sostanza, riguarda la sostenibilità e il progresso dell’agricoltura, rientra anche nel marketing, la cui essenza è il miglioramento. Ricordiamo che il marketing è nato circa 50 anni fa, con il libro “Marketing Management” dell’americano Philip Kotler, che ha parlato di quattro elementi (il prodotto, il prezzo, la distribuzione e la pubblicità) per ottenere un mix ideale nell’azione sul mercato delle aziende. Da tale origine, il marketing si è sviluppato, passando dall’attenzione  al prodotto all’attenzione al consumatore, tramite l’ampliamento della comunicazione, che, ai giorni nostri è ormai pervasiva, con gli strumenti digitali e la rete internet. In estrema sintesi, si può dire che la miscela tra proposta dell’azienda (basata su un prodotto ad un certo prezzo, distribuito in un certo modo) la comunicazione e la risposta degli utilizzatori innescano un processo virtuoso, che ha come effetto finale il miglioramento: ciò si applica in maniera estremamente evidente anche all’agricoltura, che già sembra orientata ad ottenere traguardi sempre più ampi in termini di produttività e sostenibilità. Al termine delle relazioni, il Presidente del Rotary Club Trani, Pasquale Vilella ha ringraziato i relatori e l’Istituto Agrario per l’effettuazione del Service rotariano. Infine, la Professoressa Antonietta Porro, a nome dell’Istituto, si è detta lieta dell’opportunità concessa ai giovani di arricchire le loro nozioni, in vista dell’ingresso nel mercato del lavoro.

Serata del 1 Marzo 2022, con la presentazione del libro “L’amore (im)perfetto” di Pietro Falconetti. Interclub con il Rotary Club Bisceglie

Una splendida serata di amicizia rotariana quella del primo marzo al Rotary Club Trani, finalmente ritrovatosi in un incontro di persona, dopo un lungo periodo di astinenza causa covid. Serata particolarmente ricca, con l’Interclub con i cari amici del R.C. Bisceglie al quale appartiene da poco l’amico Pietro Falconetti che ci ha parlato del suo coinvolgente libro “L’amore (im)perfetto”. Il nostro Presidente, Pasquale Vilella ha dato inizio alla serata salutando i presenti e passando immediatamente la parola al Presidente del R. C. Bisceglie, un vecchio nostro amico, Massimo Cassanelli, che ha ricordato come il suo Club abbia avuto come padrino il nostro, vent’anni fa, una ricorrenza che sarà celebrata nei primi giorni di giugno con una opportuna manifestazione. La parola è poi passata al nostro Segretario Mario Fucci che ha letto un riassunto del CV di Pietro, che è un Project manager, con un master nella gestione delle piattaforme digitali, titolare di due società nel settore delle telecomunicazioni, una a Bucarest e una a Bisceglie: nato come programmatore analista, si laurea poi a Bari in Scienze filosofiche, con una tesi dal titolo peculiare, “La stupidità nel mondo del lavoro”, una tesi in antropologia filosofica. La parola è poi passata al nostro amico Socio Salvatore Nardò, che ha avuto il compito di coordinare la presentazione di Pietro e stimolarlo con alcune domande.  Egli ha iniziato leggendo un brano fondamentale nel libro, ove si parla di una coppia, Enrico e Daniele, che essendo uno milanese e l’altro leccese, s’incontrano, s’innamorano e decidono di andare a sposarsi in Puglia. Questo fatto, realmente accaduto, ha visto Pietro partecipe e presente al matrimonio e lì, di fronte alle varie reazioni delle persone, quando si trovano a confrontarsi con la diversità, la sua sensibilità è stata stimolata, ponendo la diversità come nocciolo fondamentale del libro, articolato in cinque storie, ognuna con una sfaccettatura di diversità, da svariati punti di vista. Verso la fine del libro, un personaggio, chiamato Giuseppe, ricollega tutte le storie con un “fil rouge” di sintesi. L’aspetto fondamentale dell’impostazione di Pietro, sottolineata da Salvatore, è che lui si è posto nei confronti della diversità senza giudicare, esponendo la situazione e fornendo semplicemente degli spunti di riflessione, ai quali ognuno di noi può attingere nella sua propria diversità, poiché ognuno di noi è un mondo a sé stante, diverso dagli altri.. L’applaudita serata si è conclusa con i complimenti all’autore e con i saluti cordiali di Massimo e Pasquale ai presenti, in una rinnovata amicizia rotariana.

Serata POLIOPLUS con concerto 13 Febbraio 2022 Rotary Interclub

Un successo, che è andato al di là delle più rosee previsioni, ha arriso al concerto “Lirica e pianoforte” tenutosi Domenica 13 febbraio 2022, nell’elegante salone di Palazzo San Giorgio a Trani. Com’era facilmente prevedibile, non si è trattato di un semplice evento di musica vocale, ma di un felice connubio tra una voce straordinaria, quella del soprano ucraino Inna Kalugina e la musica del pianoforte, magistralmente suonato dal Maestro Alfonso Soldano, pianista di chiara fama. Si può senz’altro affermare che essi hanno deliziato i presenti con un dialogo artistico di grande effetto. Il concerto, organizzato in Interclub da tre Rotary (Andria Castelli Svevi, Barletta e Trani, che ospitava la serata), e preceduto dai saluti alle Autorità e ai presenti del Presidente del Rotary Club Trani, era finalizzato alla raccolta di fondi per il progetto Polioplus: iniziativa mirata alla completa eradicazione della malattia nel mondo e sostenuta dal Rotary International da molti anni, con la soddisfazione di vedere i casi di malattia ormai prossimi allo zero. Erano graditissimi ospiti il PDG Sergio Sernia, la Sig.ra Raffaella Facondi, Presidente della Fidapa Trani. l’Assistente del Governatore Giuseppe Guglielmi, la Presidente del Rotary club di Andria Francesca Ieva, il Presidente del Rotary Club Barletta, Vito Colucci e del R.C. Bisceglie, Massimo Cassanelli. Il programma del concerto era articolato tra famose arie del 800 e 900 e composizioni pianistiche del grande Rachmaninov, un viaggio nella musica più variegata, nel quale i presenti sono stati condotti grazie a una voce sublime e al carisma del nostro pianista tranese, grande interprete nonché Direttore Artistico della Fondazione European Arts Accademia Aldo Ciccolini di Trani. Meritatissimi e lunghi applausi hanno salutato il termine del concerto, ovviamente prolungatosi avendo la folta platea richiesto fortemente un bis, che ha consentito al pubblico di deliziarsi di grande musica fino alle fine. Questo evento, ancora una volta, ha portato alla ribalta non solo la meritoria azione in campo musicale dell’European Arts Academy Aldo Ciccolini, ma anche il supporto sempre efficace e puntuale dato dal Rotary alla cultura e all’azione umanitaria. Al termine della serata, è intervenuto con un saluto il M. Corrado Roselli, Direttore del Conservatorio N. Piccinni di Bari. L’Assistente del Governatore, Giuseppe Guglielmi, ha infine concluso l’evento complimentandosi per l’ utile iniziativa.

Un successo, che è andato al di là delle più rosee previsioni, ha arriso al concerto “Lirica e pianoforte” tenutosi Domenica 13 febbraio 2022, nell’elegante salone di Palazzo San Giorgio a Trani. Com’era facilmente prevedibile, non si è trattato di un semplice evento di musica vocale, ma di un felice connubio tra una voce straordinaria, quella del soprano ucraino Inna Kalugina e la musica del pianoforte, magistralmente suonato dal Maestro Alfonso Soldano, pianista di chiara fama. Si può senz’altro affermare che essi hanno deliziato i presenti con un dialogo artistico di grande effetto. Il concerto, organizzato in Interclub da tre Rotary (Andria Castelli Svevi, Barletta e Trani, che ospitava la serata), e preceduto dai saluti alle Autorità e ai presenti del Presidente del Rotary Club Trani, era finalizzato alla raccolta di fondi per il progetto Polioplus: iniziativa mirata alla completa eradicazione della malattia nel mondo e sostenuta dal Rotary International da molti anni, con la soddisfazione di vedere i casi di malattia ormai prossimi allo zero. Erano graditissimi ospiti il PDG Sergio Sernia, la Sig.ra Raffaella Facondi, Presidente della Fidapa Trani. l’Assistente del Governatore Giuseppe Guglielmi, la Presidente del Rotary club di Andria Francesca Ieva, il Presidente del Rotary Club Barletta, Vito Colucci e del R.C. Bisceglie, Massimo Cassanelli. Il programma del concerto era articolato tra famose arie del 800 e 900 e composizioni pianistiche del grande Rachmaninov, un viaggio nella musica più variegata, nel quale i presenti sono stati condotti grazie a una voce sublime e al carisma del nostro pianista tranese, grande interprete nonché Direttore Artistico della Fondazione European Arts Accademia Aldo Ciccolini di Trani. Meritatissimi e lunghi applausi hanno salutato il termine del concerto, ovviamente prolungatosi avendo la folta platea richiesto fortemente un bis, che ha consentito al pubblico di deliziarsi di grande musica fino alle fine. Questo evento, ancora una volta, ha portato alla ribalta non solo la meritoria azione in campo musicale dell’European Arts Academy Aldo Ciccolini, ma anche il supporto sempre efficace e puntuale dato dal Rotary alla cultura e all’azione umanitaria. Al termine della serata, è intervenuto con un saluto il M. Corrado Roselli, Direttore del Conservatorio N. Piccinni di Bari. L’Assistente del Governatore, Giuseppe Guglielmi, ha infine concluso l’evento complimentandosi per l’ utile iniziativa.

Festa degli auguri del Club 21 Dicembre 2021

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La sera di martedì 21 dicembre, presso il Ristorante Il Melograno, si è tenuta la consueta Festa degli Auguri del Rotary Club Trani.

“Una festa sobria” ha affermato il Presidente Pasquale Vilella perché il Rotary è “convivialità” ma è anche “servire”. E infatti, dopo i saluti di rito, il Presidente ha ricordato ai presenti il senso del Natale dando la parola alla Presidente del Rotaract, Roberta Vilella, che ha letto il bellissimo e toccante pensiero di Madre Teresa di Calcutta. Quindi, in luogo del consueto scambio di doni il Presidente ha consegnato, anche a nome del Rotaract e dell’Inner Wheel di Trani, alle amiche del Centro Anti Violenza Save un assegno di € 700,00 frutto delle donazioni dei Club e dei partecipanti allo spettacolo “Dante è connesso”, inoltre ha chiesto all’amico Mimmo Lasala (Presidente nell’anno rotariano 2018-19) di aggiornare gli ospiti dei progressi relativi al Global Grant riguardante la sala operatoria materno-infantile in Uganda. Quindi ha invitato i presenti ad ammirare i lavori che le donne ugandesi hanno inviato esortando tutti a lasciare una piccola donazione. Infine, ha dato la parola a Don Mimmo Gramegna, Parroco della Parrocchia dello Spirito Santo che ha salutato i presenti con un pensiero sul Natale.

L’incontro è stato concluso dall’Assistente del Governatore, Giuseppe Guglielmi, che ha ringraziato Antonio Giorgino, Giacomo Vania, Achille Cusani, Pietro de Luca Tupputi Schinosa, Elisabetta Papagni, Mario Fucci e Pasquale Vilella per aver effettuato una donazione a favore della Rotary Foundation diventando Benefattori.

Niente sfarzi, niente musica… solo una sana e serena atmosfera Natalizia nel senso dell’amicizia e con la gioia di aver concluso ben tre azioni nei confronti di persone meno fortunate di noi.

Buon Natale e Buon 2022 a tutti dal Consiglio Direttivo e da tutti i Soci del Rotary Club Trani.

Un dono per un Natale migliore

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“Un dono per un Natale migliore”

Service del Rotary Club Trani

Trani, 19 Dicembre 2021

 

In soccorso degli indigenti, il Rotary Club Trani ha donato ieri sera una importante quantità di derrate alimentari alla Caritas della Parrocchia Santo Spirito di Trani. Il Parroco, Don Mimmo Gramegna ha accolto con gratitudine oltre una tonnellata e mezza di cibi e più di 200 litri di succhi di frutta, che  serviranno ad alleviare le necessità dei nostri fratelli meno fortunati. Al termine della Messa, Don Mimmo ha salutato e ringraziato il Rotary assieme alla Consigliera Regionale Debora Ciliento. Il Presidente del Rotary Club Trani, Pasquale Vilella, ha poi spiegato come lui e il Consiglio Direttivo abbiano deciso, quest’anno, di organizzare una Festa degli Auguri in semplicità, utilizzando la somma di denaro risparmiata per l’acquisto di generi di prima necessità per famiglie bisognose. A questa iniziativa di solidarietà hanno dato un generosissimo apporto le aziende: Bell Italia Srl, Gielle Srl, Pastificio Riscossa F.lli Mastromauro S.p.A, Quinto Group Srl e Tatò Paride S.p.A. Mastercoop Alleanza 3.0., che il Rotary ringrazia sentitamente. Durante la Messa, Don Mimmo, nell’omelia, aveva parlato di come, ognuno di noi, debba rispondere alla sua vocazione individuale: il R.C. Trani, in questo caso, si è ispirato al detto di Madre Teresa di Calcutta: “ E’ Natale ogni volta che permetti a Dio di amare gli altri attraverso te”.

La visita del Governatore al Club 9 Novembre 2021

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Un classico della  vita rotariana, la visita ufficiale del Governatore al Club, si è svolto in un’atmosfera di grande letizia e condivisione. Dopo i tradizionali inni, il Presidente del Club, Pasquale Vilella, ha sottolineato l’importanza della serata e ha dato la parola al Segretario, Mario Fucci, per i saluti ufficiali, che sono andati, tra gli altri, all’ Assistente del Governatore Pinuccio Guglielmi con la gentile consorte Giulia,  al PDG Sergio Sernia e al Presidente del Club Jesi Pietro Aresta con la gentile consorte Daniela. Pietro ha preso la parola per un breve intervento di saluto sottolineando la particolare condivisione tra i nostri due Club gemellati e ringraziando per il contributo che il Rotary Trani ha dato al loro progetto di salvataggio di bimbi africani. Sempre dopo una breve introduzione del nostro Presidente, ci ha poi parlato la consorte del Governatore, la gentile Signora Lilly, che ha ringraziato per il contributo che il Club ha dato ai due Service da lei sponsorizzati quest’anno: il primo,  condiviso con le consorti dei Governatori italiani riguardante un progetto di socialità che aiuti le donne a raggiungere posizioni apicali e il secondo, che ha lo scopo di dotare di defibrillatori le sedi di Tribunali, che ora ne sono prive, ovviamente includendo il training degli operatori incaricati del  funzionamento. Sono seguiti i rituali scambi di gagliardetto e gli omaggi floreali alle Signore. Infine, come di  consuetudine, il Governatore ha preso la parola per ultimo: il suo intervento è riportato per esteso nel sito del Club www.rotarytrani.it.

In sintesi, il Governatore ha rilevato di aver trovato una particolare concordanza di vedute con gli atteggiamenti e i programmi del nostro Club, in particolare con l’invito ricevuto dal Presidente internazionale “Everyone brings one” . A proposito di tale invito, il nostro atteggiamento deve essere quello di rivedere le classifiche e di andare a ricercare nuove professioni, supportando la nostra azione con una comunicazione più efficace, volta a propagandare non quello che il Rotary è, ma quello che il Rotary fa. In tal modo, ritroviamo una delle nostre linee-guida più apprezzate, che sono la progettualità e la continuità. Nei tempi eccezionale che stiamo vivendo, di grandi attese e di grandi ripartenze, i rotariani, con la loro cultura del fare, possono sicuramente dare un contributo molto importante.

In estrema sintesi, una serata dedicata alla cultura del fare, alla vitalità e alla freschezza delle idee del nostro Rotary, perché “ogni giorno ne vale la pena”.

 

 

Global Grant in Uganda per una sala operatoria materno infantile vicino Kampala

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Difficile immaginare una serata più rotariana di questa svoltasi al Rotary Club Trani. Infatti, si è parlato in bell’amicizia, di un service molto importante: un Global Grant per la costruzione di una sala operatoria materno infantile in una zona di grande povertà, non lontana da Kampala. I due relatori erano i Past-President Cosimo “Mimmo” Lasala e Achille Cusani (hanno il primo iniziato e l’altro completato il service, nell’arco di quasi 3 anni) alla presenza graditissima di Padre Felice Sciannameo, un comboniano, che da oltre 30 anni opera in Uganda e che ha realizzato moltissime opere sociali, tramite la sua fondazione Family of Africa ONLUS. Ai €60000 del GG hanno contribuito i Rotary Club Trani, Andria Castelli Svevi, Barletta, Canosa, Casale Monferrato, Molfetta e Valle dell’Ofanto nonché l’Interact Club Trani. Le cifre raccolte sono state integrate dai fondi di dotazione di due Distretti, il 9211, ugandese e il nostro. Il tutto è stato completato dal contributo al 50% della Rotary Foundation. Questo Global Grant ha vissuto notevoli vicissitudini, per intoppi burocratici e ritardi, al punto che siamo stati costretti a rifarlo tre volte! Perciò, non si è completato durante la Presidenza di Mimmo, ma anche il Presidente successivo, Achille Cusani, ha dovuto seguire l’attività ed infine la Presidente 2020/21, Angela Tannoia è riuscita finalmente a porre la firma sull’approvazione definitiva dell’investimento effettuato, nelle ultime ore disponibili, dell’ultimo giorno indicato come data tassativa dalla R.F. per la consegna del rapporto. Tutto è bene quel che finisce bene, quindi il meccanismo del Global Grant è stato completato, sia pure tra difficoltà e ritardi, ma quello che conta è la realizzazione. Ieri sera, è stata data lettura del rapporto finale ricevuto dagli amici ugandesi, i quali sono stati, purtroppo, costretti a sospendere le attività nella sala operatoria per colpa del covid-19 ma prevedono di iniziarle nuovamente nel giro di un mese.  A completamento delle forniture finanziate da questa iniziativa, andrebbero forniti altri materiali, come lenzuola,  uniformi per il personale e medicinali. Padre Felice, a questo punto, ha anche fatto presente la necessità di letti, con i quali attrezzare un piccolo dormitorio per i bambini delle donne detenute, che, al momento, dormono per terra. Pensiamo, quindi, di approfondire presto questo possibile service, ma dalla serata è emersa anche la volontà di diversi Soci di andare in Uganda, nella prossima primavera, per prendere contatto diretto con questa bellissima realizzazione, che, ancora una volta, vede il Rotary protagonista nel soddisfare i bisogni  delle comunità e nel salvare vite.

I Club della BAT e l’Università di Foggia premiano neolaureato in Medicina e Chirurgia

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Una borsa di studio per un laureato in Medicina e Chirurgia nel Polo Universitario della BAT dell’Università di Foggia.

E’ l’iniziativa promossa dai Rotary Club Andria Castelli Svevi, Barletta e Trani su impulso di Giuseppe Guglielmi, Assistente del Governatore del Distretto 2120 Gianvito Giannelli.

I Presidenti dei tre Club “padrini” dell’iniziativa (nell’ordine: Francesca Caterino, Vito Colucci e Pasquale Vilella) hanno aderito con entusiasmo al progetto, che si colloca pienamente all’interno di uno dei temi programmatici lanciati dal Presidente internazionale del Rotary, l’indiano Shekhar Mehta, e dal Governatore Gianvito Giannelli, vale a dire la collaborazione con le Istituzioni, le Università e altri centri di ricerca.

Il progetto è stato presentato da Guglielmi, Professore Ordinario di Radiodiagnostica presso l’Università degli Studi di Foggia, nel corso di un incontro “interclub” tenutosi a Barletta, presenti i presidenti e numerosi soci dei tre Club.

L’Assistente del Governatore ha specificato che «il Premio è diretto a promuovere e rafforzare i legami tra i Club Rotary della BAT e l’Università degli Studi di Foggia», ed ha rimarcato l’attenzione che l’Ateneo del capoluogo dauno riserva da tempo al territorio della Sesta Provincia. «L’ospedale di Barletta – ha spiegato Giuseppe Guglielmi – ospita già i corsi di laurea triennali delle professioni sanitarie in Infermieristica e in Radiologia, ma presto potrebbe vedere la luce anche un nuovo corso di laurea in Medicina e Chirurgia: i vertici dell’Università dauna sono al lavoro per consegnare agli studenti della provincia Barletta-Andria-Trani risposte efficaci e soluzioni di qualità alla richiesta formativa».

Il premio del Rotary sarà destinato a un neolaureato che sia residente in uno dei Comuni della Sesta Provincia da una Commissione di cui faranno parte, oltre ai Presidenti dei tre Rotary Club, un docente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Foggia.

Vittorio Massaro

ROTARY CLUB TRANI – 58^ FESTA DELLA SCUOLA – 20 SETTEMBRE 2021

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La 58^ Edizione della “Festa della Scuola”, organizzata dal Rotary Club Trani nell’Auditorium dell’Istituto “Aldo Moro” a Trani, ha visto assegnare riconoscimenti a 23 studenti, segnalati dai Dirigenti delle Scuole di Andria, Barletta, Bisceglie, Corato e Trani, che hanno conseguito la votazione di 100/100 e lode agli esami di Maturità nello scorso anno.

Grazie alla cordialità e all’ospitalità del Dirigente Scolastico Prof. Michele Buonvino è stato istituito un servizio di accoglienza e controllo del Green pass che ha consentito che la manifestazione si svolgesse in serenità e sicurezza.

L’edizione appena conclusa ha avuto come filo conduttore il motto del Presidente Internazionale Shekhar Mehta “Servire per cambiare vite” e quello del Governatore del 2120° Distretto del Rotary Gianvito Giannelli “Ogni giorno ne vale la pena” ed infine quello del Presidente del Club Pasquale Vilella “Amici nel servire”. E’ proprio da questo che quest’anno il Presidente del Club Pasquale Vilella, è partito per rimodulare il format della manifestazione.

Il Rotary Club di Trani, infatti, ha premiato i ragazzi con un attestato ed un dono ricordo (un orologio per i ragazzi ed un bracciale per le ragazze) ma ha pensato a “cambiare la vita dei neodiplomati” offrendo loro un corso sulla Leadership. Un’innovazione che segna una svolta in questo evento, ormai “storico” per il Rotary e per la comunità. Il corso di formazione, della durata di tre giorni e dal titolo “Essere Leader: le competenze per guidare se stessi e gli altri” sarà tenuto dal Dott. Salvatore Nardò, rotariano, formatore e coach professionista. Infine, i corsisti più motivati saranno candidati a partecipare, nel mese di marzo 2022, al R.Y.L.A. (Rotary Youth Leadership Awards) organizzato dal Distretto 2120 del Rotary International grazie alle Borse di Studio offerte dal Rotary di Trani e da alcuni soci del Club. Al centro dell’evento, una relazione sul tema “La postmodernità tra valore reale e valore percepito” tenuta dal Chiar.mo Prof. Francesco Giorgino, docente LUISS in Comunicazione e Marketing nonché Giornalista e Caporedattore centrale della redazione Interni del TG1. La serata si è svolta con lo stile tradizionale del Rotary International, che ha visto l’inizio segnato dal tocco della campana da parte del Presidente Pasquale Vilella, il quale, dopo gli inni tradizionali, ha passato la parola al Segretario del Club, Mario Fucci per i saluti tradizionali alle autorità presenti, rotariane, militari e civili. Sono seguiti due brevi indirizzi di saluto del Prof. Buonvino, Dirigente scolastico dell’Istituto Aldo Moro che ospitava la manifestazione e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Corato, la Dott.ssa Bucci. E’ seguita poi l’applaudita e interessantissima relazione del professor Giorgino,  che ha sviluppato il tema come segue.

“Il prefisso post, chiaramente, indica uno stato di successione: pertanto, siamo usciti dalla modernità, ma in senso positivo o negativo? La maggior parte dei commentatori non si pronuncia in senso qualitativo, bensì nella direzione della diversità. Un commento che è stato fatto, riguarda l’antitesi tra macro-narrazione e micro-narrazione, nel senso che ci si concentra di più sugli eventi  più vicini a noi, lasciando sullo sfondo quanto avviene altrove. Altri, parlano di società liquida o addirittura di società gassosa, nel senso di una perdita di consistenza della società, basato su un individualismo libertario. Il punto è che i sociologi, attualmente, non studiano più le interrelazioni sociali bensì la desocializzazione.  C’è una differenza tra le società costruite avendo al centro una persona e quelle che hanno al centro l’individuo Che differenza c’è tra persona  e individuo? La persona è dedicata a realizzare se stessa, raffrontandosi agli altri, mentre  l’individuo è la persona ripiegata su se stessa: ciò origina una società nella quale, al contrario di quello che accadeva fino a qualche tempo fa, quando la libertà personale terminava dove iniziava la libertà degli altri, oggi siamo immersi nella libertà assoluta, senza limiti.

La leadership, quindi, va collegata a questo tipo di modello socio-culturale nel quale. attraverso i social, ognuno propone una verità che intende come irrefutabile. L’individuo occupa così degli spazi che non gli competono parlando a nome di gruppi o anche intere categorie, finendo per parlare di temi conosciuti molto superficialmente, come se proponesse verità assolute. Il risultato è che sono rese banali cose che sono davvero molte complesse. Di conseguenza, la società ipercomplessa viene trasformata in una società iperconnessa: si assiste al paradosso di una società bulimica di conoscenza, ma anoressica di contatto. Sono, pertanto, encomiabili le organizzazioni sociali come il Rotary, perché  si muovono in controtendenza, sostenendo la socialità e la cooperazione.

Va ora notato che, nella postmodernità, cambia il rapporto con lo spazio e con il tempo. La globalizzazione porta in primo piano l’azione a distanza e  l’erosione dei confini geografici, dando l’illusione di vivere in un mondo  senza confini, anche se viene posta attenzione anche al locale. Analogamente, il rapporto con il tempo è mutato perché oggi si vive solo nel presente. Sant’Agostino affermava che l’uomo è veramente completo solo se riesce a tenere insieme passato, presente e futuro: “né futuro né passato esistono. Queste tre specie di tempi esistono in qualche modo nell’animo e non li vedo altrove: il presente del passato è la memoria, il presente del presente, la visione, il presente del futuro, l’attesa”. Il passato, infatti, ci serve per costruire la memoria e quindi l’identità, in modo da essere riconosciuti e distinti. Il presente è la percezione di ciò che stiamo vivendo, mentre il futuro è la capacità progettuale.

Tutte le ricerche sociologiche attuali indicano, invece, l’importanza del presente nella società odierna, che non viene più vissuto come elemento di connessione tra il passato e il futuro, ma come un tempo “ a sé stante”, perciò l’essere umano rinuncia all’identità e alla tradizione e non riesce ad avere uno sguardo proiettato al futuro, alla costruzione. La conseguenza di questo è che si fa molta fatica a costruire una progettualità e questo riguarda, in particolare, le nuove generazioni, le quali, però, di questo non hanno colpa: si sono ritrovate in questo tipo di società, in quanto sono gli adulti che non hanno fornito certezze e prospettive. Da ciò emerge l’importanza della resilienza, che è la capacità di reagire a questo cambiamento di impostazione.

Un altro aspetto della modernità, sottolineato dagli studiosi, è che non c’è più un confine tra ciò che è sul palcoscenico e ciò che si trova dietro le quinte. In realtà, oggi gli spazi di retroscena non esistono più, perché sono esondati negli spazi di palcoscenico: non c’è più la differenza fra pubblico e privato, tutto è diventato pubblico, così che ogni elemento della nostra vita privata va a costruire un’immagine pubblica, sui social. Qui, va aperta una parentesi e va richiamata l’attenzione dei giovani a ciò che pubblicano sui social, perché, un domani, quando si troveranno a fare dei colloqui di lavoro, il capo del personale che farà l’intervista, avrà sicuramente preso conoscenza dei loro profili social. Valutiamo, ora, di questa postmodernità, il valore reale e il valore percepito.

La differenza tra valore reale e valore percepito è essenzialmente un concetto di marketing: vale per le aziende, per i prodotti, per le organizzazioni, ma anche per le persone, per gli uomini politici: chiunque si affacci ad un social, diventa un “brand”, cioè, soggetto a una differenza tra valore reale e valore percepito in quanto, nei social, viene rappresentata l’idea che abbiamo di noi. Alla fine. la percezione che gli altri hanno di noi è costituita da quello che pubblichiamo e qui andrebbe letto il libro di Erich Fromm, Avere o Essere, con la contrapposizione tra due modalità di vita, quella estetica e quella etica.

In ogni caso, in un confronto tra valore reale e valore percepito, possono darsi tre casi. Primo, il valore reale è superiore a quello percepito, che è la situazione più frequente, ma anche un bel problema,  perché non siamo nella condizione di far comprendere agli altri il nostro valore: esiste così una dicotomia tra valore in sostanza e valore trasmesso. Se ne deve dedurre che non riusciamo a “venderci”, non sappiamo conquistare l’attenzione degli altri e quindi non riusciamo a generare un processo di leadership.

Seconda opzione: valore percepito più alto del valore reale: qui abbiamo di fronte molti casi di persone e organizzazioni e aziende che hanno lavorato molto bene con la comunicazione, per proiettare un’immagine di se, migliore della loro sostanza. Quindi, da un punto di vista fenomenologico, sembrerebbero al top, mentre da un punto di vista ontologico, il livello è scarso. La terza opzione è ovviamente quella dell’equilibrio tra valore reale e valore percepito e ciò si ottiene con un bilanciamento tra conoscenze e competenze, cioè tra il sapere e il saper fare, due piani che si intrecciano nella vita di ciascuno di noi.  Per quanto mi riguarda personalmente, io la grande fortuna di studiare ciò che faccio e di fare ciò che studio e questo è un augurio che io faccio di cuore a tutti voi, di riuscire a tenere sempre i due piani assieme, perché la formazione continua non è uno slogan, è una necessità. La sete di conoscenza deve durare per tutta la vita, diventando, così, il presupposto della partecipazione. Ciò può avvenire tramite i propri valori individuali (“soft skills”), che contribuiscono a risolvere i problemi, essendo il problem solving una capacità fondamentale per poter lavorare in una organizzazione, svolgere un lavoro di gruppo. Da notare, che questo va in controtendenza rispetto alla società attuale, che è parcellizzata e rivolta alle micro-strutture. In sostanza, il modo per mantenere in equilibrio conoscenze e competenze è la leadership: il leader è colui che sa guidare ( non comandare, che è una cosa completamente diversa). Un eccellente esempio di questo, fu il generale dell’Aeronautica che chiese agli avieri, quindi alla base organizzativa, la loro idea di aereonautica, in sostanza, ponendosi nella posizione di non essere lui a dire che cosa c’era da fare, ma di farsi dire l’opinione di coloro che erano nella struttura su come la struttura stessa dovesse essere migliorata. Siamo qui di fronte al superamento della logica “top-down” che non viene completamente sostituita dal “bottom-up”, bensì integrata in una rete di relazione in cui ci si incontra a metà strada, dove si condivide: in sostanza, spunta fuori il concetto di servizio. Oggi, si usa molto il termine sostenibilità, ma dobbiamo capirci: una leadership sostenibile anche a livello micro, consiste, in realtà, nel proporre qualcosa che deve durare nel tempo, generando cultura. Il leader deve porsi nella posizione di cercare di prevenire i problemi, di condividere le proprie decisioni e prendere, prima di altri, dei percorsi, magari accidentati, che però comportano la partecipazione.

Da notare che, se c’è un leader c’è anche un “follower” ed è importante che  costui non sia solo un tipo che mette un “like”, senza capire di che cosa si sta parlando, ma qualcuno che comprende e condivide un’impostazione. Tutto ciò ci avverte che non sempre la connessione, che adesso è così diffusa, genera comunicazione, perché, per ottenere comunicazione, ci deve essere condivisione, comprensione di significato: questo è uno dei pilastri intorno al quale andare a costruire il concetto di leadership.

In sintesi, l’equilibrio tra valore reale e valore percepito, che si sostanzia nella  leadership, porta al  rispetto. E questo ci richiama alla mente il precetto evangelico “Ama il prossimo tuo come te stesso”: non c’è leadership se non c’è rispetto nei confronti degli altri e quindi di se stessi”

Infine, si è svolta la festosa cerimonia della consegna dei premi agli studenti meritevoli. Una simpaticissima foto di gruppo finale ha concluso in letizia la serata.

In seguito si riportano i nominativi dei ragazzi con le rispettive scuole di provenienza

  • Pertoso Giulia – I.I.S.S. “R. Lotti – Umberto I” (R. Lotti) – Andria
  • Ferri Chiara – I.I.S.S. “R. Lotti – Umberto I” (I.T.A.) – Andria
  • Superbo Marika – I.I.S.S. “Giuseppe Colasanto” – Andria
  • Stea Giovanni – I.T.E.S. L.E.S: “Ettore Carafa” – Andria
  • Carlone Angelo – I.T.I.S. “Sen. Onofrio Jannuzzi” – Andria
  • Lorusso Mariapaola – Liceo Classico “Carlo Troya” – Andria
  • Tesse Alessandro – Liceo Scientifico “R. Nuzzi” – Andria
  • Sciannamea Valentina – I.I.S.S. “Nicola Garrone” – Barletta
  • Barile Daniele – I.I.S.S. “Cassandro – Fermi – Nervi” (Fermi) – Barletta
  • Paparella Francesca – I.I.S.S. “Cassandro – Fermi – Nervi” (Nervi) – Barletta
  • Tatò Maria Stefania – I.T.E. – Liceo Linguistico “Suore Salesiane dei Sacri Cuori” – Barletta
  • Lamonaca Valeria Pia – Liceo Classico “A. Casardi” – Barletta
  • Scardigno Andrea – Liceo Sciantifico “Cafiero” – Barletta
  • Maffei Valentina – I.T.E.S. “Giacinto Dell’Olio” – Bisceglie
  • Morgigno Bartolo – Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci£ – Bisceglie
  • Valenza Francesco Cecilio – I.I.S.S. “A. Oriani – L. Tandoi” (Oriani) Corato
  • Talarico Vincenzo – I.I.S.S. “A. Oriani – L. Tandoi” (Tandoi) Corato
  • Ferrante Francesco – I.T.E.S. “Padre A.M. Tannoia” – Corato
  • Balice Sarah – Liceo Artistico “Federico II Stupor Mundi” – Corato
  • Quatela Christian – I.I.S.S. “Sergio Cosmai” – Trani
  • Di Perna Gabriele – I.I.S.S. “Aldo Moro” – Trani
  • Lapegna Eleonora – Liceo Classico “Francesco De Sanctis” – Trani
  • Povia Dario Vincenzo – Liceo Scientifico “Valdemaro Vecchi” – Trani

Questo è il Rotary ha concluso il Presidente al termine della serata perché noi rotariani dobbiamo essere “amici nel servire” perché “ogni giorno ne vale la pena”.

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