AL ROTARY L’AGGIUSTA CANTERE RUTTE (ROTT)
Spensierato, divertente, emozionante. Tre aggettivi per dare una idea dell’incontro culturale che il Rotary club di Putignano trulli e grotte, nell’ambito del tema dell’anno “Valorizzazione delle tradizioni e sviluppo sostenibile” ha organizzato e svolto venerdi scorso, 4 novembre, presso l’Agriturismo Pedone. Il presidente del Rotary, Francesco Mercieri, ha presentato ed illustrato un altro mestiere, ormai definitivamente scomparso nei nostri paesi, quello di l’“aggiusta cantr rott o rutte”. Fino agli anni cinquanta tantissimi erano i recipienti di creta o di terra cotta, in uso nelle nostre famiglie, per contenere olio, vino, acqua, cibo vario ed anche per lavare i panni, le stoviglie…qualche volta piccoli capolavori, eseguiti con grazia, tramandati di generazione in generazione. “A capasedde”: “u capasone”; “a cantaredde”; “u ciccenate”; “u prise”; “a tiedde”; “a pignate”; “u pignatidde”; “a coppe e a coppetedde”; “u piatte”… Qualche volta, disgraziatamente, essi si rompevano. Quando accadeva ciò, si assisteva ad una specie di tragicommedia in famiglia che finiva “con il caricare di santa ragione il colpevole” per essere stato maldestro o disattento. Colui che “metteva a posto”, aggiustava, questi oggetti, era “l’aggiusta cantr rutte o rott”. Egli, fino agli anni cinquanta, nei nostri paesi passava ogni giorno per le strade e gli incroci lanciando il suo “grido formidabile e solenne”: “Aggiustame u caaaaaaaaaataridde rutte!”. Questo personaggio, ha ricordato Mercieri, portava con sé, a tracolla, una cassetta nella quale c’erano un trapano a corda, adatto per la creta, pinze, fili di ferro, il cemento, un barattolo, un piccolo cucchiaio da muratore, il “triangolo” per affilare il trapano, il martello ed altro. Non sempre si poteva aggiustare l’oggetto rotto, specie se in più pezzi o sgretolato. In caso positivo, egli si sedeva per terra e con lentezza e maestria, eseguiva il suo lavoro sotto lo sguardo dei curiosi. Con il trapano a corda faceva dei buchi a destra ed a sinistra “da spaccazze”; vi faceva passare del filo di ferro i cui capi li attorcigliava e li stringeva con una tenaglia. Quindi coagulava in un barattolo acqua e cemento e con il cucchiaio spalmava il tutto tra i punti e la fessura. In alcuni giorni, hanno riferito i più anziani, egli guadagnava molto; in altri meno o niente. Con il passare del tempo questo mestiere è scomparso, soprattutto con l’avvento gigantesco della plastica che ha sostituito tutto. Prima, ha ricordato ancora il presidente Mercieri, la cui economia era di tipo “circolare” e molto più sostenibile, la semplice riparazione di un piatto che poteva essere usato ancora per molti anni, per il prezzo che l’artigiano richiedeva, era sempre meno costosa che comprarne uno nuovo. Durante la serata il sig Francesco Mastrangelo, ultrasettantenne di Putignano e coltivatore diretto, con la passione di riparare capasoni, vasi e piatti di terra cotta, ha effettuato una dimostrazione di come prima, si riparava un oggetto rotto, con tanto di trapano originale a corda, tra “l’amarcord” dei meno giovani e la grande curiosità dei più giovani. “L’oggetto riparato – egli ha assicurato – durava poi di più perché si faceva più attenzione a non romperlo di nuovo”. Mentre fuori lampeggiava paurosamente, tuonava e pioveva a dirotto, il sig. Angelo Salatino, ultraottantenne di Noci, appassionato suonatore di fisarmonica, ha accompagnato tutto l’incontro con musiche e canti di una tradizione antica.
Pietro Gonnella
R. C. SAN SEVERO. GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Il R.C. di San Severo ha voluto dedicare al tema una “SERATA TRA AMICI” con “MUSICA E PAROLE” di Antonella Corna, poetessa ormai affermatasi in varie manifestazioni nazionali ma che nell’occasione ha voluto spaziare anche in altri aspetti artistici.
Presentata dal Presidente, Linda Lenza, l’artista ha introdotto il tema con la sua poesia “VESTITA DI LUCE” cui sono seguite alcune considerazioni sulla poesia e sui poeti nella società contemporanea.
E’ seguita la lettura di alcune sue liriche, nonché – in portoghese – di alcuni versi della poesia “NON SI MUORE MAI” accompagnati dalla proiezione della stessa quale video-poesia vincitrice del Premio Sinestetica 2021 (visibile su YOUTUBE); ed ancora la proiezione di alcune immagini di opere ritraenti “IL BACIO” cui l’artista ha abbinato alcuni versi di suoi componimenti.
Infine uno spazio dedicato alla musica ed al canto con la presentazione del nuovo brano – in uscita il 26.11.2022 sugli stores digitali – dal titolo “IN OGNI TEMPO” scritto dall’artista in collaborazione con Nazzario D’Errico – che ha curato anche la musica – con l’arrangiamento e la produzione di Sergio Rubino; il brano è in concorso al Premio Lucio Dalla, Decennale, a Roma nei giorni 1,2 e 3 dicembre prossimi.
Pier Carlo Pazienza
VESTITA DI LUCE
Non lo so
dove potrò indossare
la mia veste di luce
il mio amore dice…
che potrei…
disturbare.
Ma la veste rifulge ed io la indosserò.
Sfrontata spiegherò al vento le mie parole
ancora una volta parole spezzate,
parole sbranate, àfone, come lenzuola sbiancate
e lontane.
Eppure Rifulge!
Per questo farò cose potenti con la mia veste di luce.
Sarà un abito acceso che brucia nel petto
mai vinto
dall’antica paura che è mia, è tua
di sembrare una piccola cosa
“una cosa da niente”
una piccola donna accecata
dalla folgore sacra dei suoi stessi talenti.
Ma Io Risplenderò
e non domanderò dove potrò sostare
vestita di luce
né quanto potrò piacere alla gente
o a un amore indolente
“un amore”
che all’ombra ripara i suoi oscuri pensieri dal torrido sole.
Antonella Corna
Poesia d’apertura dedicata alla sensibilizzazione sul problema della violenza contro le donne, data in omaggio a tutti gli uomini presenti in sala
R. C. FOGGIA. FOCUS SUI MINORI E ADOLESCENTI
I comportamenti trasgressivi e antisociali degli adolescenti sono una grande fonte di preoccupazione per genitori, insegnanti ed educatori. I problemi sono stati acuiti in conseguenza della pandemia da COVID a causa dei ripetuti lockdown che hanno provocato la riduzione della frequenza scolastica unitamente all’interruzione della rete sociale con ripercussioni sulla salute mentale dei bambini e degli adolescenti.
L’argomento è stato al centro di una interessante tavola rotonda nel corso di una conviviale, organizzata dal Rotary Club Foggia presieduto da Giuseppe Mammana, sul tema: “Minori ed adolescenti: stili di vita, patologie ed antisocialità”.
All’incontro, svoltosi il 23 novembre presso la Sala “Casa Freda”, hanno partecipato in veste di relatori il dott. Giuseppe Ronzino (G.I.P. presso il Tribunale di Foggia, la dott.ssa Anna Nunzia Polito (Direttore della S.C. di Neuropsichiatria dell’infanzia ed adolescenza del Policlinico di Foggia) ed il giornalista Roberto Parisi. Dopo gli inni ed il consueto cerimoniale rotariano alla presenza del Governatore del Distretto 2120 Nicola Maria Auciello, il Presidente Mammana – che in quanto psichiatra sul tema è un eminente studioso – ha invitato la dott.ssa Raffaella Cicco, Presidente della Commissione “Contrasto violenza di genere” del Rotary Club Foggia, ad interloquire nella parte introduttiva.
La Cicco ha accennato all’attuale preoccupante situazione ed ha invitato ad approfondite riflessioni senza perdere di vista l’importanza di valori di cui i giovani devono essere portatori.
Parola quindi al primo relatore, il dott. Giuseppe Ronzino, G.I.P. presso il Tribunale di Foggia. Il magistrato, nel compiere una panoramica ricca di dati dal punto di vista giudiziario quando cioè risultino già emerse le segnalazioni di reato (purtroppo più numerosi nel reflusso post pandemia), ha rimarcato come la famiglia rappresenti nella società il principale avamposto per evitare che i giovani possano arrivare a delinquere, ricercando invece un modello positivo fondante su legalità e rispetto nei confronti di società, ambiente, persone e cose.
Il successivo intervento, quello della dott.ssa Anna Nunzia Polito (Direttore della S.C. di Neuropsichiatria dell’infanzia ed adolescenza del Policlinico di Foggia), è stato incentrato sulle fasi post-pandemia, distinguendo tra isolamento e solitudine, quest’ultima aggravata per le assenze di genitori e di coetanei e la scuola venuta meno come cronologia dei ritmi dei giovani. La Polito si è poi soffermata sui dati in incremento delle ospedalizzazioni e degli accessi in regime di urgenza per instabilità emotiva, disturbi post-traumatici da stress, dell’umore, crisi d’ansia, alterazioni sonno/veglia, simulazioni di patologie, disturbi alimentari, ed ha concluso esortando i genitori a relazionarsi maggiormente con i figli per capire i loro interessi.
Il terzo relatore, il giornalista Roberto Parisi, ha posto alcune riflessioni sugli stili di vita dei giovani adolescenti che nella fascia di età 13/15 anni sono maggiormente esposti a rischi di devianze a causa di una diffusa insoddisfazione. In merito – secondo il relatore – le responsabilità sono attribuibili al venir meno di capisaldi come famiglia, scuola, chiesa e sport.
E’ seguito un ricco dibattito che ha registrato interessanti spunti di riflessione portati da Raffaella Cicco (attenzione quando la noia si trasforma in senso di inutilità), Antonella Quarato (l’esempio deve partire dal mondo degli adulti), Costanzo Natale (la salvaguardia di valori è sacrosanta anche di fronte al mutare dei tempi), Micky de Finis (paghiamo l’assenza di politiche pubbliche per la famiglia), Renato Martino (lo sport insegna le regole della vita, ma mancano gli impianti sportivi), Luigi Miranda (il disagio, che non riguarda soltanto i giovani, si sviluppa nell’alveo della depressione latente), Gabriella Marciello (la pericolosa malattia del nichilismo), Massimo Lucianetti (potenziamento dei canali di formazione di etica).
Quindi l’intervento conclusivo del Presidente Giuseppe Mammana che, richiamandosi ai punti salienti delle relazioni, ha espresso vivo compiacimento per le trattazioni.
Infine la chiusura con il Governatore del Distretto Rotary 2120, Nicola Maria Auciello che, dopo aver ricordato con commozione la figura dello scomparso PDG Renato Cervini (presente la figlia Nicol), ha sottolineato le rilevanti attività svolte dal Rotary negli ambiti di prevenzione e di formazione.
Michele Chiariello
R.C. ALTAMURA GRAVINA. DONNE TRA ARTE ED EMANCIPAZIONE
DONNE TRA ARTE ED EMANCIPAZIONE
Dopo l’incontro dal titolo “ Libere di essere donne” tenutosi il 22 ottobre 2021 al Teatro Mercadante di Altamura, anche quest’anno il Rotary Club Altamura Gravina in prossimità della giornata contro la violenza sulle donne che si celebra il 25 novembre, ha organizzato un evento a favore delle donne. L’incontro dal titolo “ Donne tra arte ed emancipazione” si è tenuto venerdì 18 novembre presso l’Aula Magna del Liceo Classico Cagnazzi di Altamura alla presenza di un nutrito pubblico, composto anche da molti studenti, per la gran parte di sesso femminile ed ha avuto come relatori il prof. Guido Barbieri, critico musicale, musicologo e conduttore di programmi su Radio Rai 3, l’avvocatessa Shady Alizadeh, attivista per i diritti civili e rappresentante della associazione iraniani in Italia e l’avvocatessa Annalisa Nanna, esperta in reati culturalmente orientati.
In apertura di seduta la segretaria del Club dottoressa Maddalena Maggi ha posto i saluti di benvenuto a tutti i partecipanti ed in particolar modo al Dirigente Scolastico del Liceo Cagnazzi prof. Biagio Clemente, ringraziandolo per la sua disponibilità, nonché alle presidenti di associazioni femminili di Altamura: Marilena Saponaro dell’Inner Wheel, Emilia Dileo della Fidapa e Teresa Carretta di Donne In, oltre che all’assessore alle attività produttive del Comune di Gravina, Maria Enza Schinco, alla Dott.ssa Maria Stella Margozzi, direttrice dei Musei di Roma ed al Prof. Pietro Pepe già Presidente del Consiglio Regionale della Puglia.
La riunione è stata introdotta dal Presidente Maestro Vincenzo Cipriani che ha fatto presente di aver voluto ricordare la figura di Barbara Strozzi compositrice del 1600 come donna che ha vissuto gli stessi problemi di emancipazione che riguardano molte donne di alcuni Stati Arabi nel nostro tempo.
Nello specifico l’intervento su Barbara Strozzi è stato eseguito a distanza, a causa di motivi di salute legati al COVID, dal prof. Guido Barbieri il quale ha specificato che nel 1600 alla donna musicista era concesso solo il ruolo di esecutrice e non di creatrice come compositrice mentre Barbara Strozzi, figlia adottiva di Giulio Strozzi, poeta e librettista, tanto famoso da aver dato il nome al Palazzo Strozzi di Firenze, anche se di origine veneziane era diventata famosa come compositrice. Barbara Strozzi era nata a Venezia nel 1613 e sin da adolescente si era dedicata alla musica non solo da esecutrice ma anche da compositrice, fino a creare ben 120 cantate riportate su sette libri. Nel 1635 diventa la curatrice dell’Accademia degli Unisoni fondata a Venezia dal padre Giulio, dando luogo a diverse esecuzioni create da lei. In sostanza rappresenta una donna che, nonostante diverse opposizioni, riesce ad avere un grande successo proprio con le opere che a quel tempo non erano consentite alle donne. Dopo aver avuto ben 4 figli senza aver contratto matrimonio, muore all’età di 58 anni.
Successivamente ha preso la parola l’avvocatessa Shady Alizadeh, cittadina italiana ma di padre iraniano che ha fatto riferimento a Barbara Strozzi come una donna che ha lottato per la sua emancipazione al pari di tante donne dell’Iran che non vogliono sentirsi la metà degli uomini ma che possano avere un ruolo fondamentale nella società che altrimenti non potrebbe definirsi democratica e che nei loro movimenti di piazza adottano un motto: “Donna, vita, libertà sempre e ovunque.”
Un ulteriore intervento sulla emancipazione femminile è stato tenuto dall’avvocatessa Annalisa Nanna che ha fatto riferimento alla sua esperienza di penalista che si è trovata di fronte ad eventi criminali nei confronti delle donne addirittura ad iniziare da interventi finalizzati ad incidere sull’apparato genitale femminile.
In conclusione l’assessore del Comune di Gravina Maria Enza Schinco ha ringraziato il Rotary Club Altamura Gravina per l’invito e per tutta l’iniziativa, facendo anche riferimento alla sua personale esperienza di donna ammessa ad un incarico importante come quello di assessore comunale.
Domenico Montemurno
IL ROTARY CLUB FOGGIA RICORDA L’IMPEGNO DELLA ROTARY FOUNDATION
Il Rotary Club Foggia ha riservato il tema del primo appuntamento di novembre, mese dedicato alla Rotary Foundation, proprio all’organismo che funge da braccio operativo del R.I. come brillantemente riportato dal Past President Giulio Treggiari nelle vesti di relatore in un Caminetto svoltosi il 10 novembre con Socie e Soci del Club dauno.
Dopo l’onore alla bandiere ed i saluti di rito, la serata è stata aperta dal Presidente Giuseppe Mammana che ha sintetizzato le iniziative della Rotary Foundation come la memorabile campagna annuale della Polio Plus, nonché le altre che attengono sovvenzioni per sostenere programmi di ampia portata, per Borse di studio e per aiuti presso zone colpite da disastri naturali.
Successivamente la parola è passata, per l’attesa relazione, a Giulio Treggiari, Presidente della Commissione Rotary Foundation del Club, Componente della medesima commissione distrettuale e Vice Presidente della Sottocommissione “Polio Plus”.
Il Past President, che vanta una profonda conoscenza anche in questo ambito, partendo dal motto “Doing good in the world” (fare del bene nel mondo) e da alcuni cenni storici risalenti al 1917 con la proposta di Archibald Klumph al Congresso Internazionale di istituire un “fondo di dotazione allo scopo di fare bene nel mondo” (quindi la costituzione della Rotary Foundation), si è poi avvalso della proiezione di slides per esemplificare il modello organizzativo ed operativo della R.F. che finalizza le donazioni volontarie pervenute rivolgendo le stesse esclusivamente per scopi benefici in progetti di service sostenibili e misurabili.
Il relatore, dopo aver accennato alla qualità gestionale della R.F., si è poi soffermato sulle aree di intervento delle sovvenzioni erogate dalla Rotary Foundation e sulle relative modalità di funzionamento, oltre che agli altri programmi, principalmente la citata Polio Plus, le Borse di Studio ed i Centri per la Pace.
Alla fine, grande soddisfazione da parte della platea per la consueta briosa conversazione che Giulio Treggiari ha tenuto su un tema non facile.
In chiusura il Presidente Mammana ha ricordato il Global Grant di $ 30.000 che il Rotary Club Foggia ha programmato con il R.C. di Potenza e quelli di “Les Berges” e di “Notre Dame” di Tunisi, con la partecipazione dei Distretti 2120 e 9010 unitamente al Rotary International.
Tra gli interventi dei Soci, da registrare gli utili riferimenti portati da Antonella Quarato, Francesco Corvelli e Camillo Maruotti, unitamente a quello di Giuseppe Trincucci che, in seguito a ricerche storiche, ha individuato documenti risalenti all’anno 1936 attestanti due dotazioni di premi da 5.000 lire ciascuno relativi a sovvenzioni da parte del Rotary Club di Bari. Come auspicato da Micky dè Finis, la rara testimonianza potrebbe costituire argomento da pubblicare sulla rivista del Distretto.
Michele Chiariello
R. C. FOGGIA. CAMBIO DELLA GUARDIA AI TRE INTERACT DI FOGGIA
Cambio della guardia ai vertici dei tre Interact Club di Foggia patrocinati dal Rotary Club Foggia del Presidente Giuseppe Mammana.
La suggestiva cerimonia si è svolta sabato 12 novembre nella Sala Conferenze del Centro Bonassisa di Foggia alla presenza dell’Assistente del Governatore del Distretto Rotary 2120, Davide Calabria, davanti ad alcuni esponenti del Club padrino ed a numerosi interactiani con la supervisione delle tutor Antonella Quarato (davvero commoventi le parole di sincero affetto e grande stima rivoltele dai giovani) e Monica Bonassisa nonché del R.D. Interact Nicola Fascia.
I saluti ufficiali sono stati portati a nome di tutti, dal segretario dell’Interact Foggia De Sanctis Giorgia Grosso.
Tra i partecipanti anche i consulenti dei due Interact scolastici, i proff. Franca Longo e Bruno Ferrara per l’Interact De Sanctis e la Prof.ssa Francesca Messina per l’Interact Zingarelli. Con grande gioia è stato anche salutata la partecipazione della Presidente uscente dell’Interact Giordano Adriana Marotta e, in rappresentanza della nuova presidente Fabrizia Leone, del prefetto Filippo Rosanìa, accompagnati dalla consulente Antonella Riccardo.
Questo è l’auspicio di nuove collaborazioni tra i ragazzi che in questi tre anni si sono incontrati più volte e desiderano lavorare insieme per il bene comune.
È venuto a portare il suo saluto ai ragazzi il Presidente della Consulta dei Past President del RC Foggia Costanzo Natale, testimonianza efficace di come nella famiglia rotariana le generazioni si incontrino e condividano senza far caso all’anagrafe.
Dopo un videomessaggio di saluto da parte della Presidente della Commissione Distrettuale Interact Antonella Linsalata, è stato proiettato un video riepilogativo dell’attività svolta dai tre Interact Club, proceduto da un sintetico resoconto singolarmente dei tre Presidenti uscenti: Luca Gimmelli (Interact Foggia), Daniele Parisi (De Sanctis Foggia) e Simona Calabrese (Zingarelli Foggia) che, a seguire, hanno presentato i rispettivi successori: Francesca Russo, Mario Pilone e Leonardo La Gioia. Questi ultimi hanno poi annunciato i nomi dei componenti i Consigli Direttivi ed anticipato alcuni temi del loro programma.
Quindi il momento più emozionante con il passaggio del collare che ha conferito l’ufficialità ai neo Presidenti: Francesca Russo per l’Interact Foggia, Mario Pilone “De Sanctis Foggia” e Leonardo La Gioia “Zingarelli Foggia”, raggiunti dagli applausi dei numerosi partecipanti e poi da parole di incoraggiamento da parte del Presidente del Club padrino Giuseppe Mammana unitamente alle calorose espressioni augurali rivolte da Antonella Quarato, Segretario del Distretto Rotary 2120.
Prima del taglio della torta e dei festeggiamenti, come da protocollo rotariano la cerimonia è stata conclusa dall’intervento dell’Assistente del Governatore, Davide Calabria, che ha presentato i saluti e gli auguri del Governatore Nicola Maria Auciello, dicendosi commosso per il notevole entusiasmo di cui sono portatori i giovani interactiani e si è richiamato al motto del Governatore “Rotary è futuro” affermando che l’Interact rappresenta il futuro non soltanto rotariano ma è scuola di leadership nel lungo e difficile cammino della vita.
Michele Chiariello
I ROTARY CLUB DI CANOSA E BARLETTA PER LA DONAZIONE DI ORGANI
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Il Rotary Club Canosa, in sinergia con il Rotary Club di Barletta e i rispettivi Rotaract di Canosa e Barletta ed in collaborazione con l’AIDO – Associazione Italiana per la Donazione di Organi, ha organizzato la conferenza dal titolo “Il percorso di un sì – Rotary: impegno costante per il trapianto di tessuti, organi e cellule” che si è tenuta lo scorso venerdì 11 novembre alle ore 20:30 presso i locali della Sala Sabiniana.
Il Rotary, con la sua opera e come si può evincere dall’argomento, è stato sempre attivo in merito alla sensibilizzazione sulla donazione di organi e tessuti. Non per altro, l’evento vede assoluta protagonista l’AIDO, rappresentata da Vito Scarola, vicepresidente nazionale della stessa, nonché già presidente del RC Bari Castello.
Dopo i saluti di rito e le indicazioni dei presidenti dei quattro Club organizzatori (rispettivamente Antonio Martellotta, Giorgio Vitali, Giuseppe Vitrani e Tommy Capasso), di Natalia Inchingolo, presidente dell’AIDO BAT, e di Maria Cristina Saccinto, assessore alla Cultura per il Comune di Canosa e delegata per l’Amministrazione, che hanno evidenziato collettivamente l’importanza del verbo “donare” costituente anche il fil rouge della serata, si è entrati nel vivo della conferenza.
Scarola, accompagnandosi con precise slides tramite cui ha sciorinato dati e contributi fattivi alla causa (compreso l’uso scorretto del termine “espianto” nelle cronache e nelle consuetudini), ha sottolineato il legame tra le due associazioni – culminato con la fornitura di attrezzature utili al prelievo di organi in alcuni ospedali di Puglia e Basilicata – paragonando il Rotary ad un cervello e l’AIDO ad un cuore: entrambi facenti parte di un unico organismo fondato sui medesimi ideali.
La sensibilizzazione sulla particolare donazione è proseguita con Donatello Iacobone, Direttore Responsabile UOSVD SET 118 dell’ASL BAT, nonché socio del Club di Canosa, che ha esemplificato l’opera concreta messa in atto nella cosiddetta “sesta provincia” per facilitare simili e difficili operazioni (citando il caso di una donazione di cornee avvenuta a Spinazzola addirittura a domicilio): anche il tenere in “stand by” una vita che va spegnendosi è fondamentale per salvarne un’altra, prima che sia troppo tardi per entrambe.
L’ASL BAT, infatti, si può vantare di avere a disposizione sui propri mezzi il sistema LUCAS, capace di garantire un massaggio cardiaco costante, il flusso di sangue e quindi la salvaguardia di organi irrorati che possono essere così trapiantati di lì a breve. Il pubblico ieri presente ha potuto assistere ad una dimostrazione pratica del macchinario.
A fare da eco al principio del collega è Giuseppe Vitobello, coordinatore proprio della sezione trapianti dell’ASL BAT, che ha illustrato i dati – sfortunatamente – poco incisivi e che dimostrano quanto il sud Italia sia ancora vincolato principalmente da questioni di tabù o di errata etica sul tema, a discapito del punto di vista meramente scientifico e medico.
Nel giorno della notizia da record in cui una centenaria (!) fiorentina ha inteso donare il proprio fegato, bisogna ancora fare tanto per informare la popolazione su questo estremo atto di umanità: a tal proposito l’Assistente del Governatore della Zona 6, Ruggiero Laporta, dinanzi all’attenta platea composta anche da soci dei Rotary di Andria Castelli Svevi e Bitonto, ha cercato di far leva concludendo la serata.
Una nota di plauso, infine, va al Rotaract di Canosa che, approfittando dell’occasione, ha ceduto al suo Club padrino una cospicua somma di denaro per il service “End Polio Now” e raccolta nel corso dell’ultima settimana del mese di ottobre (dedicata proprio all’obiettivo internazionale del Rotary).
Riunione del R.C. Bari Sud del 29.11.2021 “RAGAZZI VINCENTI!” – “Rotary Hack for the Planet”: relatori Eleonora Romanelli, R.D. Interact, e Marco Pellegrini
“RAGAZZI VINCENTI!” al “Rotary Hack for the Planet”: Eleonora Romanelli, R.D. Interact, e Marco Pellegrini relatori
Nell’anno rotariano 2021/2022, il distretto 2120 ha permesso a un team di giovani rotariani, appartenenti a club interact sparsi su tutto il territorio distrettuale, di partecipare all’hackthon, Hack for the Planet, una maratona tecno-sostenibile, organizzato dal Rotary Club di Milano, in collaborazione con la scuola di robotica di Genova e la CRUI (Conferenza dei rettori delle università italiane) a cui hanno partecipato oltre 300 squadre.
La traccia, il fil rouge della maratona tecno-sostenibile, è stata costituita dalle 3P, ovvero people-planet-prosperity. Gli organizzatori hanno quindi fornito la traccia finale di completamento del progetto, da risolvere in 24h.
L’obiettivo dell’Hackathon non è stato solamente quello di gettare le basi per una startup, ma anche sviluppare capacità di teamworking.
Il nostro distretto, il distretto 2120, ha portato a questo hackathon una squadra tutta al femminile, costituita da 10 ragazze provenienti da vari club interact di tutto il distretto.
È stata progettata un’app, che abbiamo chiamo ECOMACT (il nome stesso è evocativo di ambiente, mappe e interact) in grado di “mappare” vaste aree urbane, classificandole per colore in base allo stato di salute dell’ambiente. Queste aree possono essere segnalate e classificate dagli stessi user e poi inserite automaticamente in un database in costante aggiornamento. L’app è progettata per permettere a tutti di avvicinarsi al cosiddetto plogging, un’attività sportiva consistente nell’unione di corsa e raccolta rifiuti.
In fase di definizione del progetto, in aderenza agli obiettivi di sviluppo delle capacità di team working, si è proceduto con una propedeutica attività di brainstorming, in modo da individuare la linea da seguire. Sono state poi definite nel dettaglio sia la parte grafica e comunicativa, sia quella tecnica. Aspetto fondamentale della comunicazione grafica doveva essere l’efficacia, quindi abbiamo ipotizzato l’utilizzo di colori a contrasto.
Il linguaggio usato è assertivo ed efficace in modo da arrivare a comunicare concetti, anche i più complessi, a qualsiasi target.
Il risultato è un’app assolutamente intuitiva, potente, nella sua semplicità e in grado di realizzare facilmente una mappa delle zone inquinate del territorio, con l’indicazione del livello di gravità, grazie alle segnalazioni degli stessi utenti.
Questo progetto è stato prescelto dalla commissione esaminatrice, che l’ha votata per la semplicità, l’originalità e l’efficacia.
Eleonora Romanelli
Come declinare la sostenibilità ambientale nelle scelte quotidiane
Venerdì 19 Novembre 2021 : Serata ecologica in formula interclub con i clubs di Canosa e Valle dell’Ofanto ( consociati nella Zona 5 ) promossa dal Rotary Club di Cerignola a villa Demetra. Relatore d’eccezione il prof. Giulio Cappelletti, docente di Scienze Merceologiche presso l’Ateneo di Foggia, che ha brillantemente condotto la serata istruendo soci ed ospiti, con concretezza e competenza, ad un approccio razionale ed ecosostenibile nelle scelte quotidiane.
La guerra per il Mezzogiorno: incontro con l’autore Carmine Pinto
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“Ogni generazione rielabora il passato sulla base delle proprie condizioni sociali, politiche, intellettuali.”
Questo é emerso alla presentazione del libro del professor Carmine Pinto, “La guerra per il Mezzogiorno” la storiografia, protagonista di una revisione e di un confronto permanente attraverso nuove domande, nuove fonti, nuove ricerche.
“La Guerra per il Mezzogiorno”, edito da Laterza, offre una nuova chiave di lettura sulla vicenda della guerra per l’unità nazionale, spiegando come come l’antico conflitto civile interno al regno meridionale si sia intrecciato con la rivoluzione nazionale italiana.” “La guerra fu innanzitutto un conflitto tra progetti di stato e narrazioni nazionali. Da un lato il costituzionalismo liberale e la nazione risorgimentale, dall’altro lato la monarchia assoluta e il patriottismo regionale.
Artisti, intellettuali, pubblicisti, politici costruirono rappresentazioni e simboli funzionali a mobilitare e legittimare tutte le forze possibili.
Eppure fu proprio sul terreno delle idee che il movimento risorgimentale, coinvolgendo scrittori, musicisti, accademici più famosi dell’epoca, travolse e sconfisse i difensori degli antichi stati, borbonici e asburgici.
Il brigantaggio fu una delle espressioni politiche, sociali e criminali della crisi dell’unificazione nel Mezzogiorno, condizionato da eredità e tradizioni di lungo periodo.” Nell’arco della serata un piacevole e interessante dibattito che ha permesso ai presenti di approfondire il tema. Il professore Carmine Pinto ospite del nostro Rotary club è Vincitore di molti premi di saggistica, Storia Nazionale, professore ordinario presso l’Università degli Studi di Salerno di Storia Contemporanea si occupa di storia politica, storia culturale e di storia militare.
Ha lavorato sui sistemi politici del Novecento, attualmente si occupa di guerre civili e movimenti nazionali nel XIX secolo. La sua notevole esperienza come professore in molte università europee e latino americane gli ha permesso di diventare membro di comitati di redazione di riviste italiane ed internazionali. Dirige il Centro di Ricerca sui conflitti in Età Contemporanea e il programma di Dottorato di Ricerca in Studi Letterari, Linguistici e Storici.
Attualmente è direttore dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano di Roma