La perdita prematura di una persona cara, sia che si tratti di un parente e sia che si tratti di un amico, rappresenta per ognuno di noi un momento di grande dolore che difficilmente trova consolazione. Ma quando l’evento colpisce una figura che si è contraddistinta per il suo attaccamento alla famiglia rotariana, in particolar modo in veste di Presidente del Club, non si può fare a meno di andare a ripercorrere gli episodi che hanno caratterizzato il suo anno di servizio, con l’intento di lasciare traccia evidente del suo impegno.
Vito Denora non è stato solo un rotariano che ha dato la sua disponibilità a presiedere il Club Altamura Gravina quando è stato chiamato a farlo ma un amico che ha fortemente creduto negli ideali rotariani ed ha continuato per tutto il suo anno a dedicarsi completamente alla Organizzazione. Purtroppo il sentore della malattia ed il ricovero ospedaliero non gli hanno consentito di illustrare, come da prassi, tutte le iniziative intraprese, in occasione del passaggio del martelletto ed è per questo che è opportuno rendere onore alla sua memoria, tracciando, sia pure a grandi linee, il suo percorso di presidente.
Ancor prima di assumere l’incarico di Presidente, Vito, particolarmente impegnato a scrivere articoli per il Bollettino del Club, nel numero 2 del 2018 si era cimentato con “ Il Rotary e le quattro domande”, affermando che “ Il rotariano dovrebbe spesso confrontarsi con le quattro domande come costante verifica del proprio agire non solo nella comunità ristretta del club di appartenenza.
In questa ottica il primo evento, all’indomani del passaggio del martelletto, è stata la festa d’estate tenutasi a Castellaneta Marina il giorno 11 agosto, con il duplice scopo di tenere vivi i sentimenti di amicizia tra i soci anche durante la pausa estiva e di devolvere un contributo con finalità sociali particolarmente sentite, mediante il sostegno al Progetto PET CARE portato avanti da un’associazione di volontariato presso il policlinico di Bari per consentire ai piccoli pazienti affetti da tumore infantile di avere contatti con gli amici a quattro zampe, nella speranza di avere esiti positivi.
Nel corso del suo anno Vito ha anche dedicato attenzione alla formazione, invitando, tra l’altro, il PDG Luca Gallo a tenere una conversazione sui temi rotariani in occasione della celebrazione del compleanno della nascita del Rotary International, ma non ha trascurato momenti di affiatamento e svago, con la partecipazione a gite come quella in Basilicata, in visita ad Aliano con la casa di Carlo Levi ed agli scavi di Grumentum, o anche la interessante partecipazione alla mostra multimediale dedicata a Van Gogh presso il restaurato Teatro Margherita di Bari.
Il fiore all’occhiello del suo anno è stato, però, il Concerto per la vita tenutosi il 12 maggio 2019 presso il Teatro Mercadante di Altamura, con l’Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari, in interclub con Acquaviva Gioia del Colle, Bari Alto Terre dei Peuceti, Rutigliano Terre dell’uva, Bari Sud, Bitonto Terre dell’olio, Matera, Massafra e Val d’Agri. L’ampia partecipazione degli altri club, anche fuori del raggruppamento, è la prova di quanto sia stata sentita da Vito la compartecipazione con gli altri negli eventi di rilievo, anche considerando che il ricavato della manifestazione è stato devoluto a favore dell’AIRC.
La partecipazione agli interclub, sia ad Altamura che fuori sede, è stata una costante dell’attività del club voluta da Vito, dall’incontro con l’Ing. Alessandro Massaro, premiato nel 2018 come miglior giovane ingegnere italiano che ha spiegato agli intervenuti, tra i quali diversi giovani studenti, l’importanza della ricerca scientifica, alla partecipazione all’interclub indetto dal Rotary club di Matera, per assistere ad una lectio magistralis del prof. Cosimo Damiano Fonseca, insigne storico medievalista e Accademico dei Lincei, alla visita al centro storico di Bari, ospiti del Club Bari sud con la partecipazione di soci del club di Bisceglie.
In questa occasione Vito ha dedicato agli amici di Bari Sud una poesia in dialetto altamurano, particolarmente apprezzata per la sua accattivante ironia, quella stessa ironia di un galantuomo che mancherà a tutti noi.
Mimmo Romita
Mimmo Montemurno