
Lettera del Governatore
Dicembre: Mese della prevenzione e cura delle malattie
Cari amici,
i problemi della salute hanno sempre occupato un posto di preminente importanza nel Rotary al punto che ben tre delle sei aree di intervento della Fondazione Rotary sono dedicate a tali problemi (prevenzione e cura delle malattie; acqua e strutture igienico-sanitarie; salute materna e infantile). E’ poi da sottolineare che tra le espressioni fondamentali fissate dal Rotary, quando si parla della nostra “azione di pubblico interesse”, vien detto: “… è compito e responsabilità di ogni Rotary Club e di ogni suo membro cercare di migliorare la qualità della vita per tutti coloro che vivono nella comunità e servire l’interesse pubblico”.
Questa disposizione del Rotary emessa verso tutti i Club e verso tutti i soci ci spinge ad essere solidali anche sui problemi della salute. Per essere solidali occorre avere uno stato d’animo particolare per “entrare in contatto” con le necessità e con il “sentire” degli altri. Per definire questo stato d’animo, lo psicologo inglese Edward Bradford Titchener coniò, nel 1909, il termine di “empatia”; letteralmente, infatti, empatia significa “sentire dentro”.
Vi è differenza fra empatia e simpatia: il prefisso “sim” di simpatia indica “insieme con…”, mentre il suffisso “em” di empatia indica “in, dentro a…”. Per questo il termine empatia sottolinea una identificazione più profonda con i bisogni e le sensazioni dell’altro. Anche nel caso di nostre azioni o progetti tesi alla cura e alla prevenzione delle malattie l’atteggiamento empatico è fondamentale perché è il vero “terreno di coltura” dei comportamenti altruistici.
Il Rotary “sente” la necessità di agire con questi comportamenti che nascono da un sentimento profondo di attenzione verso l’umanità teso a favorire un mondo di pace e comprensione reciproca. Il grande medico italiano Augusto Murri (1841-1932) in un suo scritto (“Pensieri e Precetti”) ebbe a dire: “Medico vero non può essere chi non sente imperioso nel cuore l’amore degli uomini”. Parafrasando questa espressione anche noi possiamo dire, sorretti dai nostri ideali e dai nostri valori, che “… rotariano vero non può essere chi non sente imperioso nel cuore l’amore degli uomini”.
E di “amore imperioso nel cuore degli uomini” parla soprattutto, cari amici, questo mese di dicembre che vede l’avvento del Santo Natale.
Il mio augurio è che lo “spirito buono” del Natale, evocato da Charles Dickens nel suo “Canto di Natale”, scenda in tutti voi, nelle vostre famiglie e nei vostri cari continuando ad indicare a noi rotariani le vie dell’altruismo e dell’attenzione verso gli altri.
Vi abbraccio nel Rotary, viva il Rotary !