Riunione del R.C. Bari Sud del 02.05.2022 ”verso un futuro di resilienza: il parco diffuso dell’acqua ad indirizzo multidisciplinare”
”Verso un futuro di resilienza: il parco diffuso dell’acqua ad indirizzo multidisciplinare”
Il socio Marcello Pisciotta ha conversato con il dott.Vincenzo Coppa, Presidente dell’associazione “Laverdevia”
L’obiettivo è quello di creare una alleanza tra Comuni e borghi rurali tale da trasformare l’unione in un laboratorio a cielo aperto per attuare “best practices” atte a sostenere scambi di esperienze, sperimentazioni e pratiche innovative con il coordinamento di enti scientifici con specialità differenti e con logiche multidisciplinari.
Le azioni principali ipotizzate: censire i luoghi dell’acqua, realizzare un portale web, prevedere la trasformazione della rete dei borghi in un incubatore tecnico scientifico, individuare itinerari turistici culturali dedicati.
Sono intervenuti Il Sindaco di Acquaviva delle Fonti dott. Davide Carlucci, il Sindaco di Poggiorsini Dr Ignazio Di Mauro, il Sindaco di Rutigliano il Dr Giuseppe Valenzano., il Sindaco di Irsina Dr Nicola Morea, la dott.sa Angela Colonna Chair Holder della Cattedra Unesco dell’Università della Basilicata, Il Dr. Marcello Mastrorilli Presidente CIEC, la Dott.sa Alma Sinibaldi dell’Associazione Biologici Ambientalisti Pugliesi, la Dott.sa Elvira Tarsitano Assessora alle Politiche Ambientali Comune di Mola, il Dr. Tonio Romito Assessore con delega all’agricoltura del Comune di Rutigliano.
Marcello Pisciotta
Interclub a cura del R.C. Bari Sud del 29.04.2022: “La principessa afghana” con Tiziana Ferrario
“La principessa afghana”
Enrica Simonetti e Giusi Giannelli hanno conversato con Tiziana Ferrario in merito alla condizione femminile
in Afghanistan.
Nasce dalle felice intuizione del nostro socio Maurizio Raeli e di Rosanna Quagliariello la feconda collaborazione tra il CIHEAM Bari e l’Associazione Culturale “Donne in Corriera”. Primo risultato, l’interessante interclub organizzato dal RC Bari Sud insieme agli altri RC Metropolitani e a “Donne in Corriera”. Ospite della serata, la giornalista televisiva Tiziana Ferrario, a presentare il suo libro “La Principessa Afghana e il Giardino delle Giovani Ribelli”. Stimolata dalle domande di Enrica Simonetti e di Giusi Giannelli, Tiziana Ferrario ha parlato della situazione drammatica delle donne in Afghanistan e del coraggio che molte di loro hanno nel difendere i propri piccoli spazi di libertà. E così, il Giardino del titolo diventa un luogo metaforico dove l’autrice fa sì che le donne possano sentirsi a proprio agio e al sicuro.
“Un libro che dice molto di più di tanti convegni”, ha detto giustamente Enrica Simonetti, e che contiene tanta realtà.
Inevitabile che il discorso scivolasse poi dall’Afghanistan a quanto sta accadendo in Ucraina. E anche qui la Ferrario non ha esitato a parlare della sua esperienza di inviata di guerra, sottolineando come sia difficile, in quelle situazioni, riuscire a non diventare un mero strumento di propaganda perché, in fondo, “ti fanno vedere quello che vogliono”.
Molto folta la presenza di soci, a testimoniare l’enorme interesse per l’argomento e per l’autrice del libro.
Francesco Giordano
Interclub a cura del R.C. Bari Sud del 11.04.2022: “Il PNRR: una grande occasione per la città” Conversazione con il Sindaco Antonio Decaro
ALBUM FOTOGRAFICO E’ VISIBILE A: https://photos.app.goo.gl/RbHBrymrC2v3mjen7
“ Il PNRR : una grande occasione per la città “. Conversazione con il Sindaco Antonio De Caro sui programmi di sviluppo della nostra città.
Il salone del circolo Barion gremito fino ai limiti del possibile come nelle grandi occasioni. Merito dell’iniziativa del RC Bari Sud, che, in interclub con gli altri RC metropolitani, ha organizzato questa interessante conversazione con il Sindaco Antonio De Caro. Al quale sono andate subito, già in apertura di serata, le lodi del Presidente Giancarlo Chiaia per essere riuscito ad avere un posto nella cabina di regia del PNRR. Il che consentirà di monitorare costantemente l’iter dei vari progetti ed evitare che ci sia il solito scippo di risorse ai danni del Sud.
E’ stato lungo e circonstanziato l’elenco dei vari progetti fatto da Antonio De Caro. Alcuni già in avanzata fase di progettazione e/o di realizzazione, altri ancora di là da venire. Dal waterfront di S. Girolamo al lungomare sud fino a Torre a Mare, e poi il Molo S. Antonio e il Molo S. Nicola. Progetti strategici, come l’acquisto di bus elettrici e il completamento del bici plan metropolitano, nella direzione di una mobilità attiva e sostenibile. E tanti altri ancora che sarebbe lungo citarli tutti.
Certo, il Sindaco non ha mancato di evidenziare il rischio che non si riesca a spendere tutti i fondi stanziati, a causa delle note lungaggini burocratiche, ed ha auspicato un intervento governativo verso ulteriori semplificazioni delle procedure. Ha anche riportato come esempio positivo la stesura del Piano strategico della Città Metropolitana, i cui fondi sono stati divisi di comune accordo tra i vari Comuni.
Qualcuno, tra i presenti, avrebbe voluto chiedere al Sindaco delle tante cose che ancora tengono bassa la qualità della vita nella nostra città, ma l’ora tarda ha convinto a rinviare ad un’altra occasione.
Francesco Giordano
Riunione del R.C. Bari Sud del 13.09.2021 “L’effettivo colonna portante del Club. Come svilupparlo?Come mantenerlo?” relatore il socio Gino Nisio.
<<L’effettivo colonna portante del Club. Come svilupparlo? Come mantenerlo?>>
Parlare dell’effettivo è senza dubbio un tema di grande interesse per tutti i rotariani. Ancor di più se a trattare l’argomento è un socio come Gino Nisio, rotariano di lungo corso e memoria storica del nostro Rotary Club Bari Sud, di cui è stato Presidente nell’anno di passaggio al nuovo millennio, oltre ad aver ricoperto diversi altri incarichi di prestigio.
Con la sua consueta “verve”, Gino Nisio ha toccato, nella sua relazione, i punti più salienti sull’annosa questione dello sviluppo dell’effettivo. Occorre anzitutto, ha sottolineato Nisio, che i soci si sentano protagonisti del Club, attraverso iniziative di coinvolgimento e di informazione, soprattutto in relazione ai service che ogni anno il presidente di turno intende portare avanti. Di qui la necessità di impostare un piano strategico del Club per far sì che i soci si sentano costantemente impegnati a perseguire gli ideali del Rotary. Idea, questa, ripresa anche dal Presidente Giancarlo Chiaia, nel suo intervento, in cui ha ribadito il suo interesse per i giovani e ha invitato tutti a mettere da parte i personalismi e a ricordare costantemente il concetto del “servire e non servirsi”.
A fare da sfondo alla riunione, le luci di Bari Vecchia e dei suoi monumenti, contemplati dalla splendida terrazza del Circolo Barion in una fresca serata di fine estate.
Francesco Giordano
Interclub sulla giustizia a cura del R.C. Bari Sud con i clubs metropolitani del 20.09.2021

Tavola rotonda “La riforma della giustizia”
Interventi: On. Avv. Francesco Paolo Sisto, Sottosegretario di Stato per la giustizia
Dott. Salvatore Casciaro, segretario generale della A.N.M.
Dott. Ciro Angelillis, sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione
Prof. Avv. Giampiero Balena, componente della commissione sulla riforma della magistratura onoraria presso il Ministero della Giustizia
Si è aperto il grande “cantiere” delle riforme della giustizia. Esso non si esaurisce negli interventi sul processo penale, ma abbraccia il processo civile, quello tributario, impatta sui profili ordinamentali e sul sistema elettorale per il Consiglio superiore della magistratura (CSM), senza trascurare l’impegno per un riassetto organico della magistratura onoraria. Sullo sfondo anche i referendum sulla giustizia in relazione ai quali prosegue alacremente la raccolta delle firme. Per la prima volta da molti anni a questa parte si tratta di riforme non “a costo zero”, essendo destinati alla giustizia ben 2,3 mld. Il nostro Paese è sotto la lente dell’Europa che monitorerà il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei tempi del processo civile (40%) e del processo penale (25%). Forti sono le attese dei cittadini per una giustizia più efficiente e vive le speranze degli operatori economici tenuto conto della stretta correlazione tra relazioni commerciali, produttività economica e funzionamento della giustizia. Le misure messe in campo sono realmente efficaci? Se nel civile la vera scommessa è costituita dal modello organizzativo dell’Ufficio del processo che inserisce nello staff del giudice giovani assistenti, sul modello dei clerks dei paesi anglosassoni, nel settore penale si vorrebbero assicurare scansioni temporali più certe e stringenti e, in tale contesto, troverebbe collocazione anche la discussa riforma della prescrizione procedimentale (o anche detta improcedibilità). La Ministra Cartabia ritiene, quella sull’improcedibilità, una disposizione di civiltà che riallineerà il processo penale agli standard europei fissando tempi certi di definizione del processo penale. Ma l’art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU) individua il processo come mezzo al fine, e ciò perché la funzione fisiologica del processo è l’accertamento dei fatti e delle eventuali responsabilità. Consentendo il dissolvimento dell’intero processo nel caso in cui vengono superati tempi certi per l’espletamento delle impugnazioni, forte è il rischio di nuove condanne della CEDU per la lesione degli interessi della vittima del reato e del suo diritto alla conclusione del processo con una sentenza sul merito dell’accusa.
dott.Salvatore Casciaro
La riforma del processo penale, c.d. Cartabia, è inserita all’interno del Piano per accedere alle risorse finanziarie messe a disposizione dall’Unione europea e persegue l’obiettivo di abbattere l’arretrato del carico giudiziario e ridurre i tempi del processo. Essa prevede, a fianco alle modifiche della disciplina processuale, una pluralità di interventi strutturali, quali la implementazione delle dotazioni tecnologiche e la realizzazione del c.d. ‘Ufficio per il processo’, con l’assunzione di personale di supporto ai magistrati, alle cancellerie e alle segreterie degli uffici giudiziari.
Quanto alla riforma della disciplina processuale, significativa è l’introduzione dell’istituto della “improcedibilità dell’azione penale per superamento dei termini di durata massima del giudizio di impugnazione”, con il quale il legislatore, per garantire il rispetto del principio della ‘ragionevole durata del processo’, pone un termine per la celebrazione del giudizio di appello (2 anni) e del giudizio di Cassazione (1 anno).
Altra innovazione di rilievo è quella della introduzione dei ‘criteri di priorità’ nella trattazione delle notizie di reato, che devono essere previsti dai criteri organizzativi degli uffici di Procura, sulla base delle indicazioni del Parlamento.
La riforma, nel complesso, appare, però, poco incisiva sul versante della deflazione del carico giudiziario che, invece, avrebbe potuto coltivare attraverso la previsione di un più ampio accesso alle alternative al processo – innestando nel nostro ordinamento l’istituto della c.d. “Archiviazione meritata” (suggerito dalla ‘commissione Lattanzi’) – e una coraggiosa opera di depenalizzazione di alcune delle (troppe) fattispecie di reato oggi esistenti.
dott. Ciro Angelillis
Riunione dei R.C. Bari Ovest e Bari Sud del 17.03.2022 “Stress: il male di vivere male” relatore il dott. Pier Michele Mandrillo
“Stress: il male di vivere male”
interclub moderato dal Prof. Dott. Adriano Piattelli, professore straordinario presso l’Università di UniCamillus, già ordinario di odontoiatria presso l’Università di Chieti.
Con gli interventi del dott. Pier Michele Mandrillo, medico chirurgo odontoiatra, ideatore di FM5 SENSORY, impiegata nella medicina sinaesthesica per la gestione dei danni dello stress, Ambasciatore internazionale di ISMA (International Stress Management Association).
Interclub a cura del RC Bari Ovest
Dopo due anni di pandemia e con le tremende immagini di guerra a cui stiamo assistendo in questi giorni, lo stress di ognuno di noi è indubbiamente ai livelli di guardia.
Capita quindi al momento giusto l’interclub organizzato dal RC Bari Ovest insieme al RC Bari Sud, come occasione di riflessione sulle cause dello stress e soprattutto con qualche consiglio per evitare che ci faccia troppo male. Dopo la presentazione del Prof. Piattelli, tocca al Dr. Mandrillo entrare nel vivo dell’argomento. Una citazione ci porta subito al tema, “ Viviamo non come vogliamo, ma come possiamo”. Viviamo tutti in maniera frenetica e mettiamo fretta in tutto quello che facciamo. Chattiamo mentre siamo a tavola a pranzare, siamo sempre iperconnessi e multitasking. Ecco dunque lo stress, che non è altro che il risultato di un disequilibrio tra le cose fatte e da fare. Da non sottovalutare, se teniamo presente che dai dati forniti dall’OMS lo stress era, nel 2020 prima della pandemia da covid, la prima causa di malattia al mondo. Lo stress si manifesta nelle patologie più disparate, dall’emicrania alla pressione alta, dall’insonnia alle dermatiti da stress. E comunque ogni forma di stress lascia una cicatrice indelebile, soprattutto sul cervello, che è l’organo più colpito. Il perdurare di uno stimolo stressante ne amplifica le conseguenze negative, perciò si rende necessario un protocollo terapeutico che porti il paziente ad imparare a stoppare lo stress e a gestirlo. Solo così lo stress cessa di essere un ostacolo e diventa una forza motrice verso la resilienza.
Francesco Giordano
Riunione del R.C. Bari Sud del 29.11.2021 “RAGAZZI VINCENTI!” – “Rotary Hack for the Planet”: relatori Eleonora Romanelli, R.D. Interact, e Marco Pellegrini
“RAGAZZI VINCENTI!” al “Rotary Hack for the Planet”: Eleonora Romanelli, R.D. Interact, e Marco Pellegrini relatori
Nell’anno rotariano 2021/2022, il distretto 2120 ha permesso a un team di giovani rotariani, appartenenti a club interact sparsi su tutto il territorio distrettuale, di partecipare all’hackthon, Hack for the Planet, una maratona tecno-sostenibile, organizzato dal Rotary Club di Milano, in collaborazione con la scuola di robotica di Genova e la CRUI (Conferenza dei rettori delle università italiane) a cui hanno partecipato oltre 300 squadre.
La traccia, il fil rouge della maratona tecno-sostenibile, è stata costituita dalle 3P, ovvero people-planet-prosperity. Gli organizzatori hanno quindi fornito la traccia finale di completamento del progetto, da risolvere in 24h.
L’obiettivo dell’Hackathon non è stato solamente quello di gettare le basi per una startup, ma anche sviluppare capacità di teamworking.
Il nostro distretto, il distretto 2120, ha portato a questo hackathon una squadra tutta al femminile, costituita da 10 ragazze provenienti da vari club interact di tutto il distretto.
È stata progettata un’app, che abbiamo chiamo ECOMACT (il nome stesso è evocativo di ambiente, mappe e interact) in grado di “mappare” vaste aree urbane, classificandole per colore in base allo stato di salute dell’ambiente. Queste aree possono essere segnalate e classificate dagli stessi user e poi inserite automaticamente in un database in costante aggiornamento. L’app è progettata per permettere a tutti di avvicinarsi al cosiddetto plogging, un’attività sportiva consistente nell’unione di corsa e raccolta rifiuti.
In fase di definizione del progetto, in aderenza agli obiettivi di sviluppo delle capacità di team working, si è proceduto con una propedeutica attività di brainstorming, in modo da individuare la linea da seguire. Sono state poi definite nel dettaglio sia la parte grafica e comunicativa, sia quella tecnica. Aspetto fondamentale della comunicazione grafica doveva essere l’efficacia, quindi abbiamo ipotizzato l’utilizzo di colori a contrasto.
Il linguaggio usato è assertivo ed efficace in modo da arrivare a comunicare concetti, anche i più complessi, a qualsiasi target.
Il risultato è un’app assolutamente intuitiva, potente, nella sua semplicità e in grado di realizzare facilmente una mappa delle zone inquinate del territorio, con l’indicazione del livello di gravità, grazie alle segnalazioni degli stessi utenti.
Questo progetto è stato prescelto dalla commissione esaminatrice, che l’ha votata per la semplicità, l’originalità e l’efficacia.
Eleonora Romanelli
Riunione del 04.04.2022 del R.C. Bari Sud ”Imparate dal Sud: lezione di sviluppo all’Italia”
“ Imparate dal Sud : lezione di sviluppo all’Italia “
Il socio Ugo Patroni Griffi ha conversato con Lino Patruno sul suo ultimo libro.
Serata viva e interessante, resa ancora più piacevole dall’appassionata difesa del Sud, fatta da Lino Patruno a commento del suo ultimo libro.
Un libro che egli stesso definisce come “ un viaggio attraverso tutto ciò che il Sud è riuscito a fare controcorrente, un viaggio attraverso la mancanza di equità, un viaggio per dimostrare come il Sud possa essere l’unico futuro per l’Italia”. Finalmente un Sud raccontato da un meridionale, senza gli stereotipi e i pregiudizi dei settentrionali.
Ed ecco che scopriamo un Sud “ad alta tecnologia”, capace di crescere nonostante le risorse che gli sono state sottratte nel tempo e in grado quindi di dare lezioni persino al Nord ricco e industrializzato. Il Sud, insomma, visto non più come un problema, ma come una risorsa.
“ Le rivendicazioni del Sud non sono lamentazioni “, ha sottolineato il nostro socio Ugo Patroni Griffi nella sua eccellente introduzione all’argomento del libro.
Né va dimenticato che il Sud, con il 40% della popolazione italiana, ha un pil superiore a quello di altri paesi europei ed ha espresso nel tempo una serie di eccellenze umane e imprenditoriali ( il common rail è nato in Puglia).
Certo, non mancano le zone d’ombra e i primati negativi, come ad esempio il numero di donne disoccupate o di neet, quei giovani che nè studiano né cercano lavoro. Innegabile anche un gap infrastrutturale ( un decente collegamento ferroviario Bari-Napoli è ancora da realizzare), come pure un certo eccesso di familismo in alcuni ambienti lavorativi. E infine bisogna abbandonare l’idea che si possa vivere di solo turismo e agricoltura, diversificando le fonti di reddito. Il Sud, ha concluso Lino Patruno, esporta i suoi prodotti in 260 paesi nel mondo, il che vale a confutare il luogo comune che qui non ci siano capacità imprenditoriali e dirigenti all’altezza del loro compito.
Francesco Giordano
Bari, interclub dedicato alla lingua italiana con Mirabella e Bellini
errorieorroridellalinguaitaliana, michelemirabella, pasqualebellini, rcbari, rcbaricastello, rcbarimediterraneo, rotaract
Una folta presenza di soci, come non si vedeva da tempo, ha premiato l’interclub organizzato dal RC Bari Castello insieme a RC Bari, RC Bari Sud, RC Bari Mediterraneo e Rotaract. Argomento sempre di attualità, quello sull’uso della nostra lingua, trattato con arguzia e dovizia di esempi dai due relatori, Pasquale Bellini e Michele Mirabella.
Gli Italiani, esordisce Bellini, usano non più di 700 parole nel loro linguaggio quotidiano.
Ci sono parole (come, ad esempio, “sussiego”) che non pronunciamo mai, fa notare Mirabella, il quale, con la sua consueta verve, ci ricorda che noi uomini non siamo come gli animali e non abbiamo una lingua innata (un cane non deve imparare ad abbaiare), ma dobbiamo studiarla e impararla e, perché no?, arricchirla e amarla.
Una penuria di lessico, sottolinea Mirabella, equivale ad una penuria di idee e un deperimento della lingua porta inequivocabilmente ad un deperimento della civiltà. La lingua, dunque, va difesa e accuratamente tramandata, con una attenzione particolare anche al vernacolo (a “rischio di estinzione”) e a quelle espressioni dialettali che sono sempre uno specchio di culture e abitudini locali assolutamente da custodire.
La ricchezza del linguaggio si ottiene amandolo, ci ha ricordato Mirabella, che non ha mancato di criticare l’eccessivo e spesso immotivato uso di anglicismi ( basti pensare ai vari lockdown e green pass, giusto per citare alcuni termini usati e abusati in questo ultimo periodo, senza dimenticare il job’s act e la spending review….).
Non poteva mancare un accenno ai terribili eventi di guerra in Ucraina, e magistralmente M. Mirabella, interpretando i sentimenti dei soci presenti, ha espresso solidarietà al popolo ucraino ed ha ricordato che la grande casa del Rotary sarà sempre vicina a quelli che soffrono.
Su richiesta dello stesso Mirabella, si è terminato l’interclub sulle note dell’inno della Ucraina.
Francesco Giordano