Categoria: Febbraio

IL R.C. VENOSA E LA GIORNATA DEL BANCO FARMACEUTICO

I soci del Rotary Club Venosa hanno partecipato  alla “Giornata di Raccolta del Farmaco” e  contribuito  alla realizzazione di un evento che, nonostante l’incertezza che caratterizza questo periodo, è ormai diventato un punto di riferimento annuale e un esempio di solidarietà a livello nazionale.

468.000 confezioni di medicinali donati, pari a un valore superiore a 3,5 milioni di euro, grazie a cui Banco Farmaceutico aiuterà 434.000 poveri di cui si prendono cura 1.790 realtà assistenziali in tutta Italia.

Non era scontato che, quest’anno, la Giornata di Raccolta del Farmaco ( dal 9 al 15 Febbraio) si potesse svolgere.,né che la partecipazione fosse così ampia. Invece, abbiamo assistito ad un vero e proprio moto collettivo di gratuità.

Il nostro Club ha sensibilizzato ed informato la cittadinanza di Venosa tramite una campagna sulle nostre pagine socia Facebook e Instagram.

I nostri soci   non si sono lasciati fermare nemmeno dalla neve  pur  di sostenere  l’iniziativa del Banco Farmaceutico e promuovere il principio fondamentale del diritto alla salute per tutti e sono stati presenti nelle tre farmacie che hanno aderito all’iniziativa , Bagnoli, Del Gallo e San Rocco, per aiutare gli enti assistenziali presenti sul territorio che si occupano di bambini e ragazzi, Il Cerchio Magico Onlus, e di anziani, Il Filo diArianna Onlus e la casa di riposo Villa Sant’Antonio.

La strada è ancora in salita e la crisi economica innescata da quella sanitaria continuerà a impoverire tante persone, ma sappiamo che possiamo contare sull’aiuto di un tanti generosi amici.


APERITIVO CON AUTORE: IL R.C. TRANI INCONTRA GIANRICO CAROFIGLIO

Gianrico Carofiglio, scrittore di successo ed ex magistrato barese, ha servito la Repubblica in Parlamento come Senatore per il Partito Democratico.
Della gentilezza e del coraggio. Breviario di politica e altre cose è il suo ultimo saggio: un elogio della capacità di “dubitare domandando” che fa della gentilezza una prova di coraggio, atto rivoluzionario di chi non rifiuta il conflitto ma lo considera parte integrante della convivenza.

UNA SERATA DEL R.C. TRANI SU FOTOGRAFIA TRA ARTE E SOCIETÀ

Serata su Fotografia tra arte e Società. Relatore : dott. Giorgio Pica, Presidente del Tribunale di Matera. Sono intervenuti il DGN Ing.Nicola Auciello, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati ( BT), Tullio Bertolino, l’Assistente del Governatire zona 1 Vincenzo Metastasio, i Presidenti dei RR.CC. Andria, Canosa, Valle dell’Ofanto, Bisceglie, Bari Sud, Matera, i numerosi soci.16 febbraio ore 20.30 on line.

R.C. VENOSA: “VENOSA, PATRIMONIO CULTURALE TRA OPPORTUNITA’ E FUTURO”

Domenica 21 febbraio alle ore 17:00 si è tenuto l’incontro su “Venosa patrimonio culturale tra opportunità e futuro” organizzato dal Rotary Club Venosa e il Club perl’Unesco del Vulture alla presenza  del Governatore Giuseppe Serracca Guerrieri

Numerosissime i partecipanti, che sono rimasti a seguire gli interventi fino alla fine, tra i quali tante autorità rotariane, il PDG  e Istruttore Distrettuale Marco Torsello, il PDG Luca Gallo, il Governatore del distretto 2110 , Sicilia e Malta, Alfio Costa, l’Assistente del Governatore Vincenzo Metastasio e delle Istotuzioni, come la Sindaca di Venosa Dr  Marianna Iovanni e il Presidente del Club Unesco del  Vulture, Franco Perillo.

 
 

 

I relatori hanno lanciato spunti e messaggi di grande opportunità.
Il prof. MASSIMO OSANNA ha sottolineato l’importanza di fare rete tra Istituzioni, Università, Enti  Centri di ricerca e Associazioni per far sì che  la cultura possa essere immediata e snella e per tutti.” Bisogna fare in modo che i beni culturali e l’archeologia non siano viste come qualcosa di polveroso e poco interessante ed esclusivo appannaggio di accademia e specialisti. I beni culturali sono di tutti, noi siamo la nostra cultura, e dobbiamo avvicinare i giovani usando linguaggi multimediali rendendo fruibili i musei a quelle fasce che sono assenti perché non sappiamo usare un linguaggio che li raggiunga”.

 

Le connotazioni tecniche oggettive espresse dalle relatrice Dr. VitaGiulia Manes e della Prof. Maria Luisa Marchi hanno catturato l’attenzione e concretizzato la consapevolezza che si ha tanto da valorizzare e da promuovere.

 

La presidente della FICLU  Arch.Teresa Gualtieri ha posto l’attenzione sulla necessità di tessere la tela con obbiettivi comuni che possano dare concretezza alla valorizzazione tipica della dimensione uneschiana, beni materiali ed immateriali identità di un luogo fatto non solo di patrimonio ma anche di persone.

 

Accattivante e nuova la riflessione del Prof..Ermanno Bonomi incentrata su un turismo Emozionale, passare dal prodotto turistico ad un vero e proprio sistema che proponga soluzioni innovative e personalizzate per valorizzare l’identità dei territori.

 
Il Governatore Giuseppe Serracca Guerrieri ha concluso sottolineando  come il settore del turismo abbia bisogno di professionisti per dare le giuste opportunità ai territori.

” IlRotary c’è anche in e per questo settore “ ha detto, evidenziando la sua estrema sensibilità e attenzione per la promozione dei territori.

R. C. FOGGIA: “I PERICOLI CORRONO IN RETE”

Non c’è dubbio che il lockdown durante la nota pandemia abbia contribuito ad incrementare il tempo di navigazione e la numerosità degli internauti. Nel contempo anche le attività della criminalità operante in tale ambito ed anche di quella di esperti malevoli con disegni truffaldini si sono ingegnate per scardinare i sofisticati sistemi di sicurezza e protezione che, a maggior ragione, inducono all’osservanza di ogni forma di difesa.
L’argomento è stato oggetto di un’interessantissima conferenza sul tema “Il ruolo di internet nella società post pandemica”, organizzata dal Rotary Club Foggia nella serata dell’11 febbraio 2021 che nella prima parte ha fruito della ricca e ben articolata relazione dell’Avv. Stefano Mele (partner di “Carnelutti Studio Legale” di Milano, esperto di privacy e sicurezza informatica, docente in diverse università, membro del Governing Board e Presidente della “Cybersecurity Commission del Comitato Atlantico Italiano”, nonché uno dei principali opinion leader della NATO) mentre nella seconda il Prof. Giuseppe Mammana, psichiatra Istituto Life, si è soffermato con una attenta e circostanziata disamina dal punto di vista clinico.
L’incontro è stato molto apprezzato dai numerosi Soci del Rotary Club Foggia unitamente ai tanti soci di altri Rotary Club della Puglia e della Basilicata in collegamento on line sulla piattaforma Zoom e che al termine hanno vivacizzato il dibattito con interessanti interventi e domande rivolte ai relatori.
In apertura di serata, dopo i saluti ed i ringraziamenti di rito, il Presidente Miranda ha dato il benvenuto ad un nuovo Socio, Giovanni Dante Cocinelli, presentato da Francesco Corvelli, momentaneamente accolto in videocollegamento in attesa di poter al più presto svolgere di presenza la cerimonia.
A seguire il Presidente Miranda ha illustrato le motivazioni del tema della conferenza, dando quindi la parola al relatore, l’Avv. Stefano Mele, che ha dapprima tratteggiato le caratteristiche del suo lavoro per poi soffermarsi con riflessioni sugli aspetti più temibili delle insidie provenienti dalla rete internet che prima di tutto coinvolgono aspetti psicologici, passando per comportamenti criminali, cyberbullismo e pornografia minorile.
Nella seconda parte, il Prof. Giuseppe Mammana, entrando nel vivo dell’argomento, lo ha paragonato come accostamento alla rivoluzione industriale, con la differenza che la pandemia ha impresso una forte accelerazione al processo. Quindi ha sviluppato i concetti chiave delle cosiddette E dipendenze tecnologiche” evidenziando quanto la tecnologia ci aiuti ma che può renderci schiavi della stessa.
Il Prof. Mammana si è infine soffermato sulle caratteristiche dei soggetti a rischio di sviluppare una dipendenza da internet, come coloro con tendenza all’isolamento, dotati di bassa autostima e quindi poco inclini alle relazioni, lavoratori con attività esplicate in ore notturne o soggetti ad insonnia.
Vivace il dibattito che è seguito con gli spunti offerti dagli interventi di Antonella Quarato (il ruolo degli influencer, una delle nuove professioni), Vincenzo Metastasio, Mary Manzo e Giulio Treggiari, oltre alle conclusioni del Presidente Miranda che non ha mancato di evidenziare come gli argomenti trattati affrontino temi della nostra quotidianità e a nome di tutti i partecipanti ha ringraziato i chiarissimi relatori.

Michele Chiariello

INTERCLUB VENOSA/BOLOGNA: La commedia di Dante è davvero una “commedia”?

Lunedì 01 Febbraio alle ore 21:00  il Rotary Club Venosa ha partecipato all’ Interclub organizzato dal Rotary Club Bologna Valle del Savena ( distretto 2072)

                     “La Commedia di Dante è davvero una “commedia”?”

Relatore Prof. Angelo Maria Mangini, Dipartimento Filologia Classica e Italianistica UniBo.

La (Divina) Commedia  di Dante è davvero una ‘commedia’? È proprio questo il titolo che il poeta ha voluto dare alla sua opera? E perché?

Il Prof. Mangini  ha spiegato come la concezione dantesca del ‘comico’ sia legata alla natura e al senso profondo del ‘poema sacro’.

Dante definisce «comedìa» la sua opera in due occasioni all’interno del poema stesso in Inferno XVI 128 («questa comedìa») e in Inferno XXI 2 («la mia comedìa»). Ma è nell ‘Epistola a Cangrande che troviamo una spiegazione: la commedia — vi si legge — «è un genere di narrazione poetica che differisce da tutti gli altri. Quanto all’argomento differisce dunque dalla tragedia in ciò, che la tragedia all’inizio è assai gradevole e quieta e alla fine o nell’esito fetida e orribile (…). Invece la commedia presenta all’inizio una situazione perturbata, ma la sua vicenda si conclude felicemente». Che si concluda «felicemente», il poema dantesco, non c’è dubbio. Ma nell’Epistola si aggiunge un distinguo stilistico: mentre la tragedia «si esprime con linguaggio altisonante e sublime», la commedia ha «un linguaggio dimesso e umile, come vuole Orazio nella sua Arte Poetica, dove autorizza i comici a esprimersi talvolta come i tragici, e viceversa». A ciò va aggiunto il fatto che Dante nel Paradiso definisce la propria opera non più una «comedìa» ma un «poema sacro» o «sacrato poema», divenuto tale «perché alla sua realizzazione hanno collaborato il Cielo e la terra, Dio ispiratore e Dante, suo scriba terreno»., un’opera ormai vicina alla «teodìa» .«Comedìa» sarebbe dunque solo una parte dell’opera: opera che con il contributo celeste ambiva a farsi appunto «poema sacro».

Un incontro molto partecipato che ha visto la presenza di Club da tutta Italia, dimostrando come in questo momento così difficile i rotariani continuano a creare relazioni  e opportunità. LOCANDINA INTERCLUB

IL PROGETTO RAINBOW IN ZAMBIA DEL R. C. ALTAMURA GRAVINA

IL PROGETTO RAINBOW IN ZAMBIA
Sin dall’anno rotariano 2013-2014 il Rotary Club Altamura Gravina sostiene il progetto Rainbow in Zambia mediante la concittadina altamurana Stefania Moramarco.
Nella serata del 29 gennaio 2021, utilizzando la piattaforma Zoom, i soci hanno potuto apprendere dalla viva voce di Stefania, sia pure con il collegamento telematico, le attività svolte dall’Associazione Papa Giovanni XXIII che ha ideato e si occupa del progetto a favore della popolazione dello Zambia.
Introducendo la serata la Presidente Emilia Casiello ha presentato la relatrice, leggendo un suo breve curriculum.
Si è così appreso che Stefania, nata ad Altamura nel 1985, è laureata in dietistica presso l’Università Cattolica di Roma e specializzata in Scienze della Nutrizione Umana presso l’Università di Roma Tor Vergata.
Nel 2010 lascia il lavoro presso la Lilt ( Lega italiana per la lotta contro i tumori) per intraprendere la sua esperienza di volontaria nel Progetto Rainbow in Zambia per la lotta alla malnutrizione infantile. L’esperienza continua con missioni di tre mesi l’anno finchè si trasferisce stabilmente in Zambia dal 2012 al 2014 come supervisore dei centri nutrizionali.
Nel 2015 vince una borsa di studio per un Dottorato in Sanità Pubblica e Scienze Infermieristiche all’Università di Roma Tor Vergata e nel 2018 è assegnista di ricerca presso la stessa Università, al Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione.
Dal 2019 è la coordinatrice dei centri nutrizionali del Progetto Rainbow in Zambia ed è autrice di numerose pubblicazioni scientifiche nella sua area di ricerca e docente di Diritto al Cibo nel Mondo ( Università Cattolica di Roma) e di Epidemiologia della Nutrizione ( Università di Roma Tor Vergata).
Collabora con diverse ONG ( Nutrizionisti Senza Frontiere, Sport Senza Frontiere e GHT Telemedicina) come docente e formatore del personale e come consulente.
Prendendo la parola dopo la sua presentazione, Stefania Moramarco ha innanzitutto ringraziato il Club per il suo continuo sostegno al progetto Rainbow e successivamente ha fatto vedere alcune foto realizzate in Zambia che evidenziavano come, nel corso degli anni, erano stati utilizzati i fondi ricevuti. Spiegando che la prima attività svolta dal progetto Rainbow è stata la lotta all’AIDS, mediante specifici corsi di formazione finalizzati ad assumere comportamenti corretti per evitare il diffondersi della malattia, ha poi evidenziato una successiva modalità di intervento per fornire una istruzione ai bambini e soprattutto per fornire una adeguata alimentazione.
Con riguardo al finanziamento ottenuto nel corso dell’anno 2020 ha poi raccontato che, a causa del COVID 19 piuttosto diffuso anche in Zambia, l’Associazione Papa Giovanni XXIII ha svolto attività di formazione tesa ad incentivare il lavaggio delle mani e l’utilizzo di sapone e di dispenser detergenti ma ha anche acquistato e consegnato mascherine anti covid, considerando obbligatorio il loro utilizzo da parte dei genitori per accedere ai centri nutrizionali riservati ai bambini, che rappresentano l’oggetto particolare del progetto, con un numero di circa 800 assistiti nonostante la crisi della pandemia.
In chiusura di serata la Presidente Emilia Casiello ha ringraziato Stefania Moramarco per il suo impegno a favore del prossimo, secondo i canoni rotariani ed ha assicurato che il sostegno del Club continuerà anche nei prossimi anni.
Domenico Montemurno

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